Pontificio Istituto Biblico: Analecta Biblica
L'asino del nemico. Rinuncia alla vendetta e amore del nemico nella legislazione dell'Antico Testamento
Gianni Barbiero
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1991
pagine: XII-420
La gloire d'aimer. Structures stylistiques et interprétatives dans le Discours de la Cène (Jn 13-17)
Yves Simoens
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1991
pagine: XIV-262
Life «Anew». A literary-theological study of Jer. 30-31
Barbara A. Bozak
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1991
pagine: XVIII-198
The introduction to Luke-acts
Fearghus Ó Fearghail
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1991
pagine: XII-256
The ambiguity of death in the book of Wisdom 1-6. A study of literary structure and interpretation
Michael Kolarcik
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1991
pagine: XII-212
Hebreos 5, 7-8. Estudio histórico-exégetico
Carlos Zesati Estrada
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1990
pagine: XXVI-394
The beginning of Jesus' ministry according to Mark's Gospel (1, 14-3, 6): a redaction critical study
Scaria Kuthirakkattel
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1990
pagine: XXVI-300
Jesús y la figura de David en Mc. 2, 23-26. Trasfondo biblico, intertestamentario y rabinico
Damià Roure
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1990
pagine: X-172
Citazioni patristiche e critica testuale neotestamentaria. Il caso di LC 12,49
Giuseppe Visonà
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1990
pagine: VIII-80
"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso!": cosi suona la traduzione di Lc 12,49 oggi più accreditata. Ma la tradizione del Padri ci conserva una variante del testo greco mai registrata dagli apparati critici del Nuovo Testamento perche sconosciuta alla tradizione diretta. L'indagine rivela che la sua attestazione e arcaica e molteplice e giunge a coinvolgere, in area siriaca. Le stesse antiche versioni dei vangeli. Si crea, cosi, una situazione esemplare per verificare e mettere alla prova le teorie sui legami fra tradizione diretta, antiche versioni e Padri, fra Diatessaron, Vetus Latina e Testo occidentale, fra tradizione indiretta greca, latina e siriaca, etc. II caso, dunque, si rivela interessante a più livelli. Per quanto attiene specificamente a Luca, una volta verificata la plausibilità interna -- letteraria e di senso -- delta nuova recensione, quella testuale si propone come una via nuova per tentare di de-cifrare quella che rimane comunque una crux esegetica: per questa via il discorso si allarga all'intera unità Lc 12,49-50 e non può ovviamente eludere il problema della lezione originaria. A livello più generale, dunque, la questione sollevata sarà quella del ruolo della tradizione dei Padri nella restituzione del testo critico del Nuovo Testamento.

