Firenze University Press: Biblioteca di studi slavistici
Studi italiani di linguistica slava. Strutture, uso e acquisizione
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2015
pagine: 448
I saggi qui pubblicati documentano le più recenti ricerche linguistiche svolte nell'ambito della slavistica italiana. I contributi raccolti nella prima parte del volume studiano le strutture morfologiche e sintattiche di varie lingue slave; la seconda parte è dedicata all'uso linguistico; l'ultima contiene tre studi sperimentali sull'acquisizione delle lingue slave, un ambito di ricerca particolarmente promettente sia per le applicazioni glottodidattiche, sia per il contributo agli studi sul rapporto fra pensiero e linguaggio. Diverse sono le lingue slave studiate (il ceco, il polacco, il russo, lo sloveno, i dialetti ucraini, le lingue slave meridionali, tra cui le parlate dei pomacchi nei monti Rodopi), diverse le prospettive (diacronica e sincronica) e vari gli approcci metodologici, a testimonianza della ricchezza e della progressiva maturazione degli studi linguistici all'interno della slavistica italiana.
Primavera di Praga, risveglio europeo
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2011
pagine: 189
Il trascorrere del tempo non ha attenuato l'interesse e il fascino esercitati dalla Primavera di Praga. La riprova si è avuta in occasione delle celebrazioni del quarantesimo anniversario degli avvenimenti cecoslovacchi del 1968, salutate in tutta Europa e nella stessa Italia da una fitta serie di conferenze, di mostre, di pubblicazioni. Anche il presente volume nasce da un'iniziativa dedicata a questo anniversario, il convegno Primavera di Praga, risveglio europeo. Attraverso le riflessioni di dodici autori italiani e cechi, esso aiuta a ricordare e a ricostruire quello che fu, pur con i suoi limiti e le sue contraddizioni, il più meditato e anche il più generoso tentativo di riforma del socialismo reale.
Firenze e Dubrovnik all'epoca di Marino Darsa (1508-1567). Atti della Giornata di studi (Firenze, 31 gennaio 2009)
Paola Pinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2010
pagine: 98
Ivan Aleksander (1331-1371). Splendore e tramonto del secondo impero bulgaro
Alberto Alberti
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2010
pagine: 246
Il lungo regno di Ivan Aleksandar (1331-1371), penultimo imperatore bulgaro prima della conquista turca, fu caratterizzato da una serie di vittoriose campagne militari a spese della Serbia e di Bisanzio, ma soprattutto da un'intensa produzione culturale, in buona parte voluta e finanziata dallo stesso sovrano. I decenni centrali del XIV secolo sono di cruciale importanza per la successiva evoluzione culturale della Bulgaria e dell'intera Slavia Ortodossa, eppure a tutt'oggi mancano studi ampi e approfonditi sulla figura di Ivan Aleksandar. Le notizie di cui disponiamo in realtà non sono poche, ma risultano disperse nelle fonti letterarie, nei colofoni dei manoscritti, nella documentazione epigrafica, oltre che, naturalmente, negli atti ufficiali promulgati dall'imperatore. Il presente volume tenta di ricostruire, attraverso l'analisi di questa documentazione, la figura del sovrano, l'ambiente in cui visse e operò, la grandezza e gli errori, la parallela attività di stratega e di illuminato mecenate. Per la prima volta il lettore italiano trova qui raccolte e tradotte tutte le fonti manoscritte riguardanti il sovrano bulgaro. Per completezza, il volume riporta in appendice i testi originali della tradizione slavo-ecclesiastica.
Il matriarcato slavo. Antropologia culturale dei protoslavi. Volume Vol. 1
Evel Gasparini
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2010
pagine: 846
Il volume è il frutto degli studi e delle ricerche che Evel Gasparini compì durante l'arco della sua vita. Affascinato dall'ipotesi di una stretta connessione fra la proprietà collettiva delle terre e l'antico substrato agricolo-matriarcale della civiltà slava, Gasparini si lanciò nella titanica impresa di analizzare le fonti archeologiche e storiche sulla prima civiltà slava. Basandosi su un'idea di cultura elaborata in campo etnologico, egli mise in luce alcune contraddizioni nell'applicazione del paradigma indoeuropeo alla civiltà slava e individuò una serie di elementi a dimostrazione del substrato matriarcale. Grazie a conoscenze non comuni in antropologia culturale e a profonde competenze linguistiche, nel Matriarcato slavo Gasparini delinea un panorama complesso, dall'economia alla struttura sociale, dalle tradizioni religiose alla musica e alle danze. Scomparso dal mercato editoriale, il volume viene ora riproposto in una nuova, più agevole veste, corredata dall'appendice Finni e slavi - che doveva rappresentare un ulteriore capitolo del Matriarcato, ma ne restò esclusa -, da una dettagliata prefazione di Remo Faccani, che di Gasparini fu discepolo, e da una bibliografia delle opere dello studioso curata da Donatella Possamai.
Santità e agiografia al femminile. Forme letterarie, tipologie e modelli nel mondo slavo orientale (X-XVII sec.)
Maria Chiara Ferro
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2010
pagine: 272
Il volume offre lo studio di ventiquattro testi della produzione letteraria slavo-ecclesiastica, composti per narrare la biografia e celebrare la memoria di undici sante della Chiesa ortodossa russa, vissute tra il X e il XVII secolo: Ol'ga di Kiev, Evfrosinija di Polock, Fevronija di Murom, Evfrosinija di Suzdal', Anna di Kasin, Sof'ja di Tver, Vassa di Niznij Novgorod, Julianija di Vjaz'ma, Evdokija di Mosca, Sof'ja di Suzdal', Julianija di Lazar'evo. Lasciando agli storici il compito di stabilire l'attendibilità dei resoconti agiografici tramandati dalle fonti, l'autrice intende mettere in rilievo l'influenza culturale dei testi in esame. L'analisi degli stilemi, dei motivi e delle citazioni biblico-liturgiche in essi contenuti rivela un profilo caratteristico dell'agiografia al femminile e individua l'immagine della 'sposa di Cristo' come modello di santità per le donne. Tale prospettiva di lettura costituisce un primo approccio a tematiche trattate fino ad ora solo in maniera superficiale e saltuaria per la tradizione slavo-orientale, le quali, invece, cominciano a ricevere la dovuta attenzione in ambito latino e bizantino.
Censura, istituzioni e politica letteraria in URSS (1964-1985)
Maria Zalambani
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2010
pagine: 284
La società sovietica è sempre stata caratterizzata da un forte istituto censorio che di fronte al potere della parola scritta ha messo in opera una serie di istituzioni altamente repressive. Ma la censura non necessariamente esercita il suo potere attraverso forme coercitive; ci sono modalità di intervento che si espletano attraverso una complessa rete di istituzioni culturali, in grado di "produrre" la società, espungendo pensieri ed atteggiamenti pericolosi per il sistema ed organizzando al contempo una serie di organismi destinati a forgiare comportamenti e mentalità ortodossi, tanto da rendere spesso quasi inutile la funzione del censore esterno, sostituito dal "censore dell'anima". Il libro qui presentato cerca di evidenziare questo secondo aspetto della censura, senza tuttavia trascurare la grande macchina repressiva messa in atto dal potere sovietico.
Predicatori nelle terre slavo-orientali (XI-XIII sec.). Retorica e strategie comunicative
Francesca Romoli
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2009
pagine: 386
Il volume offre un quadro della letteratura omiletica del periodo kieviano (XI-XIII sec.) attraverso i profili di quattro predicatori: il metropolita Nikifor I (morto nel 1121), Serapion Vladimirskij (morto nel 1275), Luka Zidjata (morto nel 1059) e l'igumeno Moisej (morto nel 1187). Adottando una prospettiva che tiene conto da un lato delle metodologie recentemente applicate allo studio dell'omiletica medievale occidentale e bizantina, e dall'altro di alcuni recenti studi che concernono la forma retorica e l'uso delle citazioni, l'autrice indaga la funzione delle citazioni bibliche e liturgiche nei testi della tradizione omiletica slavo-orientale, proponendone un'interpretazione in chiave non soltanto retorica ma anche di linguistica pragmatica.
Alfavitar. Un abbecedario nella Russia del Seicento
Maria Cristina Bragone
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2008
pagine: 288
Raccontare la Slovenia. Narratività ed echi della cultura popolare in «Die Ehre Dess Herzogthums Crain» di J. W. Valvasor
Maria Bidovec
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2008
pagine: 412
Il presente studio, sulla base di un'attenta lettura dei quattro volumi che costituiscono l'opera principale di Johann Weichard Valvasor, si è proposto di individuare tutti quei passi che possono essere considerati unità narrative, dotandole di una numerazione progressiva, catalogandole per tipi e corredandole di un breve sommario. Il corpus così ottenuto riportato in appendice è stato descritto e valutato. Singole unità narrative sono state poste infine a confronto con racconti o canti popolari di analogo contenuto. Il lavoro si conclude con una valutazione della narratività di Valvasor, conferendo così a questo autore una collocazione nuova nella storia culturale e letteraria della Slovenia.
Kiev e Leopoli. Il «testo» culturale
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2007
pagine: 244
Kiev ha sempre manifestato una capacità assimilatrice sorprendente, creando in varie epoche contesti plurietnici, pluriconfessionali e pluriculturali di vario tipo. Pensare al "testo kieviano" porta inevitabilmente a considerare l'altro "testo emblematico" dell'identità ucraina, quello di Leopoli, non meno composito. Pubblichiamo qui i contributi presentati a un Convegno (Milano, febbraio 2007) dedicato al "testo culturale" di Kiev e di Leopoli. Gli autori sono specialisti dai profili culturali molto diversi tra loro. Il volume, dal carattere volutamente interdisciplinare, si inserisce nel panorama italiano ed internazionale come una fonte utile anche per il pubblico non specialistico per la ricchezza e varietà delle informazioni, ed è uno dei pochissimi libri dedicati all'Ucraina accessibili in italiano. Certamente gli argomenti affrontati in questa sede rappresentano solo una minuscola parte del vasto spettro di questioni e problemi che riguardano la specificità e la pluralità di Kiev e Leopoli.
Slavica biblioteconomica
Gabriele Mazzitelli
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2007
pagine: 162
I saggi di Gabriele Mazzitelli qui raccolti, pur composti in anni diversi e caratterizzati da un'indubbia varietà tematica e molteplicità di approcci, sembrano scaturire tutti da un preciso e organico progetto d'indagine. Sono tutti contraddistinti, infatti, dall'amore per il libro, visto, da un lato, come oggetto irripetibile e magnifico, prodotto del genio individuale e del retaggio culturale, e, dall'altro, come tramite di conoscenza, di legame intellettuale e spirituale. Il libro amato da Mazzitelli è quello della ricca e variegata tradizione culturale slava, il libro russo, in primo luogo ma non solo, e non nell'astratta dimensione della dotta citazione bibliografica, bensì nella viva, mutevole e talvolta peritura dimensione della biblioteca, vista come vivente luogo d'incontro e di studio. La vita del libro slavo in Italia dipende dalla sua piena fruibilità e dalla sua piena valorizzazione. Gli studi contenuti in questo volume costituiscono un passaggio obbligato verso la piena realizzazione di questo compito.