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Chiarelettere: Reverse

La memoria dell'amore. Sull'imparare le cose che non si possono insegnare

La memoria dell'amore. Sull'imparare le cose che non si possono insegnare

Giuseppe Ferraro

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 208

La memoria è la stanza dei sentimenti. È fatta di nostalgia e desiderio, procede per salti e voli. Le parole che l'arredano colpiscono e sorprendono con la perentorietà del vissuto di chi porta un'esperienza da condividere. Se non riusciamo a trovare le parole è perché non viviamo i sentimenti, quindi nemmeno li ricordiamo. Una memoria senza ricordi. Non bastano i database che ci fanno ricordare tutto ma non quello che abbiamo sentito dentro, come vissuto. Siamo lontani dal saggio "filosofico" argomentato secondo una sintassi rigida e conosciuta, secondo un sistema di pensiero chiuso. Qui no. Le parole escono fuori dagli schemi e vanno da sole come tante frecce, ognuna delle quali ne contiene molte altre, svelando e rivelando sensi presenti e inattesi. Il testo che le raccoglie può sembrare un cruciverba senza schema, ma nel suo avanzare c'è un metodo rigoroso, che consente di fissare la memoria dell'amore da moltissime angolazioni. "Bisogna restituire l'amore alla vita e la vita all'amore" è l'affermazione più rivoluzionaria che si possa fare. Un libro sovversivo. Diversi sono i riferimenti al carcere, alla scuola, al quotidiano. In nessun altro testo di filosofia la vita entra così tanto dentro le parole e l'amore ci arriva in tutta la sua urgenza. Perché l'amore non si ripete ma ritorna, basta riconoscerlo. Affinché l'altro non sia soltanto un pericolo di contagio, ma un'offerta d'amore da cogliere in tutta la sua bellezza.
15,00

Chi sbaglia paga. Certezza della pena e della rieducazione. La voce dei detenuti e l'esperienza di un carcere alternativo

Chi sbaglia paga. Certezza della pena e della rieducazione. La voce dei detenuti e l'esperienza di un carcere alternativo

Sergio Abis

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 240

Smettere di delinquere si può. Chi sbaglia paga descrive la straordinaria esperienza di un carcere alternativo, la Comunità La Collina di Serdiana (Sardegna), fondata nel 1994 da don Ettore Cannavera: un carcere utile, umano e logico in contrapposizione a una galera segregativa, illogica e inutile (il 70 per cento dei detenuti ritorna in prigione commettendo nuovi reati). Il libro, attraverso le lettere di chi vive la segregazione forzata, esamina la vita di carcerazione della massa di drogati, disadattati, extracomunitari, psicolabili, assassini stipati nelle case circondariali, evidenziando lo stato di sostanziale disordine e l'illegalità cui sono costretti, motivo per il quale la rieducazione risulta impossibile. Il contrario di quanto invece avviene a Serdiana che, come racconta Abis, propone un modello di vita di lavoro e legalità orientata alla rieducazione, secondo quanto stabilito dalla Costituzione, in cui è favorita la relazione con il prossimo sotto il costante controllo di educatori professionisti. I risultati ottenuti dalla Comunità in venticinque anni di esperienza (4 per cento di recidiva) dimostrano che è possibile assicurare la giustizia ai cittadini, garantendo la certezza della pena, e rieducare senza sconti i colpevoli di delitti anche gravi, riammettendoli alla fine del percorso detentivo all'interno della società come elementi consapevoli e capaci di comportamento conforme alla legge, dunque senza compromettere la sicurezza collettiva. La Comunità La Collina è un carcere alternativo che ospita detenuti affidati dalle diverse magistrature competenti; è stata fondata nel 1994 da don Ettore Cannavera. Riconosciuta la sua validità pedagogica, nel 2019 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha insignito il fondatore - e per suo tramite i collaboratori, operatori e volontari che si occupano dei detenuti - del titolo di commendatore al merito della Repubblica «per la preziosa opera di sostegno a persone in condizioni di marginalità e in particolare a giovani e minori coinvolti in percorsi di reinserimento sociale». Prefazione di Gherardo Colombo.
16,90

Altrimenti siamo fottuti! Manifesto di disobbedienza civile. Per salvare il pianeta

Altrimenti siamo fottuti! Manifesto di disobbedienza civile. Per salvare il pianeta

Roger Hallam

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 128

Non c'è tempo da perdere. Il nostro pianeta è in pericolo e le misure adottate dai governi contro il cambiamento climatico hanno fallito. Dal 1990 le emissioni di CO2 sono aumentate del 60 per cento e continuano a crescere. Nel giro di una generazione, tutto ciò che amiamo andrà perduto. Bisogna muoversi subito. Nell'aprile del 2018 Roger Hallam, insieme a un gruppo di quindici attivisti, ambientalisti e scienziati, ha fondato il movimento Extinction Rebellion, che da allora ha organizzato decine di manifestazioni di disobbedienza civile in tutto il mondo. L'obiettivo è spingere i governi a dichiarare l'emergenza climatica. Portare le emissioni a zero entro il 2025. Preparare la transizione verso un futuro in cui saranno le assemblee di cittadini a indirizzare la politica sulle misure da adottare. La strategia è illustrata punto per punto in questo manuale di lotta nonviolenta. Stavolta la ribellione non nasce da un'ideologia. È la scienza a chiederci di reagire.
12,00

La prepotenza delle religioni

La prepotenza delle religioni

Ortensio da Spinetoli

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 128

"La prepotenza delle religioni" è l'eredità lasciata da un grande studioso della Bibbia e dei Vangeli. Un uomo di fede e un grande biblista la cui ricerca scientifica profonda e puntuale è stata trattata dalla chiesa ufficiale come un tradimento della dottrina. In questo scenario, tra gli attacchi anche violenti e l’allontanamento dall’università, Ortensio da Spinetoli ha reagito con grande compostezza, senza mai lamentarsi, ma continuando a esercitare con coraggio, competenza e determinazione il suo mestiere di attento esegeta della parola di Dio e del messaggio di Gesù. Un insegnamento che con questo libro arriva al lettore in tutta la sua forza vivificante e rivoluzionaria. Queste pagine raccolgono alcuni dei suoi interventi più significativi e rappresentano un contributo importante per restituire al messaggio cristiano tutta la sua forza. Nel nostro tempo sempre più impoverito di senso e di orientamento, la lezione di Ortensio da Spinetoli può rappresentare una guida sicura a cui affidarsi. In Appendice, un’intervista in cui padre Ortensio si racconta, parla della sua formazione, della scoperta della Bibbia, dei guai con la gerarchia e del futuro della chiesa. Prefazione di Alberto Maggi.
12,00

Delitto Neruda. Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet

Delitto Neruda. Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet

Roberto Ippolito

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 256

Cile, 11 settembre 1973, l'instaurazione della dittatura militare di Pinochet, la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. A dodici giorni dal golpe che depone l'amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell'amore e dell'impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clinica Santa María di Santiago. La stessa in cui, anni dopo, morirà avvelenato anche l'ex presidente Frei Montalva, oppositore del regime. Il decesso di Neruda avviene alla vigilia della sua partenza per il Messico, ufficialmente per un cancro alla prostata. Ma la cartella clinica è scomparsa, manca l'autopsia, il certificato di morte è sicuramente falso. Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell'inchiesta giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti. Per la sua drammatica ricostruzione, l'autore si è avvalso di una vasta documentazione proveniente dalle fonti più disparate: archivi, perizie scientifiche, testimonianze, giornali cartacei e online, radio, televisioni, blog, libri, in Cile, Spagna, Brasile, Messico, Perù, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Italia. Il libro è scritto con il rigore dell'inchiesta e lo stile di un thriller. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista.
17,60

La scienza nascosta dei cosmetici. Cosa c'è dentro i prodotti che compriamo. Per un make-up consapevole

La scienza nascosta dei cosmetici. Cosa c'è dentro i prodotti che compriamo. Per un make-up consapevole

Beatrice Mautino

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 240

No al marketing della paura. No ai titoloni allarmistici che generano psicosi. E basta guru. Per sapere veramente se un cosmetico fa bene o male bisogna informarsi, partendo da fonti attendibili e verificate. Perché la paura passi serve trasparenza, che vuol dire appurare cosa c’è davvero dentro il prodotto di una grande marca, da chi e come viene fatto. È il lavoro che Beatrice Mautino porta avanti da anni, per mettere il consumatore nella condizione di scegliere in modo consapevole. Quali sono i test per garantire la sicurezza di un prodotto? Quali sono le differenze fra le varie tinture sul mercato? Posso tingere i capelli quando sono incinta? Com’è possibile che ci sia il piombo nei rossetti? Davvero le creme solari penetrano nel sangue? Che cosa significa “ecobio”? E i siliconi? A essi si attribuiscono tutte le possibili nefandezze, e se si cercano informazioni sul loro conto si trova di tutto tranne quello che serve davvero. L’autrice non propone soluzioni semplici a problemi complessi, nessuna scorciatoia, né consigli di comportamento. Il contrario di “fa male” non è “fa bene”, ma “non fa male”. Scopriremo come arrivare da sole e da soli a scegliere i cosmetici migliori per le nostre esigenze.
16,00

Effetto serra, effetto guerra. Il clima impazzito, le ondate migratorie, i conflitti. Il riscaldamento globale, i ricchi, i poveri

Effetto serra, effetto guerra. Il clima impazzito, le ondate migratorie, i conflitti. Il riscaldamento globale, i ricchi, i poveri

Grammenos Mastrojeni, Antonello Pasini

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 192

Continue ondate migratorie aprono scenari a cui non eravamo preparati, e paiono il preludio a esodi di interi popoli. Le aree dove questi sommovimenti si originano hanno tutte qualcosa in comune: il clima che cambia, il deserto che avanza e che sottrae terreno alle colture mettendo in ginocchio le economie locali. "A tre anni dalla prima edizione di questo libro" osservano gli autori nella nuova introduzione "è per noi una magra consolazione trovare conferma delle dinamiche preoccupanti su cui avevamo cercato di attirare l'attenzione". Il cambiamento climatico contribuisce al disagio e all'aumento della povertà di intere popolazioni, esposte più facilmente ai richiami del terrorismo e del fanatismo. In tutto questo, l'Italia è in prima linea: lo sanno bene a Lampedusa. Un climatologo e un diplomatico – così lontani, così vicini – hanno preso la penna giungendo alle stesse conclusioni: se abbandoniamo i più poveri al loro destino non solo facciamo finta di non capire ciò che ci insegnano la moderna scienza del clima e l'analisi geopolitica – che siamo tutti sulla stessa barca e che i problemi sono interconnessi e hanno una dinamica globale –, ma lasciamo crescere un bubbone di conflittualità che prima o poi raggiungerà anche noi; i primi migranti del clima lo sanno bene. Prendere coscienza dei rischi di un clima impazzito può favorire un'operazione di pace, integrazione e giustizia di portata inedita.
16,00

Dalla parte del torto. Per la sinistra che non c'è

Dalla parte del torto. Per la sinistra che non c'è

Tomaso Montanari

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 160

Il pamphlet rivolto al partito che non vota e a tutti quelli che “non ci stanno” di uno degli artefici della vittoria del No al referendum sulla Costituzione. Per invertire la rotta e ritrovare le ragioni di credere e di lottare per un mondo più giusto. «Non possiamo continuare a vivere così.» È il paradosso della nostra epoca: non si può non essere contro se si ama davvero la vita. Quanto più grande è il nostro amore per gli uomini e per le cose belle di questo mondo, tanto più grande è il desiderio di cambiarlo, il mondo. Perché questo «sistema sociale ed economico» non è più compatibile con i diritti umani. Con l'esistenza stessa dell'uomo su questo pianeta. Ci vuole il coraggio di vederlo, e di dirlo. Un coraggio che avevamo, e che abbiamo perduto quando ci siamo fatti convincere che diventare adulti significa accettare il mondo così com'è. Il piccolo libro che state per leggere è l'invito a una ribellione intellettuale ed emotiva: un invito a liberare la parte di noi che è rimasta fedele alle aspirazioni, alle convinzioni, all'etica di quando eravamo bambini. L'obiettivo di una sinistra che voglia cambiare il mondo non è il potere sulla società, ma il potere nella società: il potere, dato a tutte e tutti, di salvare la propria vita dal dominio del mercato. Il potere nei luoghi di lavoro, nelle lotte per le donne, per la difesa dell'ambiente, il potere della conoscenza e del pensiero critico aperto a tutti.
15,00

Come internet sta uccidendo la democrazia. Populismo digitale

Come internet sta uccidendo la democrazia. Populismo digitale

Mauro Barberis

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2020

pagine: 244

Anomalia passeggera o irrimediabile mutazione genetica? Con la passione di chi ha a cuore la cosa pubblica, e le competenze del giurista, Mauro Barberis mostra il cortocircuito populista che sovverte le regole minime della democrazia. Il populismo è sempre stato la pecora nera del gregge democratico. Stavolta, però, non siamo di fronte alla solita crisi politica o economica. La democrazia pare aver mutato il proprio dna, e la fonte di questa mutazione è la rivoluzione digitale. La politica ormai si fa sugli smartphone, a colpi di post allarmistici, tweet mattutini e selfie con gli elettori. Il popolo, così, ha l'illusione di poter influire direttamente sulla cosa pubblica. Ma questa pretesa disintermediazione è solo una nuova mediazione, ancor meno trasparente della precedente. Rinchiusi nelle rispettive bolle mediatiche, governi populisti e loro follower si dedicano a tempo pieno all'intrattenimento. I governi sfornano leggi-manifesto per vincere le elezioni. I follower abboccano sempre più distrattamente a news feed selezionati da algoritmi su misura. Questo libro avanza una diagnosi del populismo, ma soprattutto indica rimedi specifici, costituzionali, politici e mediatici. Invece di sconnettersi dalla rete, come molti sono ormai tentati di fare, bisogna agire come Ulisse con le sirene: restare strettamente legati all'albero della razionalità.
16,00

Non fate i bravi. La testimonianza che ci ha lasciato

Non fate i bravi. La testimonianza che ci ha lasciato

Nadia Toffa

Libro: Libro rilegato

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2019

pagine: 192

Il nostro tempo ha bisogno di consumare sempre nuovi eroi. Nadia Toffa lo è diventata, suo malgrado. Giornalista, protagonista di inchieste coraggiose per la trasmissioneLe Iene, grazie alla bravura professionale, alla immediata simpatia e autenticità, si è imposta all'attenzione di milioni di persone, giovani e meno giovani. La malattia che l'ha colpita, e che Nadia non ha mai nascosto, l'ha avvicinata alla sofferenza di tanti malati che hanno potuto rispecchiarsi in lei e sentirsi meno soli, e più capiti. Questo libro rivela i suoi pensieri degli ultimi mesi, tra il gennaio e il giugno del 2019, quando, dopo i molti attacchi subiti sulla rete in seguito alla decisione di rendere pubblica la sua condizione, Nadia ha scelto di rimanere in silenzio, mettendo fine alle polemiche. Il suo desiderio, espresso alla mamma Margherita, era che i testi da lei scritti fossero pubblicati, per non nascondere nulla e continuare a essere sé stessa fino alla fine. Per l'umanità, la carica vitale e l'esempio che Nadia ci ha lasciato, come ha scritto don Patriciello, abbiamo verso di lei un forte debito di riconoscenza. Tutta l'Italia ha partecipato al dolore dei familiari per la morte di Nadia Toffa (Brescia, 1979-2019). I funerali, su richiesta della stessa Nadia, sono stati celebrati da don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, noto per la sua opera di sensibilizzazione sulla Terra dei fuochi. Alla cerimonia funebre era presente una rappresentanza dei cittadini di Taranto, in particolare quelli del rione Tamburi, in segno di riconoscenza dopo i numerosi servizi televisivi che Nadia Toffa ha dedicato alle tragiche conseguenze dell'inquinamento prodotto dall'Ilva. Inviata e conduttrice della trasmissione Le Iene, per anni ha condotto inchieste coraggiose su temi difficili e scabrosi, senza mai tirarsi indietro. Famose le puntate dedicate alle truffe compiute ai danni del servizio sanitario nazionale, alla proliferazione delle slot machine, allo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania per mano della camorra, al crescente tasso di tumori nel “triangolo della morte” tra Napoli e Caserta e nella “terra dei veleni” a Crotone, alla prostituzione minorile.
16,00

Il potere, la carriera e la vita. Memorie di un mestiere vissuto controcorrente

Il potere, la carriera e la vita. Memorie di un mestiere vissuto controcorrente

Pier Luigi Celli

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2019

pagine: 208

Gli errori, i vizi, i riti, le responsabilità degli uomini di potere nella testimonianza di un grande manager d'azienda. E i suoi consigli: Un vero leader vende fiducia e alleva discendenza. La differenza tra genio e stupidità è che il genio ha (sa) i suoi limiti. L'essenza della strategia è decidere che cosa “non fare”. Una visione che non trascina all'azione è solo un'allucinazione. Una gran parte del talento è formata dal coraggio. Un buon capo deve avere un occhio sensibile, un cuore generoso e una pelle da elefante. La cosa più importante di una comunicazione è capire che cosa non è stato detto. Un buon compromesso è raggiunto quando entrambi i contendenti hanno ragioni di insoddisfazione. L'analfabetismo emotivo/affettivo dei capi riduce profondamente ogni adesione dei dipendenti. Non è necessario diventare capi per essere felici, anzi. Una corte di fedeli è il terreno ideale per coltivare idee sbagliate. C'è sempre un momento in cui dire “basta” è la miglior soluzione per uscire di scena (e farsi rimpiangere).   Il potere può essere una malattia e bisogna essere capaci di guarirne. Parola di chi il potere l'ha gestito per molti anni essendo stato dirigente di Olivetti, Eni, Enel, Unipol, Rai, Poste italiane, Luiss, e che in questo libro prova a raccontarsi e a rovesciare molti luoghi comuni sul mestiere del manager. La sua ricetta è diretta e sorprendente: mettere al centro le emozioni che, se ben governate, costituiscono la vera risorsa di una persona e di un'azienda. Per questo, secondo Celli, gli ambienti di lavoro devono essere concepiti in modo che “ognuno possa esprimersi al meglio secondo potenzialità e forme di intelligenza specifiche”. Non è facile. C'è molto da svecchiare. Le logiche aziendali del Novecento fondate su gerarchie verticali e l'evidenza dei soli numeri come criterio decisionale fondamentale stanno rivelando tutta la loro incongruità. Le persone non sono numeri e “non è una scelta intelligente quella di usare gli uomini solo come macinatori di risultati”. Un libro che si legge con passione perché sincero e rivelatore, tra ricordi personali (la collaborazione con dirigenti come Tatò, Mincato, Cagliari, De Benedetti, Bernabé) e ricette per affrontare le grandi trasformazioni che stanno rivoluzionando il mondo dell'impresa. Ecco che cosa i “potenti” di oggi possono lasciare in eredità ai “potenti” di domani.
17,00

Una moneta chiamata fiducia. Oltre il denaro. L’esperienza vincente di Sardex

Una moneta chiamata fiducia. Oltre il denaro. L’esperienza vincente di Sardex

Daniel Tarozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2019

pagine: 208

Un’altra economia è possibile, anzi, esiste già. Si chiama “economia della fiducia”: una rete di cittadini, imprese, associazioni, messe in relazione tra loro attraverso uno strumento innovativo, che si basa su reciprocità, mutuo credito, innovazione. Ecco qui ricostruita l’incredibile avventura di cinque giovani imprenditori sardi che nel 2009 s’inventano sardex, una nuova moneta complementare, per aiutare piccole e grandi aziende in difficoltà. Un successo strabiliante: 4000 imprese, mezzo miliardo di crediti transati, un milione e duecentomila transazioni, più di 350 milioni di euro di giro d’affari complessivo. Una storia che nasce in Sardegna e si diffonde in tredici regioni italiane, e nel mondo, indicando un possibile modello di integrazione all’attuale sistema economico e monetario, il cui funzionamento è tutto a favore del grande capitale e della finanza. L’esperimento della nuova moneta è invece pensato a vantaggio delle comunità locali: commerciando beni e servizi in sardex le aziende ottengono un credito, risorsa assai scarsa di questi tempi, che possono spendere per forniture o investimenti, ma anche ridistribuire ai dipendenti. La ricostruzione di Tarozzi fa capire come la moneta abbia il potere di ridisegnare l’economia in quanto metro di scambio universale, per riannodare il tessuto sociale di comunità schiacciate sotto il peso della crisi economica, e mettendo al centro la sostenibilità sociale e ambientale. Le persone sono il più grande capitale che abbiamo. E la moneta è il modo per tenerle unite e aiutarle. Prefazione di Loretta Napoleoni.
17,00

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