Pequod
Quando la terra scotta. Vita di un giovane africano dal Mali al Trentino
Soma Makan Fofana, Alessandro Tamburini
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 248
Soma Makan Fofana è un giovane approdato da clandestino sulle coste italiane, che qualche anno più tardi ha voluto raccontare per intero la propria esistenza. L'infanzia vissuta fra poverissimi villaggi del Mali e segnata da una serie di laceranti abbandoni. L'adolescenza che lo vede vagare per le strade della capitale Bamako, solo e affamato, straniero nel proprio Paese e spinto a compiere azioni che ancora oggi non riesce a perdonarsi. La scelta di cercare altrove una vita migliore, costretto però a subire le violenze e gli abusi dei trafficanti di uomini che presidiano i confini e l'infernale traversata del deserto. Il lungo periodo trascorso in Libia, dove dopo altre vicissitudini riesce a trovare una buona occupazione e una speranza per il futuro, finché lo scoppio della guerra civile che travolgerà Gheddafi lo priva nuovamente di tutto, gli lascia il mare come unica via di fuga. Ed ecco quindi il barcone degli scafisti, l'approdo a Lampedusa e la successiva destinazione in un Centro di accoglienza del Trentino. Per Soma è la svolta decisiva, con un lavoro che gli consente di dare aiuto ad altri giovani profughi, con una donna, una casa e la nascita di un figlio. Poi arriva l'incontro con lo scrittore insieme al quale decide di scrivere questo libro. Ha preso forma così quella che si presenta come un'esemplare vicenda di epica contemporanea, in cui fra continui colpi di scena si alternano sentimenti universali e sconvolgenti episodi, scenari di guerra e toccanti esperienze di amicizia e di amore, sullo sfondo di una delle più gravi emergenze del nostro tempo e di quello a venire.
Avrei voluto tutto
Michele Monina
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 408
Michele Monina, in questo avventuroso racconto della sua gioventù, "Avrei voluto tutto" - che ricalca la grinta rivoluzionaria di Nanni Balestrini -, getta luce sulla sua personale condizione di vita vissuta ai limiti della cosiddetta "normalità", lungo la linea di frontiera, come in trincea. Ancona è lo scenario dal fascino un po' dei "belli e dannati" di chi vi è nato, delle furibonde scorribande dei nostri eroi animati dall'ardore e dallo spirito ribelle della contestazione giovanile. La sua voce fuori dal coro trova espressione in "Questa volta il fuoco", nell'impeto di rivolta delle manifestazioni politiche e nel furore delle tifoserie degli stadi; nel secondo, "Anime @ losanghe", nella parabola discendente delle disavventure di una band musicale. Nell'ultimo volume, "Una notte lunga abbastanza", dopo una "dolente" esperienza di volontariato presso un dormitorio per senza tetto, queste esuberanti intemperanze lasciano il posto all'età matura che s'affaccia, nella consacrazione del suo ruolo di scrittore e di padre di famiglia. "Storia di un'anima", si potrebbe parafrasare, citando parodisticamente la grande santa - visto che qui di santità non ce n'è neanche l'odore e, se se ne parla, è solo a rovescio. Di qui gli sproloqui surreali suoi e degli amici, le pittoresche evocazioni - talora venate di nostalgia -, da quel "Limbo" che ormai, come "L'isola di Arturo" dell'utopia giovanile, si è abbandonato per sempre. Lo stile è divertito e irriverente, dal ritmo tumultuoso, in cui la descrizione scanzonata declina, a tratti, nell'immaginario grottesco, per poi sconfessarne, alla fine, la credibilità, e approdare salvificamente alla sapienza di "una vita che, Dio volendo, non sta andando verso un finale, ma verso un nuovo inizio gioioso". Infatti, al di là dei rigurgiti velleitari di questi "ragazzi di strada", è proprio la vita ad avere l'ultima parola attraverso la festosa notizia della nascita di due gemelli, ciò che ricuce "lo strappo originario" - per dirlo con la Morante - dell'autore. Proprio da questo dichiara aver preso forma la sua vocazione alla scrittura: il trauma di aver perduto il suo gemello quando lui è venuto al mondo e l'affronto di una lama che un ospite del dormitorio affonda nel suo braccio, a manifestare ciò che egli, fin dall'inizio, ha etichettato senza mezzi termini come un "fallimento", che invece poi si rivela essere la svolta positiva della sua esistenza.
Tipologie-Typologies
Giovanni Zaffagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 32
Catalogo della mostra "Tipologie" dell'artista Giovanni Zaffagnini.
Il paese nascosto
Luca Nicoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 102
"Basterà il prologo perché il lettore comprenda [.. .] l'idea di poesia che da sempre informa il lavoro di Luca Nicoletti: perché in questi versi Il paese nascosto non è solo un paese dell'anima, ma una comunità concreta, un paesaggio ben definito, di cui le «poche case di Agello» rappresentano una testimonianza visibile. Letti entro questa prospettiva, i versi di San Clemente prelude definiscono dunque non solo un territorio e un paesaggio di familiare e ancestrale verità, ma anche il moto stesso dell'ispirazione poetica: una «via» che «emerge / dal profondo», e i cui caratteri sono già inscritti nei propri declivi; [...]. La dimensione civile della parola, così cara al poeta, non può che confrontarsi con il destino dell'uomo, con quello sguardo celeste che gli è connaturato [...]. Quel mattone che «vuole essere qualcosa» di più di ciò che è, compendia in fondo un'idea umanistica e civile della vita e della storia, proprio quella che pare oggi così compromessa nel mondo contemporaneo, e che risulta infine uno dei temi-chiave della raccolta." (dalla Prefazione di Giancarlo Pontiggia)
Terre emerse
Leonardo Guzzo
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 122
"Incanto. Non esiste parola migliore per definire la scrittura di Leonardo Guzzo. Il suo libro d'esordio, 'Le radici del mare', dipingeva plasticamente un orizzonte mitico e dolorosamente inattuale: atmosfere rarefatte uscite dalla fantasia di chi crede profondamente nella forza della letteratura e, attraverso una lingua densa, calorosa, la reimpasta, inventandola e rilanciandola a ogni pagina. Qualcosa di molto simile avviene sulle sponde di queste 'Terre emerse'. Anche qui ci sono racconti di mare, incursioni nel cuore dormiente dell'Italia rurale; ci sono rivisitazioni di miti, giochi metaletterari, storie di altri secoli sospese tra realtà e sogno, immaginazioni oceaniche; ci sono, da prospettive inedite, confronti con la storia maiuscola del fascismo, della resistenza, degli 'anni di piombo' e omaggi intriganti a grandi scrittori del passato (non vi dirò quali). Torna, rivisitato, tutto il mondo di Leonardo Guzzo: si viaggia da un'epoca a un'altra, ci si immerge in storie di miseria e riscatto, si rivivono battaglie e grandi momenti collettivi e poi, nel racconto dopo, si entra nel dramma intimo di qualcuno, per seguirlo con commozione. In qualche caso, Guzzo gioca con la lingua, destruttura le sue narrazioni, danza sulle parole dimostrando che se, da una parte, 'Terre emerse' è la naturale continuazione de 'Le radici del mare', dall'altra ne rappresenta un'evoluzione, la prova dell'ulteriore crescita di un autore nato maturo. La pubblicazione del secondo libro è un momento assai delicato: ogni scrittore sa che i lettori aspettano conferme e non gli perdoneranno un'eventuale delusione. A quattro anni dall'esordio Leonardo Guzzo ripropone con forza la sua sfida. Al mare subentra il 'marasma', specchio dei tempi fuori di sesto; dal marasma emergono tredici nuove storie cariche di simboli e di bellezza: spicchi di mondo interiore o scorci del mondo di tutti, come isole per passare il guado. Il risultato, atteso eppure inedito, è ancora, e più travolgente, l' incanto." (Andrea Tarabbia)
Tempo circolare (poesie 2019-1997)
Daniele Mencarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 296
"Daniele Mencarelli è riconosciuto come uno dei migliori poeti nati negli anni Settanta. La sua originalità risiede in una poesia apparentemente semplice, che prende atto dei piccoli dettagli della vita, ma che in realtà mostra gli imponderabili squarci di un creato dove nulla è casuale. L'elemento autobiografico delle sue opere più note — Bambino Gesù, Figlio — è appena mascherato e deformato, ma conserva un ruolo essenziale dove è evidente l'esperienza umana in un ospedale pediatrico oppure quella di genitore. Il titolo dell'opera che raccoglie una significativa scelta di tutte le poesie dell'autore richiama il tempo per eccellenza riservato a quegli umani che si adeguano alle stagioni: nascita, maturazione, morte e poi di nuovo nascita: come gli alberi, le piante, i fiori. La natura. Nella poesia non esiste un ordine precostituito. Infatti la poesia è la prima deviazione umana dall'ordine naturale, dare una voce con ritmo e pause alla bellezza che ci circonda. Mencarelli sceglie il tempo circolare ma nel suo farsi non rinuncia al tempo lineare, quello degli inquieti, dei grandi viaggiatori, dei pazzi, dei giramondo, una successione di momenti unici che superano quelli precedenti, dove nulla è uguale a prima. Quei momenti unici sommandosi fanno sintesi e giungono a una somma che rende il tempo simile a una spirale. Mencarelli ha dato ordine a queste inquietudini che sembrano tornare, ma sono sempre più nuove di quelle che le hanno precedute. I versi precisi, limati da un andamento che predilige spesso il ritmo dell'endecasillabo, conducono alla verità che ogni forma d'arte possiede quando è praticata con l'occhio più autentico". (Mario Desiati)
La paura dei tuoni
Stefano Simoncelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 72
"Certo: Stefano Simoncelli l’ha passata brutta e ha corso qualche rischio vero. Però, sta ancora qui. E ha raccontato cosa gli è successo. Durante e, soprattutto, dopo un maledetto ictus. E noi, sempre un po’ in ansia ma sollevati e ridiventati, da amici preoccupati, lettori attenti, registriamo dalle sue pagine che ha trascorso un pezzo di vita complesso. Anzi: ci spingiamo a dire che, forse, sono stati più di uno, i pezzi di vita. Che in questa silloge si incrociano, sovrappongono, confondono. (…)" (dallo scritto di Mario Santagostini).
Novissimo viene il giorno
Clio Pizzingrilli
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 144
«"Novissimo viene il giorno" è l'elegia narrativa di un 'malus hospes' indicato come piegatore, e pieghe in verità questi pratica su un tessuto ordito da mitemi, tramato da una lingua morta rivivita - in ciascuna piega il piegatore complica le proprie ispirazioni, la sua cattività solitudinaria, condizione esperienziale della 'vita brevis' tallonata dalla morte. La condizione moltitudinaria, cifra poetico-politica della contemporaneità, è d'altra parte il grande problematizzatore che insiste sotto mutevoli forme nel dispiegamento drammaturgico - il piegatore ne è attratto, tuttavia dei molti, dello spartachismo o viceversa del 'situationnisme' che li rappresenta, vittimizzati e al tempo stesso minacciosi, quegli non disconosce la debolezza, ciò che invero ne comunica la potentia, e però li inclina a ricostituirsi in sempre nuovi piani di estraneazione ontologica. Profugo in una camera, accudito da un camerierino per lo più sfuggente, disadatto alla cura, il piegatore, svariato da un amore inarrivabile, fatto 'de dreit nien', informa interrogazioni fondamentali intessute nella filatura lirica del libro, le cui imbastiture contrappuntano il racconto.» (C.P.)
Dov'è finito il pellegrino? Storie e vicende di cento libri che non si trovano più in libreria
Massimiliano Varnai
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 122
Massimiliano Varnai per due anni, dal 2016 al 2018, ha curato la rubrica "A pesca nel maremagnum" per maremagnum, il più importante portale italiano di libri antichi e fuori catalogo. Concentrando la sua ricerca sui libri che non sono più in commercio, ha pescato fra saggi non più ristampati, romanzi accantonati in fretta, prime edizioni, curiosità e strampalate operazioni editoriali del Novecento. In questo volume vengono dunque riproposte cento brevi storie di altrettanti libri da riscoprire e di cui andare in cerca. Passando da un suggerimento all'altro, ci si ritrova presto a familiarizzare con un'idea di libro curiosa, talvolta caustica e sospettosa, poco incline ad agevolare il collezionismo sfrenato ma attenta a inquadrare e valorizzare quanto l'uomo può aver, più o meno consapevolmente e per un breve attimo, fatto di buono attraverso una pubblicazione. Una nuova divertente poetica del libro.
Il nome che ti manca
Ugo Magnanti
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 143
«"Il nome che ti manca" raccoglie un'ampia scelta ('ampia' rispetto a un corpus virtuosamente esiguo) delle poesie che ho scritto, e in molti casi pubblicato, tra il 2005 e il 2015. Diversi testi, precedenti e successivi al periodo indicato, sono rimasti fuori da questo libro in quanto non rispondenti alla sua cifra stilistica, o al suo specifico impianto organico. Non si tratta dunque di una semplice raccolta di testi già pubblicati, quanto piuttosto di un'opera autonoma che nasce dalla ricollocazione degli stessi testi, in una nuova struttura, peraltro rafforzata da alcune brevissime prosette liriche inedite, scritte appositamente per "confezionare" e 'predisporre', in una sorta di 'racconto' poetico, gran parte del mio percorso di scrittura. Nel perseguire tale intento 'rifondativo' e 'coesivo', sono intervenuto sulla punteggiatura di alcune parti del libro, ma ho lasciato immutati quasi integralmente i testi originali e il disegno dei libretti pubblicati, apportando solo lievissime modifiche. In effetti ho ridefinito, eludendo il criterio cronologico, la funzione dei testi, senza alterarne la sostanza lirica, ma facendone scaturire nuove implicazioni, e un nuovo senso che risulta più vicino alla mia attuale stagione creativa, diversa dalla 'maniera' neoermetica degli esordi peraltro mai rinnegata». (Nota dell'autore)
Aperto per inventario
Piergiorgio Viti
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 150
"Aperto per inventario" è un libro orizzontale e verticale. Orizzontale, in quanto affonda le radici nella perennità del quotidiano di luoghi e persone, gesti, a volte, che non lasciano indifferenti, come la gelataia del macrobiotico, indaffarata, a fine serata, nel sistemare le coppette dei gelati, oppure i gesti calcolati del portiere di notte, in grado di raccontarsi storie, pur di non chiudere gli occhi. Ma "Aperto per inventario" è pure verticale, laddove la realtà si lascia tracimare, valicare, da voli pindarici, da un'azzardata reverie: così, sorprendentemente, Viti diventa un attore famoso, un campione di tennis, qualcuno capace di fare un idromassaggio in uno sguardo, di camminare tra i colori degli arcobaleni.
L'ospite di Olga
Angelika Riganatou
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 173
Per anni, Olga ha trascorso la sua vecchiaia in soddisfatta solitudine, unica cittadina di un borgo disabitato. All'inizio dell'inverno, però, uno sconosciuto viene a vivere in una delle case che le sono intorno, provocandole disagio e sospetto. I rapporti, tuttavia, sono di buon vicinato e l'anziana donna finisce col convincersi di poter stare sufficientemente tranquilla. Quando una straordinaria nevicata isola il borgo dal resto del mondo, le cose cambiano. L'uomo non è quello che vuole sembrare e Olga, nella necessità di affrontarlo senza perdere la testa e arrabbiarsi, si scopre a riandare con la memoria al suo passato di donna che ha attraversato alcuni dei grandi mali del Novecento, interrogandosi senza sentimentalismi sui moventi dell'essere umano ma finendo adesso, nella brutalità dell'isolamento, a interrogare involontariamente se stessa. Non è mai il caso di farsi domande, sembra volerci dire l'autrice, ma, se proprio diventa inevitabile, sarebbe meglio inventarsi delle buone risposte.