Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Franco Cosimo Panini: Saggi

Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola

Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola

Alessandro Ricci, Carlotta Bilardi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2021

pagine: 232

Il volume contestualizza la decorazione di Palazzo Farnese a Caprarola nel contesto sociale, politico e artistico dell’epoca tardo-rinascimentale. Concentrandosi soprattutto sulla stanza del Mappamondo, gli autori ricostruiscono l’uso celebrativo e politico a cui si prestava la raffigurazione artistica, apparentemente neutra e scientifica, del territorio. Articolato in sette capitoli di ampio respiro, questo volume dà al lettore le chiavi di lettura non solo di un monumento straordinario (che per la sua ricchezza è stato spesso utilizzato nel cinema per “interpretare” palazzi vaticani) ma di un intero fenomeno artistico e politico, al quale appartengono altri esempi in Italia e in Europa.
28,00

Benedetto Bacchini nell'Europa tra Sei e Settecento. Libri, arte e scienze

Benedetto Bacchini nell'Europa tra Sei e Settecento. Libri, arte e scienze

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2021

pagine: 300

Benedetto Bacchini (1651-1721), abate di San Pietro di Modena, tenne le fila della rete culturale europea, pur avendo speso gran parte della propria vita tra la Parma dei Farnese e la Capitale degli Estensi. Egli, a esclusione degli ultimi anni, fu infatti tra i protagonisti della stagione della comunicazione scientifico-letteraria senza confini nazionali la quale suscitava itinerari culturali per musei, archivi e biblioteche d'Europa, alimentava fitti carteggi manoscritti, spronava alla cura di archivi e biblioteche, sollecitava la pubblicazione di libri, giornali e periodici a stampa, con il compito di elaborare, annunciare e dar risonanza alle nuove conoscenze. II monaco, archivista e bibliotecario oltre che storico, coltivò molti campi del sapere erudito del suo tempo, perché strenuo difensore dell'unità delle scienze e delle arti. II volume contiene un'importante schedatura dell'epistolario di Bacchini e la trascrizione di diverse lettere finora inedite.
35,00

Leonardo e l'architettura

Leonardo e l'architettura

Sabine Frommel, Jean Guillaume

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2020

pagine: 134

Leonardo da Vinci ci ha lasciato centinaia di disegni d'architettura, perlopiù bozze e schizzi, raramente annotati e spesso legati tra loro da un rapporto intricato. Questa produzione grafica, che esprime diverse fasi della sua riflessione concettuale, rappresenta ancora una sfida per lo studio della storia dell'architettura. Alcuni disegni riguardano progetti concreti e riconoscibili, ma la maggior parte è dedicata a ricerche su soggetti che stimolano l'interesse del maestro toscano. Il presente volume esamina anche i rapporti diretti e indiretti che Leonardo stabilisce con i suoi committenti e le dinamiche di migrazione di certi suoi concetti. Viene così a distinguersi il carattere singolare del suo immaginario architettonico ed emergono gli elementi in comune con le opere dei maestri coevi. Seguendo criteri cronologici e tipologici, il volume si concentra su specifici temi della produzione artistica e progettuale di Leonardo: l'"Architettura dipinta" (punto di partenza della sua successiva attività a carattere monumentale), l'architettura religiosa, i monumenti sepolcrali, le dimore, le ristrutturazioni urbane e le fortificazioni. Una particolare attenzione è dedicata al linguaggio architettonico, alle creazioni effimere e a dettagli come le scale. Si intende inoltre definire il contesto storico ed esaminare il processo di assimilazione di certe idee che Leonardo eredita dal Rinascimento italiano, soprattutto durante l'attività presso la corte di Francesco I alla fine della sua carriera. Ci si propone, in ultimo, di considerare la fortuna del suo pensiero architettonico nel vasto panorama del Quattrocento e del Cinquecento. Il presente libro si inserisce tra le iniziative svolte nel 2019, anno del cinquecentenario anniversario della morte di Leonardo da Vinci, e aspira ad alimentare il dialogo interdisciplinare dedicato a questa figura chiave del Rinascimento europeo.
35,00

Marzabotto parla

Marzabotto parla

Renato Giorgi

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2019

pagine: 192

Il tempo, con il suo scorrere, rende alcuni avvenimenti, alcuni fatti, alcune testimonianze più attuali e più cogenti, li riempie di cariche profetiche uniche. E il caso del libro di Renato Giorgi Marzabotto parla, che esce in una nuova edizione. Il volume fu pubblicato per la prima volta nel 1955 e riedito ben 15 volte fino al 2007. Diventò subito un punto di riferimento per la memoria di quella infinita tragedia di un'intera collettività che ha nome "Strage di Monte Sole - Marzabotto", che ancora oggi ci interroga e ci spaventa con la forza e la vividezza dell'ora presente. Renato Giorgi aveva provato tanti anni fa a consegnare alla memoria collettiva le forme di una tragedia. Aveva cominciato a sottrarre il ricordo dall'urlo afono del cuore e delle viscere dei singoli, per dargli la dignità e l'onore del riconoscimento comunitario. Solo in questo modo, infatti, l'accadimento brutale, l'offesa assoluta, l'annichilimento fisico, morale e antropologico - tratti caratteristici della Strage - possono entrare nelle narrazioni del Paese, nelle nervature della sua costituzione, negli alimenti civili delle sue giovani generazioni.
15,00

Da Gerusalemme a Pechino, da Roma a Vienna. Sul «Saggio di architettura storica» di J.B. Fischer von Erlach

Da Gerusalemme a Pechino, da Roma a Vienna. Sul «Saggio di architettura storica» di J.B. Fischer von Erlach

Monica Preti, Marco Folin

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2019

pagine: 259

Composto fra il 1705 e il 1712, rielaborato negli anni successivi e infine pubblicato nel 1721, il "Saggio di architettura storica" nasce come un'opera aperta, in cui J.B. Fischer von Erlach continuò per anni a riversare disegni e progetti sollecitati da stimoli di varia natura. Nelle sue tavole - qui integralmente riprodotte - troviamo accostati i grandi monumenti della tradizione occidentale, dal tempio di Salomone alle Meraviglie del mondo, a una serie di edifici del vicino e lontano oriente (dal mondo ottomano alla Cina): gli uni e gli altri posti sullo stesso piano dell'architettura barocca viennese in base al principio che "i gusti delle nazioni non differiscono in architettura più di quanto non capiti nelle maniere di vestirsi o di cucinare le carni". Quale il significato di questa raccolta tanto stravagante quanto originale? Dobbiamo vedervi un primo, epocale, tentativo di andare al di là dei canoni consolidati della tradizione vitruviana? Oppure al contrario un'operazione essenzialmente etnocentrica, che proiettava sulla sfera dell'immaginario architettonico le mire universalistiche del colonialismo europeo? Probabilmente Fischer von Erlach, come la maggior parte dei suoi contemporanei, non avrebbe colto il senso della domanda. Quel che si respira, nelle sue tavole, non è una chiara consapevolezza dei processi in atto, ma il confuso sedimentarsi di stimoli eterogenei, a volti contraddittori, lasciati filtrare da quella che sembra essere stata una delle doti migliori dell'architetto: la sua irrequieta curiosità, la sua prensile capacità di orecchiare. Ponendosi in ascolto, sentiamo ancora gli echi delle frequentazioni romane della sua gioventù - le voci di Athanasius Kircher e Giovanni Pietro Bellori, Gian Lorenzo Bernini e Carlo Fontana - convivere con gli incontri e le letture degli anni viennesi: Leibniz, Heraeus, Wren... e poi la letteratura di viaggio e le guide antiquarie, gli atlanti storici e i teatri di città, le raccolte di vedute e i libri di architettura, le accademie scientifiche e le biblioteche di corte, le missioni gesuitiche e le Wunderkammern, le discussioni sulla lingua universale e la passione per l'Egitto, su tutto la travolgente espansione della città di Vienna e la sensazione che la storia si era rimessa in moto.
28,00

«Ebbi fame e mi deste da mangiare». Luoghi, principi e funzioni della «charitas» veneziana 1206-1806

«Ebbi fame e mi deste da mangiare». Luoghi, principi e funzioni della «charitas» veneziana 1206-1806

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2018

pagine: 198

Nella Venezia della prima età moderna la carità non era solo un'importante virtù cristiana: l'elargizione di cibo e altri beni ai bisognosi era un importante strumento di controllo dell'ordine sociale esistente. Istituzioni caritatevoli come le Scuole Grandi avevano al centro delle proprie attività il sostegno ai propri confratelli bisognosi, e la povertà era così diffusa che non era infrequente che anche i nobili si trovassero nella condizione di dovere dipendere dalla benevolenza dei più abbienti per sopravvivere. Un'attività così estesa e centrale nella vita cittadina ha lasciato numerose testimonianze non solo nei documenti ufficiali ma anche nei grandi cicli pittorici prodotti in quegli anni, consentendo così agli studiosi di ricostruirne le dinamiche nel dettaglio. Questo volume, nato da un convegno tenuto alla Scuola Grande di San Marco a Venezia, affronta il tema della carità a Venezia con un approccio multidisciplinare, che incrocia la storia dell'arte, la ricerca storico-sociale e storico-economica, per restituire attraverso i secoli lo spaccato di una società, della propria ideologia e della propria auto-rappresentazione.
25,00

Benedettini in Europa. Cultura e committenze, restauri e nuove funzioni

Benedettini in Europa. Cultura e committenze, restauri e nuove funzioni

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2018

pagine: 268

La terza raccolta di saggi nata dal Centro Studi dell'Abbazia dei Padri Benedettini di San Pietro in Modena ha al centro l'esperienza della Congregazione di Santa Giustina, poi cassinese, che svolse un ruolo fondamentale nella vita culturale, spirituale e artistica dell'Italia tra XV e XVI secolo. All'interno della "rete" dei monasteri riconducibili alla Congregazione circolavano persone, e con loro idee e progetti; le modalità di questo fenomeno sono ancora da studiare a fondo, ma questo volume offre agli studiosi e al lettore gli strumenti per raggiungere una nuova consapevolezza metodologica, attraverso approfondimenti storico-documentari, analisi delle decorazioni delle chiese abbaziali e indagini sulla vita spirituale e culturale dei padri benedettini cassinesi. L'approccio interdisciplinare del Centro Studi, che unisce le discipline teoriche alle pratiche del restauro, dell'archeologia e della diagnostica, si esplicita nella presenza di saggi che affrontano il tema della tutela e della valorizzazione di monasteri benedettini in Italia e in Europa. Da San Pietro in Modena al monastero di Altenburg in Austria, passando per Praglia, San Giorgio Maggiore a Venezia, San Vitale a Ravenna, San Benedetto Po, San Sisto a Piacenza, San Giovanni Evangelista a Parma, Santa Maria della Neve a Torrechiara presso Parma, i monasteri della Lorena e Miistair in Svizzera, si compone così il ritratto di un ambiente culturale vibrante, la cui eredità è ancora viva e da preservare.
25,00

Arte nei monasteri, arte per i monasteri. Scrittura, arte e architettura presso i Benedettini e altri ordini religiosi

Arte nei monasteri, arte per i monasteri. Scrittura, arte e architettura presso i Benedettini e altri ordini religiosi

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2016

pagine: 186

Questa raccolta, con la quale si prosegue la pubblicazione degli studi su San Pietro di Modena, accoglie il lavoro di studiosi e giovani ricercatrici e ricercatori su singoli temi o interrogativi che riguardano la cultura monastica nel suo insieme. Nella prima sezione sono indagati il significato dell'arte monastica alla luce della spiritualità espressa nei cenobi dei primi secoli cristiani e la circolazione dei manoscritti entro la fitta rete di monasteri che nel corso del Medioevo furono fondati in ogni punto d'Europa. Nella seconda viene approfondito lo studio del complesso benedettino modenese attraverso una molteplicità di pumi di vista disciplinari. I temi trattati sono la vita economica del cenobio, la composizione della biblioteca monastica secondo l'inventario del Cinquecento, oltre al fiorire delle committenze nel XVI secolo; ma anche le novità emerse dalle indagini interdisciplinari sul complesso iter costruttivo del monastero e le proposte per la sua conservazione. La terza sezione apre ad altre realtà monastiche, modenesi o collegate a committenze estensi, fra XV e XIX secolo. Si affrontano la decorazione della sagrestia della chiesa dei Carmelitani Calzati, la ricostruzione delle fasi decorative della chiesa delle monache Domenicane, e una ricchissima committenza - fino a oggi pressoché ignorata - della duchessa reggente di Modena, Laura Martinozzi d'Este, per Aix-en-Provence. I risultati di uno scavo archeologico permettono infine di indagare sui corredi ceramici delle Agostiniane di San Paolo e dei monaci Benedettini, contribuendo a rivelare quanto sia produttivo l'intreccio delle discipline e dei metodi, che sappia tener conto delle molteplici e complesse testimonianze che provengono dal passato.
25,00

«L'aquila e il pardo». Rinaldo I e il mecenatismo di casa d'Este nel Seicento

«L'aquila e il pardo». Rinaldo I e il mecenatismo di casa d'Este nel Seicento

Sonia Cavicchioli

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2015

pagine: 139

La fase iniziale del ducato di Rinaldo d'Este, dalla successione a Francesco II alla celebrazione del funerale della consorte, morta in conseguenza di un parto (1694-1711), è fra i periodi meno studiati della storia estense. Rinaldo è per lo più ricordato come un duca rigido e bigotto, che avrebbe imposto alla corte di Modena abitudini e costumi vicini a quelli della sua precedente vita ecclesiastica. La prima fase del suo ducato è però caratterizzata da un'intensa attività mecenatesca, promossa nonostante la difficile fase politica e storica vissuta da Modena. In questo volume, Sonia Cavicchioli indaga in primo luogo sul Palazzo Ducale di Modena, a cui Rinaldo si dedica intraprendendo la decorazione degli ambienti principali, il salone d'onore e la prima camera dell'appartamento di facciata, e definendo gli ornati dei due ambienti successivi: lavori la cui portata simbolica lo induce a misurarsi con la tradizione di famiglia. La ricerca, attraverso una prospettiva di lunga durata, evidenzia la continuità dinastica nell'adozione di temi e pattern decorativi, facendo luce su alcuni momenti fondamentali del Seicento estense, finora lasciati in ombra dagli studi. Analogamente, il seguito del libro si orienta sullo studio dei rituali celebrativi e delle "allegrezze", i festeggiamenti a cui i signori di antico regime affidavano essenziali compiti di promozione, se non di propaganda in senso moderno. Si tratta del secondo ambito di interesse di Rinaldo, che di nuovo lo lega al passato dinastico...
20,00

Giulio Romano e l'arte del Cinquecento

Giulio Romano e l'arte del Cinquecento

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2014

pagine: 382

Giulio Romano: "that rare italian master" lo definì Shakespeare che lo citò, unico artista italiano, nel suo teatro. Vasari lo elogiò come uomo virtuoso e lo esaltò come artista; sommi architetti e pittori, in Italia e oltralpe, ne emularono le prodigiose invenzioni. Allievo prediletto ed erede di Raffaello, accettò di trasferirsi a Mantova su invito di Federico II Gonzaga nel 1524 e il piccolo principato, illustrato nel Quattrocento dall'arte di Pisanello, Alberti e Mantegna, tornò ad essere teatro di creazioni d'avanguardia. Palazzo Te, i nuovi appartamenti di Palazzo Ducale, la cattedrale, i disegni e i progetti che scaturivano copiosi dalla sua mente assunsero rilievo esemplare nella storiografia e nella prassi dell'arte. Si fa giustamente risalire alla tesi di laurea di Ernst Gombrich (1933) il rinnovamento degli studi su Giulio, ma le pubblicazioni e i restauri succeduti a quella coltissima premessa hanno rivelato, e stanno ancora ponendo in risalto, ininterrotte e complesse trame che dagli exempla del maestro si estendono a vari campi dell'espressione figurativa e del pensiero critico, sino ai nostri giorni. Lo hanno dimostrato tappe miliari come la mostra e il catalogo curati da Tafuri nel 1989, la monografia di Belluzzi su Palazzo Te nei "Mirabilia Italiae" (1998), e le recenti indagini, esposte nel convegno "Giulio Romano e l'arte del Cinquecento", del quale si pubblicano ora gli atti.
35,00

Carte dipinte. Arte, cartografia e politica nel Rinascimento

Carte dipinte. Arte, cartografia e politica nel Rinascimento

Francesca Fiorani

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2009

pagine: 400

38,00

Jacopo Tintoretto. Il miracolo dello schiavo

Jacopo Tintoretto. Il miracolo dello schiavo

Roland Krischel

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Cosimo Panini

anno edizione: 2006

pagine: 58

Messo alla tortura dal suo signore per avere osato recarsi in pellegrinaggio alla tomba di san Marco. uno schiavo giace riverso al suolo, mentre dal cielo, in uno scorcio acrobatico, piomba sulla folla l'evangelista protettore di Venezia, spezzando tra lo stupore degli astanti gli strumenti del martirio. Con la stessa violenza con cui un fiotto accecante di luce illumina il momento culminante del miracolo, irrompe così sulla scena artistica veneziana, a soli trent'anni, il genio folgorante di Jacopo Tintoretto, che con questa tela, collocata nell'aprile 15-18 nella Sala del Capitolo della Scuola Grande di San Marco e oggi alle Gallerie dell'Accademia, entra definitivamente a far parte della ristretta cerchia dei protagonisti della pittura del tempo. Eminente studioso di arte veneta e finissimo interprete delle straordinarie doti creative del Tintoreno, Roland Krischel ricostruisce in questo saggio la genesi. La committenza, il contesto storico-sociale e le complesse ascendenze di ordine artistico e iconografico all'origine del capolavoro, illustrando il clima di interesse e di curiosità ma anche di accesi contrasti suscitato dall'opera e sottolineando l'eccezionale carica innovativa del dipinto e la portata rivoluzionaria del messaggio tintorettesco, capace di rinnovare radicalmente non solo il linguaggio figurativo lagunare ma gli stessi canoni della pittura italiana del Rinascimento.
25,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.