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Pacini Editore: Arte

Floriano Bodini. 11ª Biennale di scultura città di Carrara

Floriano Bodini. 11ª Biennale di scultura città di Carrara

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2003

pagine: 144

15,00

La Torre di Pisa. Viaggio fotografico e storico

La Torre di Pisa. Viaggio fotografico e storico

Antonino Caleca

Libro

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2003

pagine: 112

29,50

Botticelli

Botticelli

Cristina Acidini

Libro: Libro rilegato

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2023

pagine: 272

«Per l’artista Sandro di Mariano Filipepi, universalmente noto col soprannome di Botticelli o “di Botticello” coniato per il fratello maggiore Giovanni e trasferito a lui, parla il suo ricchissimo corpus di dipinti, comprendenti anche disegni e opere d’arte applicata di sua invenzione, che annovera alcuni tra i capolavori più noti dell’intera civiltà artistica occidentale. Al contrario, per l’uomo Botticelli le testimonianze sono sporadiche, indirette e sufficienti a suggerire soltanto qualche tratto della sua personalità. Sono note però molte contingenze esteriori della sua vita non breve, dalla nascita nel 1445 alla morte il 17 maggio 1510, grazie alle ricerche archivistiche intraprese ai primi del Novecento da Percy B. Horne e ampliate ai nostri giorni da attivi e perspicaci ricercatori quali Alessandro Cecchi e Louis Waldman. La famiglia Filipepi, costretta più volte a cambi di casa, dal 1464 si stabilì in Via Nuova d’Ognissanti (oggi del Porcellana), nel popolo di Santa Lucia, nel gonfalone Unicorno, nel quartiere di Santa Maria Novella, una zona sviluppata specialmente intorno all’attività della congregazione degli Umiliati in San Salvatore in Ognissanti, dedita alla lavorazione del vetro e soprattutto, anche grazie alla vicinanza del fiume Arno, della lana. Le vicende dei Filipepi sono state ricostruite attraverso documenti fiscali, come le portate al catasto – l’equivalente delle odierne dichiarazioni dei redditi – e atti notarili. Mariano era “galigaio”, ovvero conciatore di pelli, in botteghe in affitto in prossimità del fiume. Dalla moglie Smeralda ebbe i figli Giovanni detto Botticello (sensale presso il Monte delle Doti), Lisa, Antonio (orafo, battiloro e altro), Beatrice, Maddalena, Simone (mercante) e infine Sandro, che, definito “malsano” nell’adolescenza, dopo l’istruzione di base sarebbe stato messo a imparare le arti. Il talentuoso ultimogenito non lasciò mai il nucleo familiare, anche dopo l’emancipazione nel 1481, svolgendo a lungo la sua attività in ambienti della casa paterna, come riferito dal padre nella sua ultima portata al catasto nel 1480: “è dipintore e lavora in chasa quando e’ vole”...» (l’Autrice)
25,00

Il Museo Diocesano d'arte sacra di Volterra

Il Museo Diocesano d'arte sacra di Volterra

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2018

pagine: 335

«Dopo lunghi anni di preparazione, finalmente il 30 giugno 2017 il nuovo Museo Diocesano d’Arte Sacra di Volterra è stato inaugurato all’interno della monumentale chiesa urbana di Sant’Agostino. La chiesa conserva la sua struttura propria, e accoglie le opere d’arte ricollocate nel contesto per il quale erano state pensate. Si tratta di una nuova idea di museo: collocare le opere d’arte sacra, frutto della fede e dell’ingegno del nostro popolo, non in un anonimo ambiente espositivo, ma in un luogo di preghiera secondo la loro iniziale destinazione. A distanza di poco più di un anno, l’Opera Museale si completa con la pubblicazione del presente catalogo, frutto di insigni e competenti studiosi e pubblicato con il contributo finanziario consistente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. Il catalogo illustra scientificamente non solo le opere esposte, ma anche le altre innumerevoli conservate all’interno dei suoi depositi e nella storica sede presso il palazzo vescovile. Un pregevole apparato fotografico dà concretezza alle schede descrittive e, mentre rende piacevole la consultazione del catalogo stesso, suscita nel lettore il desiderio di una visita al museo. Il catalogo è un altro passo verso la valorizzazione del Museo Diocesano. La speranza e l’augurio è che il Museo non sia la necropoli di cose morte, ma adempia a una funzione evangelizzatrice, sia cioè un luogo dove attraverso la bellezza dell’espressione artistica si compia una proficua trasmissione di fede e di cultura. Dice il papa San Giovanni Paolo II: «Per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell’arte. Essa deve rendere percepibile e, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio. Cristo stesso ha utilizzato le immagini nella sua predicazione, in piena coerenza con la scelta di diventare egli stesso icona del Dio invisibile» (Lettera agli artisti, 4 aprile 1999, n. 12)» (Alberto Silvani, vescovo di Volterra)
45,00

Nelle terre del marmo. Scultori e lapicidi da Nicola Pisano a Michelangelo. Ediz. italiana e inglese

Nelle terre del marmo. Scultori e lapicidi da Nicola Pisano a Michelangelo. Ediz. italiana e inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2018

pagine: 263

«È questo un volume che colloca Carrara e Pietrasanta (e con loro le Apuane) in una cornice non solo locale, ma italiana ed europea, per meglio comprendere la straordinaria fortuna della scultura in marmo apuano tra la metà del Duecento e gli inizi del Cinquecento: da Nicola Pisano a Michelangelo. Una lunga parabola o, forse meglio, un'iperbole di intense relazioni artistiche e commerciali, che vide protagonisti lapicidi e scultori di varia provenienza, la cui arte fece del marmo apuano il materiale più prestigioso e ricercato per statue, monumenti, altari o sepolcri, da Venezia a Napoli, dalla Spagna alla Francia. Il titolo del volume, Nelle Terre del Marmo indica, in prima istanza, una nuova possibile denominazione connotativa per un'area demo-territoriale non ancora del tutto consapevole di una propria identità. Si riferisce immediatamente a un territorio di diverse culture e tradizioni, che ha però condiviso una comune storia di eventi nel corso del periodo qui considerato, quando è stata campo di conquista e pure di divisione e scontro tra Genova, Pisa, Lucca e Firenze. Le Terre del Marmo potrebbero risultare assai più numerose nell'Italia del basso Medioevo e del Rinascimento. Questo titolo sarebbe forse rivendicabile da altri luoghi che hanno iniziato presto ad integrare e sostituire le pietre mancanti con le proprie, dopo lo spoglio, ormai completato, dai monumenti della Roma imperiale. Si tratta di borghi e vallate in cui sono nati, quasi per determinismo geografico, artefici per necessità, che hanno risalito lentamente la china delle competenze tecniche e delle abilità artistiche, divenendo prima picchiapietre o scalpellini, poi lapicidi ed infine scultori. Sono quei luoghi in cui talvolta arrivavano, da altre Terre o da città vicine ed affamate di pietre ornamentali, schiere di altri lapicidi e scultori, alla continua ricerca di materiali utili all'architettura e/o alle produzioni plastiche...» (Alberto Putamorsi, presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane)
24,00

La rivelazione del Tibet. Ippolito Desideri e l'esplorazione scientifica italiana nelle terre più vicine al cielo
22,00

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco. Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza. Catalogo della mostra

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco. Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza. Catalogo della mostra

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2017

pagine: 334

Tre mostre per un solo percorso o una mostra in tre sedi: cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Tra la Val di Chiana e la Val d'Orcia, Montepulciano, Pienza e San Quirico d'Orcia hanno scelto di condividere un progetto culturale comune, capace di ripercorrere le sorti della pittura senese dagli inizi del cinquecento ai primi decenni del secolo successivo. È un racconto che muove dagli esordi della così detta maniera moderna a Siena e, dopo un lungo cammino segnato dalla caduta della repubblica e dalla controriforma, conduce fino ai pittori che seppero aprirsi alle novità del naturalismo di Caravaggio. Montepulciano si conferma "perla del cinquecento", grazie alla scoperta che il giovane Domenico Beccafumi vi dipinse, verso il 1507, un'immagine della Beata Agnese Segni conservata nel Museo civico. All'effigie della domenicana poliziana sono quindi accostate una serie di opere che ricostruiscono gli esordi beccafumiani nella Siena artistica dei primi decenni del secolo, quando la fama di Pinturicchio fu oscurata dalle novità di Leonardo e Raffaello. Celebre per la Collegiata medievale e il barocco Palazzo Chigi, San Quirico d'Orcia narra in alcune sale di quest'ultimo le vicende della pittura senese nei decenni che andarono dal sacco di Roma (1527) alla fine della repubblica (1559). L'attenzione è focalizzata sulla tarda attività di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e sulla carriera del genero Bartolomeo Neroni detto il Riccio, di cui San Quirico custodisce, nell'oratorio del Santissimo sacramento, un'importante pala d'altare. Pienza, città ideale di Pio II, rivela il suo volto meno noto, allestendo una mostra su Francesco Rustici detto il Rustichino: maestro senese che, formatosi sulla pittura devota di fine cinquecento, seppe farsi "caravaggesco gentile”. Lo documenta bene la pala dipinta nel 1624 per la chiesa di San Carlo Borromeo, eletta a fulcro di un percorso che si dipana negli attigui locali di un antico convento, ormai predisposti a sede espositiva. In ogni luogo è ricostruito quindi un contesto, e i tre contesti, ordinati cronologicamente, ripercorrono quello che l’abate Luigi Lanzi, nella sua “Storia pittorica dell'Italia”, chiamò il "buon secolo della pittura senese". Da un tale percorso si può procedere a esplorare ulteriori sentieri, che conducono a scoprire tutta una serie di opere disseminate nel territorio, strettamente connesse con i contenuti della mostra. E così che una mostra di studio costituisce al tempo stesso lo strumento per rivelare, illustrare e dare valore al patrimonio artistico e all'identità culturale di una terra. Presentazioni di Andrea Rossi, Franco Rossi, Fabrizio Fé, Giampietro Colombini, Valeria Agnelli e Ugo Sani, di Marco Forte, Alessandro Ricceri ed Elisa Bruttini, di Anna Maria Guiducci e Stefano Casciu, e di Anna Bene.
35,00

La cattedrale di Pisa

La cattedrale di Pisa

Libro: Copertina rigida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2015

pagine: 287

Un compleanno speciale quello della Cattedrale di Pisa: il 950° dalla posa della prima pietra. E in questa speciale occasione alcuni dei nomi più autorevoli della storia e della storia dell'arte documentano la bellezza suggestiva e i pregi di quella che non è soltanto una straordinaria chiesa, meta di fedeli e visitatori di ogni parte del mondo, ma anche un monumento ricchissimo di storia e di fascino, cuore vitale della città di Pisa fin dalla sua fondazione, luogo dove fede, preghiera, storia e arte si intrecciano da quasi un millennio.
58,00

Strade di Siena. Strade, vie, vicoli e piazze raccontano la città, la sua vita, la sua storia

Strade di Siena. Strade, vie, vicoli e piazze raccontano la città, la sua vita, la sua storia

Alberto Fiorini

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2014

pagine: 609

Siena ha un'inconfondibile fisionomia e un fascino speciale, che la distingue fra tante consorelle, anche per il suo stradario. Sia i nomi delle vie principali che quelli dei vicoli più angusti e oscuri rievocano sempre un fatto, un aspetto, un periodo della storia della città. Passeggiando per Siena si scopre che l'odonomastica della città storica è un importante archivio di testimonianze, spesso rivelatore dei rapporti che i suoi abitanti hanno intrattenuto con essa, organizzandola in un certo modo, valorizzandone gli spazi, imprimendovi il loro gusto. "Strade di Siena" è una guida originale per chi vuol veramente conoscere ogni angolo della città e la sua anima. L'autore propone questo percorso in forma di dizionario odonomastico per illustrare etimologie, storie, caratteristiche ambientali e umane di strade e luoghi. Alla base dell'opera vi sono ricerche nate dall'amore di Alberto Fiorini per la propria città.
30,00

La scienza e l'informe in America (1929-1956). Una storia dell'espressionismo astratto

La scienza e l'informe in America (1929-1956). Una storia dell'espressionismo astratto

Edoardo Piersensini

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2013

pagine: 447

"Espressionismo astratto", Scuola di New York", Pittura di tipo americano", "Pittura d'azione" sono alcune delle definizioni dell'importante movimento artistico che si è sviluppato negli Stati Uniti a partire dalla seconda guerra mondiale e che ha dato vita ad opere la cui caratteristica principale è un radicale allontanamento dal tradizionale concetto di composizione. Questo libro si propone di approfondire, sulla base di pubblicazioni rare e documenti d'archivio, la storia del movimento, soffermandosi sul ruolo svolto dalla scienza per la sua nascita e per il suo sviluppo, sia in forma diretta che attraverso la mediazione del lavoro dei muralisti messicani e dei surrealisti. Partendo da questa prospettiva, il testo analizza il modo in cui l'immaginario scientifico ha guidato gli espressionisti astratti in quell'avventura nell'ignoto che li ha portati a dare voce ad angosce segrete e ad emozioni private spingendo la loro pittura ai confini dell'informe.
18,00

Il sipario storico del teatro del popolo di Castelfiorentino

Il sipario storico del teatro del popolo di Castelfiorentino

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2011

pagine: 48

Il sipario storico del Teatro del Popolo di Castelfiorentino, tornato all'antico splendore dopo un impegnativo restauro, è opera del senese Dario Maffei che nel 1868 vi dipinge "Il giuramento di pace tra Firenze e Siena" dopo la battaglia di Montaperti (il "grande scempio che fece l'Arbia colorata in rosso" di dantesca memoria), avvenuto a Castelfiorentino il 23 novembre 1260. Il volume contiene una originale ricerca sulla storia del sipario e sull'attività del suo autore, inquadrate nel contesto artistico e culturale entro cui si sviluppa quella particolare iconografia che, nell'Italia appena unita, riscopre e celebra le origini delle identità municipali, nobilitandone i valori fondanti. La pubblicazione, che include anche la relazione di restauro, è corredata da un ampio apparato fotografico interamente a colori.
12,00

Guttuso e i gli amici di Corrente

Guttuso e i gli amici di Corrente

Libro: Copertina morbida

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2011

pagine: 151

«Vorrei essere appassionato e semplice, audace e non esagerato. Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella verità». Artista che non ha mai nascosto le proprie contraddizioni e i personali turbamenti, il pittore siciliano ha percorso la sua esistenza vivendo l'arte in maniera autentica, viva e intensa; sperimentando la politica e l'impegno sociale in modo ardente e sinceramente sentito. Attraverso una pittura contrassegnata da un vivace realismo a forti tinte, dove spesso la matrice coloristica si fa impetuosa, Guttuso ha raggiunto una cifra unica, che ancora oggi lo rende inconfondibile. Nel centenario canonico della sua nascita (in verità i genitori lo registrarono all'anagrafe nei primi giorni del 1912 per posticiparne il servizio militare), la Fondazione Terre Medicee ricorda e celbra il grande Maestro.
25,00

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