Pontificio Istituto Biblico
La teologia della riconciliazione nell'epistolario paolino
Juan Manuel Granados Rojas
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 176
Nelle lettere paoline la riconciliazione è intesa come trasformazione. Trasformazione del sistema di valori che permette il vanto di un credente in Cristo, trasformazione dei nemici in figli, trasformazione del credente in ministro e ambasciatore di Dio, trasformazione delle cause dell'inimicizia in un'umanità nuova dove le differenze non sono più motivo di separazione né di divisione. Trasformazione del creato e delle creature in quanto in quanto esse raggiungono il proposito per cui sono state create. La comprensione della riconciliazione come creazione, cioè come trasformazione dei soggetti del loro modo di guardare, valutare e giudicare altri soggetti e situazioni è un processo che corrisponde alla procedura teologica rilevata nell'epistolario paolino. Il modo in cui il pensiero paolino addensa una categoria biblica coincide, di tanto, con la riflessione teologica che attraversa il pensiero paolino. In questo processo le categorie bibliche (creazione) - che indicano anche la continuità dell'agire divino - sono reinterpretate mediante categorie non bibliche o parzialmente bibliche (riconciliazione), indicando in questo modo la novità o il riproporsi dell'iniziativa divina in favore degli esseri umani.
La maternità spirituale di Maria come chiave ermeneutica dell'economia divina. Dialogo tra Oriente e Occidente
Giorgio Ghio
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 532
La Sposa di Dio esamina il legame materno della Beata Vergine Maria nei confronti della Chiesa - tradizionalmente designato come maternità spirituale e compreso come estensione della maternità divina - quale paradigma dell'intero processo dell'azione trinitaria ad extra, nonché come chiave di una comprensione più profonda della stessa vita intradivina, che in esso si riflette.Una volta stabilita la legittimità del concetto di maternità spirituale sulla base dell'analogia esistente tra la generazione naturale e la rigenerazione soprannaturale dei credenti, lo sviluppo diacronico della relativa dottrina è presentato nelle sue tappe principali dalla Sacra Scrittura al più recente Magistero pontificio, in una respirazione a due polmoni e in base al principio della crescita organica del dogma. La maternità spirituale viene poi fondata sistematicamente nei tre momenti storico-salvifici della sua costituzione: l'Incarnazione, la Passione e la Pentecoste. L'universale maternità di Maria è infine considerata in rapporto all'economia divina nella sua interezza, relativamente alle tre fasi in cui essa si articola: Creazione, Redenzione e Santificazione. Astenendosi dall'entrare nel dibattito mariologico attuale, la ricerca analizza le testimonianze di una ricchissima tradizione in un'ottica originale che, mettendo in luce il realismo del rapporto materno considerato, schiude molteplici prospettive teologiche e culturali che in esso si intersecano.
La rilevanza del cristianesimo come paradosso e con-passione. Itinerari teologico-fondamentali in I. Mancini e J. B. Metz
Mariangela Petricola
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 432
Alla base della presente ricerca, agisce una questione importante per la riflessione teologica: il problema, di ascendenza tillichiana, della rilevanza o meno del cristianesimo. Tale questione entra di diritto nella elaborazione della responsabilità apologetica, riflettendosi sulla ancor più decisiva individuazione di uno statuto epistemologico adeguato allo Zeitgeist. Ciò non è indifferente al sapere teologico, perché implica l'attenzione ai contesti e la disponibilità ad un ripensamento di modelli e categorie che sappiamo ridire il novum del messaggio cristiano. Tale sfondo teoretico è il nostro tempo, segnato da modernità multiple e da processi culturali che erodono un immaginario teologico usurato da schemi standardizzati. In questo quadro, le categorie-chiave scelte sono il paradosso e la con-passione. Se la seconda va ascritta al noto teologo J. B. Metz, la prima è espressiva di un grande pensatore italiano, quale è il filosofo I. Mancini. Entrambi pur nella diversità di provenienza e formazione, convergono nell'elaborazione di un luogo teologico attento agli spazi della riflessione filosofica e culturale. Nel tematizzare la rilevanza del cristianesimo per l'oggi, hanno aperto prospettive di ricerca inoltre passabili, che il presente lavoro dottorale ha saputo far emergere con competenza. Lavoro che si presenta come un contributo significativo, capace di far riflettere sull'urgenza di un rimodellamento dell'epistemologia.
Les textes hourrites de Meskéné/Emar. Transcriptions, autographies, plances photographiques. Thesaurus
Mirjo Salvini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
The Bible and Asian Culture. Reading the word of God in its cultural background and in the vietnamese context
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 256
Commencement d'un parcours. Une étude exegetique et theologique de Jn 3,1-21
Yao A. Kouame
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 320
«Canterò in eterno le misericordie del Signore» (Sal 89,2). Studi in onore del Prof. Gianni Barbiero in occasione del suo settantesimo compleanno
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 430
Il presente volume vuole essere un segno tangibile di gratitudine ed amicizia offerto da colleghi, amici e studenti al prof. Gianni Barbiero, ordinario di Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, in occasione del suo settantesimo compleanno. Questa raccolta riflette, nella varietà dei contributi che la compongono, l'ampiezza sia dell'ambito di interesse del prof. Barbiero - i cui lavori spaziano lungo tutto l'Antico Testamento - sia delle relazioni di reciproca stima ed amicizia intessuti negli anni della sua attività di ricerca e di insegnamento. I ventiquattro studi qui raccolti coprono virtualmente tutto il canone delle scritture ebraiche: dal Pentateuco (Esodo e Deuteronomio), ai Profeti (Isaia in particolare) e agli Scritti, sezione più rappresentata (com'era da attendersi), con una particolare prevalenza di contributi (dodici) dedicati ai Salmi e al Cantico dei Cantici, i due libri ai quali il prof. Barbiero ha consacrato la maggior parte della sua attività di ricerca, offrendo un contributo originale e penetrante alla loro comprensione. Hanno contribuito: S.K. Ahn; J.-M. Auwers; E. Bons; P. Bovati; G. Braulik; N. Calduch-Benages; I. Cardellini; G. Fischer; I. Fischer; S. Gillingham; F.-L. Hossfeld; N. Lohfink; P. van der Lugt; A. Mello; S. Paganini; A. Passaro; E. Ramón Ruiz; D. Scaiola; A. Schenker; J.-L. Ska; M. Tait; R. Vignolo; B. Weber; Y. Zakovitch.
«Ma io ricorderò la mia alleanza con te»: la procedura del rib come chiave interpretativa di EZ 16
Ombretta Pettigiani
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 464
La presente monografia esegetica è totalmente dedicata a Ez 16, testo profetico di grande potenza espressiva e di alto valore teologico. Il punto di vista adottato è lo studio del genere letterario. Si è potuto verificare che le numerose proposte fatte in merito risultano insufficienti a spiegare il testo in tutte le sue componenti, mentre la lettura del capitolo come controversia bilaterale (rîb) consente di coglierne l'unità e di dare ragione del tipo di linguaggio utilizzato. Si è mostrato come Ez 16 si snodi ponendo in sequenza ricordo dei benefici (rîb di difesa), accuse e annuncio della punizione, promessa di cambiamento (in positivo), secondo la logica tipica della lite bilaterale. Inoltre, numerosi elementi sono stati meglio compresi adottando tale prospettiva: il ricorso ad un notevole rivestimento metaforico (Gerusalemme figlia e sposa di Yhwh) utilizzato per convincere; l'impiego di un linguaggio forte che vuole suscitare una reazione dell'accusata e a consentirne il pentimento; la descrizione di una punizione che, seppur estrema, viene ampiamente contestualizzata perché possa essere riconosciuta giusta e, per questo, accettata, ecc. In particolare, la seconda parte del testo (vv.44-63), con il suo ribadire le accuse e l'apertura al perdono, assume pienamente il suo senso solo nella prospettiva del rîb, là dove chi accusa non punta alla distruzione dell'avversario ma a far sì che la relazione possa ristabilirsi in un contesto di verità...
The gospel of mark in the syriac harklean version
Yohanna Samer Soreshow
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 196
Jesus's meals with pharisees and their liturgical roots
Thomas Esposito
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 400
La Profezia tra l'uno e l'altro Testamento. Studi in onore del Prof. Pietro Bovati in occasione del suo settantacinquesimo compleanno
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 384
La trilogia - teologia biblica, ermeneutica, esegesi profetica - è la sostanza delle pagine che troverete in questa raccolta ove si presentano itinerari di ricerca nell'orizzonte della letteratura profetica, con particolare attenzione ai risvolti teologici ed ermeneutici. Oltre alla teologia e all'ermeneutica biblica, il capitolo più significativo della sua vita accademica e della sua indagine, resta quello dell'esegesi profetica. Non per nulla i saggi a lui dedicati che compongono questa miscellanea sono all'insegna di un titolo illuminante: "La profezia tra l'uno e l'altro Testamento". Le diverse voci dei suoi alunni, a loro volta divenuti docenti apprezzati, danno sostanza in modo incisivo a questo genere storico-critico e teologico che intreccia Antico e Nuovo Testamento. Rimane viva nelle pagine di Bovati la stessa tensione che reggeva il suo maestro Alonso Schökel: quella di considerare la Parola di Dio non come fredda pietra preziosa ma come seme fecondo, pronto a incarnarsi e quindi a confrontarsi con terreni più diversi. P. Bovati è uno degli hyperétai tou lógou, un intelligente e vigoroso rematore nel mare della Parola di Dio.
Il precetto pasquale. La normativa sulla comunione e la confessione annuale (cann. 920 e 989) alla luce della tradizione canonica
Jan Donhalik
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 480
Lo studio verte sul tema del precetto pasquale, cioè dell'obbligo della Comunione pasquale e della confessione annuale. I due doveri sacramentali, oggi distinti nelle loro formulazioni giuridiche (cann. 920 e 989), risultano uniti dalla loro storia, dalle consuetudini e dalla prassi del popolo cristiano. Considerato che la tradizione canonica è presentata dallo stesso Codice del 1983 come un'importante regola ermeneutica, risulta fondamentale approfondire la conoscenza della dimensione storica della normativa in vigore. Per questa ragione nella dissertazione viene esposta la storia del precetto pasquale: dalle sue radici bibliche e patristiche fino alle due grandi codificazioni del diritto canonico, passando attraverso le decisioni dei concili ecumenici Lateranense IV e Tridentino. In tale prospettiva vengono individuati non solo gli elementi storici e transeunti, ma anche i punti centrali della normativa: l'unità del precetto composto dai due doveri sacramentali da adempiere con scadenza annuale, il valore e la struttura interna di questi obblighi, la tensione e l'interdipendenza tra il livello giuridico e pastorale del doppio comandamento ecclesiale. Ancora ai nostri giorni il precetto pasquale delinea il minimo giuridico della ricezione dei sacramenti dell'Eucaristia e della penitenza, fortificando il profondo legame tra di essi. La rinnovata prassi di "fare Pasqua" risulta anche oggi il momento indispensabile della pedagogia della fede.