Feltrinelli: UNIVERSALE ECONOMICA
L'età verde
Yukio Mishima
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 224
“Su tutti gli uomini incombe, oltre al giorno della benevolenza, anche il giorno della malvagità.” Composto in pochi mesi e terminato nell’ottobre del 1950, "L’età verde" è ispirato alla storia di un personaggio realmente esistito, uno studente di legge che morì suicida dopo il fallimento della finanziaria di cui era presidente. Con un ritmo serrato, da “falso romanzo d’azione”, Mishima ci porta nella frenesia del Giappone del dopoguerra e ci presenta un protagonista che, per sopravvivere alla ferocia e alla meschinità delle persone che lo circondano, decide di diventare truffatore egli stesso e di creare una società che promette a poveri sprovveduti interessi altissimi sui loro investimenti. Il risultato è presto detto: a un’iniziale crescita segue una rovinosa caduta nel disastro economico e nella disperazione morale. Ma Mishima approfitta di questa parabola esemplare per portarci a riflettere sulla natura degli uomini e sul loro modo di rapportarsi ai tempi in cui vivono, permettendoci di cogliere, nell’ambizione smodata dei suoi personaggi, un segreto doloroso sulla formazione dell’essere umano.
Una sera tra amici a Jinbocho
Satoshi Yagisawa
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 176
A Tōkyō c’è un quartiere che raccoglie il più alto numero di librerie al mondo. Si chiama Jinbōchō. Gli amanti dei libri possono trovarci di tutto, dai romanzi dell’epoca Meiji ai copioni teatrali e vecchie mappe, e i cacciatori di edizioni rare fanno base qui. La libreria Morisaki, un piccolo negozio familiare specializzato in letteratura giapponese moderna, riesce a ospitare a malapena cinque persone insieme. I libri si affollano in ogni angolo e, all’arrivo di un cliente, dal bancone fa subito capolino il proprietario, Satoru. Ad aiutarlo ci sono la moglie Momoko e la nipote Takako, che in cambio di qualche ora di lavoro si trasferisce al piano di sopra della libreria per ritrovare se stessa. Takako scopre così una vita nuova, fatta di letture appassionanti, lettori mai sazi e nuovi amici. Soprattutto, si accorge di non essere più sola in mezzo a tutto il grigio di Tōkyō. Perché una libreria – ha scoperto – è popolata di molte più storie rispetto a quelle contenute nei libri. E quelle storie creano legami fortissimi. Come segno di gratitudine, Takako regala un viaggio agli zii, impegnandosi a sostituirli mentre sono via. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E cosa vuole quella donna con l’ombrello rosso in fondo alla strada?
Paolo Borsellino. Essendo Stato
Ruggero Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
“Il vero amore consiste nell’amare quello che non ci piace per poterlo cambiare.” (Paolo Borsellino) L’ultimo secondo di vita di Paolo Borsellino. In questo infuocato residuo di tempo, il magistrato dubita di essere ancora vivo e suppone di essere già morto. E, nel tempo della letteratura, rivive la sua esistenza per raggiungere una lancinante lucidità: l’amore per la sua terra, per la moglie, la madre, i figli, insieme alla lotta contro la mafia e lo Stato deviato sono sottoposti a un luminoso processo interiore che libera pensieri di straordinaria energia umana e civile. Un testo commovente che resuscita lo spirito del grande magistrato ed è presto diventato una messinscena teatrale e un docu-film per la Rai. Arricchito da una deposizione resa da Borsellino al Consiglio superiore della magistratura il 31 luglio 1988, rimasta secretata per ventiquattro anni, questo libro permette di leggere le parole che il magistrato pronunciò in un’atmosfera tesissima, denunciando la solitudine del suo lavoro e il grande ostruzionismo di una macchina statale restia a muoversi per la giustizia. Con una nuova prefazione dell'autore.
La morte in mano
Ottessa Moshfegh
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un’anziana signora, da poco rimasta vedova, va a vivere in una casa in mezzo al bosco. Una mattina, mentre porta a spasso il cane, trova a terra un bigliettino scritto a mano e incorniciato da sassolini: “Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace il suo cadavere”. Nella mente della protagonista iniziano ad affiorare – e poi ad affollarsi con insistenza – varie congetture su chi fosse Magda e sul motivo della sua morte, ma quando le sue supposizioni iniziano a trovare eco nel mondo reale, la sua curiosità si trasforma pian piano in paura. Contemporaneamente, percepiamo una sottile dissonanza, la sensazione che la nostra narratrice abbia perso contatto con la realtà. E mentre lei riavvolge i ricordi della sua vita si fa strada in noi il presentimento che per sciogliere l’enigma ci sia una spiegazione più facile, forse più sinistra, che colpisce vicino a casa.
Canto di D'Arco
Antonio Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 720
D’Arco è un detective. Lo era in vita e ora lo è anche nella città dei morti, nella cui Centrale di polizia continua a prestare servizio. È stato ucciso nella città dei vivi, mentre indagava su una banda di assassini travestiti da manichini nuziali. Un giorno, un misterioso collega e suo superiore gli comunica che i bambini della città dei morti si sono messi improvvisamente a cantare, di notte, nella case, nei grattacieli, e gli affida la missione di fare luce su questa inspiegabile vicenda, a costo di tornare alla fonte stessa del male, nella città dei vivi, per invertire la spirale di dolore che collega il mondo dei vivi e quello dei morti, il passato e il futuro. Inizia così questo trascinante romanzo d’azione e di suspence, dove si parla del male, dell’amore, della luce, del buio, della città dei morti e di quella dei vivi e delle città di confine, dove ci sono enormi lampadari che pendono dal cielo e dove i confini si possono spostare. In questo ”thriller metafisico” Moresco ci colpisce con una scrittura lancinante e intensa, dando vita a una storia poliziesca portata fino ai suoi esiti estremi, mescolando suggestioni letterarie e fumettistiche, sparatorie, amore, morte, paura, coraggio. Il lettore incontra una serie di personaggi violenti e indimenticabili, in qualche modo già post-umani, e attraverso la breccia della letteratura ci risucchia in un mondo che è specchio della dicotomia e dell’abbraccio tra bene e male, luce e ombra, vita e morte.
Io sono un'aliena
Luce D'Eramo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 112
“Se uno apre gli occhi sugli abissi che ha in sé, forse ha maggiori capacità di captare quello che gli è veramente ignoto.” Uscito nel 1999, "Io sono un’aliena" è una lunga riflessione, in parte nata da un colloquio con Paola Gaglianone, in cui Luce d’Eramo rievoca le tappe del suo insolito, scomodo percorso esistenziale e intellettuale. Il filo dei pensieri s’intreccia con le esperienze di vita e di lavoro, dall’infanzia nella Francia del Fronte popolare ai terribili anni della guerra, alla passione per la fantascienza, in un affascinante viaggio dentro i procedimenti di scrittura di una donna veramente “aliena”. In pagine di scarna intensità emotiva, d’Eramo ci apre le porte delle sue convinzioni e del suo sforzo incessante di abbracciare la diversità nel mondo, di riconoscere l’alieno dentro e fuori di noi, di farla finita con l’antropocentrismo su questo piccolo pianeta “solo soletto” ai margini della galassia. Oggi, a cento anni dalla nascita di questa esploratrice dell’Altro, il suo messaggio smuove nel profondo i lettori con un sorriso impunito che viene da un passato drammatico e si apre a un domani impensato.
Non mi ricordo niente
Nora Ephron
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 128
“Vecchie amiche? Direi di sì. Sei molto contenta di vedermi. E io sono molto contenta di vedere te. Ma chi sei?” Nora ha un problema con la memoria. E non c’entra l’età. È una cosa che si trascina da quando aveva trent’anni. Ci sono le prove. I personaggi incontrati di cui non ricorda nulla. Gli eventi, anche importanti, in cui lei era in prima fila e che tuttavia non hanno lasciato traccia: le manifestazioni a Washington contro la guerra in Vietnam, la sera alla Casa Bianca in cui Nixon diede le dimissioni, almeno un centinaio di partite dei Knicks e un’infinità di concerti rock, alcuni persino leggendari. Non è stata a Woodstock – ma che differenza fa? Tanto non se lo ricorderebbe. In questa raccolta di saggi ci sono però anche le cose di cui Nora si ricorda benissimo. Come riuscì a farsi assumere dal “New York Post” a ventun anni. I tabù di sua madre. Le telefonate di suo padre. Perché portò a termine la sceneggiatura di Harry ti presento Sally pur pensando che non valesse niente. L’amore, l’amicizia e la perdita. La sua ricetta dei pancake alla ricotta. Ciò di cui farebbe volentieri a meno e quello di cui invece sentirà la mancanza, quando avrà davvero dimenticato tutto il resto.
Riparare i viventi. Ediz. 70° anniversario
Maylis De Kerangal
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 224
Maylis de Kerangal è un’autrice già affermata in patria quando nel 2013 Feltrinelli la fa conoscere nel nostro paese pubblicando il premiato Nascita di un ponte. Poi, nel 2015, la rivelazione: Riparare i viventi è un caso editoriale che conquista i lettori di tutta Europa, per la sua capacità di bilanciare un sentimento dolorosamente universale e una lingua che fa della sua esattezza un’identità poetica. È la storia di un cuore. Quello di Simon Limbres, che un mattino, di ritorno da una sessione di surf, rimane coinvolto in un incidente fatale. Anche se il suo cuore continua a battere, i medici ne dichiarano la morte cerebrale, dando inizio a una catena inesorabile di azioni per trasportare quell’ultimo guizzo di vita nel corpo di qualcun altro. La decisione terribile dell’espianto viene rimessa nelle mani dei genitori, e nel tempo incantato della letteratura le ventiquattro ore di questa storia si dilatano, accogliendo le voci di quanti, come in un coro greco, si avvicendano attorno al corpo del ragazzo: i medici, la fidanzata, gli infermieri. Un romanzo che ci scaglia addosso una scelta che nessuno vorrebbe mai fare e ci permette di accompagnare, con dolore e speranza, il tragitto di questo cuore così umano – pezzo di carne che pulsa, simbolo e sede della vita intera.
I racconti. Ediz. 70° anniversario
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 176
Per Feltrinelli, Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha rappresentato un momento di svolta. Siamo nel 1958, appena un anno dopo la pubblicazione del Dottor Živago, e Giorgio Bassani si interessa al manoscritto di un autore pressoché sconosciuto. Si tratta, ovviamente, del Gattopardo, che cattura i lettori di tutto il mondo e conquista il premio Strega per la sua capacità di interpretare il tramonto di un’epoca. Del successo del suo romanzo Tomasi di Lampedusa non beneficiò, perché morì prima di vederlo pubblicato. Alla luce di questo, la presente raccolta acquista un peso ancora maggiore, perché riunisce i pochissimi scritti composti parallelamente al romanzo. Nel giro di tre racconti e un testo autobiografico, Tomasi di Lampedusa fa mostra della sua impareggiabile eleganza, spaziando dal ricordo d’infanzia al primo capitolo di un romanzo mai scritto, dalla misura perfetta di La gioia e la legge fino alle pagine traboccanti di La sirena, uno dei racconti più belli del Novecento italiano. Qui, la penna dell’autore sconfina nel surreale mentre segue le vicende del vecchio professore La Ciura, che dopo aver conosciuto l’amore di una sirena in gioventù non riesce più a gustarne altro. Sono pagine incantate che ci permettono di assaporare il piacere della grande scrittura, di perderci in essa come tra le onde del mare.
Aleph. Ediz. 70° anniversario
Jorge L. Borges
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
La storia editoriale di Jorge Luis Borges è in qualche modo anomala. Argentino “di nascita e di temperamento”, come lui stesso amava dire, lo scrittore si distingue per l’enorme erudizione e per un’eleganza nella prosa che ha un sapore quasi europeo. Non è un caso, infatti, che incontri il successo prima in Europa (tra Italia, Francia e Spagna) e solo in un secondo momento in America, spinto dalla crescente ammirazione dei lettori, che lo accostano a figure come Kafka e Joyce. È Feltrinelli a pubblicare, nel 1959, L’Aleph, titolo seminale della sua poetica in cui si riflette un’idea di letteratura come frattale dell’immaginazione, confine tra intuizione e poesia. È una raccolta di racconti che non smettono di essere letti e citati, a partire dal sottile Lo Zahir per arrivare a capolavori come L’uomo sulla soglia e Il morto. Attraversando le architetture paradossali di questi testi, si arriva al racconto che dà il nome al libro, dove la scrittura di Borges ci tuffa pienamente nel dedalo dell’intelletto mettendoci di fronte all’Aleph – oggetto che contiene tutti i luoghi del mondo. Di questo luogo-nonluogo Borges affronta l’impossibilità, e lo fa con una penna che acquista la fermezza dei Vangeli senza rinunciare alla germinazione di immagini, di cortocircuiti, di stimoli per cui si è resa nota in tutto il mondo. “
La banalità del male. Ediz. 70° anniversario
Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 368
“Il mio miraggio è il libro che mette le mani addosso, il libro che sbatte per aria, il libro che ‘fa’ qualche cosa alle persone che lo leggono.” Queste parole di Giangiacomo Feltrinelli non possono non risuonare nella mente quando si affronta un testo come "La banalità del male", che Feltrinelli pubblica nel 1964, un anno dopo rispetto all’edizione originale. È un libro sconvolgente, che merita appieno l’aggettivo “necessario”. Perché a quindici anni dalla fine della Seconda guerra mondiale Arendt ci fa assistere insieme a lei al processo contro Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili dell’organizzazione della “soluzione finale”. Nel resoconto e nella riflessione che ne conseguono l’autrice mostra che, contrariamente a quello che potremmo aspettarci, Eichmann non è un demone con la schiuma alla bocca e l’inconfondibile marchio del male stampato addosso. È un uomo normale. Il naso aquilino, l’occhiale di tartaruga, la corporatura minuta, la stempiatura abbondante. Quando la sua linea di difesa viene impostata su un superficiale “stavo solo eseguendo gli ordini”, si delinea la cupa presa di coscienza di questo volume: solo raramente il male è “grande”; molto più spesso ci somiglia, ha l’abito grigio della compiacenza, ha la sagoma della persona che ci precede nella fila al supermercato. E questo è terrificante. Arendt rifiuta un facile manicheismo e si chiede cosa voglia dire essere umani in un mondo in cui il male può essere tanto banale.
Requiem. Ediz. 70° anniversario
Antonio Tabucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Questo è un libro a suo modo assurdo. Perché qui Antonio Tabucchi – da sempre innamorato del Portogallo – fa una capriola letteraria e scrive la sua Lisbona con l’unica lingua che poteva restituirle il giusto sapore. Compie un trasloco linguistico, e ci conduce al paradosso di leggere la traduzione italiana dell’opera in portoghese di un autore italiano. Certo, è un trasloco che si porta dietro delle conseguenze, degli inciampi. E infatti il protagonista di questa storia si trova catapultato in una Lisbona torrida e deserta, senza sapere come né perché. Solo una cosa sa: che a mezzanotte dovrà incontrare un fantasma. Nelle dodici ore che lo separano dall’appuntamento, inizia a muoversi in uno stato sospeso tra sogno e realtà, attraverso associazioni dell’inconscio che lo portano da una parte all’altra della città. Ma il suo andare dilata il tempo, lo spazio delle ore si espande e accoglie i ricordi del passato, tutto mescola, tutto allucina. E la soglia tra morte e vita sfuma, si posa leggera sull’orizzonte lontano del mare. Una lettura spiazzante, a tratti inquietante e a tratti dolcissima, dove Tabucchi fa mostra di una finezza ineguagliata nell’omaggiare il paese e la lingua che erano per lui luogo di affetto e di riflessione.