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Bompiani: Saggistica

I grandi della Bibbia. Esercizi spirituali con l'Antico Testamento

I grandi della Bibbia. Esercizi spirituali con l'Antico Testamento

Carlo Maria Martini

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 1216

Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Samuele, Davide, Elia, Geremia e Giobbe: cosa possono ancora rappresentare per le donne e gli uomini di oggi? La profonda conoscenza di Carlo Maria Martini del testo biblico da una parte e della spiritualità ignaziana dall’altra ha fatto sì che egli operasse una sintesi originale e straordinaria tra la Parola e la vita. Ispirandosi alle vicende di alcuni grandi personaggi biblici dell’Antico Testamento, Martini ha guidato, dal 1981 al 1993, diversi corsi di esercizi, percorsi di ascolto della Parola, di discernimento e di rinnovamento, profondi al punto da rendere alcuni di questi testi dei veri e propri fenomeni editoriali. Come sottolinea Pietro Bovati nella Prefazione, “…i Corsi di Esercizi qui presentati hanno la particolarità di proporre itinerari di preghiera basati sulla storia di importanti personaggi dell’Antico Testamento. L’orante è chiamato a identificarsi con loro, nelle loro intriganti vicende, in modo da ripercorrere il cammino spirituale che Dio indica e promuove. … È partendo da ciò che di umano, incerto e lacunoso, viene attestato nelle vicende antiche, è seguendo i passi di Abramo, di Elia, di Davide e di Giobbe, che l’uomo in preghiera impara a riconoscere la voce di Dio, disponendosi, con l’umile fatica di ogni creatura, ad ascoltare e obbedire.” Questo settimo volume dell’opera omnia raccoglie finalmente tutti i testi martiniani rivolti a chi desidera compiere “un cammino, un pellegrinaggio da un certo punto di partenza verso un certo punto di arrivo, con determinate tappe,” per un profondo rinnovamento personale, per “vincere sé stessi e superare la paura”. Introduzione di Patrizio Rota Scalabrini.
30,00

Chi vince non sa cosa si perde. Agonismo. Gioco. Guerra

Chi vince non sa cosa si perde. Agonismo. Gioco. Guerra

Stefano Bartezzaghi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 272

È da quasi mezzo secolo ormai che ci hanno insegnato ad amare la competizione. Hanno però omesso di specificare se la competizione vada intesa come gioco, come sport, come concorrenza o come guerra. Nel frattempo la distinzione è ancora possibile giacché sulla scena occidentale è tornata la guerra. Lo stesso gioco si è peraltro fatto crudele e la scena di alcune delle più ammirevoli e anzi gloriose campionesse olimpiche che hanno puntato il dito sui problemi di salute mentale che lo sport ormai arriva a comportare non può non impressionare chi desideri dello sport conservare una visione sostanzialmente gradevole. Tra questi ultimi cultori dell'illusione (in-lusio) vi è l'autore del libro, Stefano Bartezzaghi, che negli ultimi anni ha così cercato di verificare se le sue idee sul gioco abbiano ancora a che fare con il mondo contemporaneo. Gli si è di conseguenza parato davanti il tema dell'agonismo, nelle sue diverse incarnazioni: nel gioco, nello sport, nella società, nell'economia e nelle relazioni internazionali.
19,00

Giacomo Matteotti. Un italiano diverso

Giacomo Matteotti. Un italiano diverso

Gianpaolo Romanato

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 336

Se non si può aggiungere nulla a quanto è già stato scritto sul delitto Matteotti, molto si può dire invece sul ruolo che ebbe nella politica del tempo e sul suo lato umano, che in pochi conoscono. Questa biografia prende le mosse dal corpus epistolare tra Giacomo e l'amata moglie Velia, una testimonianza finora ingiustamente trascurata ma di enorme valore storico, una corrispondenza fittissima che si estende dal 1912 al 1924, anno della morte di lui. Attraverso le loro parole intime e accorate leggiamo in filigrana la storia di un Polesine povero e marginale al volgere del secolo e dell'Italia agli albori del fascismo. Documenti che gettano luce sulla forza interiore del deputato socialista ma anche sulle fragilità e le contraddizioni nascoste dietro un'energia e una volontà incrollabili: soltanto queste lettere rivelano la sua solitudine, i giudizi taglienti su alcuni compagni di partito e sulla fallimentare politica dei socialisti nel primo dopoguerra, la stima per qualche avversario, i sacrifici che impose alla famiglia e i dubbi che oscuravano le sue granitiche certezze. Matteotti fu un uomo duro, intransigente, mai disponibile al compromesso, un politico spesso settario che non faceva sconti a nessuno, neppure a se stesso, che suscitava scarse simpatie anche nel suo partito, probabilmente amato soltanto dai poveri contadini polesani dei quali aveva sposato la causa. Andò contro i suoi stessi interessi e contro la sua classe sociale, che non gli perdonò mai il tradimento. Il mito che nacque già all'indomani del suo assassinio non deve trarre in inganno: in vita Matteotti fu un uomo profondamente divisivo. Ma fu anche un combattente intrepido, un osservatore lucido che comprese la natura del fascismo prima e meglio di tutti, l'unico che in parlamento non smise mai di parlare e che per questo pagò un prezzo crudele.
18,00

Madre patria. Un’idea per una nazione di orfani

Madre patria. Un’idea per una nazione di orfani

Vittorio Emanuele Parsi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 192

“Perché è opportuna adesso una nuova riflessione sulla Patria?” si chiede in apertura di questo pamphlet Vittorio Emanuele Parsi. La risposta, dice, la abbiamo sotto gli occhi nel dibattito politico italiano, in cui il termine Patria finisce spesso per essere impiegato nell’accezione opposta al suo originario significato: non per unire, ma per dividere. Ma ancor di più nello scenario internazionale, dove invece vediamo come l’idea di Patria – lungi dall’essere un concetto polveroso e ambiguo – possa rappresentare un formidabile moltiplicatore di energie, abnegazione e spirito di sacrificio, in grado di creare quel senso di identità che è il solo punto di partenza possibile per aprirsi agli altri senza paura di esserne invasi e snaturati. Che si parli dei nazionalismi, dei flussi migratori o di altre istanze che modificano la situazione geopolitica mondiale, non si può eludere dunque la riflessione sul sentimento patrio. Parsi scava nel nostro passato, dal Risorgimento alla “morte della Patria fascista” fino a Tangentopoli e al presente, in cui le parole dell’inno nazionale diventano il nome di uno dei partiti rappresentati in Parlamento. E ci propone una rivoluzione copernicana nel nostro modo di concepire la Patria o meglio la Madre Patria, per ripartire dalla sua natura inclusiva, amorevole e protettiva. La guerra in Ucraina continua a mostrarci nel modo più evidente le due opposte declinazioni dell’idea di Patria; la globalizzazione e la nostra appartenenza europea ci chiedono di prendere parte a un processo decisivo con consapevolezza delle nostre radici e identità; il legame sfilacciato tra noi le nostre istituzioni ha bisogno di nuova linfa per superare le sfide economiche, culturali e politiche del XXI secolo. Questo saggio pieno di passione ci aiuta a smascherare ogni retorica e a superare i nostri pregiudizi per sostanziare il nostro amor di Patria nel modo più intelligente, aperto e costruttivo.
17,00

Il cammino di un popolo. Lettere pastorali e programmatiche

Il cammino di un popolo. Lettere pastorali e programmatiche

Carlo Maria Martini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 1360

“Rileggendole, mi accorgo che, in fondo, queste lettere sono già tutte ne La dimensione contemplativa della vita. La dimensione contemplativa contiene la Parola, tende all'eucaristia, alla missione, alla carità. È quindi sommamente importante la radice contemplativa, ed è forse il dono che vorrei lasciare come eredità di questi oltre ventidue anni di servizio episcopale: dimensione contemplativa e Parola. La Parola non da sola perché altrimenti potrebbe risuonare in un ambiente distratto, ma la Parola ascoltata con venerazione, nel silenzio, con un cuore che attende. Qui c'è tutto: l'attività, l'eucaristia, la carità, la vittoria sul male, una società più giusta.” Così Carlo Maria Martini spiegava ai suoi fedeli, in una parrocchia di Besozzo il 28 febbraio 2002, il senso del lungo percorso pastorale della Diocesi ambrosiana, qualche mese prima di concludere il suo servizio episcopale a Milano nell'estate del 2002. Nei ventidue anni di ministero Martini scrisse 23 lettere pastorali, oltre a moltissime lettere di indizione o di accompagnamento a eventi e iniziative realizzate tra il 1980 e il 2002. In questo ottavo volume dell'Opera omnia vengono finalmente raccolti, ordinati cronologicamente, presentati e annotati oltre cinquanta documenti che hanno scandito il cammino della Diocesi durante questo intenso periodo. Un libro prezioso e un documento storico unico, suddiviso in due Tomi, di cui il primo è questo volume cartaceo. Il cammino di un popolo è l'ottavo volume dell'Opera omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre dei non credenti, a cui sono seguiti I Vangeli (2016), Giustizia, etica e politica nella città (2017), La scuola della Parola (2018), Fratelli e sorelle (2020), Farsi prossimo (2021) e I grandi della Bibbia (2022).
40,00

Schermare le paure. I media tra proiezione e protezione

Schermare le paure. I media tra proiezione e protezione

Francesco Casetti

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 320

L'analisi incrociata della Fantasmagoria (fine del Settecento), del cinema (tra Otto e Novecento) e delle bolle immaginarie in cui ci rifugiamo quando ci immergiamo nel nostro computer (primi anni Duemila) permette a Francesco Casetti di avanzare una provocazione: gli schermi non sono protesi che estendono la nostra vista, ma qualcosa che ci protegge dall'esposizione diretta alle cose e agli eventi. Del resto siamo assediati dalle ricorrenti e crescenti paure di un mondo che minaccia di estinguersi e di estinguerci. Proteggere è un'azione positiva; tuttavia ha un costo. La protezione spesso implica una violenza pari a quella dei pericoli che vuole tener lontano; inoltre spesso limita e quasi soffoca coloro che vuole tenere al sicuro; infine spesso suscita più paure di quanto non ce ne fossero prima del suo intervento. Una concezione degli schermi come media protettivi ci aiuta anche a capire come acquisire una nuova sensibilità adeguata ai tempi che stiamo vivendo.
25,00

Divina idiozia. Pensare l'impensabile, dire l'indicibile

Divina idiozia. Pensare l'impensabile, dire l'indicibile

Kurt Vonnegut

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 304

“Questo libro [...] è una specie di mappa dei luoghi in cui a quanto pare sono stato e delle cose che a quanto pare ho pensato nel corso di venticinque anni.” Vonnegut descrive così Divina idiozia, questa stravagante raccolta di saggi, recensioni, discorsi e brevi reportage di viaggio scritti tra il 1966 e il 1974: un'occasione preziosa per ascoltare dalla viva voce dell'autore racconti di vita, sguardi sul mondo, riflessioni sulla scrittura, una finestra aperta sulla sua mente e il suo cuore. Con arguzia, convinzione ed empatia, Vonnegut esplora una vasta gamma di argomenti tra cui società, politica, sesso, letteratura, vita e morte. Gli appassionati che credono di aver letto tutto di Vonnegut saranno lieti di ritrovare l'autore in tutta la sua cristallina franchezza, con lo stile divertente e perspicace che lo hanno sempre contraddistinto.
15,00

Con beneficio d'inventario

Con beneficio d'inventario

Marguerite Yourcenar

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 240

Sette saggi scritti tra il 1939 e il 1975, sette "sguardi" attenti e illuminanti rivolti a opere famose e grandi nomi della cultura. Dalla Historia Augusta sulla decadenza dell'antica Bonia alla rievocazione della Parigi cruenta e intollerante della Notte di San Bartolomeo attraverso il fosco ugonotto Agrippa d'Aubigné e il suo Poema tragico. Da Selma Lagerlöf a Kostantinos Kavafis, a Thomas Mann, fino a due pezzi che per il modo della scrittura sono piuttosto ascrivibili alla narrativa che alla saggistica: uno ha per protagonista il castello di Chenonceaux, testimone per oltre due secoli di intrighi reali, e l'altro tenta di penetrare il mistero di quelle costruzioni oniriche e segrete che sono le Carceri di Piranesi.
14,00

Il posto della guerra e il costo della libertà

Il posto della guerra e il costo della libertà

Vittorio Emanuele Parsi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 224

Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.
17,00

Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri

Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri

Antonio Scurati

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 384

La guerra accompagna l’umanità fin dalle sue origini. Il racconto che la civiltà occidentale ne ha fatto si è declinato essenzialmente in tre modi – la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. Per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, Antonio Scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il “criterio della visibilità”: visibilità come rivelazione, come possibilità di comprendere la realtà di un mondo in guerra. Partendo dall’epica antica – che con l’ideale eroico dell’Iliade ha dato origine a una tradizione millenaria che pensa la battaglia come evento in grado di generare significati e valori collettivi –, attraversando la crisi di questo paradigma nella modernità romanzesca e la sua dissoluzione nella convinzione tutta novecentesca che la guerra sia priva di un qualsiasi senso, arriviamo alla tragica attualità del conflitto raccontato dalla televisione: quando le immagini della guerra sono entrate per la prima volta in diretta nelle nostre case – era il 17 gennaio 1991, data d’inizio della Prima guerra del Golfo – ci siamo illusi che al massimo della spettacolarizzazione potesse corrispondere il massimo della visibilità, e invece ci siamo trovati di fronte a un’apocalisse svuotata di qualsiasi rivelazione. Un’altra data spartiacque è arrivata dieci anni dopo: dall’11 settembre 2001 la guerra, prima demistificata, è stata investita di nuovo di un significato salvifico, come forma di violenza positiva che si contrappone alla nuova forma di violenza illimitata che è il terrorismo. E non potendo affrontare il terrorismo sul suo terreno, poiché questo non ha territorialità alcuna, la guerra ha abbandonato il reale per assicurarsi il controllo dei cieli dell’immaginario. L’invasione russa dell’Ucraina del febbraio 2022 sembrerebbe a prima vista smentire lo sviluppo di questo paradigma. Putin e la sua guerra, però, non sono l’Occidente: ne sono il nemico. Ma come sta rispondendo l’Occidente a questa offensiva orientale? Forse proprio riattingendo a quegli archetipi millenari che credevamo ormai seppelliti dal pacifismo novecentesco.
20,00

Fratelli e sorelle. Ebrei, cristiani, musulmani

Fratelli e sorelle. Ebrei, cristiani, musulmani

Carlo Maria Martini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 1136

“Il cardinale del dialogo” è un appellativo che ben descrive l’instancabile spendersi di Carlo Maria Martini nell’impegno a favore di positivi rapporti con l’alterità, declinata nelle sue più varie versioni: rapporti con gli ebrei, il mondo ebraico e Israele; rapporti con le diverse chiese cristiane e rapporti con i musulmani, anche con uno sguardo alle grandi religioni orientali. Negli oltre cento interventi raccolti nel libro, la voce di Martini si alza limpida sopra il coro di diffidenza che riempie il nostro quotidiano, mettendo a fuoco il senso del farsi altro, dell’aprirsi all’accoglienza, dell’affermare la propria identità partendo dal confronto e non dalla prevaricazione. Così gli incontri legati all’ebraismo diventano per lui fondativi in quanto riconoscimento cristiano delle proprie radici, e il discorso di sant’Ambrogio del 1990, intitolato 'Noi e l’Islam', coglie in anticipo l’urgenza di fare i conti con il nuovo protagonismo della religione musulmana su scala mondiale, all’interno di società sempre più segnate dal fenomeno del pluralismo religioso. Il cardinale rende viva e attuale la riflessione sulla fede, scavando sotto la superficie delle parole evangeliche per arrivare fino alla concretezza terrena della vita umana.
25,00

Retorica e logica. Le due culture

Retorica e logica. Le due culture

Giulio Preti

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2018

pagine: 464

Retorica e logica, apparso per la prima volta nel 1968, è uno dei capisaldi della filosofia italiana del secondo dopoguerra e ancora oggi rimane un punto di riferimento per superare la falsa dicotomia tra le "due culture", quella scientifica e quella umanistica. Preti supera l'aspetto polemico e pragmatico di questa contrapposizione per indagare le strutture teoretiche antinomiche che qualificano le due tradizioni. Il suo approccio mette in evidenza delle strutture di pensiero attraverso le quali la filosofia può aiutare a dipanare l'intreccio problematico tra umanesimo e scienza moderna, tra retorica e logica, tra cultura valutativa-normativa e pensiero scientifico avalutativo, costruendo una coppia oppositiva che sia in grado di dare conto della complessità e allo stesso tempo dell'unità della nostra cultura. Questa nuova edizione corregge refusi delle precedenti e tiene presenti rettifiche e integrazioni inedite dell'autore.
28,00

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