Giardini
Esordi di una donna
Italo Bertelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giardini
anno edizione: 2023
pagine: 66
Incoraggiato dal positivo riscontro della recente silloge Fili d’erba, Italo Bertelli si rimette subito in gioco con la nuova raccolta Esordi di una donna, un volumetto snello e vivace che si snoda in quattro sezioni: l’ultima, Cronistoria poetica, è quasi totalmente impegnata dalla composizione che dona il titolo a tutto il libro, ampia, articolata, quasi un poemetto. «Frullo d’ala» e «Zampillo d’acqua di montagna» è la giovane donna, che si muove animosa e discreta, ma anche superba sul «teatro d’azione e d’avventure» che le riserverà la vita. La figura emerge da una nitida foto in «bianco lucido», che solleva il poeta sulle ali della memoria. I versi, tra realismo di ricordi, leggiadria di gentili emozioni e gesti cavallereschi, la accompagnano dal liceo alla laurea e al primo impiego, alla bellezza di una femminilità serena, in armonia col mondo, così da volgere in pace gli occhi verso l’Altissimo, cui il poeta si rivolge in chiusura con un personale Padre nostro.
Fili d'erba
Italo Bertelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giardini
anno edizione: 2022
pagine: 64
Il primo volume della nuova collana «Poetare» è dedicato alla produzione poetica di Italo Bertelli, nato a Milano il 30 gennaio 1927, professore di italiano e latino nei licei e acuto studioso di italianistica, con particolare attenzione critica alla letteratura dei primi secoli, dalle origini a Dante, come dimostrano i suoi moltissimi saggi. Le sue poesie, composte tra il 1946 e il 2021 e qui pubblicate, sono suddivise cronologicamente in quattro sezioni: Il fiore del mattino (1946-1954); Oro del disteso mezzogiorno (1959-1965); La brezza del meriggio (1981-1985); La fervida gioia del crepuscolo (2011-2021).
Di là dallo specchio. Zibaldone di emozioni e impressioni
Flavio Giacomantonio
Libro: Copertina morbida
editore: Giardini
anno edizione: 2011
pagine: 176
Il titolo di questa raccolta di liriche, "Di là dallo specchio", indica il tentativo di superare i limiti dell'immagine riflessa dallo specchio, sovente alterata, che non sempre esprime la verità, condizionata dalle convenzioni, dall'ipocrisia, dai falsi pudori, dall'orgoglio, dalla paura, dalla vanità, dalla voglia di apparire. Il porsi dietro lo specchio consente invece di osservare la vicenda umana restando nella spirale dei sentimenti, che vengono però vissuti fuori dalle turbolenze della quotidianità e dalla ridda delle passioni. Si tratta di una poetica che cerca di ritrovare i valori fondamentali della vita, smarriti, e di dare di nuovo un senso alla inquiete vicende quotidiane: uno stimolante Zibaldone di emozioni e di impressioni che è anche, e soprattutto, un libro di pensieri. Il linguaggio è comprensibile e immediato, anche se colto e ricco di citazioni letterarie, retto da un costrutto sintattico lineare e legato a modelli consolidati dalla tradizione.
Le agonie del nostro tempo e la vita nuova in Cristo. Discorsi per la fine dell'anno sulle prospettive pastorali della Chiesa nell'epoca della secolarizzazione
Giuseppe Siri
Libro: Copertina morbida
editore: Giardini
anno edizione: 2011
pagine: 168
I testi che qui si presentano costituiscono il secondo volume della nuova serie di pubblicazioni intese a completare le Opere del Cardinale Giuseppe Siri. Si tratta di alcuni dei discorsi per la fine dell'anno con i quali il Cardinale Siri, tracciando le linee pastorali della sua diocesi per l'anno successivo, illustrava con esempi concreti la situazione spirituale e culturale nella quale la Chiesa si trovava a operare in quel momento storico. I discorsi corrispondono a un periodo di tempo che va dal 1963 - anno in cui i lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II ripresero con Paolo VI - al 1965 anno in cui si chiusero i lavori conciliari -, per poi continuare fino al 1986, ai primi anni di Giovanni Paolo II. Essi rappresentano quindi una preziosa testimonianza del modo in cui le iniziative pastorali del Concilio furono presentate ai fedeli e del ruolo della Chiesa in un periodo caratterizzato da profonde crisi culturali e sociali.
Le agonie del nostro tempo e la vita nuova in Cristo. Discorsi per la fine dell'anno sulle prospettive pastorali della Chiesa nell'epoca della secolarizzazione
Giuseppe Siri
Libro: Copertina rigida
editore: Giardini
anno edizione: 2011
pagine: 168
I testi che qui si presentano costituiscono il secondo volume della nuova serie di pubblicazioni intese a completare le Opere del Cardinale Giuseppe Siri. Si tratta di alcuni dei discorsi per la fine dell'anno con i quali il Cardinale Siri, tracciando le linee pastorali della sua diocesi per l'anno successivo, illustrava con esempi concreti la situazione spirituale e culturale nella quale la Chiesa si trovava a operare in quel momento storico. I discorsi corrispondono a un periodo di tempo che va dal 1963 - anno in cui i lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II ripresero con Paolo VI - al 1965 anno in cui si chiusero i lavori conciliari -, per poi continuare fino al 1986, ai primi anni di Giovanni Paolo II. Essi rappresentano quindi una preziosa testimonianza del modo in cui le iniziative pastorali del Concilio furono presentate ai fedeli e del ruolo della Chiesa in un periodo caratterizzato da profonde crisi culturali e sociali.
La perfezione cristiana. Lettere pastorali per la Quaresima
Giuseppe Siri
Libro: Copertina morbida
editore: Giardini
anno edizione: 2010
pagine: 184
Il volume raccoglie in ordine cronologico, dal 1947 al 1987, tutte le lettere pastorali indirizzate dall'Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri al clero e al popolo della sua diocesi in preparazione della Quaresima. In questo modo viene offerto agli studiosi di storia della Chiesa un ulteriore, prezioso documento dell'azione pastorale del Cardinale Siri nei lunghi anni nei quali governò la Diocesi di Genova, mettendo in luce la sua solida impostazione dottrinale, il suo riferimento costante al magistero ordinario e straordinario della Chiesa (in particolare il Concilio Vaticano II) e infine la sua sincera e profonda spiritualità. Inoltre, il completamento dell'opera omnia di Siri, di cui questo volume costituisce una parte, costituirà un contributo decisivo alla valutazione complessiva del Cardinale non solo come Arcivescovo di Genova, ma anche come grande protagonista delle vicende della Chiesa universale nella seconda metà del Novecento.
La perfezione cristiana. Lettere pastorali per la Quaresima
Giuseppe Siri
Libro: Copertina rigida
editore: Giardini
anno edizione: 2010
pagine: 184
Il volume raccoglie in ordine cronologico, dal 1947 al 1987, tutte le lettere pastorali indirizzate dall'Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri al clero e al popolo della sua diocesi in preparazione della Quaresima. In questo modo viene offerto agli studiosi di storia della Chiesa un ulteriore, prezioso documento dell'azione pastorale del Cardinale Siri nei lunghi anni nei quali governò la Diocesi di Genova, mettendo in luce la sua solida impostazione dottrinale, il suo riferimento costante al magistero ordinario e straordinario della Chiesa (in particolare il Concilio Vaticano II) e infine la sua sincera e profonda spiritualità. Inoltre, il completamento dell'opera omnia di Siri, di cui questo volume costituisce una parte, costituirà un contributo decisivo alla valutazione complessiva del Cardinale non solo come Arcivescovo di Genova, ma anche come grande protagonista delle vicende della Chiesa universale nella seconda metà del Novecento.
Scholasticorum Studia. Seneca il Vecchio e la cultura retorica e letteraria della prima età imperiale
Libro: Libro in brossura
editore: Giardini
anno edizione: 2007
pagine: 416
Giunto a Roma dalla natale Cordova verso l'inizio dell'età augustea, Seneca il Vecchio sarà spinto dalla passione per la retorica a frequentare negli anni successivi tutti i principali retori e scuole di retorica della capitale, finché, quasi al termine della sua lunga vita, che abbraccia per intero i regni di Augusto e Tiberio, egli si dispone a raccogliere i ricordi di questa assidua frequentazione nell'opera Oratorum et rhetorum sententiae divisiones colores: un'opera che costituisce per noi il fondamentale strumento per la conoscenza e lo studio della retorica della prima età imperiale, con il suo prodotto più tipico, la declamazione. Fenomeno fra i più controversi della storia letteraria latina, spesso bersaglio di critiche e ironie feroci da parte degli osservatori contemporanei (ma anche dei moderni), la declamazione ricopre in realtà un ruolo di assoluta centralità nella cultura e nel dibattito culturale dell'epoca, fino a improntare di sé tutta quella particolare fase che segna il passaggio dall'età 'aurea' a quella 'argentea' della letteratura latina. Avvalendosi dunque della guida preziosa di Seneca, questo libro esplora i caratteri più notevoli e significativi del genere declamatorio, che rendono ragione del suo successo e della sua importanza.
L'«incessabil agitazione». Giovan Battista Andreini tra professione teatrale, cultura letteraria e religione
Fabrizio Fiaschini
Libro: Libro in brossura
editore: Giardini
anno edizione: 2007
pagine: 220
Nell'omaggio ai Benigni lettori milanesi premesso al poema agiografico su Tecla vergine e martire, del 1623, Giovan Battista Andreini definisce come "incessabil agitazione" gli spostamenti che di continuo lo costringono da una piazza teatrale all'altra. L'espressione, non nuova nel mondo dei comici, definisce una condizione artistica e professionale che ha sempre esercitato sugli attori e sugli spettatori il fascino di un'autonomia e di un affrancamento laico e libero, resistente ad ogni tentativo di omologazione sociale e culturale. Una condizione anche pesante però: i riferimenti al "fastidio" e al "travaglio" del "moto perpetuo" ricorrono infatti anch'essi numerosi nelle testimonianze degli attori; assieme ad essi, la consapevolezza di un'assimilazione al mondo del vagabondaggio e dei ciarlatani da cui il teatro si voleva ormai nettamente distinguere attraverso una azione drammaturgica colta, fondata sulle istanze poetico-letterarie dell'epoca. Figura emblematica del periodo fu Giovan Battista Andreini, di cui questo volume ripercorre la carriera, da Firenze a Milano a Brescia, cercando di rilevare le connessioni fra i testi poetici e drammatici ed il contesto storico e culturale.
Il profeta di via Cavour (Scipione)
Raffaello Bertoli
Libro: Libro in brossura
editore: Giardini
anno edizione: 2007
pagine: 48
Il profeta di Via Cavour è Scipione (Gino Bonichi), il grande espressionista italiano, morto giovanissimo nel 1933. Raffaello Bertoli, poeta, scrittore e giornalista, è anche uno studioso attento alle Arti Figurative e soprattutto ai fenomeni politico-culturali che hanno investito le arti e le lettere del Novecento. Bertoli parla di un artista troppo spesso dimenticato e, nel tracciarne la storia, si sofferma a lungo e approfondisce l'esame di tutta un'epoca, con acuto e coraggioso piglio sociologico. L'originalità di questo breve, ma importante saggio, è proprio il parlar chiaro su tante e tante cose che ci hanno disorientato e indispettito, ma che nessuna fonte ufficiale intendeva affrontare.