Pontificio Istituto Biblico
Dio d'Israele e dei popoli. Anti-idolatria e universalismo nella prospettiva di Ger 10,1-16
Antonio Favale
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 696
La pericope di Ger 10,1-16 assomma numerosi motivi di interesse, per via del suo singolare impianto letterario e teologico. Non sono molte infatti le pagine che nel Primo Testamento ci consegnano un ritratto a tutto tondo del Dio d'Israele: anzi, il tentativo "sistematico" di delineare la natura, presentando i suoi tratti distintivi in una serie di immagini in dissolvenza - con l'obiettivo che sfuma ripetutamente tra YHWH e gli Dèi degli altri popoli - è un caso unico nella Bibbia. A fronte di ciò, la netta discordanza tra le due forme attestate (TM e LXX) è la prova di una vicenda redazionale alquanto intricata, come anche si evince dalla testimonianza diretta dei manoscritti geremiani rinvenuti a Qumran. Gli esiti della ricerca toccano questioni cruciali, sul versante sia analitico che tematico. Circa la problematica testuale, tutti gli indizi spingono a collocare Ger 10 tra gli esempi di "profezia scribale", riconoscendo nella forma attestata dal TM il punto di arrivo di una riscrittura che presuppone la forma breve della LXX come tappa anteriore. Sul piano del senso, si intuisce la forza pragmatica della critica agli idoli, che interroga anche il nostro modo di concepire Dio e di corrispondere alla sua rivelazione storica, mentre affiora la rilevanza teologico-sapienziale di un messaggio universalizzante, capace di condurre Israele e le genti al riconoscimento di YHWH come Dio vero.
Matthew's response to an early missionary issue. Meaning and function of the parable of the workers in the vineyard (Matt 20:1-16)
Vinko Mamic
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 350
Comunità di famiglie: nuovo orizzonte dell'associazionismo nella Chiesa
Fausto Sangiani
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 432
Nell'orizzonte dell'associazionismo dei fedeli nella Chiesa, sono andate nel tempo differenziandosi modalità diverse e innovative. All'interno del recente fenomeno movimentista e neo-comunitario si è voluto cogliere quello, ancora più recente, delle comunità di famiglie, un'esperienza che sembra rispondere in modo adeguato alle esigenze del radicalismo evangelico, cercato e vissuto all'interno del matrimonio e della vita familiare. Si sono interrogati anzitutto la teologia e il diritto del laicato, quindi la teologia e il diritto del matrimonio, chiedendo aiuto alla sociologia e, più ancora, alla spiritualità della famiglia, come declinazione particolare di quella laicale, che trova nella secolarità il suo tratto distintivo. In un momento in cui la Chiesa è chiamata a rispondere alle "sfide pastorali" nel contesto della nuova evangelizzazione, la famiglia si presenta anche cosi: affratellata. Questo non solo per difendersi dai disegni poco amichevoli della società, ma per essere nel mondo segno di una Chiesa che è anzitutto comunione, e nella Chiesa segno di un mondo nel quale Dio parla e chiama gli uomini, singolarmente e associati, a prendere parte al suo disegno di salvezza. All'interno del fenomeno comunitario familiare si è cercato di cogliere linee di tendenza, intenti e potenzialità. Nella ricerca si sono raccolti elementi sufficienti per interpretare e mettere tra loro in relazione le realtà di cui si è venuti a conoscenza...
Fede religione e filosofia. Filosofia cristiana della religione e fede di donne ed uomini
Giorgia Salatiello
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 164
L'attenzione a Karl Rahner costituisce la parte iniziale dell'intero studio, per coglier la sua visione della religione e la possibilità di un pensiero filosofico su di essa. Successivamente, si tenta di delineare la fisionomia cristiana della religione, ponendo la distinzione tra fondamento e presupposto dell'indagine filosofica e volgendo lo sguardo al rapporto tra il cristianesimo e le regioni. Infine, si cerca di elaborare una riflessione sulla differenza dell'esperienza religiosa in relazione all'appartenenza sessuale, individuando la peculiarità dell'esperienza delle donne.
Perché, o Dio, ci hai rigettati? Scritti scelti dal secondo e terzo libro del Salterio
Gianni Barbiero
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 576
La domanda "Perché, o Dio , ci hai rigettati?" (Sal 74,1, cf. 79,5) costituisce il Leitmotiv del secondo e del terzo libro del salterio. Quasi ad inclusione, la protesta contro Dio caratterizza l'inizio del secondo libro ("Perché mi hai dimenticato? perché triste me ne vado sotto l'oppressione del nemico?", Sal 42,10 "Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e la nostra oppressione?", Sal 44,25) così come la fine del terzo ("Dove sono le tue misericordie di prima, mio Signore, che hai promesso a Davide, nella tua fedeltà?" Sal 89,47). Il Sitz im Leben storico di questa protesta angosciata è la distribuzione di Gerusalemme e il conseguente esilio babilonese, a cui rimandano i Sal 42-44; 74; 79; 80; 89. Il secondo e il terzo libro si lasciano comprendere come una riflessione orante su questo avvenimento traumatico della storia di Israele.
Hebrews. An interpretation
James Swetnam
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 286
Dios se hizo humano. La humanidad de Jesus en el Evangelio Joanico
Mario López Barrio
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 158
Les Charisme dans l'eglise et leur institutionnalisation canonique
Yolanta Rzeczewska
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 520
Religion and Politics. Religious liberty and confronting new ethical challenges: What is the public role of faith in today's globalized world?
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2016
pagine: 384
La testimonianza necessaria. Paolo, testimone della salvezza universale a Roma in AT 28, 16-31
Antonio Landi
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 462
La finale del libro degli Atti degli Apostoli rappresenta per gli studiosi un vero e proprio enigma. Il lettore prova un senso d'insoddisfazione per la conclusione del racconto, poiché nulla si dice del processo e della morte di Paolo. La reticenza lucana si estende anche al tema dell'evangelizzazione fino ai confini della terra e all'esito del conflitto cristianesimo-giudaismo. Pur senza trascurare tali questioni, il nostro studio intende concentrarsi sul ruolo narrativo conferito da Luca a Paolo. La scelta di terminare la sua duplice opera (Luca-Atti) con l'immagine dell'apostolo che evangelizza a Roma, risponde a nostro avviso a tre istanze narrativo-teologiche: 1) modellato in prospettiva cristologica, Paolo prosegue la missione del Cristo, da cui è stato eletto per divenirne testimone; 2) nel ritratto di Paolo, Luca condensa il progetto identitario della cristianità cui egli stesso appartiene; 3) attraverso la descrizione dell'attività testimoniale di Paolo a Roma, il narratore intende tracciare un profilo esemplare per il suo lettore.
El Simbolo antropologico de los vestidos en el libro del Apocalipsis. Investigacion exegetico-teologica
Pablo Ponce Rodriguez
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 272
Il grande mistero di sacrificium. Studio semasiologico di un tema liturgico
Gianni Viola
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
L'autore dopo un'esperienza pastorale in America Latina, ha dedicato alcuni anni della sua vita allo studio della liturgia, manifestando una preferenza per le indagini di tipo semasiologico. Ha applicato alcuni principi della semasiologia alla famiglia semantica del lessema sacrificium, presente nel Missale Romanum Instauratum di Paolo VI nella sua editio typica altera (1975). Con paziente acribia e con certosina precisione, dopo anni d'indagine ha portato a compimento la sua ricerca con una raccolta delle conclusioni più importanti. Si scoprirà che la famiglia semantica del lessema sacrificium possiede sfaccettature di significato sconosciute ai più. Seguendo l'autore, bisognerà collocare il significante-significato nelle rispettive aree semantiche per determinare con precisione il referente o aspetti del referente che si celano dietro alla famiglia semantica del lessema sacrificium. Se il lettore avrà costanza e pazienza, giunto alla fine coglierà ricchezze di significato e sfumature di senso veramente notevoli. Prefazione di Renato De Zan.