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DeriveApprodi: DeriveApprodi

Sposata a un altro uomo. Per uno stato laico e democratico nella Palestina storica

Sposata a un altro uomo. Per uno stato laico e democratico nella Palestina storica

Ghada Karmi

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 320

Dopo il primo Congresso sionista del 1897 a Basilea, nel quale l'idea di costituire uno Stato ebraico in Palestina fu discussa per la prima volta, i rabbini di Vienna inviarono due rappresentanti a studiare se il paese avesse le caratteristiche per questa impresa. Il risultato del sopraluogo fu comunicato a Vienna con questo telegramma: "La sposa è bella, ma sposata a un altro uomo". Con disappunto avevano scoperto che la Palestina non era "una terra senza popolo per un popolo senza terra". L'obiettivo del sionismo, questa è la tesi del saggio, di costituire e difendere uno Stato per un altro popolo in una terra già abitata, è un dilemma irresolubile che ha portato a sessant'anni di guerra e alla destabilizzazione dell'intero Medio Oriente. Dopo la morte della soluzione "due popoli-due Stati", frutto degli accordi di Oslo, l'unica ipotesi da esaminare e approfondire è quella di uno Stato unico, laico e democratico, nel territorio della Palestina storica, che assicuri a tutti i cittadini, arabi, ebrei e di altre culture e religioni, uguali diritti di cittadinanza.
20,00

La battaglia di Novara. 9-24 luglio 1922. L'ultima occasione di una riscossa antifascista

La battaglia di Novara. 9-24 luglio 1922. L'ultima occasione di una riscossa antifascista

Cesare Bermani

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 347

Questo libro narra un fatto misconosciuto della storiografia sul fascismo-antifascismo nel nostro paese. E dimostra come una battaglia perduta per la mancata unità delle forze democratiche possa poi decidere per decenni le sorti della libertà di un intero popolo. Fu infatti così per la "battaglia di Novara" del luglio 1922, che può essere considerata come una pre-marcia su Roma. In quell'anno, contro gli assalti fascisti molto forte rimaneva la resistenza nel triangolo Torino-Milano-Genova, che costituiva la base su cui poggiava ogni possibilità di resistenza dell'antifascismo. La provincia di Novara ne era geograficamente l'avamposto strategico. Nella ricostruzione di questo fatto storico Cesare Bermani utilizza molte testimonianze orali, una copiosa documentazione scritta fornita dalle cronache dei giornali dell'epoca e documenti degli Archivi di Stato. Oltre a dimostrare che la causa della sconfitta della "battaglia di Novara" fu nella mancata unità delle forze comunista, socialista e dei partiti democratici, l'autore mette in evidenza i gravi errori attribuibili ai loro gruppi dirigenti a livello locale e nazionale.
22,00

Storia politica della moltitudine. Spinoza e la modernità

Storia politica della moltitudine. Spinoza e la modernità

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 203

"La differenza fra me e Hobbes, della quale mi chiedete - scrive Spinoza a un suo ansioso e preoccupato corrispondente - consiste in questo, che io continuo a mantenere integro il diritto naturale e affermo che al sommo potere in qualunque città non compete sopra i sudditi un diritto maggiore dell'autorità che esso ha sui sudditi stessi, come sempre avviene nello stato naturale". Negli anni Settanta del XVII secolo, nel cuore dell'epoca contrattualistica e agli albori del liberalismo moderno, la sfida viene così lanciata: è possibile - e anzi necessario - per Spinoza pensare la sovranità in un rapporto di assoluta immanenza alla comunità politica, concepire lo Stato come subordinato al diritto, immaginare la potestas come una funzione e un'espressione della potentia. La libera moltitudine non è più rivolta verso il volto rassicurante del sovrano, come nel frontespizio del Leviatano, perché non ha più bisogno di essere rappresentata per esistere. Non si tratta, per Spinoza, di rendere gloria a un nuovo dio mortale (la moltitudine invece del sovrano). Si tratta piuttosto di fondare la consistenza ontologica del soggetto (di ogni soggetto, quello singolo come quello collettivo) nella rete immanente delle relazioni individuali che, in politica, si chiamano rapporti di forza: mantenere il diritto naturale nello Stato significa, per Spinoza, mantenere integro un vero e proprio "diritto di guerra" fra i sudditi e il sovrano."
17,00

In forma di fotografia. Ricerche artistiche in Italia dal 1960 al 1970

In forma di fotografia. Ricerche artistiche in Italia dal 1960 al 1970

Raffaella Perna

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 157

Periodo di grandissimo fermento culturale, gli anni Sessanta rappresentano uno snodo cruciale per l'arte contemporanea italiana, orientata verso sperimentazioni dalla forte carica innovativa e radicali mutamenti estetici, in sintonia con il clima di generale trasformazione sociale e politica all'origine del Sessantotto. È in questo contesto di rinnovamento che si colloca la svolta decisiva nel rapporto tra arte e fotografia oggetto del libro: il medium fotografico si rivela il principale fattore di discontinuità e di rottura rispetto al decennio precedente, entrando in modo sistematico nella ricerca delle neoavanguardie. Una ricostruzione analitica, dunque, dell'uso della fotografia nell'ambito della sperimentazione italiana degli anni Sessanta che coinvolge gran parte dei protagonisti del panorama artistico dell'epoca, da Mario Schifano a Michelangelo Pistoletto, Tano Festa, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Giovanni Anselmo, Luigi Ontani, Giuseppe Penone, Renato Mambor, Luca Patella, Lamberto Pignoni, Sergio Lombardo, Giosetta Fioroni, Fabio Mauri, Claudio Parmiggiani, Franco Angeli, Laura Grisi, Mimmo Rotella, Umberto Bignardi, Gino Marotta, Gianni Berlini, Gianfranco Baruchello, Emilio Isgrò, Nanni Balestrini, Eugenio Carmi, Eliseo Mattiacci, Michele Zaza, Franco Vaccari, Maurizio Nannucci, Mario Cresci, Emilio Prini, Claudio Cintoli e numerosi altri.
15,00

Da Gramsci a Marx. Ideologia, verità, politica

Da Gramsci a Marx. Ideologia, verità, politica

Fabio Frosini

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 125

Una rilettura di Marx seguendo le indicazioni fornite da Antonio Gramsci nei Quaderni del carcere: rapidi accenni e affermazioni programmatiche, eppure preziosi per ripensare un possibile approccio a Marx in termini finalmente estranei all'alternativa tra fedeltà e tradimento e per mettere in cantiere un'idea di "marxismo" liberato dalle dicotomie che lo hanno caratterizzato fino alla sua apparente eutanasia alla fine degli anni Ottanta: politica/sviluppo economico, verità/ideologia, congiuntura/struttura. Provando a leggere Marx come lo avrebbe fatto Gramsci, emerge un pensatore completamente immerso nella lotta politica, autore di scritti da decifrare nella congiuntura sulla quale intervengono; un pensatore che non si pone mai come un "teorico" e meno che mai come un vero "autore".
15,00

Senza democrazia. Per un'analisi della crisi

Senza democrazia. Per un'analisi della crisi

Alberto Burgio

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2009

pagine: 288

"In passato il capitalismo è stato la forma economica e il rapporto sociale più capace di ottimizzare lo sviluppo delle forze produttive sociali. È stato in grado di alimentare questo sviluppo imprimendogli costanti accelerazioni e di rendere socialmente disponibili i suoi risultati. Tale ha consentito al modo di produzione capitalistico di sostituirsi ai modi di produzione precedenti. Questa fase si è quindi esaurita. Le forze produttive sociali si sono sviluppate in misura tale da surclassare le capacità metaboliche del capitalismo, che non è stato più in grado di metterle pienamente a valore e di alimentarne lo sviluppo in forme socialmente progressive. Le guerre mondiali sono state la sanzione di questa svolta. Da quel momento, il capitalismo è diventato una forza anti-sociale: arcaica, prevalentemente regressiva e, appunto, irrazionale. Pur di mantenere la presa sulla società e di imporre al processo produttivo la taglia del profitto, da un lato ha incrementato la violenza per distruggere le forze produttive 'eccedenti'; dall'altro, ha favorito forme di sviluppo socialmente inique e distruttive dell'ecosistema globale. Per un verso, l'enorme sviluppo delle forze produttive attesta il successo del capitalismo; per l'altro, genera le condizioni della sua fine. Apre l'epilogo della sua storia, sulla durata del quale qualsiasi previsione sarebbe tuttavia, al momento, azzardata. [...] "
15,00

Vesti la giubba di battaglia. Miti, riti e simboli della guerra partigiana

Vesti la giubba di battaglia. Miti, riti e simboli della guerra partigiana

Filippo Colombara

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2008

pagine: 272

Durante la guerra di Liberazione, come in altre circostanze simili, lo scontro tra i contendenti avviene sul piano dell'offesa armata, della distruzione di corpi e cose, ma anche su quello dei segni e dei significati culturali: un conflitto parallelo tra contrapposte visioni del mondo che uomini e donne impiegano per mostrare le proprie ragioni, per distinguersi, per esistere. Dall'universo simbolico che scaturisce, dalla forte carica emotiva spesa da quanti rimasero coinvolti nasce il senso di questo libro. Riti, consuetudini, apparati simbolici e miti sono gli argomenti che si indagano dell'avventura partigiana; un'avventura inizialmente priva di precise norme e, per questo motivo, capace di dare sfogo a una sorta di "creatività a caldo" che, nell'immediatezza degli eventi, costruisce e controlla l'immaginario.
17,00

La «banda 22 ottobre». Agli albori della lotta armata

La «banda 22 ottobre». Agli albori della lotta armata

Paolo Piano

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2008

pagine: 184

Per la prima volta è qui raccontata, nello scenario della città di Genova, la storia della "banda 22 ottobre". Una delle primissime aggregazioni della lotta armata in Italia che fiancheggiò i Gruppi di azione partigiana costituiti dall'editore Giangiacomo Feltrinelli all'inizio degli anni Settanta, contemporaneamente alla nascita delle ben più note Brigate rosse. Il volume contiene un DVD con un filmato di Stefano Barabino e Andrea Teglio "Tre della ventidue".
18,00

Le figure del godimento. Cultura materiale e arti cucinarie

Le figure del godimento. Cultura materiale e arti cucinarie

Gianni-Emilio Simonetti

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2007

pagine: 172

La tavola è stata il nostro primo altare, oggi è una biblioteca che non sappiamo più leggere. Un tempo la fame guidava gli uomini alla ricerca di se stessi, poi venne l'apparente abbondanza mercantile e gli atti alimentari sono degenerati in rappresentazioni che la modernità ha risolto in un puro desiderio senza oggetto. Dai buoi delle pitture rupestri di Lascaux ai macinati di c.a.n.i. (composti alimentari non identificabili), con i quali nell'indifferenza generale si confeziona la stragrande quantità di alimenti del XXI secolo, non sono passati che un pugno di secoli. Eppure, mai come oggi il cibo è pura forma, non più soddisfazione di un bisogno e neppure appagamento di un desiderio. Una forma che ha perduto ogni legame con quella rete di significati sovrapposti al cibo che ha fatto la storia della nostra "cultura alimentare". "Se da una parte c'è la grande massa dei consumatori di c.a.n.i., dall'altra c'è un'élite di gourmet - intesa proprio nei termini con la quale la descrive José Ortega y Gasset - per la quale il valore di un alimento non è riconosciuto, se non quando questo è perduto e seppellito dentro un coacervo d'informazioni catastrofiche. A questo punto la sua protezione segue le modalità ottocentesche della conservazione e della restaurazione museale delle opere d'arte".
15,00

Il Venezuela di Chávez. Una rivoluzione del XXI secolo?

Il Venezuela di Chávez. Una rivoluzione del XXI secolo?

Dario Azzellini

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2006

pagine: 284

Fino a qualche anno fa, il Venezuela era un paese poco conosciuto al di fuori dei propri confini. Era solo una macchia bianca sulla mappa geografica della sinistra europea che da sempre volge uno sguardo speranzosa verso l'America Latina. Hugo Chávez era considerato con scetticismo e i mezzi di informazione lo definivano "antidemocratico", un "nuovo Fidel" o semplicemente "pazzo". In questo modo si andava propagando l'opinione secondo la quale in Venezuela era in atto uno "smontaggio delle istituzioni liberali e democratiche", che avrebbe condotto a una "democrazia difettosa" e quindi a una "regressione autoritaria". Dalla vittoria di Hugo Chávez nel 1998 la situazione sembra completamente diversa e l'esperienza venezuelana appare anomala, tanto se paragonata agli altri paesi dell'America Latina, quanto sul piano mondiale. Questo libro descrive e analizza il processo di trasformazione avviato con l'elezione del presidente Chávez nel 1998, la politica del suo governo e dei settori a esso alleati o avversari e ne analizza le ricadute sia sul piano interno che su quello internazionale.
17,00

Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada

Cercando rispetto. Drug economy e cultura di strada

Philippe Bourgois

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2005

pagine: 363

Un antropologo si trasferisce a East Harlem, uno dei ghetti più degradati di New York. Cinque anni trascorsi a contatto con gli spacciatori di crack di origine portoricana e con le loro famiglie allargate. La partecipazione alla cultura di strada e alle vicende dei suoi protagonisti consente a Bourgois di descrivere le relazioni sociali che strutturano l'economia clandestina, i processi di costituzione delle gang e delle loro gerarchie interne, la formazione di nuove figure identitarie e sistemi di valori. Un contributo teorico di etnografia estrema sulla povertà e la marginalità sociale, che aiuta a ripensare la relazione tra oppressione strutturale e agire individuale e tra violenza autodistruttiva della strada e quotidiana ricerca del rispetto.
20,00

Gli operaisti

Gli operaisti

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2005

pagine: 338

In Italia, alla fine degli anni Cinquanta, un ristretto gruppo di intellettuali inaugura con la rivista "Quaderni rossi" un percorso di pensiero critico nei confronti dell'ortodossia marxista che segnerà in modo indelebile i destini dei movimenti sociali dei decenni successivi. Gli operaisti, bollati dai detrattori come "cattivi maestri", ispiratori di teorie e pratiche estremistiche, sono stati alla base delle lotte studentesche del '68, di quelle operaie dell'autunno caldo, dei gruppi extraparlamentari più significativi come Lotta Continua e Potere Operaio, del rinnovamento delle forme di organizzazione sindacale, di Autonomia operaia, di riviste, giornali, case editrici.
20,00

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