Biblion: Saggi
Sulle amate sponde. Scritti di storia della lingua italiana per Gabriella Cartago
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2021
pagine: 242
Le allieve e gli allievi di Gabriella Cartago, insieme a coloro che con lei hanno più strettamente collaborato nelle sedi universitarie di Milano e di Trieste, raccolgono in questo volume alcuni saggi di storia della lingua italiana offerti alla studiosa alla conclusione del suo magistero universitario. Anticipati da un canzoniere poetico di Marzio Porro, i saggi si incentrano su alcuni dei temi toccati da Gabriella Cartago nei suoi studi: essi spaziano dalla lingua delle arti e degli artisti all’indagine sul laboratorio linguistico manzoniano; dai ricordi d’italiano dei viaggiatori stranieri alle scritture multietniche dei “nuovi italiani”; dall’apporto inglese nell’italiano alla storia dell’(auto)traduzione; dalla lingua della canzone all’autobiografia linguistica. Oltre che portarle un piccolo ma affettuoso omaggio, le autrici e gli autori di questi saggi hanno così inteso dialogare con la loro Maestra e collega, idealmente ripercorrendo quelle sponde da lei tanto amate.
La Cooperativa Popolare Saronnese. Cento anni di storia attraverso pagine d'archivio (1919-2019)
Giuseppe Nigro
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 336
Il caso della Cooperativa Popolare Saronnese non si presenta soltanto come un fatto locale: il percorso del sodalizio costituisce infatti una parte significativa nella storia della cooperazione cattolica della Lombardia relativamente al settore della cooperazione di consumo. «Considerato come bene primario per la sopravvivenza e per la serenità della persona e della famiglia», il consumo «è stato il fondamento dell'attività della Cooperativa. Nel contempo, tramite un giusto equilibrio di prezzi e costi, la Cooperativa ha consentito alle famiglie di usufruire di prezzi agevolati ed insieme ha generato risorse per attività di promozione sociale e di beneficenza per associazioni ed enti [...] fiorenti nel panorama cittadino. La vicenda storica della Cooperativa Popolare Saronnese a buon diritto è allora da ascrivere negli annali della nostra città, perché lo spirito che l'ha animata possa essere di stimolo alle giovani generazioni per nuovi orizzonti di impegno e responsabilità nell'attuale complessa, eppur entusiasmante, realtà» (dalla Presentazione di Angelo Tettamanzi, presidente della Cooperativa Popolare Saronnese).
Cornelio Bentivoglio e il teatro a Ferrara tra Sei e Settecento
Renzo Rabboni
Libro
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 474
Cornelio Bentivoglio nacque a Ferrara il 27 marzo 1668. Discendente del cardinale Guido Bentivoglio, riferimento costante per le sue ambizioni politiche e letterarie, ricevette l’educazione umanistica consona a una famiglia di illustri tradizioni rinascimentali, ottenendo presto un posto di rilievo nel piccolo mondo ferrarese. Giovanissimo, fu associato all’Accademia degli Intrepidi e alle altre più importanti radunanze cittadine, e insignito di varie responsabilità nell’amministrazione civile. Una volta abbracciato lo status religioso, rivestì un importante ruolo nella vita della Chiesa, venendo nominato, dapprima, nunzio a Parigi, nella fase delicatissima dell’approvazione della bolla Unigenitus, quindi legato di Romagna e ministro di Spagna presso la Santa Sede. Tuttavia, gli uffici e gli onori non gli impedirono di continuare a dedicarsi agli interessi più genuini per gli studi ‘geniali’. Questo volume ricostruisce la ‘carriera’ letteraria del cardinale, che fu rimatore apprezzato (ai versi già noti si aggiungono ora diversi inediti) e soprattutto promotore attivo di una riforma del teatro italiano.
Tra conservatorismo e spinte innovatrici. L'Italia da Napoleone alla Prima guerra mondiale
Lauro Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 414
Questo libro raccoglie i più importanti saggi di Lauro Rossi, a lungo curatore presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e studioso specializzato nella storia dei secoli XVIII-XX. Diviso in quattro parti, il volume ripercorre alcuni dei suoi principali ambiti di ricerca, ossia le vicende e i protagonisti dell'Italia giacobina, quelli della Restaurazione italiana, il patriottismo unitario, con particolare attenzione al caso romano, e la vicenda dei prigionieri militari nei campi tedeschi e austro- ungarici durante la Prima guerra mondiale. «Non è quello adottato da Lauro un modo usuale del lavoro storiografico: nel costruire la sua narrazione egli conferisce al testo una freschezza parlante, un qualcosa di vivo che coinvolge il lettore, lo studioso di storia oppure il semplice appassionato di vicende passate. [...] In generale, ogni documento che lo storico porta alla luce costituisce un arricchimento della conoscenza, ma se ci soffermiamo con attenzione sui documenti presenti nel libro non può sfuggire la loro particolarità, talora quasi una raffinatezza di natura storiografica, che se da un lato impreziosisce la narrazione, dall'altro ci conferma la stoffa di autentico storico di Lauro, il gusto tutto particolare che aveva per la cultura storica, e anche quanto si calasse con razionale passione dentro ciò che lo interessava» (dall'Introduzione di Paolo Bagnoli)
Giuseppe Alberganti. Autobiografia di un sovversivo (1898-1923)
Giuseppe Alberganti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 118
Macchinista ferroviere e figura di spicco del movimento operaio, Giuseppe Alberganti (1898-1980) fu il primo segretario della Camera del Lavoro di Milano dopo la Liberazione. Nel suo scritto autobiografico, il leggendario “Cristallo” – questo il nome di battaglia negli anni della clandestinità – racconta le prime esperienze politiche, che lo videro fin da ragazzo impegnato nella dura lotta per l’emancipazione dei lavoratori. Precisa e toccante è la ricostruzione dell’ambiente di Stradella nel quale crebbe, così come appassionanti sono le pagine che si riferiscono ai primi scioperi a Milano, all’occupazione delle fabbriche, agli scontri (anche fisici) con gli interventisti e con i fascisti. Militante comunista fin dal 1921, Alberganti entrò subito in rotta di collisione, nella pratica prima ancora che nella teoria, con la linea settaria di Amadeo Bordiga. Ma questa linea era destinata a essere sconfitta da Gramsci nel 1924.
Lo storico pescatore. Antonino Criscione tra impegno civile e ricerca didattica
Concetta Brigadeci
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 394
Questa raccolta di testi è un invito al lettore a vagare da flâneur tra queste pagine e a ritrovare in esse la propria storia, “l’aroma di quegli anni”, il tesoro perduto delle rivoluzioni che solo con la parola tramandata e l’ascolto dell’altrui esperienza si può recuperare. Un invito a ricucire la lacuna della memoria e a lasciare un testamento per sé e le giovani generazioni, perché così la freccia ferma del tempo possa proiettarsi ancora in avanti e ridisegnare un’idea di futuro per cui lottare. Il libro è la ricostruzione, curata dalla moglie Concetta Brigadeci, della biografia intellettuale di Antonino Criscione, detto Nenè, attraverso il montaggio dei suoi scritti e di quelli dei suoi compagni di movimento e di lavoro dai primi anni Settanta ad oggi. Si ripercorrono così le orme del Sessantotto a Modica e si documenta la partecipazione di Antonino ai movimenti di base della scuola a Milano e alle sperimentazioni didattiche su tempo dei giovani, mafia, web e storia, e infine si presenta la sua attività, dal 1999 al 2004, all’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri”.
Storia della scuola in Italia. Scenari attuali e prospettive
Giuseppe Ricuperati
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 172
Giuseppe Ricuperati propone una riflessione sulla scuola, considerazioni sulle decisioni prese dal ministero della Pubblica Istruzione negli ultimi decenni e suggerimenti per affrontare al meglio i problemi irrisolti che tutt’ora affliggono uno degli settori più importanti del nostro vivere civile: l’istruzione. Per un’integrazione del volume Storia della scuola in Italia. Dall’Unità a oggi, il noto storico e professore emerito dell’Università di Torino accompagna il lettore in un’analisi critica sui cambiamenti a cui l’istituzione scolastica è stata soggetta negli ultimi anni, esprimendo una chiara opinione sul fondamentale ruolo dell’insegnamento nel formare i giovani e sulla storia come disciplina necessaria a mantenere viva la memoria di un intero Paese.
La lingua della città che non esiste. Italiano e dialetto nella formazione dell'identità nazionale
Giuseppe Polimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 336
Nel Proemio all'“Archivio Glottologico Italiano”, Graziadio Isaia Ascoli considera il modello della vita civile e nazionale tedesca, perché «la salda unità intellettuale e civile della Germania» risulta «affatto moderna», ma «così profondamente salda» appare «l'unità della sua lingua». È l'effetto di un processo in cui «l'energia della progredita cultura, e del ridesto sentimento nazionale» si è congiunta «a un'operosità infinita», in un percorso che ha portato «ogni studio del vero e dell'utile» a determinare un'«unione d'intenti e di affetti» tale da colmare ogni «distanza materiale» tra i tedeschi, rendendoli tutti «cittadini di una città che non esiste». Il volume illustra momenti diversi dello «scambio continuo» in cui, tra Ottocento e Novecento, si manifesta la forza del vivere comune nel costituirsi della lingua: un processo in cui la penna degli scrittori e quella degli studiosi lavorano a costruire una consapevolezza diffusa, che gradualmente conduce gli italiani verso una moderna identità di espressione e di comunicazione. A partire dalla ricerca dialettologica di Francesco Cherubini e di Carlo Salvioni, attraverso la divulgazione erudita proposta dai cultori della storia locale, si arriva a toccare proposte editoriali complesse (quelle di Luca Beltrami e di Marino Parenti intorno alle edizioni illustrate dei Promessi sposi), per considerare l'esperienza di mediazione del comico della collana dei “Classici del ridere” di Angelo Fortunato Formiggini. Tocca agli scrittori del secondo Novecento definire una realtà nuova, che cerca nella lingua l'espressione di un disagio e di una resistenza: le pagine di Romano Bilenchi, come quelle di Lucio Mastronardi, nell'incrinatura della narrazione, fanno cadere l'idea del racconto tipica di una tradizione per certi versi ormai stanca e fondano su un codice finalmente comune la possibilità di raccontare le fratture della società e dell'individuo.
La viva parola. Saggi sulla lingua scritta tra Ottocento e Novecento
Giuseppe Polimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2020
pagine: 308
L’8 ottobre 1872, a Brusuglio, Alessandro Manzoni incontra un gruppo di giovani, guidati da Giulio Tarra, dell’Istituto dei Sordomuti di Milano: «i più miserabili tra i disgraziati […] raccolti ed istruiti a parlare ed a leggere dal labbro e, con questo mezzo, a pensare, a conoscere e ad esprimersi». L’idea di una moderna formazione alla lingua è in quel gruppo di giovani pienamente attuata, traguardo esemplare per una società che si sente invitata a cercare la «vera parola, parola sentita, intesa, viva». In questo percorso si attua una delle direttrici di diffusione della lingua italiana, che tra Ottocento e Novecento si rivela bene desiderato e atteso da classi sociali finalmente chiamate a prendere parte alle vicende di una realtà più complessa. Con forme e con modalità differenti, donne e uomini rimasti fino a quel momento “ai margini” chiedono di partecipare, attraverso una parola che sia appunto «viva», a un progetto davvero condiviso.
Informazione e cultura
Alfredo Serrai
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 110
L’informazione non è solo una nuova sensazione o una nuova notizia, ma un apporto, sensoriale e mentale, che va ad aggiornare o integrare le precedenti nozioni o impressioni già possedute. Oggi i processi informativi sono divenuti istantanei e pervasivi grazie all’impiego di una tecnologia e dei codici binari, introdotti da Leibniz, dimostratisi di grande efficienza nel funzionamento dei sistemi di comunicazione nell’ambito di questa nostra civiltà. La cultura, invece, non è semplicemente un insieme di sensazioni e di reazioni, ma la risposta complessiva e integrata, sia mentale che emotiva, di un sistema nervoso, dell’esperienza, della sensibilità, dell’intelletto e della coscienza di un uomo. Al di là di qualsiasi valutazione etica, sociologica, o pedagogica il testo intende solo precisare, distinguere e mettere in evidenza due realtà spesso confuse e deformate.
Come fronda in ramo. Forme e modelli della varietà nell'Italia dei volgari
Giuseppe Polimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 342
Nel canto XXVI del Paradiso, Dante affida alla voce di Adamo la sua riflessione sulle dinamiche del mutamento linguistico: se «opera naturale è ch’uom favella», le forme del cambiamento sono legate al gusto e alle vicende culturali («ma così o così, natura lascia / poi fare a voi secondo che v’abbella»). Un’eco oraziana sostiene la constatazione che «l’uso d’i mortali è come fronda / in ramo, che sen va e altra vene». Muovendo da quest’immagine, molto nota e discussa, il volume affronta alcuni momenti della storia dei volgari d’Italia, tra XIII e XVI secolo. Nello spazio, geografico e mentale, definito dal «viaggio dell’esilio», il libro avvicina in primo luogo l’esperienza dell’area che ha per centro Milano, città pronta a diventare fulcro di un’identità culturale più ampia. Il tema del volgarizzamento duecentesco delle retoriche classiche si propone quindi come punto prospettico di un’indagine sulla formazione del linguaggio poetico nel secolo XIII e sulla funzione del dictator.
L'arduo cammino di Darwin. Costruzione di una teoria rivoluzionaria
Piero Borzini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 268
In questo testo l’autore esamina con accuratezza l’abbondante documentazione scritta di Darwin, fondamentale punto di partenza per comprendere al meglio la genesi della teoria più importante delle scienze della vita: l’evoluzione per selezione naturale. Per farlo Borzini ha tradotto di sua mano manoscritti, lettere, note e osservazioni originali dello scienziato inglese, adottando una visione umanistica e non solo scientifica, dal momento che si sofferma sull’uomo Darwin e le sue emozioni. Ma il libro rivela altro, infatti offre anche uno spaccato dell’Inghilterra vittoriana, degli scienziati che, insieme a Darwin, hanno contribuito a fondare le moderne scienze naturali, quali: Charles Lyell, Joseph D. Hooker, Thomas H. Huxley e altri ancora. Questo perché il grande lavoro di Darwin non è nato da ricerche solitarie, ma da un continuo relazionarsi e confrontarsi con altri naturalisti per trovare l’interpretazione corretta delle sue idee e convinzioni, costantemente messe in dubbio anche da lui stesso. L’arduo cammino di Darwin è, pertanto, un inedito viaggio, che offre uno spaccato sincero di una mente illustre, delle sue grandi idee e della società a lui contemporanea.