CEDAM: Problemi attuali della giustizia penale
L'autosufficienza del ricorso per Cassazione nel processo penale
Andrea Chelo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
Il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione è stato introdotto dalla giurisprudenza e si è successivamente sviluppato in ambito penale in ragione di un’esigenza precisa: impedire, a fronte di un ampliamento del motivo di ricorso attinente ai vizi della motivazione, che la Suprema Corte fosse costretta, per poter decidere, ad una rilettura di tutti gli atti processuali. Storicamente inteso come la necessità che il ricorso recasse in sé (mediante trascrizione) o con sé (mediante allegazione) gli atti in riferimento ai quali venivano formulate le censure alla sentenza impugnata, il principio è stato interpretato così variamente dalla giurisprudenza da rendere necessari dapprima l’adozione di un protocollo tra la Suprema Corte di cassazione ed il Consiglio Nazionale Forense e, successivamente, addirittura un intervento normativo: ciò al fine di individuare coordinate certe entro le quali l’interprete potesse muoversi. Il presente studio, dopo aver inquadrato le ragioni che hanno portato alla nascita del canone di autosufficienza del ricorso nel processo civile e all’estensione della sua applicazione nel processo penale, cerca di delineare l’evoluzione avuta dal principio negli ultimi decenni, per poi suggerire, attraverso riflessioni di natura sistematica, quale dimensione possa essere legittimamente riconosciuta all’“autosufficienza” o alla luce dell’attuale contesto normativo.
La prova neuroscientifica nel processo penale
Lorenzo Algeri
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 239
Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo delle neuroscienze che, studiando il legame tra cervello e comportamento umano, hanno iniziato a portare contributi utili non solo in campo scientifico ma anche in campo giuridico. Il presente lavoro tratta innanzitutto delle neuroscienze forensi, che costituiscono quel determinato complesso di studi che forniscono dati scientifici rilevanti e significativi ai fini della valutazione giudiziaria. Una particolare attenzione è dedicata alle tecniche di neuroimaging e alle loro criticità rispetto alla perizia psichiatrica tradizionale. La ricerca si sviluppa analizzando i limiti concreti di applicabilità delle metodologie neuroscientifiche sul versante della valutazione dell’imputabilità e su quello, ancor più insidioso, della validazione delle dichiarazioni (mind reading). I progressi nel campo delle neuroscienze hanno riaperto il dibattito tra due posizioni filosofiche antitetiche: il libero arbitrio e il determinismo. Ci si interroga se l’essere umano sia libero di determinarsi e di compiere azioni di cui è responsabile oppure se, al contrario, il comportamento criminale sia determinato dai circuiti nervosi cerebrali o da particolari anomalie genetiche (c.d. “vulnerabilità genetica”). Le neuroscienze stanno cominciando, in tal modo, a far parte di quella dimensione in continua evoluzione che è costituita dalla prova scientifica nel processo penale. Di conseguenza, anche la valutazione della prova neuroscientifica deve essere condotta secondo i criteri stabiliti nella sentenza Daubert della Corte Suprema statunitense e recepiti, ormai, anche dalla Corte di Cassazione.
Spazio giudiziario europeo. Percorsi interpretativi per la creazione di un sistema cautelare
Teresa Alesci
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 239
Giustizia negoziata e rimedi impugnatori. Modelli comparati di verifica della sentenza concordata e limiti del sistema italiano dei controlli
Federico Cerqua
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 187
I rapporti tra gli istituti di negotiated justice e la strategia impugnatoria possono essere ricostruiti secondo un duplice schema: da un lato, vengono in rilievo i mezzi funzionali a evitare, o almeno a ridurre, le prassi devianti legate all'impiego dei congegni negoziali; sotto una diversa prospettiva, assumono rilevanza gli accordi aventi ad oggetto una rinuncia alla potestà delle parti di impugnare una decisione ovvero gli agreement che vengono conclusi all'interno di un giudizio di gravame. Definito l'ambito che lega la giustizia negoziata ai mezzi di impugnazione, occorre poi verificare la compatibilità del modello interno con le istanze eurounitarie, in modo da eliminare le possibili frizioni e garantire il minimo sacrificio dei diritti individuali.
Il consenso dell'imputato nei procedimenti speciali
Fabrizio Galluzzo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il consenso dell'imputato, in particolar modo nell'ambito dei procedimenti speciali, ha visto aumentare nel corso degli anni le aree di applicazione e di incidenza sul principio costituzionale del contraddittorio nella formazione della prova. È possibile individuare diverse modalità di estrinsecazione del consenso dell'imputato che si atteggia, a seconda delle fasi e dei diversi riti alternativi, quale atto propulsivo all'instaurazione dei procedimenti speciali; quale manifestazione di volontà per evitare o, al contrario, per accelerare l'accesso al dibattimento; oppure si presenta nell'accezione di adesione all'iniziativa del pubblico ministero o quale accettazione delle richieste del giudice. Un consenso circondato di garanzie, in quanto informato, consapevole e libero, nonché oramai tutelato, sia pure ancora parzialmente, rispetto agli eventuali vizi nel processo di formazione. Dopo aver esaminato la disciplina dei procedimenti speciali ed aver catalogato le possibili declinazioni del consenso, il presente studio si propone di verificare l'effettiva capacità della volontà dell'imputato di produrre effetti giuridici rilevanti, a fronte dei poteri attribuiti dal codice di procedura penale al pubblico ministero ed al giudice.
Pubblicità e segretezza nel processo penale
Francesco Porcu
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 320
Il volume, muovendo dalle complesse dinamiche che intercorrono tra processo penale e informazione, sottopone a revisione critica le derive della rappresentazione mediatica elusive del dettato normativo, nel tentativo di individuare soluzioni razionali che armonizzino le esigenze processuali, l'interesse della collettività all'informazione e i diritti fondamentali della persona.
L'inefficacia degli atti nel processo penale. Ontologia della sanzione
Mena Minafra
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 923
Nella riflessione giuridica sulla imperfezione degli atti nel processo penale, l'attenzione degli interpreti si è concentrata, con prevalenza, sul binomio validità-invalidità, senza particolare approfondimento delle fattispecie in cui il legislatore commina l'inefficacia di un atto, pur a fronte della sua eventuale validità strutturale.
La localizzazione satellitare nelle investigazioni penali
Chiara Fanuele
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 228
Nelle investigazioni penali, il sistema di rilevamento satellitare attraverso GPS viene utilizzato, ormai, da vari anni, con una rilevante frequenza. Il c.d. tracker GPS (acronimo di Global Positioning System) è un dispositivo che (utilizzando una rete di satelliti) è in grado di monitorare, con estrema precisione, gli spostamenti dell'oggetto — solitamente un veicolo — su cui viene installato, oppure della persona che lo porta con sé. Tale nuovo metodo si è sostituito ad uno degli strumenti solitamente più utilizzati nelle indagini di polizia: il pedinamento effettuato personalmente da parte di uno o più dei suoi agenti. D'altra parte, la più evoluta forma tecnologica di pedinamento presenta notevoli vantaggi rispetto a quella "tradizionale", consentendo sia indagini più rapide, efficaci e meno dispendiose; sia la migliore gestione delle informazioni conseguite (immediatamente disponibili in formato digitale e utilizzabili anche in futuro). Una simile operazione — che, a tutt'oggi, non è espressamente prevista né dalla Carta fondamentale né dalla legge ordinaria — viene ammessa dalla giurisprudenza, a prescindere dal tipo di reato perseguito nella fattispecie concreta, come attività atipica di ricerca della prova, rientrante quindi nelle attribuzioni della polizia giudiziaria, in base al combinato disposto degli artt. 55, 347 e 370 c.p.p. In mancanza di una espressa regolamentazione, per via legislativa, del monitoraggio elettronico, l'opera, innanzitutto, inquadra, dal punto di vista giuridico-sistematico, questo nuovo metodo investigativo; per poi esaminarne la dinamica all'interno del procedimento penale e l'uso a fini di cooperazione internazionale. Inoltre, un'ampia riflessione è dedicata alle scelte effettuate in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti con riferimento all'impiego di strumenti di sorveglianza in grado di attuare un "controllo totale". Quindi, una volta esaminata l'esperienza maturata nei sistemi anzidetti, diventa imprescindibile verificare la compatibilità tra la localizzazione satellitare e i principi costituzionali ed internazionali di tutela dei diritti umani; in particolare, se possa implicare, talora, una violazione del diritto «al rispetto della vita privata» tutelato dall'art. 8 C.E.D.U., anche laddove l'attività in oggetto riguardi persone che agiscono in un luogo pubblico od aperto al pubblico, e sono, quindi, esposte all'osservazione generale altrui.
La riforma di Eurojust e i nuovi scenari in materia di cooperazione giudiziaria
Luigi Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
Il sistema delle misure cautelari nel mandato d'arresto europeo
Guido Colaiacovo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 956
L'introduzione del mandato d'arresto europeo nel sistema della cooperazione giudiziaria dell'Unione Europea ha consentito di superare il modello estradizionale attraverso l'adozione di un meccanismo finalizzato a conferire efficacia e rapidità alle procedure di consegna tra Stati membri. Anche in questa nuova dimensione, il tema della tutela della libertà personale è centrale, cosicché meritano certamente di essere oggetto di indagine scientifica le regole che governano l'applicazione di misure cautelari nei confronti della persona richiesta in consegna. Il lavoro si propone di analizzare questo particolare aspetto dell'istituto seguendo tre passaggi fondamentali.
Le intercettazioni e i controlli preventivi. Riflessi sul procedimento probatorio
Wanda Nocerino
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2019
pagine: 618
Le intercettazioni e i controlli preventivi sulle comunicazioni rappresentano uno degli istituti più ermetici nel panorama giuridico attuale. Sono strumenti magmatici e multiformi, i cui connotati essenziali vengono di volta in volta tratteggiati dalla prassi investigativa che illumina le "zone grigie" lasciate da una lacunosa disciplina normativa e dall'assenza di interventi "chiarificatori" della dottrina e della giurisprudenza. Consistono in operazioni di natura tecnica eseguite dalle Forze di polizie e dai Servizi di intelligence al fine di raccogliere informazioni utili per la prevenzione di gravi reati e non per l'acquisizione di elementi funzionali all'accertamento della responsabilità per singoli fatti delittuosi.
La motivazione della decisione dibattimentale di primo grado
Angelo Zampaglione
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2018
pagine: 525
Il presente lavoro offre una disamina della motivazione della decisione dibattimentale di primo grado, soprattutto alla luce dell'intervento normativo con il quale è stato implementato il contenuto della lettera e) dell'art. 546 c.p.p. La legge n. 103 del 2017, meglio nota come riforma Orlando, infatti, al fine di evitare motivazioni contorte, logicamente discontinue e inutilmente prolisse, ha individuato un "nuovo modello" di motivazione che impone all'organo giudicante una puntuale e scandita illustrazione dei punti affrontati in sentenza. L'apparato argomentativo, in forza del principio di completezza, oltre a documentare lo sviluppo logico che ha portato alla decisione, deve principalmente dare una risposta alle deduzioni prospettate dalle parti nel corso del giudizio. Uno schema questo che costituisce il portato del metodo accusatorio al quale si ispira il sistema, soprattutto se si considera che nel processo penale le parti dialogano tra loro attraverso la produzione dei mezzi probatori con i quali sostengono le proprie ragioni.