Università Bocconi Editore
La sanità futura. Come cambieranno gli utenti, le istituzioni, i servizi e le tecnologie
Francesco Longo, Mario Del Vecchio, Federico Lega
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2010
pagine: XVI-281
Come saranno i sistemi sanitari tra dieci o vent'anni, alla luce delle dinamiche e delle trasformazioni in corso sul piano finanziario, istituzionale, organizzativo, tecnologico, epidemiologico e la conseguente evoluzione della medicina e dei modelli di consumo dei pazienti? In questo volume si analizzano e si discutono i possibili "futuri", utilizzando la tecnica degli scenari, che per ogni variabile rilevante indica le possibili traiettorie evolutive e ne delinea i principali impatti. Gli scenari sono costruiti cercando di cogliere i "segnali" presenti nel sistema, i pareri di opinion leader del settore, i trend di alcune variabili rilevanti e il dibattito nella letteratura internazionale, oltre a quelle che potrebbero essere le principali aree di discontinuità. Per ogni scenario sono discusse le possibili implicazioni strategiche per gli attori del sistema: le aziende pubbliche e private del Servizio Sanitario Nazionale, le imprese farmaceutiche e tecnologiche e gli erogatori di servizi di supporto.
Il buono dell'economia. Etica e mercato oltre i luoghi comuni
Gianpaolo Salvini, Luigi Zingales, Salvatore Carrubba
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2010
pagine: X-190
Non occorre essere anticapitalisti o baciapile per cogliere l'attualità del dibattito sul rapporto tra etica ed economia, spesso viziato dalla confusione su tre ambiti che devono rimanere distinti, perché sono ciascuno cosa diversa: globalizzazione, mercato e capitalismo.Perché ci possono essere un capitalismo che non è liberale e una globalizzazione che non rispetta le regole; mentre non è mercato quello che rifiuta le regole e non si riconosce in un corpus di principi. Tale dibattito ha finito con l'arenarsi sulle secche del risentimento popolare verso le crescenti diseguaglianze, alimentato dalle iperboliche retribuzioni di manager, trascurando invece di approfondire gli aspetti fisiologici che dovrebbero contribuire a definire il sistema di mercato. In questo non si è sfruttata appieno l'occasioneofferta dalla crisi, che qualcuno ha auspicato possa trasformarsi, per la sua dimensione e il suo significato, in una sorta di "correttivo morale" dei comportamenti tenuti finora. Naturalmente, il punto è: come?
La rivincita della mano visibile. Il modello economico asiatico e l'Occidente
Franco Mazzei, Vittorio Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 300
Il profondo mutamento di questi ultimi anni nella concezione del capitalismo è certamente dovuto al ripetersi di recessioni e crisi, l'ultima delle quali, a partire dal 2007, andrebbe collocata in una fase cruciale di transizione di un processo pendolare che, in meno di cent'anni, ha visto per ben tre volte capovolto il rapporto tra "mano invisibile" del Mercato e "mano visibile" dello Stato. La tesi degli autori è che l'ultima è una crisi sistemica, che si inquadra, tra l'altro, in una fase di trasformazione epocale del sistema internazionale, con la fine del predominio occidentale. Il perno dell'economia mondiale, infatti, si è da tempo spostato in Estremo Oriente, nell'Asia confuciana (Giappone, Cina e Corea in primis). Proprio da una lettura non convenzionale dell'evoluzione del rapporto tra Stato e mercato in quest'area culturale e geoeconomica, con l'emergere e l'affermarsi di uno "Stato sviluppista", si possono trarre elementi conoscitivi e spunti di riflessione sul mutamento del modello di sviluppo occidentale, uscendo dalle secche, in cui si è regolarmente caduti, nel passato e nel presente, di un rapporto meramente oppositivo tra Stato e Mercato.
Fannulloni si diventa. Una cura per una burocrazia malata
Giovanni Valotti
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 192
"Il giudice Borsellino era un dipendente pubblico, il professor Biagi anche, così come gli uomini della scorta del giudice Falcone. E questi sono gli eroi. Enrico Fermi era un dipendente pubblico, così come lo è la maestra di mio figlio, che ha fatto un lavoro importantissimo e straordinario. E questi sono i campioni. Anche l'impiegato che ha accumulato centoventi giorni di assenza in un anno è un dipendente pubblico, così come lo è quello che si fa timbrare il cartellino dal collega compiacente. E questi sono i fannulloni. Come possono convivere nelle organizzazioni pubbliche persone tanto diverse? Semplicemente, non possono". Il libro descrive, con ampi riferimenti alla realtà, la situazione delle organizzazioni pubbliche e illustra alcune fondamentali proposte per il cambiamento delle stesse, nell'ambito del nuovo quadro di riforma del lavoro pubblico delineato dalla "legge Brunetta" (Legge delega 15/09). Un libro destinato a far discutere, che si inserisce a pieno nel dibattito sulla pubblica amministrazione, con una prospettiva però capace di superare gli stereotipi e, soprattutto, di concentrarsi sulle cose che si possono e si devono fare.
L'impresa civile. Una via italiana all'economia di mercato
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 192
In questa età di crisi economica e finanziaria molte cose vanno ripensate se vogliamo immaginare e costruire un'economia di mercato e un modello di sviluppo sostenibili. Tra queste "cose" c'è senz'altro l'impresa. Non ci basta che produca qualità, reddito, occupazione; né che paghi le giuste imposte. È sempre più evidente che l'istituzione impresa è chiamata a un "di più" che la renda davvero amica della città, e in tal modo sia percepita come elemento costruttore del tessuto civile. L'idea che ispira il libro è la tradizione italiana dell'economia civile, che ha la sua origine nell'Umanesimo e poi nella Napoli del Settecento, possa offrire ancora oggi suggestioni e spunti per immaginare un'impresa civile che, pur restando impresa (e non necessariamente impresa non-profit), sia però luogo e strumento di incivilimento e di ben-vivere. Essa supera la contrapposizione non profit/for-profit, tipica della tradizione anglosassone, e recupera anche la tradizione italiana dell'economia aziendale. Un posto a sé occupa in questo contesto l'analisi dell'imprenditore come figura sociale che, diversa dallo speculatore, assume le caratteristiche dell'imprenditore civile.
L'Africa cinese. Gli interessi asiatici nel continente nero
Stefano Gardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 156
Che cosa ci fanno centinaia di operai edili cinesi ammassati in cantieri-dormitorio organizzati come piccole Chinatown nel bel mezzo del deserto della Dancalia in Etiopia? E perché diventa sempre più frequente incrociare lo sciamare ordinato di funzionari di Pechino e businessmen di Shanghai negli hotel di Lagos o sulle rotte per Luanda? Il governo di Pechino sta estendendo la sua influenza nei paesi in via di sviluppo, esportando un modello organizzativo, sociale ed economico alternativo a quello dei paesi occidentali proprio a partire dal Continente Nero. Negli ultimi dieci anni l'Africa è diventata l'obiettivo strategico primario di Pechino e il vero banco di prova della capacità cinese di esportare, adattare e ripensare continuamente il proprio modello di sviluppo. Attraverso un percorso che si snoda sulle piste sabbiose del continente dal sottosuolo più ricco di materie prime, in questo libro viene analizzato in tutte le sue straordinarie contraddizioni l'impatto di un paradigma economico-sociale con il quale tutti sono chiamati a confrontarsi: il "Beijing Consensus".
Libro bianco sulla creatività. Per un modello italiano di sviluppo
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 400
Il "Libro bianco sulla creatività" è il risultato del lavoro svolto dalla Commissione di studio ministeriale, incaricata di elaborare un Rapporto sulla creatività e produzione di cultura in Italia, che ne stimasse, tra l'altro, il valore economico. Il libro si propone due obiettivi. In primo luogo, delineare il profilo essenziale di un modello italiano di creatività e di produzione culturale, nella convinzione che si debba ritrovare appunto la creatività, per aiutare lo sviluppo del paese. In secondo luogo, offrire un contributo alla conoscenza e alla definizione del macrosettore delle industrie culturali, che per diffusione, trasversalità e immaterialità di molte sue componenti non ha nel nostro paese un'identità statistica chiara e ben percepita. Per contribuire al successo dell'industria culturale italiana il "Libro bianco" traccia, inoltre, alcune strategie di azione coordinate per i diversi settori: le città creative, il design e la cultura materiale, la moda, l'architettura, l'economia della conoscenza, la pubblicità, il cinema, la tv, la radio, l'editoria, l'industria del gusto, l'arte contemporanea, la musica e il patrimonio culturale.
Patto di lucidità. Come avvicinare istituzioni e paese reale
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: XII-158
Molti paesi occidentali vivono oggi una fase di rinnovamento nella quale problemi economici, sociali, politici, ambientali e religiosi interagiscono rendendo ogni previsione sempre più complessa. In questo scenario l'Italia sembra essere maggiormente in difficoltà e in ritardo. I dati economici e finanziari dimostrano che il processo di rinnovamento e rilancio del paese stenta a decollare. I vari esecutivi che si sono alternati fino a oggi al governo hanno cercato di dare risposte ai singoli problemi senza una visione sistemica degli stessi, in grado di chiarire che in fondo sono tra loro tutti collegati: il ruolo della pubblica amministrazione. il controllo della spesa, la fiscalità, la competitività dei territori, i processi di liberalizzazione, il governo e la regolazione dei mercati. Inoltre, la mancata individuazione di un più chiaro modello di stato a cui tendere, da centrale a federale, condiziona l'efficacia delle politiche di riforma, lasciando il paese in mezzo a un guado e rendendo sempre più disallineati gli assetti istituzionali e quelli reali. Di tale disallineamento è necessario prendere atto, definendo anzitutto i contenuti di quello che chiameremo "il patto di lucidità", una chiave di lettura dei fenomeni politici, economici e amministrativi e della loro interdipendenza, che consenta al paese di intraprendere un reale processo di cambiamento.
La rivoluzione nella culla. Il declino che non c'è
Francesco C. Billari, Gianpiero Dalla Zuanna
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: XVIII-194
È diffusissima l'idea, divenuta da tempo un luogo comune, che la popolazione italiana sia in declino, a causa dell'invecchiamento e della bassa natalità. Ma davvero le cose stanno così? A leggere questo libro si scopre una realtà molto diversa: in Italia non esiste un vero problema di popolazione, perché una rivoluzione demografica muove oggi i suoi primi passi. Nell'ultimo decennio la rapidità dell'invecchiamento è diminuita, malgrado il continuo aumento della sopravvivenza degli anziani, mentre la crescita della popolazione è stata superiore a quella degli anni Settanta. Le forti immigrazioni, l'aumento della sopravvivenza, la ripresa della natalità, la tenuta dei legami fra genitori e figli interagiscono tra loro in modo positivo, spingendo la popolazione verso nuovi equilibri e aprendo alla società italiana nuove possibilità. Già oggi questa rivoluzione sta cambiando la vita di tutti gli italiani. Tuttavia la rivoluzione demografica non è un pranzo di gala. Servono scelte coraggiose: politici e scienziati sociali hanno grandi responsabilità, affinchè questi mutamenti non generino nuove paure, ma aumentino il benessere e diminuiscano le disuguaglianze.
Lo spazio intermedio. Rete, individuo e comunità
Silvano Tagliagambe
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 248
Oggi spazio pubblico e spazio privato si intrecciano e si intersecano sempre più. Sarebbe però sbagliato ritenere che la contaminazione di questi due poli sia un fenomeno del nostro tempo. Al contrario, esso parte da lontano: a determinare la rivoluzione che ha portato alla nascita del pensiero scientifico sarebbe stato il formarsi di una comunità transnazionale di ricercatori, che poteva fruire di uno strumento efficace di comunicazione, il libro stampato, ma anche dello sviluppo di un sistema postale efficiente e sufficientemente veloce. Il rapido affermarsi della scienza sarebbe da ascrivere soprattutto alla sua natura di istituzione sociale, al cui interno si è da subito riusciti a far convergere l'aspetto privato del calcolo, dell'intuizione, dell'osservazione e della sperimentazione, frutto del lavoro di ogni singolo ricercatore, e quello pubblico della comunicazione e dell'interscambio reciproci. Internet e il world wide web hanno certamente dato un contributo enorme all'arricchimento di uno "spazio intermedio" tra privato e pubblico, tra individuale e sociale. Questo processo non è nato grazie alle tecnologie contemporanee, ma affonda le radici nei primi passi della scienza. Il libro delinea questa storia, ricostruendone il capitolo più recente, quello che parte dagli inizi del secolo scorso.
La qualità delle valutazioni. Una metodologia per riconoscere e misurare l'errore
Luigi Guatri
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 328
I risultati delle valutazioni aziendali sono spesso intesi (e proposti) come dati certi: siano essi espressi entro definiti "intervalli", o ancor più con una cifra unica che vorrebbe lasciar intendere una precisione quasi infinitesimale. Nulla di più falso! Simili convincimenti sono pure illusioni, remote dalla realtà. Nell'Economia aziendale (e in quella sua branca che si occupa delle valutazioni aziendali), come in tutte le scienze, l'errore è un "ospite indesiderato" delle stime; ma ciò nonostante sempre incombente su di esse. E anche qui, come in tutte le scienze, la misura dell'errore è "assolutamente necessaria per conoscere la qualità delle soluzioni e dei risultati". Sia i teorici sia i pratici si sono tuttavia sempre tenuti lontani dall'affrontare il tema. Tanto più che mettere in evidenza gli errori significa, almeno sul piano delle applicazioni, dispiacere a qualcuno o andare contro alcuni interessi (talvolta potenti). Il che non ha mai invogliato nessuno a queste ricerche. Esse, tuttavia, sono diventate ormai indispensabili e appaiono come un approccio innovativo e di grande rilievo sia teorico sia e forse soprattutto - pratico. L'analisi (e la storia) degli errori sono infatti uno dei modi più efficaci e diretti per comprendere come essi possano essere evitati per il futuro.
L'economia del noi. Dall'azione collettiva alla partecipazione politica
Nicolò Bellanca
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2007
pagine: XIII-238
L'origine delle democrazie moderne, secondo Albert Hirschman, non sta nel consenso sui "valori", ma sul dato per cui "gruppi diversi, che per lungo tempo s'erano ferocemente combattuti, hanno dovuto riconoscersi incapaci d'imporre il proprio dominio: la tolleranza e l'accettazione del pluralismo sono state, alla fin fine, il risultato di uno stallo tra gruppi contrapposti aspramente ostili". Oggi però le asimmetrie di potere tra i gruppi sociali sono talmente profonde e persistenti da impedire quello stallo: con amara lucidità, Bertrand Russell profetizzava, già tre quarti di secolo fa, un mondo nel quale "un'autorità centrale avrà nelle sue mani il controllo del mondo intero". Non nella forma di un governo planetario; ma "una società di finanzieri, persuasi che la pace è nel loro interesse". Che Russell avesse ragione? Sono molti gli studiosi che sembrano adattarsi a questa pessimistica conclusione: l'autore non l'accetta. E articola con finezza e rigore, originalità e passione l'ipotesi che si possano formare processi di partecipazione collettiva, e specialmente di partecipazione politica, in grado di modificare gli assetti di potere e determinare nuove strutture istituzionali. La democrazia è allora il potere costituente con cui l'azione collettiva, nelle sue molteplici forme, può modificare le Costituzioni formali date. Il tema è decisivo e l'autore lo esplora nelle sue sfaccettature, offrendo motivi di riflessione forti e innovativi.

