Marsilio
Era di maggio. Cronache di uno psicodramma
Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 156
«E se le celebrazioni del maggio '68 evitassero la prevedibile enfasi? Se scegliessero di attingere alla cascata di impertinenza, di rabbia ironica, di fraternità erudita che, cinquant'anni fa, guidarono le barricate entusiaste?». È esattamente questa sfida, indicata da Bernard-Henri Lévy, che Giampiero Mughini raccoglie: raccontare in altre parole quel che accadde a Parigi dal 3al 24 maggio, il joli mai che molti in Francia avevano annunciato come soltanto l'inizio di chissà quale rivolgimento, e invece fu un romanzo sentimentalmente intensissimo ma breve. Fu la traiettoria del privato, infatti, le vicende personali di ciascuno, a fare da scintilla: l'intreccio di gesti individuali e gesti pubblici ad abbattere il muro della solitudine e dare l'impressione che «d'improvviso le persone che ti stavano accanto si ravvivassero e facessero più luce». Le istantanee di quei giorni tra Parigi e Catania restituiscono il clima nelle strade fiammeggianti del Quartiere latino (il perimetro sacro degli studenti), lo stato di grazia creativo, le barricate, il desiderio di «acciuffare ogni istante del presente e farlo valere come un secolo» e, al di là delle Alpi, lo smarrimento di fronte a un fermento giocoso che sembrava distante anni luce dalla situazione italiana. Il gigantesco psicodramma, dove gli splendidi attori erano a centinaia di migliaia, continuò fino al momento in cui la dura realtà di una società industriale non fece valere i suoi diritti. Ne erano comunque sgorgate più libertà e più fantasia, e il vivere francese ne era stato intaccato alle fondamenta. Niente a che vedere con la rivoluzione socialista di cui parlavano in tanti. Avvennero cose più semplici. Alla Cité universitaire, dove viveva Mughini, la notte i ragazzi potevano dormire con le loro ragazze.
White book. Imparare la moda in Italia
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 184
Il volume illustra lo stato dell'arte della formazione di moda in Italia e individua la traiettoria da seguire per rafforzare il campo della didattica in funzione delle nuove figure professionali richieste da un sistema globale potente e in rapidissima evoluzione. Alle prefazioni di Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo sviluppo economico, di Valeria Fedeli, ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e di Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, fanno seguito i saggi scritti per l'occasione da alcuni dei maggiori esperti internazionali di fashion studies, da Maria Luisa Frisa a Marco Ricchetti e Paolo Volonté, da Marco Pecorari a Marta Casadei a Alberto Bonisoli. L'analisi delle trasformazioni del modello economico competitivo della moda italiana; il racconto delle prime forme di studio e ricerca sul tema; la ricognizione dell'offerta formativa attuale in Italia, con riferimento alle diverse scuole e al loro posizionamento nelle classifiche internazionali fanno emergere il ruolo fondamentale che l'università deve svolgere per sostenere il passaggio della moda da forza produttiva a industria culturale.
John Ruskin. Le pietre di Venezia. Catalogo della mostra (Venezia, 10 marzo-10 giugno 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 256
Ad aprire le celebrazioni per il bicentenario della nascita di John Ruskin, che si terranno nel 2019, questo volume racconta la storia d'amore, lunga e fruttuosa, tra il famoso critico inglese e la città di Venezia. Durante la sua vita, Ruskin visitò Venezia numerosissime volte a partire dal 1835 e, in seguito ai lunghi soggiorni in città, pubblicò l'opera in tre volumi intitolata «Le pietre di Venezia», un inno alla bellezza, all'unicità e alla fragilità di questa città, destinata a diventare un caposaldo della cultura anglosassone e l'inizio del revival gotico d'epoca romantica. Tra i metodi d'indagine di cui Ruskin si serviva spiccano i numerosi taccuini, schizzi con rilievi architettonici, acquerelli, albumine, planotipi e dagherrotipi (il critico possedeva una primitiva macchina fotografica già nel 1849!). Queste testimonianze iconografiche sono l'oggetto di questo volume, e ci consentono di affrontare Ruskin da un nuovo, certamente meno conosciuto, punto di vista: come artista a tutto tondo e non solamente come scrittore. Catalogo della mostra (Venezia, Palazzo Ducale, 10 marzo-10 giugno 2018). Presentazione di Mariacristina Gribaudi.
Il perdono della luna. Poesie 1906-1919. Testo ungherese a fronte
Endre Ady
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 274
Da più di mezzo secolo mancava, in Italia, un'antologia delle opere poetiche di Endre Ady. Questa raccolta, che spazia dai versi apparsi nei primi volumi fino ad alcune poesie pubblicate postume, vuole riparare una lacuna. Penalizzata dalla particolarità della lingua ungherese e dall'eccentricità metrica dei suoi versi, la poesia di Ady merita invece di essere considerata da vicino. In primo luogo perché, dando voce profetica alle tensioni e ai conflitti della storia, fa vibrare anche quelli del nostro tempo; e poi perché scava nelle lacerazioni, nelle dissonanze, nel dolore che pare imprigionare la vita individuale, con una nostalgia straziata di esistenza piena. L'attenzione alle pulsazioni brevi, agli esigui splendori del vivente così come ai sussulti della storia lo fa voce anche di questo nostro tempo ansioso e per i nostri cuori inquieti.
Fair play
Claudio Pallottini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 379
Le favole, si sa, hanno il pregio e il difetto di non essere vere, e anche la favola di Ivan Providence Martini - il bimbo nato a bordo di una nave, in una notte di burrasca, da una misteriosa madre morta durante il parto, e diventato calciatore di rango capace di tentare imprese impossibili - non è vera. Tuttavia Claudio Pallottini, montando in Fair play una quantità di testimonianze di personaggi dell'epoca (da Tarcisio Burgnich a Paolo Maldini, da Francesco Totti alla regina d'Inghilterra) e recuperando da ogni dove documenti, interviste, verbali segreti delle federazioni calcistiche e quant'altro (tutto inventato, o quasi tutto, e tutto verosimile), ci restituisce il brivido di una storia che davvero, se fosse vera, ci farebbe tutti felici: quella di un ragazzo che - a volte cadendo, sempre rialzandosi - riesce a salvare la propria purezza tanto nel mondo ultracompetitivo, e non del tutto pulito, dello sport più popolare, quanto in quello complesso e imprevedibile dell'amore, luogo per eccellenza dove basta un niente per perdersi e perdere. Il racconto è affidato alla voce epica, commossa e umorale di padre Claudio, il sacerdote scolopio che lo educò al calcio e all'onestà, e inventò per lui una bellissima favola.
La storia di Siva e Parvati (Kumarasambhava)
Kàlidàsa
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 295
Nello scenario del sublime Himalaya, scintillante di nevi e al tempo stesso antropomorfo sovrano dei monti, si svolge la vicenda di sua figlia, la stupenda Parvati, e dell'inquietante dio Siva. Vuole un decreto del Creatore Brahma che solo un figlio nato da questi sposi divini possa sconfiggere il demone Taraka che si è impadronito dell'universo e ne fa scempio. Ma Siva, affranto per la tragica morte della prima moglie, siede in meditazione profonda su un picco inaccessibile e non si accorge nemmeno della meravigliosa fanciulla già innamorata di lui. Non lo vincerà la freccia del dio dell'amore ma l'intelligente Parvati, che lo attrae dimostrando di essere capace anche di un'ascesi implacabile. Lo sposalizio trionfale nella capitale festante del regno e una notte d'amore senza fine coronano la storia di una delle coppie più amate della fede hindu e dell'immaginario mondiale, capace di incantare i lettori di ogni epoca. Composta secondo i principi raffinati della letteratura indiana classica, costruita in maniera magistrale nella scansione degli episodi e dei sentimenti, l'opera si può leggere anche come un'introduzione poetica ai grandi temi della relazione fra ascesi ed erotismo e della visione tantrica della sessualità.
Fulvio Roiter. Fotografie 1948-2007. Catalogo della mostra (Venezia, 16 marzo-26 agosto 2018). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 319
Un bianco e nero aspro, contrastato, ruvido. un desiderio di raccontare il mondo attraverso un attrito costante, senza mediazioni e senza menzogne. È questa la fotografia di Fulvio Roiter. Fulvio Roiter si dedica alla fotografia dal 1947. Per venticinque anni privilegia l'uso del bianco e nero, con un rigore formale e compositivo assoluto e una tecnica giocata sul contrasto. Un contrasto dalla potente forza evocativa che continuerà a perseguire anche nella successiva ricerca sul colore. Le circa 180 fotografie, come in mostra, sono ordinate in sezioni tematiche: Venezia in bianco e nero, L’albero, Venezia a colori, Italia in bianco e nero, In giro per il mondo, Un uomo senza desideri.
Da Ribera a Luca Giordano. Caravaggeschi e altri pittori della Fondazione Roberto Longhi e della Fondazione Sicilia. Catalogo della mostra (Palermo, 17 febbraio-10 giugno 2018)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 63
I due aspetti necessari per apprezzare una mostra sono racchiusi in questa pubblicazione. Da una parte il rigore e la scientificità, dall'altra la volontà che ogni visitatore possa godere di uno strumento capace, in pochi tratti narrativi, di disegnare l'artista e la sua opera. Una sorta di catalogo-guida che fa emergere informazioni e scoperte che spesso non vengono colte nelle lunghe schede. Ogni artista è presentato da una breve ma attenta biografia mentre una scheda aggiornata e precisa dà conto di tutte le informazioni importanti dell'opera.
Gino Rossi a Venezia. Dialogo tra le collezioni di Fondazione Cariverona e Ca' Pesaro
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 96
Il volume vuole restituire la forza e l'ampiezza dell'innovazione nata a Ca' Pesaro nel primo ventennio del Novecento attraverso il percorso di uno dei suoi principali protagonisti: Gino Rossi. Nato a Venezia e formatosi a Parigi, di fatto divenendo uno degli artisti più aggiornati all'interno del panorama veneziano del suo tempo, Rossi partecipa, come Casorati, Boccioni e Semeghini, alle prime mostre capesarine, vere e proprie incubatrici dell'arte italiana contemporanea. L'impronta espressionista delle sue tele si rivela nei suoi ritratti degli umili, degli individui ai margini della società, di donne popolane: Rossi abbandona la piacevolezza estetica e si concentra sulla crudezza, nei ritratti come nei paesaggi. L'esperienza della prima Guerra Mondiale segna per sempre Gino Rossi, e i suoi lavori diventeranno più articolati. Internato in manicomio nel 1926, non dipingerà mai più, per morire nel 1947. Il volume comprende inoltre le schede, sempre a cura di Nico Stringa, delle opere provenienti dalla collezione di Ca' Pesaro e dalla Fondazione Cariverona.
Italiana. L'Italia vista dalla moda 1971-2001
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 400
Italiana vuole celebrare la moda italiana nel periodo cruciale dal 1971 al 2001 e raccontarla, evidenziando la progressiva messa a fuoco e affermazione di un sistema italiano della moda in quella grande stagione del Made in Italy che sancisce il ruolo da protagonista dell'Italian lifestyle nel mondo. Il volume realizzato in occasione della mostra racconta la moda italiana quale fenomeno policentrico alimentato da saperi e intelligenze diversi, con un importante apparato di immagini nate per le riviste, ma anche frutto della collaborazione con i designer, saggi inediti che approfondiscono i temi meno conosciuti e un'antologia di testi già pubblicati da autori italiani negli anni presi in esame.
Come un giovane uomo
Carlo Carabba
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 176
Sono due le coincidenze da cui muove questa storia.Quella tra la caduta della neve su Roma, dopo più di vent'anni di attesa, e la scoperta che una giovane donna, Mascia, è in coma. E quella tra il funerale di Mascia, una decina di giorni più tardi, e la firma di un contratto di lavoro.Se la prima neve della vita del protagonista di questa storia, scesa sulla sua città quando era bambino, aveva portato con sé l'incanto, la seconda ha portato un incidente. Mascia, l'amica degli anni del liceo, è scivolata col motorino là dove la neve è caduta e si è sciolta. Questa seconda neve tanto desiderata, come se col bianco potessero tornare i giochi e le meraviglie dell'infanzia, invece di restituire il passato si porta via un pezzo di futuro. Perché Mascia muore per sbaglio, come pure si può morire, e non c'è altra spiegazione. Il protagonista parla con amici comuni, riceve e manda sms, inventa scuse, cerca ragioni ai propri pensieri e comportamenti, alle fughe e ai ritorni, e le trova, si colpevolizza, si assolve. Se Mascia, come tutti, muore sola, il protagonista di questo libro, come qualcuno, fa di tutto per restare, ancora un poco, solo con lei. Costruito come un labirinto che riproduce lo smarrimento di fronte al dolore, o come un videogioco che muove nello spazio ancora sconosciuto e pericoloso dell'età adulta, il romanzo segue i pensieri del protagonista, e di chi legge, intorno alla perdita di quelli che si amano e si ferma sul limite dell'amore umano che è quello, insopportabile, di non poterne impedire la morte. Con una lingua che analizza, immagina e riflette, che mescola Eta Beta alla Bibbia e The O.C. e Losta Proust e Peter Schlemihl, Carlo Carabba medita sul caso e il destino, il lutto e la crescita, e racconta quando finisce la giovinezza, perché si diventa adulti, e come restiamo vivi, nonostante il dolore nostro, e soprattutto, nonostante il dolore degli altri.
Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio. Catalogo della mostra (Conegliano, 2 febbraio-24 giugno 2018)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 112
La mostra "Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio" presenta un'importante riflessione dedicata al pittore veneziano Teodoro Wolf Ferrari, che fa luce su alcuni aspetti fondamentali, ma ancora da approfondire, della storia dell'arte italiana tra XIX e XX secolo. Wolf Ferrari, veneziano, classe 1878, ha saputo assimilare e interpretare gli stimoli migliori della cultura secessionista di inizio '900 trasferendoli a Venezia, animata in quegli anni dalle esperienze fondamentali della Biennale e di Ca' Pesaro, cui prese attivamente parte. Vengono riunite assieme per la prima volta, in un percorso del tutto inedito, oltre 70 opere, tra le quali dipinti, acquarelli, pannelli decorativi, vetrate, studi per cartoline. Il catalogo racconta le 7 sezioni che abbracciano vari momenti ed esperienze, ripercorrendo l'intera produzione di Wolf Ferrari, attraverso un importante confronto non solo con alcuni dei giovani capesarini, ma anche con autori quali Otto Vermehren e Mario de Maria. A testimonianza del contributo critico vengono identificate le linee guida del linguaggio e della poetica dell'autore, rintracciabili in almeno tre direttive principali: la fantasiosa e inquietante simbologia böckliniana; il sintetismo di Pont-Aven attraverso il dialogo con l'ambiente di Ca' Pesaro; la componente secessionista e più marcatamente klimtiana.