Einaudi: Saggi
Opere mondo
Franco Moretti
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1995
pagine: 241
Vi sono monumenti letterari, "testi sacri", che l'Occidente moderno ha a lungo scrutato senza che la storia letteraria sapesse come classificarli. La dimensione sovranazionale di queste opere è così rilevante da suggerire il titolo e il concetto di Opere mondo. Insomma, ogni cultura nazionale dell'Occidente produce un autore enciclopedico la cui opera copre l'intero spettro sociale e linguistico della sua terra, che fa uso di tutti gli stili e le convenzioni note ai suoi lettori e che diventa oggetto di una attività esegetica così ampia ed insistente da poter essere paragonata a quella condotta sulla Bibbia.
A piene mani
Jean Starobinski
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1995
pagine: 188
Sul dare e sul ricevere si intesse la storia dell'umanità e si costituisce l'esperienza, dal gesto di Eva, che offre il pomo ad Adamo, alla maternità, intesa come "donare la vita". Su questo tema Starobinski interroga la storia, i testi letterari e figurativi che mettono in scena l'atto del donare. Il libro ci racconta la storia di questo concetto ambiguo, dalla Fortuna pagana che regola le sorti del mondo donando a occhi bendati, alla moderna elemosina, valore chiave della coscienza cristiana. Si delinea così il significato di un incantamento, quasi un sortilegio in cui i concetti di buono e cattivo, e forse anche di bene e di male, perdono gli abituali significati, offrendo una chiave di lettura inedita della coscienza e della cultura occidentale.
Il disco di Festo
Louis Godart
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: 150
Scoperto nel 1808 da Luigi Pernier, Il Disco di Festo è stato da quel momento ritenuto uno dei reperti più misteriosi ed affascinanti dell'antichità. Su entrambe le facce è inciso infatti un testo composto da 45 segni, più volte oggetto di interpretazione. Al racconto di questi tentativi è dedicata una parte del libro. L'autore tenta inoltre una disamina scientifica e sistematica di questa scrittura. Ogni singolo segno o gruppo di segni è analizzato e riprodotto. Il sistema di scrittura che viene così svelandosi è messo a confrotno con i segni delle scritture note della Creta minoico-micenea. I segni vengono posti in relazione anche con reperti archeologici di aree affini. Ne derivano spunti per l'interpretazione di questa scrittura.
Le muse d'oltremare. Esotismo e primitivismo dell'arte contemporanea
M. Grazia Messina
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: XXII-221
L'autrice ricompone il percorso del primitivismo in pittura: dal postimpressionismo al primo Picasso, seguendo le fasi di un processo artistico che attraverso Seurat e Gauguin, Derain e Picasso, Matisse, Von Marèes e Klimt riscopre la scultura mediante il recupero di culture figurative arcaiche o extraeuropee.
Ricerca del Rinascimento. Principi, città, architetto
Manfredo Tafuri
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1989
pagine: 384
La sfera e il labirinto. Avanguardie e architettura da Piranesi agli anni '70
Manfredo Tafuri
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1989
pagine: 388
La percezione visiva dell'Italia e degli italiani
Federico Zeri
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1989
pagine: 64
Il fascismo e noi. Un’interpretazione filosofica
Roberto Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
Nel cuore del Novecento l’onda nera del nazifascismo ha rischiato di sommergere l’intera società europea. E non si è ancora del tutto ritirata. La lotta contro di essa resta incerta perché quei linguaggi, quelle immagini, quelle pulsioni c’interpellano direttamente. Riguardano non solo «loro», i fascisti, ma anche «noi». Soltanto riconoscendone l’inquietante latenza nella nostra esperienza, anziché illuderci di esorcizzarla con stanchi rituali, potremo sperare di smontare la sua macchina metafisica. Per quanto in forma aberrante, il fascismo ha sfidato la tradizione filosofica europea sul suo stesso terreno, rovesciando il significato dell’esistenza umana, della vita e della morte. Perciò, prima ancora che sul piano politico, è su di esso che gli va data una risposta. Sulla scorta di un confronto con alcuni dei massimi esponenti del pensiero, della psicoanalisi e della letteratura, da Bataille a Lévinas, da Freud a Schmitt, da Pasolini a Littell, questo libro propone un’interpretazione filosofica dell’evento storico più tragico dell’età contemporanea.
Dieci trip. La nuova realtà degli psichedelici
Andy Mitchell
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 400
Dieci droghe, dieci diversi trip sperimentati e raccontati da un viaggiatore d’eccezione, un neuropsicologo dalla penna raffinata e acutissima, che ci guida in prima persona nell’esplorazione del lato più luminoso e insieme più oscuro degli psichedelici. Un lisergico percorso tra euforia e paranoia, tra scienziati, sciamani, imbroglioni e guru della Silicon Valley. Dieci esperienze, dall’ambito medico a quello cosmologico e spirituale, senza farsi mancare un po’ di sano, o malsano chissà, consumo esclusivamente ricreativo, affrontate talvolta con curioso occhio clinico e talvolta in modo più irresponsabile, meno professionale forse, come un Hunter S. Thompson ma in una giornata di quelle buone. Le droghe psichedeliche stanno vivendo in questo ultimo decennio una vera e propria ribalta. Dopo essere state un argomento di discussione, oltre che un consumo, circoscritto all'interno degli ambienti della controcultura, per finire poi nel dimenticatoio, sono adesso tornate sulla bocca, metaforicamente e non, di molte persone insospettabili: psiconauti in giacca e cravatta e, in particolare, psiconauti medici. Si parla un po' ovunque infatti dell'utilizzo farmacologico delle sostanze psicotrope, della possibilità di trasformarle in medicine «qualunque», in grado di rendere tollerabile un quotidiano diventato per molti insostenibile. Di trasformarle quindi in un'altra fetta di mercato per l'industria farmaceutica, della salute e del benessere. Ma le droghe psichedeliche restano, sotto molti punti di vista, un mistero difficilmente sterilizzabile e decifrabile attraverso sensori che producono un diagramma, difficilmente contenibile in un bugiardino che ci avverte degli effetti collaterali. E forse è giusto così. Forse è giusto che conservino la loro dimensione follemente ricreativa e allo stesso tempo un po' inquietante. Andy Mitchell decide di portarci insieme a lui alla scoperta di questo mistero, assumendo dieci droghe diverse in dieci contesti diversi, da un laboratorio medico nel centro di Londra allo scantinato di un amico passando per un rituale nella foresta amazzonica. E ci mostra così il loro aspetto più imprevedibile, oscuro e al tempo stesso gioiosamente anarchico, tra considerazioni scientifiche e politiche, timori e momenti di spassoso delirio.