Carocci: Studi storici Carocci
L'unificazione amministrativa del Mezzogiorno
Faraci
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il volume ricostruisce il processo di transizione verso lo Stato unitario dall’istituzione delle Luogotenenze a Napoli e in Sicilia alla loro abolizione. Nell’analisi, particolare attenzione è dedicata alle proposte amministrative dei governi Cavour e Ricasoli e ai conflitti politici sorti all’interno della classe dirigente italiana. La lettura dei Carteggi dei principali protagonisti (Cavour e Ricasoli) e la consultazione di fonti archivistiche consentono di cogliere le ragioni della scelta accentratrice che, maturata dopo l’inserimento del Mezzogiorno nello Stato unitario, provocò una scomposizione e una ricomposizione della maggioranza parlamentare. Secondo l’autrice, dall’ottobre 1860 all’ottobre 1861 la politica fu chiamata a scelte decisive sull’assetto amministrativo fra l’elaborazione delle norme istituzionali e la prassi dei governi luogotenenziali. Dal volume emergono i maggiori problemi del nuovo Stato unitario nella fase costituente, che sembravano mettere in forse l’esistenza di un vincolo comune tra le due Italie, secondo un’espressione cara a Giustino Fortunato.
Tanto ella assume novitate al fianco
Ferreira Da Mota
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 328
Luigi Longo, dirigente del PCI
Alexander Höbel
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 376
Predicare l'economia. Il linguaggio del commercio nell'Italia del XIII-XV secolo
Luca Ughetti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 236
Il commercio, il mercato del credito, le retribuzioni dei lavoratori risentono fortemente delle elaborazioni culturali prodotte nelle città medievali. Tra il XIII e il XV secolo, l'economia diventa un tema sempre più discusso dai teologi e raggiunge un ampio pubblico con l'attività dei frati mendicanti. Il libro analizza l'influenza che la predicazione esercita sulla società attraverso i sermoni di Remigio de' Girolami, di Taddeo Dini e delle principali figure dell'Osservanza francescana, attingendo ai codici di lavoro e alle trascrizioni da parte del pubblico. Emerge una relazione tra omiletica e comunità cittadina che entra in contatto con la normativa e il diritto. L'evoluzione si coglie talvolta negli scostamenti dall'esegesi tradizionale, altrove si misura nei tratti di più decisa originalità, come nella predicazione di Bernardino da Siena. I casi considerati mostrano che il modo di pensare l'economia tra Duecento e Quattrocento, in un periodo di forte innovazione, è caratterizzato da nuove argomentazioni, lessici e metafore destinati a lasciare il segno nella tradizione occidentale.
Un'altra storia del Mediterraneo. Incontri tra ricerca e didattica
Filippo Galletti, Beatrice Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 292
Il Mediterraneo è stato per secoli un crocevia di culture, commercio e confronti. Oggi più che mai è una regione che ci invita a riflettere sul passato per meglio comprendere le sfide del futuro. Le esperienze storiche dei popoli che vi si sono affacciati, infatti, non solo hanno segnato il loro destino, ma continuano a influenzare le dinamiche sociali, politiche e ambientali del nostro presente. Sulla base di tali presupposti, il volume – con una premessa di Jared Diamond – sfida la prospettiva eurocentrica nella narrazione del passato e propone un'interpretazione della storia attraverso l'adozione di un approccio globale, diacronico e didattico che permette di analizzare le radici profonde di molte questioni geopolitiche contemporanee, come la gestione delle migrazioni, i conflitti religiosi e territoriali. Il Mediterraneo che ne emerge diventa pertanto uno spunto di riflessione sul nostro ruolo di custodi di un patrimonio condiviso per “un'altra storia” delle terre di mezzo.
Giullare di Dio. Lo sguardo rovesciato di Francesco d'Assisi sul mondo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 376
Il giullare è colui che simbolicamente cammina a testa in giù e, così, propone uno sguardo capovolto sul mondo. L'espressione “giullare di Dio” (ioculator Domini) esprime per questo la sintesi della rivoluzione culturale di Francesco d'Assisi. Il suo sguardo rovesciato ha origine in una particolare proposta cristiana, che dalla follia dell'intuizione si incarna sia nella rappresentazione materiale sia nella storia, nella realtà dell'istituzione entro le forme “ordinate” dell'organizzazione politica, civile, religiosa ed economica. La vita fraterna come sudditanza reciproca, la rinuncia radicale al potere e alla ricchezza sotto ogni aspetto, la posizione di sottomissione e minorità, la gratuità del dono, la nudità come inanizione e privazione sono tutte “proposte ribaltate” che invertono – o tengono insieme – dentro e fuori, essere e apparire, visione e azione, parola e gesto, alto e basso, sublime e umile. Tale mutazione delle forme della rappresentazione e della concezione del mondo è tuttora una delle chiavi per comprendere la cultura umanistica e la modernità nel suo complesso. Nel volume studiosi di diverse discipline mostrano come la logica del rovesciamento di Francesco abbia inciso su arti figurative, letteratura, predicazione, devozione e drammaturgia, modificando nel profondo la cultura istituzionale, politica ed economica dell'Occidente medievale.
Mohács, 1526. La battaglia che mise fine alla potenza medievale ungherese
Adriano Papo, Gizella Nemeth Papo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 272
La disfatta subita a opera degli ottomani a Mohács il 29 agosto 1526 fu per l'Ungheria un evento traumatico, che sancì la fine della potenza medievale magiara, ma anche l'insediamento degli Asburgo nel bacino carpatodanubiano e l'ingresso dei turchi nella politica centroeuropea. Il volume racconta gli antefatti della battaglia: dall'ascesa al trono di Mattia Corvino, sotto il quale l'Ungheria attraversò l'ultimo periodo di floridezza della sua storia, alla decadenza del regno magiaro retto dalla debole dinastia lituano-polacca degli Jagellone. Al declino dell'Ungheria concorsero diversi fattori: la cristallizzazione della società, l'assenza di una classe dirigente responsabile della modernizzazione del paese, la crisi economica e politica e la dissoluzione della temibile “Armata nera” di Mattia Corvino. Il libro analizza anche le conseguenze di Mohács, che determinarono la tripartizione dell'Ungheria: l'elezione di due re, la guerra civile e il ritorno perentorio dei turchi a Buda nel 1541, dopo che nel 1526 erano momentaneamente rientrati a Costantinopoli.
«Resistere era necessario». I comunisti italiani in Tunisia durante la Seconda guerra mondiale
Gabriele Montalbano
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 204
Dalla fine degli anni Trenta alla Seconda guerra mondiale il Nord Africa fu un importante contesto di elaborazione politica e di resistenza ai regimi fascisti. La Tunisia, sotto il protettorato francese dal 1881, visse le turbolenti fasi dei governi del Fronte popolare, l'oppressione del governo di Vichy e anche l'occupazione nazifascista tedesca e italiana. Un piccolo gruppo di comunisti composto da tunisini, italiani e francesi riuscì a mantenere attiva un'opposizione ai regimi fascisti creando nuove solidarietà e alleanze politiche che superavano o criticavano le rigide categorie sociali, razziali e di genere imposte dal sistema coloniale. Il volume analizza le attività dei comunisti di nazionalità italiana che svolsero un ruolo primario nel Partito comunista tunisino durante quel periodo. Tra le personalità che ricopriranno delle importanti funzioni sia politiche che istituzionali nell'Italia del dopoguerra troviamo, fra gli altri, Velio Spano, Maurizio Valenzi, Nadia Gallico. Il ruolo centrale della componente femminile, la dialettica delle alleanze politiche antifasciste nel quadro geopolitico, il difficile rapporto con la questione coloniale e nazionale sono tra i temi principali che caratterizzarono le attività dei comunisti negli anni della guerra.
La logistica in Italia. Merci, lavoro e conflitti
Andrea Bottalico
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 120
La logistica si è affermata nel tempo come strumento di gestione dei flussi di merci fino a diventare strategica per l'economia moderna e le sue esigenze di sincronizzazione. Definita dagli addetti ai lavori come “l'arte di far accadere il quotidiano”, questo settore in continua crescita rappresenta un'anomalia strutturale nel caso italiano, caratterizzato per lo più da aziende che per stare sul mercato reprimono i diritti sindacali o si affidano a un modello illegale di gestione della forza lavoro. Il volume traccia i confini dell'evoluzione storico-sociale della filiera logistica italiana dal boom economico fino ai giorni nostri, analizzando l'intreccio delle forze che hanno favorito l'emergere della logistica made in Italy di oggi. Dai distretti industriali, oggetto di numerosi studi e ricerche negli anni passati, l'attenzione dell'autore si sposta sull'esame dei distretti logistici, delle infrastrutture di trasporto e delle piattaforme, aree che per la loro posizione baricentrica rispetto all'aumento progressivo dei flussi si sono trasformate in concentrazioni logistiche, teatro di lotte e mobilitazioni negli ultimi vent'anni. Partendo dalle origini, passando per trasformazioni epocali come l'avvento del container, e arrivando agli anni dell'emergenza sanitaria, viene raccontata e interpretata la storia di una dimensione chiave dell'economia globale mostrando il suo impatto sull'organizzazione economica della società italiana.
La Società di Carità Materna. Le politiche genitoriali nell'Italia moderna (secoli XVIII-XIX)
Francesca Guiducci
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 156
Il volume ricostruisce le vicende della Società di Carità Materna. Istituita a Parigi alla vigilia della Rivoluzione come Société de Charité Maternelle grazie ad Anne Françoise de Fougeret e presieduta dalla sovrana Maria Antonietta, riunì le esponenti nobili e altoborghesi e le donne economicamente bisognose dei ceti più poveri. Riformata da Napoleone Bonaparte, fu resa operativa dal ministero dell'Interno nei dipartimenti dell'Italia napoleonica fra il 1811 e il 1814. La sua rete assistenziale restituisce un quadro complesso e variegato dei processi di secolarizzazione della carità come metodo di governo, delle modalità di elaborazione di politiche rivolte alla coppia genitoriale delle classi povere, delle forme di ibridazione fra metodi di assistenza protestanti e cattolici. Lo studio della Società di Carità Materna – antesignana delle politiche genitoriali contemporanee come i bonus bebè o i bonus mamme – aggiunge un tassello significativo all'analisi dei processi di educazione e moralizzazione della popolazione, di costruzione della civic motherhood, del matrimonio come spazio sociale protetto dalle leggi, della propaganda della prolificità di coppia in quanto obiettivo principale condiviso da ogni classe sociale e della codificazione culturale della coppia coniugale fondata sulla rigida distinzione dei ruoli sociali, dove la donna è madre e l'uomo soldato, secondo l'ideale napoleonico per cui “l'anatomia è un destino”.
Laicità tradita. La revisione dei patti tra Stato e Chiesa (1967-1984)
Giambattista Scirè
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 128
Avvalendosi di un'approfondita analisi delle carte d'archivio dei protagonisti, delle discussioni parlamentari, del dibattito culturale e religioso su riviste e quotidiani, delle relazioni diplomatiche tra governo e Santa Sede, il volume ripercorre la storia dei rapporti tra Stato e Chiesa nell'Italia repubblicana ponendo particolare attenzione al vissuto, alla società religiosa e civile, ai rituali e ai simboli dell'una e dell'altra parte. Dopo una premessa sulle radici del Concordato del 1929 e sul compromesso tra democristiani e comunisti che all'Assemblea costituente crea i presupposti per la revisione dei Patti lateranensi, l'autore esamina nel dettaglio le tappe che segnarono il contrastato e complesso percorso di modifica del testo, dalla fine del Concilio Vaticano II agli accordi di Villa Madama tra i socialisti di Craxi e la Conferenza episcopale italiana. Emerge dal racconto un evidente protagonismo dei vertici delle due istituzioni e un mancato coinvolgimento della base religiosa e sociale, delle parrocchie e dei gruppi della società. Il risultato di questa avvincente storia, perciò, è stato sì un tendenziale progresso sul piano del pluralismo e della libertà religiosa ma anche un sostanziale arretramento sul versante della laicità nel processo di secolarizzazione europea.