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Pontificio Istituto Biblico

La Parola nel dinamismo ignaziano. L'ispirazione biblica degli esercizi

La Parola nel dinamismo ignaziano. L'ispirazione biblica degli esercizi

Mario López Barrio

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 160

"Le pagine che offro in questo libro sono il frutto della mia personale esperienza, nel tentativo di percorrere il cammino ignaziano, lungo molti anni, ispirato all'ascolto della Parola. Esse, rispecchiano l'esperienza dello stesso Ignazio. La mia è una riflessione sui temi nucleari ignaziani con riferimenti alla Sacra Scrittura e agli Esercizi Spirituali. Alcuni aspetti di Ermeneutica e Antropologia Biblica sono stati aggiunti, per illuminare l'ispirazione scritturistica degli Esercizi Spirituali."
18,00

Studi del quarto convegno RBS. International Studies on biblical and semitic rhetoric

Studi del quarto convegno RBS. International Studies on biblical and semitic rhetoric

Roland Meynet, Jacek Oniszczuk

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 368

Ogni due anni la "Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica" tiene un suo convegno. Il quarto convegno si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2014. Le sei conferenze plenarie e le dodici comunicazioni hanno coperto i diversi campi della ricerca: quattro interventi sui testi del Primo Testamento (dai libri della Genesi, dei Numeri, di Isaia, del Qoèlet), cinque sul Nuovo Testamento (due sezioni di Matteo, tre testi del corpo giovanneo). Oltre i confini della Bibbia, sono stati presentati quattro studi su testi del Corano e uno sul Prologo della Regola di s. Benedetto. Due conferenze sono state consacrate a questioni metodologiche, la prima sul confronto tra analisi del discorso e analisi retorica biblica, la seconda sul perché degli Esercizi di analisi retorica biblica. I nostri convegni non sono riservati a ricercatori e studiosi affermati. Sono invece aaperti agli studenti, non solo di dottorato ma anche di licenza e perfino di primo ciclo. E, cosa ancor più notevole, alcuni di questi studenti partecipano come autori di comunicazioni. È così infatti che si incoraggiano giovani allo studio e alla ricerca. Oltre agli attuali studenti, alcuni degli oratori sonon ex alunni di Teologia biblica, titolari del Dottorato o della Licenza. E questo è un segno inequivoco della fecondità non solo della RBS ma anche della nostra Università.
33,00

Violenza e compassione. Saggio sull'autenticità d'essere

Violenza e compassione. Saggio sull'autenticità d'essere

Paul P. Gilbert

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 320

La violenza costituisce una determinazione che appartiene realmente a ogni forza, a ogni atto, incluso quello di libertà. Il concetto di violenza è tanto ampio quanto quello dell'altro essere. E tuttavia l'uomo ragionevole non ha cessato di voler sovrastare la violenza. La pace è per lui il bene più prezioso. Le differenti forme di violenza la palesano come una forza che invade un campo diverso dal proprio. La ragione moderna, che pretende di avere ragione, è naturalmente violenta ; la globalizzazione contemporanea partecipa alla violenza riduttrice dell'altro differente, portando avanti l'idea di una unità formale. Gli uomini intendono, però, rispettare le differenze sottoscrivendo dei contratti, la giustizia perviene così nell'interiorità della coscienza. L'analisi si completa mediante una riflessione sull'uomo il cui l'atto di essere viene alla luce nel riconoscimento intersoggettivo. La compassione e il perdono si rivelano allora come le disposizioni metafisiche più essenziali.
25,00

La pazienza d'essere. Metafisica. L'analogia e i trascendentali

La pazienza d'essere. Metafisica. L'analogia e i trascendentali

Paul P. Gilbert

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 400

La metafisica è spesso presentata come se costituisse un discorso chiuso, completo. Sarà per questa ragione che non si la considera importante per la vita, che è complessa, esitante. La metafisica sarà fantascienza, oppio per la ragione? Essa corrisponde però a una vera esigenza della ragione umana. Non sarà l'esigenza di possedere una verità ultima in cui tutti i problemi dell'esistenza troveranno la loro soluzione, ma una necessità che appartiene intrinsecamente all'intelletto. L'intelletto umano non si soddisfa di qualsiasi ragione, lotta contro ogni rischio d'illusione, desidera una soddisfazione che sia proporzionata alle sue possibilità. Il libro si divide in due parti. La prima, una sorta di cammino ascendente, interpreta la figura che, nella filosofia del linguaggio, si chiama "analogia". La seconda parte, un cammino discende, esamina la sequenza del trascendentali proposta da Tommaso d'Aquino, interpretata integrando gli sforzi della filosofia dei nostri tempi.
27,00

La presenza di Dio tra gli uomini... La tradizione della «shekinah» in Neofiti e in Matteo

La presenza di Dio tra gli uomini... La tradizione della «shekinah» in Neofiti e in Matteo

Marek Vanus

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 432

Attraverso lo studio della tradizione specifica della "shekinah", quale espressione reverenziale e interpretativa della Divina Presenza ricorrente nel periodo del rabbinismo tannaitico, il presente lavoro cerca di offrire un contributo alla comprensione del patrimonio comune tanto al cristianesimo delle origini quanto al giudaismo formativo. L'analisi biblico-teologica si concentra sull'individuazione dei motivi legati alle ricorrenze del termine e ai suoi echi nei due scritti esaminati: il targum detto "Neofiti" ed il vangelo di Matteo. Si occupa altresì dei risvolti riscontrabili rispettivamente nelle aggiunte interpretative e targumiche e nel contesto letterario del significativo sintagma "con voi" pronunciato da Gesù nei testi matteani. Un approccio comparativo e pragmatico permette di evidenziare sia gli elementi convergenti delle due correnti religiose del periodo post 70 d.C. - tra cui l'invito a fidarsi della guida divina e la rilevanza della "torah" - sia gli aspetti divergenti che contribuiscono alla specifica presentazione matteana di Gesù quale autentica "shekinah" e della comunità dei discepoli quale luogo in cui essa viene rivelata per mezzo dell'accoglienza e del perdono.
28,00

Luke. The gospel of the children of Israel
60,00

Pietro e Paolo testimoni del Crocifisso-Risorto. La synkrisis in Atti 12,1-23 e 27,1-28,16: continuità e discontinuità di un parallelismo nell'opera lucana

Pietro e Paolo testimoni del Crocifisso-Risorto. La synkrisis in Atti 12,1-23 e 27,1-28,16: continuità e discontinuità di un parallelismo nell'opera lucana

Lorenzo Rossi

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 512

Pietro, Paolo e Gesù: vite parallele? Da decenni gli interpreti di Luca-Atti individuano parallelismi tra Pietro e Paolo e tra i due apostoli e il Gesù del terzo vangelo. Tale fenomeno attesta la familiarità di Luca con la synkrisis, tecnica di modellizzazione letteraria finalizzata alla comparazione dei personaggi e consacrata da Plutarco nelle Vite Parallele. Il presente saggio considera le sezioni terminali delle narrazioni relative ai due maggiori personaggi degli Atti - cioè il racconto della liberazione di Pietro dal carcere (12,1-23) e la narrazione del viaggio di Paolo prigioniero verso Roma (27,1-28,16) - ed evidenzia le corrispondenze con l'epilogo delle vicende cristologiche riportate nel terzo vangelo (Lc 22-24). In ragione della propria collocazione, tali testi costituiscono il vertice della suddetta synkrisis, definendone l'estensione e il funzionamento. In un'epoca in cui cominciavano a "piovere" critiche nei confronti del movimento cristiano, Luca ha difeso l'affidabilità dell'Evangelo (cf. Lc 1,4), mostrando non solo che Gesù fu fedele alla religione dei padri e alle Sante Scritture, portandole a compimento, ma che anche i suoi discepoli furono fedeli, con l'insegnamento e con la vita, al loro Maestro (cf. Lc 6,40): sia i testimoni oculari della prima generazione, come Pietro, sia quelli della seconda, come Paolo, figura esemplare per il lettore di ogni tempo.
35,00

Maria di Nazaret, profezia del regno. Un approccio narrativo a Lc 1,34

Maria di Nazaret, profezia del regno. Un approccio narrativo a Lc 1,34

Carmelo Pellegrino

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 376

Perché Maria, sposa di un uomo della casa di Davide, all'angelo, che le annuncia il concepimento di un grande re davidico, obietta: "Come sarà questo, poiché non conosco uomo?" (Lc 1,34). E come mai l'angelo replica a tono? I personaggi si intendono, ma il lettore resta disorientato. Un approccio narrativo consente di superare questo disorientamento. Nella sezione programmatica Lc 1-2, col confronto tra il profeta Giovanni e il Cristo Gesù, viene introdotta la subordinazione della Legge-Profeti rispetto al Regno di Dio, di cui Lc 1,34 costituisce un cruciale turning point celato dietro la reticenza di Luca e il linguaggio obliquo di Maria. Un narratore reticente prepara un elemento del racconto, chiamando il lettore ad una cooperazione ermeneutica: così Lc 1,34 contribuisce ad introdurre le esigenze lucane del Regno in ordine alla sequela, alla Chiesa e al compimento escatologico. A livello dei personaggi, poi, Lc-At presenta ripetutamente la sequenza annuncio-obiezione- replica in contesto teofanico, dove gli obiettori si esprimono quasi sempre in modo obliquo. Tra obiezione verginale mariana e piano divino, però, esiste una sintonia univa in tutta la Bibbia. Pertanto in Lc 1,34 affiora uno degli aspetti della relazione tra Maria e Dio che l'autore protegge dietro un velo, rimanendo fuori insieme al lettore. Nel prosieguo del racconto questo velo sarà progressivamente rimosso dall'esorbitante novità del Regno di Dio.
37,00

Raccontare la salvezza attraverso lo sguardo. Portata teologica e implicazioni pragmatiche del «vedere Gesù» nel Vangelo di Luca

Raccontare la salvezza attraverso lo sguardo. Portata teologica e implicazioni pragmatiche del «vedere Gesù» nel Vangelo di Luca

Sergey Artyushin

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 624

Tra i temi cari a Luca, quello del "vedere" ha una funzione particolare, in quanto attraversa tutto il Vangelo e si sviluppa con la massima evidenza a partire dagli attori che rappresentano diversi tipi di persone messe di fronte al mistero della venuta e dell'attività di Gesù. Si tratta di un argomento interessante già dal punto di vista antropologico, avendo per oggetto un'esperienza fondamentale di percezione fisica. A livello redazionale, poi, si scopre il grande interesse lucano di presentare Gesù come oggetto della visione. Il lettore percepisce e progredisce nella logica accennata soprattutto grazie ad una serie d'incontri con Gesù, che, come nel Quarto Vangelo, rappresentano i veri paradigmi della comunicazione che si stabilisce tra gli attanti. Già nel vangelo dell'infanzia il "vedere Gesù" costituisce un motivo fondamentale. Passo dopo passo il discorso sul vedere diviene sempre più convincente per sfociare poi nell'apice narrativo - il fine logico dello sviluppo teologico dell'argomento trattato - le apparizioni del Gesù risorto (Lc 24). La sua ricchezza e dinamicità sono dovute al fatto che lo stesso vedere, alla fine del Vangelo, assume un carattere di cerniera, in quanto chiude l'arco tematico apertosi in Lc 1-3 e guarda all'inizio del secondo libro di Luca che ne garantisce la continuità.
37,00

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