Aletti editore: I diamanti

L'idea da cui è partito questo libro è quella che dà il titolo al libro stesso. Tale “teoria” è stata abbozzata dal filosofo Tzvetan Todorov, e io, che la considero l'unica plausibile in tema di guerra, l'ho sviluppata e approfondita per quanto è nelle mie possibilità. Mi sono poi accorto che tale trattazione non era sufficiente perché, ad esempio, quanto afferma Todorov non può trovare applicazione in tema di conflitti nucleari, naturalmente. Quindi ho affrontato altre problematiche che sono inerenti al fenomeno bellico, che a mio avviso non potevano essere tralasciate. Gli ultimi due capitoli, e in particolare l'ultimo, non credo siano poi frequenti in un libro che ha per argomento la guerra.

Questa raccolta poetica racchiude per lo più testi giovanili scritti tra la fine degli anni '70 e gli anni '90 del secolo scorso con qualche testo più recente. Rappresentano immagini di vita , emozioni e stati d'animo di una quotidianità in evoluzione. Non è un caso che ho scelto come titolo di quest'opera monografica “Ghibli il vento del deserto”. Il deserto è un luogo in continua trasformazione a causa dei venti che modificano il territorio. Il deserto però è anche una forma di silenziosa e profonda meditazione che eleva verso Dio. La poesia, così , come il vento trasforma ,modifica, emoziona e rasserena l'animo di chi legge come un tiepido vento nel deserto. Prefazione Giuseppe Aletti.

La selezione di brani poetici esprime la dimensione interiore profonda dell'autrice, la sua sensibilità, i suoi stati d'animo. I versi delle poesie sgorgano dall'alternarsi delle emozioni nell'ascolto del proprio essere e dalla contemplazione solitaria e silenziosa degli elementi dell'universo, prendendo distanza dal vorticoso e caotico moto della quotidianità. Sono istanti di vita, colti nella sacralità del mondo, in cui sensazioni, sfumature, cuore, musica, sono destinati ad esaltare il fascino del legame tra la poesia e l'anima. Prefazione di Giuseppe Aletti.

Il rapporto tra anima e pensiero in cui quest'ultimo intermedia con l'essere animato (Dotato di anima, di vita, di movimento: gli esseri) è anche un invito, da parte dell'autore, a dirigere verso il sentire, come la parola verso la nota. I gradi di raccoglimento, come rapporto tra spirito e materia, scandiscono la poetica, caratterizzata da un continuo legame tra flusso di coscienza, dimensione onirica ed intuito , che alimentando la grammatica del sentire, definiscono la narrazione stessa delle premesse, qui evocate attraverso lo scandire poetico. In un percorso che richiama l'unione della terra al cielo, promuovendo un sacro interreligioso e mai di parte, le parole assumono un senso purificato, lontano dall'uso abituale( Mallarmè ), invitando il lettore a scardinare il rapporto abituale con la realtà, proiettandolo in un tempo incarnante stati d'animo, spesso sopiti, che lo dirigono in una crescente logica del sentire.

Elisabetta è una ragazza moderna, pratica, dinamica ma che, come ogni ragazza che si rispetti, indipendentemente dall'Indiana Jones che può albergare in ognuna di noi, è fragile, è dolce, è giovane ed innamorata! La sua ragione la porterà ad odiare chi ama, ma il suo cuore non le potrà mai mentire. Lei è destinata ad amare Claudio. E prima il suo cervello lo capirà e prima il suo cuore guarirà.

“Incauti incanti” la raccolta poetica di Laura Valentini è una profonda ponderazione del nostro arco vitale, digradata attraverso una serie di composizioni che percorrono temi come il tempo, la solitudine, la vulnerabilità e il desiderio di appartenenza. Con un linguaggio denso e ricco di immagini, l'autrice ci accompagna in un viaggio introspettivo, ondeggiando tra la concretezza dell'esperienza umana e l'eterea estensione dei pensieri e dei sentimenti. Dalla Prefazione di Giuseppe Aletti.

«Carissimo lettore che ti appresti a viaggiare ‘Sulle Ali del Silenzio cercando l'Amore’ vorrei chiarirti alcuni aspetti per meglio farti gustare questo viaggio. La poesia è per me come un battito di ali di farfalla che inaspettatamente si posa sui miei pensieri generando un'irrefrenabile impulso alla mano che scivolando sul foglio bianco si materializza in un concetto che arreca gioia e stupore alla mia anima. Un po' come i relitti che, affiorando in superfice, portano alla luce la loro storia svelandone gli arcani misteri dell'esistenza. L'Amore è per me la necessità profonda di capire e curare se stessi prendendosi cura dell'altro, perché tra l'altro e me non c'è alcuna differenza. Siamo fatti della stessa Sostanza e parti diverse della stessa Essenza ciascuno nella propria specificità. Per anni mi sono chiesta cos'è l'Amore e la risposta che mi sono data dopo 53 anni di vita è che l'Amore è il bisogno più profondo e intimo di noi stessi che chiede riconoscimento, accettazione e cura». Prefazione di Alessandro Quasimodo.

È un'opera itinerante interamente poetica, dove emozioni, parole, significati, attese, speranze, pensieri, desideri, immagini, frammenti di me rievocano una poesia piena di sguardi. È il tempo dell'innamoramento per il movimento figurativo delle parole che, anche in tempi distanti tra loro, vengono affratellate dalla scoperta autoriale. Una soffitta della memoria che esibisce spaccati di quotidianità semplice, scritti e nati in contesti esperienziali diversi. Un'ampia terrazza in cui si decantano reminiscenze, schegge, echi, grida di vita, mete bramate, appese ai confini col cielo. Tante stanze in cui pensare. Un'opera tenera che vuole donarsi al lettore camminando delicatamente, senza far rumore. Prefazione di Hafez Haidar.

«"Poesia tra parentesi" è una raccolta di poesie che ho da sempre scritto, ma solo da pochi anni ho casualmente iniziato a pubblicare. Purtroppo non sono poeta capace di farsi portavoce dei grandi problemi dell'umanità, di noi tutti quindi affrontando le problematiche della vita che ci coinvolgono... Scrivo della mia vita per riviverne alcuni aspetti speciali per me importanti, sperando di non annoiare troppo chi mi possa eventualmente leggere. Il mio scrivere ha anche altri scopi, uno per me più stimolante: ricordare mio marito Kido Emiliani, e la sua arte. Lui era comunque conosciuto come Maestro di Ceramica e Pittura (diplomato alla vecchia famosa Scuola di Ceramica di Faenza negli anni '60), oltre a cercare di fare apprezzare la vita con la V maiuscola.» Prefazione di Alessandro Quasimodo.

La mia raccolta poetica è dedicata all'universo femminile. Nei miei testi descrivo la fragilità, la forza delle donne, le situazioni difficili, delicate che spesso si trovano ad affrontare nella quotidianità, il coraggio di rialzarsi dopo una caduta negli abissi. Gli sbalzi d'umore, l'amore. I sogni da ragazzina. La donna innamorata, manipolata, tradita, violentata. Lo sconforto quando si troverà a lottare per sconfiggere il cancro. La dolcezza e le sue emozioni. Il dono della nuova vita. Il suo ruolo di mamma. Lei così fragile, ma anche guerriera nel difendere la sua dignità. Sono semplicemente donne, innamorate dell'Amore. Prefazione di Giuseppe Aletti.

«Il titolo della silloge è “Galassia in fiamme”, che non è altro che il titolo di una delle poesie, alla quale sono particolarmente affezionato perché credo che racchiuda diverse cose che mi stanno a cuore: essa si riferisce all'ipotesi scientifica per cui la nostra Galassia un giorno collasserà inghiottita da un Buco Nero. Mi chiedo se l'ultimo uomo esistente ci avrà capito qualcosa nella vicenda dell'intero genere umano, domanda evidentemente retorica».

Il romanzo percorre il labile confine tra amore e dipendenza affettiva, affondando radici direttamente nella psicologia. Qual è il limite che non andrebbe mai varcato in una relazione? Ne esiste uno? Riassunto nel concetto di onda , l'annaspare tra le emozioni della protagonista che lotta con se stessa e con l'intero mondo pur di proteggere il suo amore, scoprendo in quella battaglia di stare a difendere molto di più: la parte più genuina di lei, che non aveva mai conosciuto.