Giappichelli: Ethos/nomos
La dimensione normativa dei diritti sociali. Aspetti filosofico-giuridici
Silvia Zullo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: VI-182
Uno dei problemi più urgenti relativamente ai diritti sociali, intesi come istanze etiche e pretese di giustizia a tutela degli interessi dell'individuo e della società, riguarda la questione della loro esigibilità: il fatto che a questi diritti non corrispondano tutele reali, li espone costantemente al rischio di essere considerati meri obiettivi programmatici o "diritti di carta", cioè proclamati e affermati in trattati, dichiarazioni, costituzioni, ma costantemente violati o inattuati, spesso dagli stessi governi che dovrebbero garantirli. A partire dall'indagine sulla componente normativa riferita alle nozioni di diritto-pretesa {right-claim), doveri, interessi, bisogni, questo volume si interroga sulla possibilità di considerare i diritti sociali come diritti umani e diritti fondamentali la cui effettività è vincolata, in prima istanza, a ragioni morali sostanziali. Ne deriva che l'esigibilità dei diritti sociali non può dipendere esclusivamente da condizioni quali la disponibilità di risorse e lo sforzo di legittimazione sostanziale da parte degli apparati pubblici, sebbene occorrano prestazioni e risorse in grado di consentire alle istituzioni pubbliche di realizzarne i contenuti reali. Sullo sfondo di questa indagine, a titolo esemplificativo, vi è il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria che, in quanto diritto sociale umano e fondamentale, si presenta altamente problematico per quel che riguarda la sua esigibilità.
More geometrico. La teoria assiomatizzata del diritto e la filosofia della democrazia di Luigi Ferrajoli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: VI-151
Principia iuris. Teoria del diritto e della democrazia (Roma Bari, Laterza, 2007) è un'opera fondamentale nel pensiero giuridico contemporaneo. Con la sua pubblicazione Luigi Ferrajoli ha messo a frutto una ricerca quarantennale, proponendo la versione compiuta della sua teoria assiomatizzata del diritto e la summa della sua visione teorico-giuridica e filosofico-politica. Questo libro, che si origina da un seminario organizzato dall'Università di Camerino, presenta alcuni fra i contributi italiani al dibattito internazionale sull'opera di Ferrajoli. Pietro Costa offre un'introduzione critica alla lettura di Principia iuris. Alfonso Catania, Geminello Preterossi, Luca Baccelli, Giuseppe Palmisano pongono questioni sulla costruzione assiomatica della teoria e sul ruolo normativo che assume nei confronti del diritto, sui rapporti fra diritto e potere nel paradigma costituzionalistico, sulla concezione dei diritti fondamentali e dell'universalismo, sullo status e le trasformazioni del diritto internazionale. Nel suo saggio "La logica nel diritto e nella teoria del diritto" Ferrajoli replica ai suoi critici affrontando nel dettaglio i temi che hanno sollevato.
Costituire. Uno studio di ontologia giuridica
Corrado Roversi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: VIII-208
I fenomeni istituzionali consistono di regole, esistono in virtù di regole, per certi versi impongono la conoscenza di regole. Regole sono alla base di molti dei nostri discorsi ed attività: quando ci chiediamo come formulare un contratto, quando discutiamo sulla migliore riforma del lavoro o quando valutiamo la pagella scolastica dei nostri figli. Ma com'è possibile che un intero dominio della realtà sociale, con il quale quotidianamente dobbiamo misurarci, sia costituito tramite regole? Come possono delle regole creare qualcosa, essere cioè regole costitutive? E un problema ontologico: di ontologia delle istituzioni. Questo volume si interroga sulla possibilità, la natura e le modalità del processo con cui i più diversi fenomeni istituzionali vengono costituiti tramite regole. Esso si sofferma sulla peculiare realtà delle regole costitutive: se ad esempio si tratti di stati mentali, contenuti testuali, atti autoritativi, o semplici condizioni logiche. Ma esso affronta anche il modo in cui regole costitutive creano concetti istituzionali: quale sia il contenuto semantico di tali concetti, la natura delle loro mutue relazioni, il ruolo del contesto nella loro formazione.
Il liberalismo coloniale di Alexis de Tocqueville
Lucia Re
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: IX-288
Alexis de Tocqueville è considerato uno dei massimi esponenti del liberalismo europeo ottocentesco. A lui si deve il grande affresco della democrazia americana, che ancora oggi è un punto di riferimento del pensiero liberal-democratico. Egli fu anche un importante uomo politico. In questa veste, si impegnò per molti anni in favore della colonizzazione francese dell'Algeria, lasciando sul tema numerosi scritti. Questi scritti sono stati tuttavia trascurati dalla letteratura che si è interessata al suo pensiero. Tocqueville vi tesse un elogio della conquista coloniale che mal si concilia con l'immagine del grande filosofo liberale, ostile alla schiavitù e critico nei confronti del trattamento riservato negli Stati Uniti ai nativi americani.
Questioni di spazio. La terra, il mare, il diritto secondo Carl Schmitt
Filippo Ruschi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: 333
"I grandi atti primordiali del diritto restano invece localizzazioni legate alla terra". Cari Schmitt, attraverso una sapiente archeologia concettuale, ha riportato alla luce la dimensione "spaziale" del diritto. È stata la terra il perno su cui si è incardinato e strutturato il consorzio umano, la matrice del diritto. A questo spazio positivo, però, ha corrisposto una dimensione negativa, respingente, intrinsecamente anomica: il mare. Si è così determinata una polarità che ha contrassegnato l'esperienza giuridica e politica premoderna. La "rivoluzione spaziale" innescata dalle navigazioni colombiane e scandita dalle bolle alessandrine prima, e dal Trattato di Tordesillas poi, ha rappresentato un punto di svolta decisivo: in questo contesto storico-politico si è infatti affermata la moderna nozione di sovranità marittima che ha consentito l'occupazione di spazi fino ad allora negati. Adottando la teoria schmittiana come mappa concettuale, il volume esamina questo snodo fondamentale della modernità, ricostruendo il percorso che ha determinato l'inclusione degli spazi marittimi nella sintassi giuridica.
Le ragioni della costituzione. La Corte Suprema americana, i diritti e le regole della democrazia
Chiara Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: 404
Come giustificare in una democrazia il judicial review, cioè il potere delle corti di sindacare la costituzionalità delle leggi e dichiararle illegittime? Negli USA, costituzionalisti, teorici e filosofi del diritto hanno sviluppato intorno a questo interrogativo un dibattito di cruciale importanza per la riflessione contemporanea sul ruolo del potere giudiziario nei sistemi democratico-costituzionali. Il volume intende far luce sulla vicenda teorica del judicial review e i suoi nodi irrisolti: il rapporto tra politica maggioritaria e garanzie costituzionali; gli strumenti di cui le corti dovrebbero servirsi per interpretare la costituzione; la "gestione" giudiziale dei diritti; il controllo di costituzionalità delle leggi elettorali. L'approfondimento teorico si accompagna all'esame di importanti pronunce giudiziali, per cogliere quel gioco di reciproche influenze tra teoria e prassi del sindacato di costituzionalità che contraddistingue l'esperienza statunitense.
Le grandi correnti della filosofia del diritto
Carla Faralli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: VI-302
"A tre anni dalla prima pubblicazione di questo volume si è deciso di procedere ad una nuova edizione, caratterizzata dall'aggiunta di un'appendice di testi degli autori più rappresentativi delle tre grandi correnti esaminate: giusnaturalismo, giuspositivismo e teorie antiformalistiche. Questa decisione è nata dalla ormai lunga esperienza didattica di chi scrive, consapevole dell'importanza di fornire agli studiosi e in particolare agli studenti la possibilità di 'muovere dalla conoscenza diretta dei testi e di non limitare l'attenzione [...] alla letteratura critica' - come annotava Guido Fassò nell'introduzione alla sua insuperata Storia della filosofia del diritto, dichiarando di essersi 'sempre attenuto strettamente ai testi, facendo parlare il più possibile direttamente gli autori' e fornendo l'indicazione precisa dei luoghi in cui trovare i passi citati. A quest'ultimo fine, per ogni sezione dell'appendice, sono state indicate le fonti utilizzate." (Dalla Premessa).
Il bilanciamento nello stato costituzionale. Teoria e prassi delle tecniche di giudizio nei conflitti tra diritti e interessi costituzionali
Andrea Morrone
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: VIII-149
Il volume discute alcune questioni cruciali di diritto costituzionale nel nostro tempo presente, tutte o quasi riconducibili alla problematica del superamento dei confini: tra diritto, morale, economia, politica, scienza; tra fatti e norme; tra Costituzione, ordinamento europeo e ordini internazionali; tra "interno" e "esterno", nella protezione dei diritti fondamentali; tra diritti soggettivi e meri bisogni individuali; tra diritto politico e diritto giurisprudenziale. Il punto di vista prescelto è, in chiave monografica, il bilanciamento dei diritti e degli interessi costituzionali, che rappresenta il modo normale di decidere dei giudici costituzionali o di giudici che svolgono una funzione costituzionale (come la Corte Edu o la Corte di Giustizia dell'Unione europea) e, al tempo stesso, la categoria che meglio si presta a cogliere le questioni evocate. L'obiettivo non è solo sistemare una tecnica di giudizio diretta alla composizione dei conflitti che riguardano beni di rango costituzionale, ma anche quello di superare luoghi comuni e di smascherare falsi miti, sul modo normale di intendere le trasformazioni dello stato costituzionale, ponendo l'accento sul rilievo fondamentale che i confini continuano a svolgere per il diritto e per la scienza giuridica.
Etica democratica. Una riflessione sui valori etici nella società liberale
Michele Mangini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-280
Esiste un'etica democratica o, piuttosto, come da molte parti si sostiene, la democrazia è soltanto questione procedurale, partecipativa o deliberativa? In questo libro non si argomenta a favore dei presupposti etici della democrazia ma si assume che almeno tre approcci etici contribuiscano a costituire la condizione del cittadino della democrazia: l'etica delle virtù, l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità. La prima è importante non per il suo antico lignaggio ma perché, nonostante il fatto che sia meno riconosciuta dai contemporanei, continua comunque ad influenzare le scelte di valore dei cittadini delle società democratiche. Non occorre dire, invece, che l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità rappresentano le dimensioni di valore e di giudizio più diffuse nell'Occidente contemporaneo. Virtù, diritti e utilità costituiscono le dimensioni del valore più rilevanti sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. In questo libro si sostiene la tesi che non si possa dare netta cesura tra etica e diritto e che le dimensioni del valore ora ricordate si riscontrino in parallelo sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. Tuttavia l'etica normativa non è soltanto questione di speculazioni astratte ma tocca il cuore delle persone, laddove assume le sembianze delle etiche applicate: etica ambientale, etica degli affari, bioetica ed etica territorio.
Perché il diritto è una convenzione? Il gioco delle norme e il suo linguaggio
Antonino Rotolo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: X-88
Perché il diritto positivo è obbligatorio? La risposta convenzionalista a questo interrogativo suggerisce che la forza delle norme giuridiche dipende strettamente dalla convergenza di comportamenti e atteggiamenti degli individui e dall'esistenza di una regola sociale. Questo saggio offre una breve introduzione al dibattito contemporaneo sulla natura convenzionale del diritto, prendendo in considerazione, da un lato, il rapporto tra norme, razionalità strumentale e strategica, e interazione sociale e, dall'altro lato, le condizioni convenzionali che definiscono l'uso corretto del linguaggio orientato alla produzione delle norme giuridiche.