Inschibboleth
La Fenomenologia dello Spirito di Hegel
Augusto Vera
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 320
Augusto Vera (Amelia 1813 - Napoli 1885) è stato uno dei più importanti filosofi italiani della seconda metà dell'Ottocento. Celebre traduttore e divulgatore del pensiero hegeliano (a lui si deve la prima traduzione in francese dell'"Enciclopedia" di Hegel), fu attivo dapprima in Francia e in Inghilterra, dove ebbe contatti con i principali esponenti della scena filosofica dell'epoca. Rientrato in Italia nel 1859, fu chiamato da Francesco De Sanctis sulla cattedra di storia della filosofia dell'Università di Napoli. Il presente volume ripropone il testo integrale dell'ultimo corso che Vera tenne pochi anni prima della sua morte e che dedicò alla "Fenomenologia dello Spirito". Si tratta di una testimonianza preziosa e senz'altro unica dell'interesse di Vera nei confronti dell'opera hegeliana del 1807 fino a quel momento completamente assente dalla sua interpretazione dell'hegelismo, in cui l'"Enciclopedia" (ossia il sistema nella sua forma più compiuta) aveva giocato un ruolo di indiscussa centralità. Il volume è corredato da una serie di contributi critici che inquadrano la riflessione di Vera all'interno del dibattito filosofico del suo tempo e dei motivi principali del pensiero hegeliano, di cui resta uno dei più significativi e rigorosi esegeti di tutti i tempi. Saggi di: S. Achella, A. Bellantone, G. Goria, E. Mirri, M. Moschini, F. Valagussa, V. Vitiello.
Essere epicurei. Divagazioni su Epicuro e noi
Carmelo Marcianò
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 607
Nei mesi dell’epidemia del coronavirus siamo stati sommersi da ammonimenti e profezie sul “cambiamento della vita”. Ha trovato sfogo, sotto l’impressione della “catastrofe”, tutta la cattiva coscienza per un modo di vita “occidentale” sempre più percepito come insostenibile e “disumano”. Si è invocata una conversione (o un ritorno) alla “saggezza”. C’è stato nell’antica Grecia un filosofo, Epicuro, che ha cercato di elaborare una morale materialistica - non fondata sull’ideale o sull’“utile”, ma su una caratteristica essenziale della natura umana: l’aspirazione a non soffrire, a una naturale felicità. Non una morale per i tempi di catastrofe, ma per il normale tempo degli uomini. L’unica che possa reggere alla crisi del soggetto “razionale”. Essere, nel nostro tempo di catastrofe, attuale.
Sedurre da Dio. Mito e seduzione nel mondo classico
Olga Cirillo
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 191
Il viaggio attraverso la narrazione di alcuni tra i più noti miti erotici del mondo antico percorre i diversi volti della seduzione, nel tentativo di comprendere quanto di quel tempo persista nel nostro e quali cambiamenti siano intervenuti nella più ancestrale forma di relazione tra uomini e dei. Quando il desiderio interviene nella vita, provoca cambiamenti e conflitti, fino a che non si realizza. A indurlo è sempre un’influenza divina, quella di Eros o di Afrodite, che contano su uno o più oggetti magici. In qualche caso, essi agiscono insieme, combinando le proprie strategie come complici perfetti, il che, tuttavia, non risparmia loro di soffrire delle stesse pene che riservano alle inconsapevoli vittime.
Sibilla Aleramo. Notte in un paese straniero
René de Ceccatty
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 415
Attingendo agli archivi privati della scrittrice, René de Ceccatty, romanziere e biografo dei maggiori scrittori italiani, ha approfondito la conoscenza di Sibilla Aleramo (nata Rina Faccio, 1876-1960), facendone la protagonista del romanzo di una vita che attraversò il Novecento: da Una donna (1906), la sua precoce autobiografia, ai suoi diari intimi, ritratto unico della vita intellettuale dalla Seconda Guerra Mondiale alla sua morte, è l’autrice di un’opera ricca e complessa, in cui narrativa, saggistica e poesia costruiscono la figura unica di una donna indipendente, ma sempre generosamente impegnata nella vita politica, socialista poi comunista. Di una bellezza stravolgente, Sibilla Aleramo fu un’amante appassionata, ma molto infelice. Dino Campana, Giovanni Papini, Umberto Boccioni, Salvatore Quasimodo e tanti altri hanno condiviso periodi emblematici della sua vita agitata, ma sempre autentica. Le sue amicizie con D’Annunzio, Emilio Cecchi, Gorki, Julius Evola o Valery Larbaud le permettevano di partecipare ad una vita letteraria internazionale.
L'auditorio di Görlitz
Xavier Farré
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 111
La poesia non avrà la forza di impedire gli eventi, ma ha la possibilità di divenirne racconto. Non modifica fatti, o almeno non direttamente, ma ne è presa di coscienza, espressione lucida e ferma. Accanto ad altri, questo è uno dei principi emersi dalle riflessioni di Farré, che passeggia instancabile per i luoghi sterminati della poesia. Ne frequenta i boschi, le città, i siti solitari e desolati – le soste ad Auschwitz e a Varsavia ne sono un esempio – stilando al suo ritorno dai viaggi una deliziosa e personale raccolta di riletture poetiche. Tali riflessioni non rimangono nello spazio dell’io ma vengono condivise con l’altro, il lettore; un lettore animato dallo stesso desiderio dell’autore: quello di avvicinarsi, quanto più possibile, all’essenza stessa della poesia. È, quello di Farré, un auditorio poetico-letterario, spaziale e esistenziale, in cui riecheggiano differenti sonorità: slovene, polacche, ceche, catalane e anglosassoni.
«Heimat di tutti i giuristi». Il contributo di Philipp Lotmar al diritto romano
Urs Fasel, Sabrina Lo Iacono
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 160
Philipp Lotmar (1850-1922) definiva nel 1896 il diritto romano «gemeinsame geistige Heimat aller Rechstgelehrte», nella convinzione che l’esperienza giuridica romana rappresenti il fondamento imprescindibile di ogni branca del diritto e costituisca la chiave di lettura e di comprensione dei problemi giuridici. Di lì a poco Lotmar tradusse nei fatti questa sua convinzione, mettendo le sue competenze romanistiche a pietra d’angolo dell’architettura del diritto del lavoro, di cui è considerato uno dei padri fondatori in Europa. Il volume concentra in un’unica sede contributi in lingua italiana sulle sue ricerche romanistiche, mirando a testimoniare, oltre al suo faticoso percorso accademico e scientifico, la latitudine di interessi che lo portò ad affrontare – sempre con grande serietà e rigore scientifico – i temi più diversi della disciplina.
Renewing Hermeneutics. Thinking with Paul Ricoeur-Renouveler l'herméneutique. Penser avec Paul Ricoeur
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 304
Con saggi di John Arthos, Mauricio Beuchot, Irene Breuer, Carla Canullo, Daniel Frey, Orsi Hunyady, Johann Michel, Maria Teresa Russo, Pascal Sauvayre, Alison Scott-Baumann, Yasuhiko Sugimura, Marc-Antoine Vallée.
La monade spirituale. Studio su Luigi Stefanini
Giuseppe Pintus
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 175
Il presente studio intende approfondire le coerenze per le quali, nella proposta filosofica personalistica di Luigi Stefanini, l’affermazione dell’irriducibilità della persona e la tematizzazione di una identità forte siano inseparabili dall’apertura e dalla relazionalità, ovvero tenta di mettere in risalto le ragioni per le quali è possibile affermare che «La monade spirituale è tutta porte e tutta finestre». Mentre i primi due capitoli, più ricostruttivi, si concentrano sulla definizione del personalismo e sulle peculiarità del concetto di persona, negli altri due l’accento è posto sulle aperture che tale concetto implica, a partire dalla formulazione di una estetica come scienza della parola assoluta e dall’elaborazione di un personalismo morale come presupposto per intendere e affermare la necessità della socialità.
Corsi di filosofia. Liceo «Blaise Pascal» di Clermont-Ferrand
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 191
Tra il 1883 e il 1888 Bergson insegna al Liceo “Blaise Pascal” di Clermont-Ferrand. Si tratta di un periodo cruciale per la sua formazione: scrive le due tesi di dottorato, in particolare Il saggio sui dati immediati della coscienza, e svolge la professione docente, affinando le sue abilità oratorie e comunicative. Proporre in italiano la traduzione di alcuni dei corsi tenuti a Clermont-Ferrand ha quindi un duplice scopo: da una parte si fornisce uno strumento importante per ricostruire il laboratorio del pensiero bergsoniano; dall’altra si ha modo di entrare nella classe di Bergson, vedere come conduceva le sue lezioni e formava le “teste ben fatte” dei suoi alunni, per dirla con Montaigne. Bergson invita a ripensare la didattica attraverso un approccio per concetti, in cui l’insegnante è chiamato a fare filosofia “con” i propri discenti e non semplicemente a impartire le nozioni principali dei grandi classici del pensiero.
Folklore
Tommaso Braccini
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 207
Folklore, le “conoscenze del popolo”: una parola inglese, moderna, che descrive un fenomeno dalla storia lunghissima. Già gli antichi, infatti, avevano tutto un patrimonio di canti, giochi, indovinelli, scongiuri e magie, favole e spauracchi, proverbi, leggende e fiabe. Era la forma di cultura più accessibile: per molti l’unica, per tutti la prima, quella che in un certo senso ogni bambino apprendeva con il latte materno. E anche se la letteratura elevata tendeva a marginalizzare e ignorare questa dimensione, abbiamo numerose allusioni e frammenti che gettano luce su questo aspetto inedito della Grecia e di Roma. La comparazione con il folklore moderno e contemporaneo, evidenziando i punti di contatto ma anche le differenze, permette di contestualizzarlo e comprenderlo meglio. L’eredità dei Greci e dei Romani non comprende solo le tracce materiali della loro civiltà o gli splendidi frutti della loro arte e della loro letteratura: queste culture hanno consegnato all’Occidente anche un vocabolario per descrivere il mondo, catalogare le forme della vita associata, organizzare le avventure dell’intelligenza o la percezione del corpo e della natura. Ecco perché esplorare quel vocabolario significa per un verso guardare agli antichi da un osservatorio privilegiato, in grado di restituire l’immagine di una straordinaria esperienza storica, per l’altro riconoscere loro la funzione di interlocutori dei quali non possiamo fare a meno per pensare le grandi questioni del nostro tempo.
Nelle città nascoste
Natàlia Cerezo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 143
«L’asfalto era gelido, la neve pareva quasi calda. Ci ricopriva maternamente. Riuscivo a sentire il debole battito di Aitor che, a tratti, tremava e allora lo strinsi ancora più forte iniziando a raccontargli dei giorni trascorsi con papà, della strada percorsa, delle cose viste. Lo stringevo e parlavo quando, in lontananza, vidi papà carico di scatole. Ci guardammo e fu come se non ci vedessimo da una vita. Aprì le scatole e ci coprì con i fiori, che si muovevano al debole respiro di Aitor facendomi solletico al naso. Odoravano come l’armadio di casa nostra. Una volta svuotate le scatole, papà si sedette lì accanto e mi strinse forte la mano. Mi disse: – Andrà tutto bene.» Natàlia Cerezo nasce a Castellar del Vallès nel 1985 e “A les ciutats amagades” (2018) è il suo libro d’esordio. In esso allestisce una celebrazione del piccolo, del quotidiano, del particolare che, con linguaggio asciutto e diretto, fa arrivare al lettore in modo inequivocabile. A tratti, la sua scrittura ricorda quella della Munro, le sue ambientazioni rievocano quelle della Keegan, mentre il suo sguardo poetico, grato delle molte letture, restituisce il simbolismo magnetico della Plath.
La psicologia di Dante
Georg Simmel
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 176
Scritto a soli 25 anni, "La psicologia di Dante", apparso nel 1884, rappresenta uno dei primi contributi della produzione simmeliana. Ci viene offerto un quadro del percorso culturale dantesco: l'ingenua devozione giovanile, gli interessi politici dell'età matura, l'adesione alla Scolastica, la convinzione più tarda di una fondamentale inadeguatezza di tutto ciò che è terreno. Simmel non attenua il contrasto tra le varie fasi della vita del poeta, anzi vuole "vedere il conflitto", vuole assistere allo scontro tramite cui dalla vita emergono le forme di un'epoca. Il rapporto tra intelletto e indole, tra anima e corpo, tra rivelazione e salvezza, tra linguaggio e pensiero, e ancora la questione del libero arbitrio, dell'immortalità, il senso del peccato, il governo del mondo sono temi letti alla luce di un fondamentale dualismo che anima la psicologia dantesca. Il testo inaugura quasi un "metodo di lavoro" e vi si può già intravedere lo "stile" di Simmel, in cui i vari aspetti dell'umano - oggi rubricati separatamente sotto le etichette di psicologia, sociologia, teologia, economia, politica, estetica - vengono tenuti insieme nell'interazione reciproca tra l'individuo e il suo tempo.

