Cacucci: Ricerche diritto lavoro e relaz. industr.
Tecnologie digitali e lavoro agile
Carla Spinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 198
“L’analisi dei problemi che l’introduzione delle nuove tecnologie digitali pone al diritto del lavoro richiede una preliminare delimitazione dell’ambito di ricerca. Il presente studio si propone, in particolare, di soffermarsi sugli effetti che l’innovazione tecnologica produce sull’organizzazione del lavoro e, conseguentemente, sulle modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato. L’indagine si colloca, pertanto, nell’area del contratto individuale di lavoro e intende analizzare il complesso delle norme che lo stato e l’autonomia collettiva elaborano per regolarne il sottostante rapporto, al fine di individuare le potenzialità, ma anche le criticità, che tale disciplina - legale e negoziale - evidenzia. Più precisamente, a suscitare interesse e stimolare la riflessione è lo smart working, una modalità di organizzazione del lavoro e, conseguentemente, di esecuzione della prestazione lavorativa, comunemente definita – sia pure con qualche approssimazione, come si vedrà - come la possibilità di svolgere il lavoro ovunque e in qualsiasi momento (anywhere and at anytime), con l’ausilio delle nuove tecnologie di informazione e di comunicazione, in particolare i dispositivi mobili (smartphone, tablet, computer portatile, etc.).” (Dalla Premessa)
Migrazioni economiche e ordinamento italiano. Una prospettiva giuslavoristica
Monica McBritton
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2017
pagine: 256
È un dato acquisito che la specie umana che oggi popola il pianeta abbia avuto origine in una sua porzione – il continente africano – e progressivamente, migrando, si sia ampiamente diffusa. In altre parole, il fenomeno migratorio è piuttosto antico, anche se, naturalmente, assume caratteristiche diverse nei vari momenti prestorici e storici. Le ragioni che inducono a migrare possono essere molteplici; fra di esse, un ruolo fondamentale è sempre stato ricoperto dall’esigenza di cercare migliori condizioni materiali di vita. Si parte lasciando indietro situazioni ritenute difficili, ostili, disagiate, dirigendosi verso luoghi diversi con la speranza che si possa stare meglio. In definitiva, sebbene ogni epoca e ogni territorio imprima un suo marchio specifico, i fenomeni migratori costituiscono una dimensione rilevante dei processi sociali. Siccome ricorrenti, proprio i processi sociali non sfuggono alle esigenze di regolamentazione e la regolazione, dal canto suo, può essere più o meno adeguata, rispetto ad una serie di elementi che, mano man che le società sono diventate più complesse, debbono essere tenuti in considerazione.
Il divieto di discriminazione per età nel diritto del lavoro
Ornella La Tegola
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2017
pagine: 342
"La tipizzazione dell'età come motivo di discriminazione è un'acquisizione piuttosto recente nel diritto comunitario e interno. L'ampliamento delle competenze comunitarie avutosi con l'art. 13 del Trattato dell'Unione Europea (ora art. 19 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea) ha reso il genere – come noto, motivo di discriminazione che per primo ha avuto l'apposita disciplina – solo uno dei fattori di rischio tutelati e ha aperto la strada alla tipizzazione di altri motivi di discriminazione con le direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE. Tra i motivi di rischio da ultimo tutelati (razza, origine etnica, età, religione, convinzioni personali, disabilità, orientamento sessuale), l'età assume un rilievo particolare per essere uno strumento che spesso rileva (direttamente e indirettamente) nelle politiche di workfare adottate dai legislatori interni e stimolate dall'Unione Europea per il raggiungimento, in particolare, degli obiettivi occupazionali, di protezione sociale, di coesione economica e sociale e di solidarietà." (Dalla premessa)
L'organizzazione del lavoro nell'amministrazione pubblica. Interessi, tecniche regolative, tutele. Volume Vol. 2
Angelica Riccardi
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2015
pagine: 316
La sistematizzazione dell'attività organizzativa dell'amministrazione attraverso la serie interessi / tecniche regolative / giustiziabilità che è stata proposta nel primo volume di questo studio quale chiave di lettura della transizione dal pubblico al privato disposta dalle riforme del 90, è stata in questo secondo volume specificata attraverso l'enucleazione di alcuni caratteri - o "regole del gioco", per ritornare alla metafora wittgensteiniana utilizzata in apertura - propri dei sistemi individuati. Le relazioni funzionali tra i vari elementi delle sequenze nelle quali sono stati codificati i diversi assetti normativi (interesse pubblico / norme di azione / giurisdizione amministrativa per la tradizionale sistemazione della materia; interesse privato / norme di relazione / giurisdizione ordinaria per quella riformata) sono state descritte in termini di chiusura e apertura del sistema, categorie che hanno volta a volta trovato sviluppo nel corso della trattazione attraverso i concetti di ricorsività, chiusura operazionale, omeostasi.
Sindacato e potere dispositivo
Andrea Allamprese
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2015
pagine: 168
La problematica dell'idoneità del contratto collettivo ad esplicare un'efficacia "dispositiva" di diritti individuali è venuta assumendo dei contorni di attualità, nel periodo della crisi a cavallo tra la seconda metà degli anni 70 e la prima metà degli anni 80, in riferimento all'appannamento del ruolo esclusivamente "acquisitivo" della contrattazione collettiva. È opinione alquanto diffusa che l'azione sindacale, negli anni della crisi, abbia per la prima volta incontrato un ostacolo imprevisto, ed insieme un nucleo problematico mai precedentemente vagliato (se non in elaborazioni dottrinarie), nel binomio legge-diritto soggettivo (dalla legge stessa costituito in capo ai singoli), o anche nel binomio, da questo punto di vista equivalente, contrattazione collettiva precedente-diritti soggettivi da essa nascenti.
Tutele e sottotutele del lavoro negli appalti privati
Marco Lozito
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2013
pagine: 230
L'ordinamento, con l'art. 41 Cost., riconosce la libertà di iniziativa economica privata, che nel suo nucleo essenziale comprende le scelte qualitative e quantitative dell'imprenditore sull'attività da effettuare. In particolare, spetta all'imprenditore, nella fase iniziale dell'attività, decidere quali e quanti dipendenti assumere e, successivamente, valutare se incrementare o ridurre il proprio organico. In ragione della predetta libertà, l'imprenditore può peraltro decidere, in alternativa alla gestione diretta del processo produttivo (o di un segmento dello stesso), di esercitare la propria iniziativa economica affidando ad un appaltatore il compito di organizzare e gestire, a suo rischio, l'esecuzione di un'opera o l'erogazione di un servizio.
Diritti previdenziali e compatibilità economiche nella giurisprudenza costituzionale
Madia D’Onghia
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2013
pagine: 318
A partire dagli anni ottanta, e sempre più nei decenni a seguire, la crisi delle finanze pubbliche, i parametri fissati nel 1993 (Maastricht), ribaditi e aggiornati nel 2007 (Lisbona) e rinforzati nel 2012 (con il Fiscal compact), oltre alle sfide della globalizzazione, hanno riportato in primo piano il problema dei costi del Welfare. Per una pluralità di motivi concomitanti, all'interno del nostro ordinamento e negli Stati membri dell'Unione Europea, la spesa pubblica, destinata per lo più a garantire il soddisfacimento dei diritti sociali, ha subito una graduale e costante compressione.