Montecovello: Dedicato a...

Un insieme di storie realizzate in base ad ogni stato d'animo che mi ha avvolto, si passa dal fantasy, allo storico, dal presente al passato, un giro per tempi e luoghi magici che possono portare, chi legge, a scoprire il folletto o la fata che è in sé. Un libro per tornare a dedicare la propria mente nei sogni che, da bambini, si hanno sempre e che, se si vive con l'idea di realizzarli, essi alla fine diventano realtà. Un libro che è carico di speranze e di ricordi che nel cuore rimangono indelebili.

Attività paranormali testimoniate da una famiglia visitata da presenze misteriose.

Quanti di noi non pensano che al mondo ci sono mille situazioni, a prima vista appaiono normali ma, in verità nascondono storie che hanno dell'incredibile. Come il nostro protagonista, Andrea, che vive e cresce a Milano, abbandonato ancora in fasce nella ruota del Brefotrofio. Poi si cresce, si diventa grandi, arriva il momento in cui la vita porge il conto da saldare e li, che si vede di che pasta si è fatti. Quando devi lottare con tutto te stesso per sopravvivere. Andrea è così, lotta con le unghie per ottenere e difendere ciò che gli spetta. Non si lascia abbattere mai, anche quando la vita gli sbatte la porta in faccia, si rialza e continua a camminare poi, correre, sino al raggiungimento della tanta agognata libertà. Tutto questo all'insegna dell'amore che non ha mai conosciuto e che ora, non può più farne a meno. Andrea personaggio misterioso, dal passato rocambolesco, dal futuro incerto, l'unica sua forza è l'amore.

Zurigo. Una telefonata anonima alla polizia rivela il rinvenimento di un cadavere lungo il fiume Limmat. Alfred, Lucas e Friedrich temono per la loro incolumità. Malta, anni prima. Eloisa si innamora perdutamente di Marcus, che la convince a seguirlo in Svizzera e la fagocita fino a renderla schiava. Una sera qualunque, la donna incontra Alginoff, che le offre l'occasione del riscatto. Tante vite legate da un unico cordone invisibile, che porterà i diversi personaggi a incontrarsi e a incrociare i loro destini in legami indissolubili. "Sentieri di sale", titolo rivelatore dei tortuosi percorsi emotivi che pervadono l'opera, è una storia di distruzione e rinnovamento, di angosce ed espiazioni.

Corre l'anno 881-882, il 67/68 dell'era cristiana. Roma, nelle mani dei soldati di Vitellio e di Otone, antagonisti nella lotta per la conquista del trono imperiale, precipita nell'anarchia più totale. Il vexillum della Quinta Legione, al comando del tribuno Marco Valerio, si accinge a tornare in Giudea: la guerra giudaica è ad una svolta decisiva e il generale Vespasiano vuole la Legione al completo sul posto. Attraverso la regione di Naim, la Decima Legione raggiunge Gerusaleme e la cinge d'assedio. A Roma, intanto, divampa la guerra civile, nelle cui maglie di violenza e sopraffazione tornano a cadere l'ostaggio Lucilla, la vestale Ottavia, e la piccola Keriat, che si vedono costrette ad una precipitosa fuga da Roma. Ignaro dei fatti, il tribuno Marco Valerio, insieme al generale Tito, prepara l'attacco alla città di Gerusalemme difesa da Giovanni di Ghiora.

1991, Guerra del Golfo, Kuwait: Gordon Maxwell è un marine che si è arruolato dopo aver perso moglie e figlia ed è protagonista di uno strano fenomeno: si risveglia in una stanza vuota, senza porte e finestre. Una stanza in cui sarebbe impossibile entrare o uscire. Una stanza in cui vari oggetti appaiono e scompaiono nel nulla. Una camera dove gli elettrodomestici funzionano senza corrente. Gordon non ricorda com'è finito in quel posto e il dolore e il lutto per la perdita dei suoi cari si alternano allo sgomento per una situazione assurda. Non capisce cosa gli sta accadendo. I ricordi fanno male, lo divorano, ma, allo stesso tempo, sono la sola cosa che gli resta. La stanza in cui si trova somiglia a ciò che è diventata la sua vita: una situazione senza vie d'uscita. Spesso ha la sensazione di essere qualcun altro e, quando comincerà a sognare Amane e Kazumi, due persone che non può conoscere, le cose si complicheranno fino allo svelamento di una realtà profonda e misteriosa. Questo libro conclude la trilogia di romanzi La Pioggia e il Buio rivelando una verità segreta densa di mistero.

L'intenzione di questo racconto è quella di svelare, almeno in parte, ciò che quotidianamente si trovano ad affrontare inservienti, infermiere, infermieri, medici, professori, e figure professionali più o meno tali che ruotano all'interno di una clinica ovvero, operano nel rifugio per eccellenza dell'umana debolezza, laddove il tragicomico, sovente, umilia il tragico per esaltare il comico; e c'è tanto bisogno di ridere.

Una Roma sconosciuta e sotterranea e una montagna insolita e misteriosa fanno da sfondo alle indagini del maggiore Cerci, aiutato dal maresciallo Coletta. I due investigatori dell'Arma precipitano in un incubo popolato di crudeli divinità e delitti efferati. Nelle notti senza luna, nel nome di una sanguinaria dea dell'antichità, si celebrano tra le rovine dei templi pagani, gli antichi riti di una setta risorta dalle sue ceneri. Siti archeologici fanno da sfondo alle indagini cui partecipano un frate archeologo e una giornalista di cronaca nera. In un crescendo di follia, persino l'amore trova spazio per arrivare a toccare il cuore di Massimo Cerci che nel frattempo rimette insieme i pezzi del suo tragico passato. Il monte Soratte, la montagna sacra e inquietante che si erge solitaria a poche decine di chilometri da quella che fu la capitale del mondo antico, sarà testimone sia dell'epilogo della vicenda umana del maggiore Cerci che della terribile verità sul vero obiettivo della spietata organizzazione. Il romanzo chiude il cerchio con le avventure del tormentato ufficiale dei Carabinieri iniziate con il racconto contenuto nel volume "Lupi nella nebbia-Zanne".

Un blocchetto di appunti ritrovato nell'antro della Sibilla Cumana. Voltata la prima pagina, si intravede una frase: Gridate al mondo che sono vivo! Può un simile appello essere autentico? Possono le note provenire da un ignoto sotterraneo situato nei tropici? Ed ammettendo pure che queste costituiscano il vero, com'è potuto accadere di vederle materializzarsi proprio in quell'anfratto agli antipodi? Cosa accomuna il leader di un partito italiano ad un'isola sita nel sud del Pacifico? Ed infine: qual è l'anello di congiunzione tra il pittore Barbaro Puglisi, il ministro Orazio Grifone, i nobili coniugi Newman, il team del detective John Barnard ed il misterioso ex galeotto Faruk Ananke? Tutto questo ed altro ancora è Crab: una sorta di Area 51 dalla struttura richiamante un granchio. Un immenso rifugio in cui si svolgono particolari esperimenti dei quali nessuno, per nulla al mondo, deve venire a conoscenza; dove una volta dentro è impossibile evadere. È qui che tutto comincia e finisce, a meno che... Nessuno deve sapere. Quelle parole mi tormentano ancora.

Trovo interessante e stuzzicante rileggere il pensiero di Kierkegaard in un'ottica di una comprensione sempre più ampia dell'alterità uomo-donna, oltre che ad un modello di pensiero lungamente criticato dal filosofo danese. Intravedo la possibilità di una via di uscita da un pensare egologico, un voler tendere la mano all'uomo-maschio chiuso in e su se stesso. Il saggio vuole sottolineare la possibilità di una apertura-accoglienza dell'alterità, un nuovo cominciamento proprio grazie al modello femminile. La passione in comune con Kierkegaard per Mozart e per il Don Giovanni mi hanno accompagnata lungo questo percorso. Al lettore consegno il testo affinché possa anch'egli provare quel "gusto" e quel "piacere" che scaturiscono dalla musica e dalla parola di Kierkegaard.

Si narrano le vicende tragicomiche di Filippo Franzolin e della sua famiglia immigrata dal Polesine a causa dell'alluvione. L'altro personaggio, amico del primo protagonista, è Enrico, entrambi perseguitati dagli stessi destini ma con esiti ben diversi. Scorrono figure e personaggi a tratti patetici e grotteschi sotto il cielo plumbeo in cui il sole figura come un lontano miraggio che sembra allontanare ogni ipotesi di felicità e dove la morte può apparire, talvolta, come una liberazione. I protagonisti raccontano di alcuni eventi memorabili della propria vita, accompagnati da situazioni tragiche che verranno accettate con fatalismo e con una sorta di cinica autoironia.

Un blocco stradale causato da una nevicata, una Bianca Odissea, è l'occasione per rileggere la propria vita. Il vissuto di un padre separato permette di assaporare piccole "Briciole di Natale". Si respirano atmosfere noir in "Bottiglie", che svaniscono in un finale inaspettato. Una caleidoscopica freschezza ne "L'Angolo delle confidenze" descrive emozioni intime. La vivida esperienza di una storia tragica rimbomba ne "Il suono delle campane". Racconti brevi che descrivono emozioni, con un linguaggio teatrale o cinematografico, come se fossero incalzanti cortometraggi, fino a divenire semplici istantanee in fugaci poesie su "Felci Felici, Papaveri, Tulipani e Alberi". Sensazioni e visioni si trasformano in giochi con le parole e la loro musicalità: ogni lettore ha la possibilità di aggiungere le proprie emozione e condividere nuove suggestioni e sogni.