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Magenes: Voci dal Sud

Camorra sound. 'O sistema nella canzone popolare napoletana tra giustificazioni, esaltazioni e condanna

Camorra sound. 'O sistema nella canzone popolare napoletana tra giustificazioni, esaltazioni e condanna

Daniele Sanzone

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2014

pagine: 189

Un'inchiesta diacronica che parte dagli anni Settanta sino ad arrivare a oggi per capire come e quando la camorra è entrata nella canzone popolare napoletana. Un viaggio nella storia della musica e della criminalità organizzata campana degli ultimi quarant'anni, arricchito dalle voci degli artisti e degli operatori culturali di ieri e di oggi. Un lavoro che pone una domanda all'intera società napoletana: se la sceneggiata di Pino Mauro e Mario Merola, così come certa musica neomelodica, spesso ha cantato la camorra, perché invece la "musica impegnata" non ha mai preso posizione contro? "Camorra sound" aggiunge un nuovo tassello all'annosa discussione sul rapporto musica-camorra, con la speranza di aprire un sano dibattito su un argomento che periodicamente scandalizza e suscita l'indignazione dell'opinione pubblica. Con interviste a: 'O Zulù (99 Posse), Raiz (Almamegretta), Edoardo Bennato, Caparezza, Giancarlo De Cataldo, Teresa De Sio, Dario Fo, Frankie hi-eng mc.
12,00

Ilva. Una strage di Stato (La coscienza di Chicca)

Ilva. Una strage di Stato (La coscienza di Chicca)

Giuseppe Rondinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2014

pagine: 111

"Questa è la storia di una città abbandonata da Dio e dagli uomini, è la storia di operai, operaie, vecchi, donne, uomini e bambini che muoiono e si ammalano come da nessun'altra parte d'Europa. Questa è la storia della cattiva politica e del cattivo sindacato, è la storia di ometti al servizio di chi paga. Questa è la storia di una cattiva informazione, di un giornalismo prezzolato, di una classe dirigente inadeguata, è la storia anche di 30.000 persone che non si arrenderanno mai e mai si piegheranno. Questa è la storia di una strage di Stato che fa 91 morti all'anno e 648 ricoveri tutti per la stessa causa. Questa è la storia di una battaglia tra Magistratura e banche, con la politica al servizio delle banche e contro i magistrati. Questa è anche la storia di magistrati onesti, al servizio dello Stato e innamorati del proprio mestiere, la storia di chi ha lavorato duro, rischiando, per il bene comune. Questa è una storia vera in ogni sua parte, una storia purtroppo non ancora giunta alla sua fine, una storia che continuerà a seminare dolore e sofferenza".
10,00

Il barone contro. Don Felice e gli altri signori di San Chirico tra Borbone e Savoia

Il barone contro. Don Felice e gli altri signori di San Chirico tra Borbone e Savoia

Raffaele Vescera

Libro

editore: Magenes

anno edizione: 2014

pagine: 308

Se la grande letteratura siciliana ci tramanda storie di gattopardi e viceré che hanno accettato il cambiamento al fine di conservare i privilegi nobiliari, la vicenda dei baroni Lombardo di San Chirico appartiene all'aristocrazia illuminata napoletana che si è battuta contro il feudalesimo e per la trasformazione costituzionale della monarchia. Nobili che hanno messo in gioco la propria esistenza, rinunciando alle prerogative di ceto e pagando con l'esilio e la confisca del patrimonio, a volte con la stessa vita, l'aspirazione per il nuovo patto sociale che i tempi imponevano. I baroni Lombardo di San Chirico, liberali per tre generazioni, vivono tutte le vicende rivoluzionarie del Regno di Napoli, dal 1799, al 1820, al 1848, fino all'Unità d'Italia. Unificazione che delude il loro iniziale entusiasmo poiché, anziché favorirne l'inclusione, il nuovo Stato Italiano tratta l'ex Regno delle Due Sicilie al pari di una colonia, emarginando i liberali e associando al potere i conservatori trasformisti. L'internamento nella fortezza piemontese di Fenestrelle di un discendente della famiglia Lombardo segna l'epilogo drammatico di questi avvenimenti. Il quarto barone di San Chirico, il colonnello don Felice Lombardo, fu il più avventuroso della sua stirpe.
16,00

Il Sud dalla Borbonia felix al carcere di Fenestrelle. Perché non sempre la storia è come ce la raccontano

Il Sud dalla Borbonia felix al carcere di Fenestrelle. Perché non sempre la storia è come ce la raccontano

Gennaro De Crescenzo

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2014

pagine: 149

"Borbonia felix"? Nessuno lo ha mai scritto o detto, ma non è un caso se tutti i primati positivi nel Regno delle Due Sicilie diventano negativi solo dal 1860 con una inversione di tendenza che resiste nel tempo e arriva fino a oggi. È un dato di fatto. Il monopolio della cultura ufficiale è finito e da qui parte quella nuova storiografia degli storici "neoborbonici" o degli storici "senza patente" che costituiscono davvero un fenomeno nuovo e dilagante, che costringono gli storici "professionisti" a scrivere libri per rispondergli (anche se fingono di ignorarli), che costringono e costringeranno (e spesso hanno già costretto) gli stessi storici a cambiare i loro libri in attesa di testi che ricostruiscano tutta la nostra memoria storica. Prefazione di Lorenzo del Boca.
12,00

Made in Naples. Come Napoli ha civilizzato l'Europa (e come continua a farlo)

Made in Naples. Come Napoli ha civilizzato l'Europa (e come continua a farlo)

Angelo Forgione

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2013

pagine: 320

"Si tratta di una delle più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e ricca di eventi. [...] un valore universale senza uguali, che ha esercitato una profonda influenza su gran parte dell'Europa e al di là dei confini di questa." Con questa motivazione, nel 1995, l'UNESCO ha inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell'umanità il centro storico di Napoli, luogo cardine della civiltà europea, l'unica città occidentale che lotta per conservare la sua identità. È il luogo in cui, prima che altrove, sono state poste le fondamenta della cultura d'Occidente: la privacy, la tolleranza e le pari opportunità, la previdenza sociale, la protezione civile e il governo del territorio, l'igiene ambientale e la raccolta differenziata, l'economia civile, le banconote e i conti correnti bancari, l'opera e la musica sacra, la canzone, le fiabe, il caffè, la pasta di grano duro, forchetta, la pizza, la mozzarella di bufala, il presepe e la musica sacra popolare, il lotto e la tombola, l'ascensore, le tangenziali urbane, l'attrattiva turistica, l'antibiosi, le tivù private e... "Made in Naples" è un viaggio nel tempo libero da nostalgie e ricco di lucidità, senza mai perdere il contatto con un difficile presente in cui Napoli è, nonostante tutto, ancora protagonista. Una radiografia storica per scoprire chi ha cercato e chi cerca di cancellare, e perché, l'identità di una città che ha fortemente contribuito a plasmare l'Europa.
15,00

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Angelo Forgione

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2019

pagine: 373

Il Calcio italiano è influenzato in modo fin troppo evidente dalle pulsioni che attraversano la nostra società e riflette perfettamente la condizione economico-sociale del paese. L'Italia continua a non perseguire una vera unità e il suo divario interno, che è un unicum nel panorama dei Paesi economicamente avanzati, incide anche sul movimento calcistico nazionale. La centocinquantennale "questione meridionale" è un aspetto latente, eppure assai decisivo, del pallone tricolore, dominato storicamente da tre squadre del Nord, espressioni del "triangolo industriale", che sfruttano i vantaggi di localizzazione e attingono al serbatoio di passione del centro-sud, le cui grandi società riescono a competere per la vittoria solo a cicli alterni. La squadra più vincente d'Italia è legata a una famiglia piemontese che ha fatto la storia dell'industrializzazione italiana del Novecento. È una delle squadre di Torino, prima capitale del Regno e città dei Savoia, la dinastia che forzò un più corretto percorso di Unità nazionale e "piemontesizzò" la penisola nel secondo Ottocento. Mentre si realizzava l'Unità geografica, in Inghilterra nasceva il "Foot-ball", Lo sport che, come tutti i costumi britannici, sarebbe divenuto uno strumento di affermazione egemonica della "perfida Albione" nel mondo. Il Regno Unito, che esercitò la sua forte influenza nel piano sabaudo di unificazione monarchica della penisola, avrebbe caricato i palloni da calcio a bordo delle proprie navi piene di merci e li avrebbe portati nei porti di mezzo mondo, compresi quelli italiani, importanti nella rotta verso il nuovo canale di Suez, realizzato per accordare le distanze con l'Oriente. Non a caso il football di casa nostra vide la luce a Torino e in quella Genova che ne era il principale sbocco sul mare, per poi approdare a Milano. Il "loro" campionato fu precluso alle squadre del sud per circa trent'anni e l'Albo d'Oro contempla quegli scudetti esclusivamente settentrionali, siglati prima che il ventennio fascista aprisse il confronto al resto del paese, procurando fastidio al movimento di quel settentrione che nel frattempo riceveva massicci favori nell'industrializzazione. Il dopoguerra consacrò il calcio industriale. E oggi cosa accade? Prefazione di Oliviero Beha.
15,00

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Angelo Forgione

Libro: Copertina morbida

editore: Magenes

anno edizione: 2017

pagine: 346

II Calcio italiano è influenzato in modo fin troppo evidente dalle pulsioni che attraversano la nostra società e riflette perfettamente la condizione economico-sociale del paese. L'Italia continua a non perseguire una vera unità e il suo divario interno, che è un unicum nel panorama dei Paesi economicamente avanzati, incide anche sul movimento calcistico nazionale. La centocinquantennale "questione meridionale" è un aspetto latente, eppure assai decisivo, del pallone tricolore, dominato storicamente da tre squadre del Nord, espressioni del "triangolo industriale", che sfruttano i vantaggi di localizzazione e attingono al serbatoio di passione del centro-sud, le cui grandi società riescono a competere per la vittoria solo a cicli alterni. La squadra più vincente d'Italia è legata a una famiglia piemontese che ha fatto la storia dell'industrializzazione italiana del Novecento. È una delle squadre di Torino, prima capitale del Regno e città dei Savoia, la dinastia che forzò un più corretto percorso di Unità nazionale e "piemontesizzò" la penisola nel secondo Ottocento. Mentre si realizzava l'Unità geografica, in Inghilterra nasceva il "Foot-ball", Lo sport che, come tutti i costumi britannici, sarebbe divenuto uno strumento di affermazione egemonica della "perfida Albione" nel mondo. Il Regno Unito, che esercitò la sua forte influenza nel piano sabaudo di unificazione monarchica della penisola, avrebbe caricato i palloni da calcio a bordo delle proprie navi piene di merci e li avrebbe portati nei porti di mezzo mondo, compresi quelli italiani, importanti nella rotta verso il nuovo canale di Suez, realizzato per accordare le distanze con l'Oriente. Non a caso il football di casa nostra vide la luce a Torino e in quella Genova che ne era il principale sbocco sul mare, per poi approdare a Milano. Il "loro" campionato fu precluso alle squadre del sud per circa trent'anni e l'Albo d'Oro contempla quegli scudetti esclusivamente settentrionali, siglati prima che il ventennio fascista aprisse il confronto al resto del paese, procurando fastidio al movimento di quel settentrione che nel frattempo riceveva massicci favori nell'industrializzazione. Il dopoguerra consacrò il calcio industriale. E oggi cosa accade? Prefazione di Oliviero Beha.
15,00

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Dov'è la vittoria. Le due Italie nel pallone. Aspetti sportivi della malaunità politico-economica

Angelo Forgione

Libro: Copertina morbida

editore: Magenes

anno edizione: 2015

pagine: 346

Il calcio italiano è influenzato in modo fin troppo evidente dalle pulsioni che attraversano la nostra società e riflette perfettamente la condizione economico-sociale del Paese. L'Italia continua a non perseguire una vera unità e il suo divario interno, che è un unicum nel panorama dei Paesi economicamente avanzati, incide anche sul movimento calcistico nazionale. La centocinquantennale "Questione meridionale" è un aspetto latente, eppure assai decisivo, del Pallone tricolore, dominato storicamente da tre squadre del Nord, espressioni del "triangolo industriale", che sfruttano i vantaggi di localizzazione e attingono al serbatoio di passione del Centro-Sud, le cui grandi società riescono a competere per la vittoria solo a cicli alterni. La squadra più vincente d'Italia è legata a una famiglia piemontese che ha fatto la storia dell'industrializzazione italiana del Novecento. È una delle squadre di Torino, prima capitale del Regno e città dei Savoia, la dinastia che forzò un più corretto percorso di Unità nazionale e "piemontesizzò" la Penisola nel secondo Ottocento. Mentre si realizzava l'Unità geografica, in Inghilterra nasceva il "Foot-ball", lo sport che, come tutti i costumi britannici, sarebbe divenuto uno strumento di affermazione egemonica della "Perfida Albione" nel mondo. Prefazione di Oliviero Beha.
15,00

Separiamoci

Separiamoci

Marco Esposito

Libro: Copertina morbida

editore: Magenes

anno edizione: 2013

pagine: 165

Da oltre vent'anni in Italia qualsiasi scelta viene presa in base all'interesse di una sola parte del paese. Nel Mezzogiorno prima sono sparite le banche, poi le grandi aziende, adesso si riducono strutture sanitarie, autobus, treni e presto saranno a rischio scuole e università. Si è arrivati a raccogliere tasse al Sud per investirle al Nord. In compenso abbiamo i veleni degli scarichi industriali. Per quanto tempo saremo disposti a sopportare? Quanti figli dovremo accompagnare in ospedale o alla stazione prima di reagire? O l'Italia cambia registro e guarda a se stessa come a un solo meraviglioso giardino da coltivare con la medesima cura, oppure separiamoci, consensualmente. Certo, far nascere un nuovo Stato richiede una straordinaria forza di volontà, spregiudicatezza, capacità di osare. Ma forse è proprio questo che serve: credere in se stessi, tornare a sognare. Prefazione di Pino Aprle.
12,00

La storia di Brigante se more

La storia di Brigante se more

Eugenio Bennato

Libro

editore: Magenes

anno edizione: 2012

pagine: 256

14,00

I Savoia e il massacro del Sud

I Savoia e il massacro del Sud

Antonio Ciano

Libro: Libro in brossura

editore: Magenes

anno edizione: 2011

pagine: 328

Questo libro fu pubblicato, la prima volta, quindici anni fa. È il risultato della riflessione, della dignità e dell'indignazione di un uomo che ha riscoperto, nella sua carne, una ferita antica e mai chiusa: il martirio della sua città, Gaeta, per favorire la nascita dell'Italia unita, rivelatasi matrigna e persino ancora nemica di chi, a quella costruzione storica, ha pagato, per tutti, il prezzo più alto, in risorse e sangue.
16,00

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