Quodlibet: Campi della psiche
La scuola di Freud sottosopra. Ciò che la storia della psicoanalisi dice alla psicoanalisi e viceversa
Francesco Napolitano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 230
Per capire il presente, si interroghi il passato. A partire dal 1902 si raccolsero attorno a Freud intellettuali di varia formazione, che ogni mercoledì sera si riunivano per discutere della nascente psicoanalisi. Dal 1906 e fino alla Grande Guerra, Otto Rank, in veste di segretario dei "Mercoledì", fu chiamato a stendere i verbali di quelle serate, noti oggi come "Minute della Società Psicoanalitica di Vienna". Questo il passato da interrogare. Non solo per il valore documentale della fonte, che descrive passo dopo passo lo sviluppo e l’espansione di uno specifico sapere, ma anche perché, interpretato con strumenti psicoanalitici, quel passato mostra le dinamiche che segnarono il gruppo dei padri costituenti dell’istituzione psicoanalitica e che, trasmesse per via transgenerazionale, da allora sono ancora oggi in parte attive. Questo il presente da capire.
La verità della bellezza. Colloquio sull'arte con Jacques Lacan
Valentina Galeotti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 127
Come trattare il Reale se non elevandolo alla dignità della Cosa? Questo studio affonda le sue radici nella riflessione di Freud, poi luminosamente ripresa da Lacan, intorno a tre possibili modi di interrogare la sublimazione, intendendola ora come vuoto rappresentabile, ora come anamorfosi e in ultimo – suggerisce l’autrice – come marchio in atto. Da un’inedita rassegna in fieri di varie espressioni artistiche contemporanee, il libro punta il focus esplorativo su una di esse in particolare: l’arte urbana. Ma cosa significa arte urbana? Distante da un approccio esclusivamente sociologico, a parere dell’autrice non sufficiente, l’assunto principale del libro è che l’arte urbana, data la molteplicità propria delle sue variegate espressioni, sia accadimento di tutte e tre le forme di sublimazione lacanianamente intesa. La lettera del tag e i grandi muri figurativi, i collage di JR e l’arte circolare si troveranno annodati al pensiero di Lacan, a sua volta posto in questione forse nell’unico modo possibile, ossia nell’atto di dirsi.
Seconda persona. Enunciazione e psicoanalisi
Francesco La Mantia
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 233
Esitare, incespicare sulle proprie parole, riprenderle e ricominciare. Dire una parola per un'altra, interrompersi e tacere, oppure correggersi, riavviare il discorso e bloccarsi all'intoppo successivo. Parlare è faticoso: è colmare lacune che affiorano nell'esercizio quotidiano del gesto verbale. Eppure si parla, anche fluentemente. E parlare è sentirsi parlare: magari «si può non farci attenzione, ma è certo [...] che si ode il suono delle proprie parole». Così affermava Lacan, e con Lacan tutti gli autori che si sono misurati con quest'aspetto dell'attività di linguaggio. Diversi per tradizione e sensibilità, studiosi di enunciazione, psicoanalisti e scienziati cognitivi hanno identificato la presenza di una «funzione muta del linguaggio» nella figura stessa del parlante. Da taluni chiamata «auto-ricezione», da altri «auto-ascolto» o «intesa silenziosa», questa funzione è sincronicamente operante nel gesto verbale. Il libro sostiene che tale sincronia è il rimedio provvisorio che il parlare usa per colmare le proprie lacune: se vi è un margine di ripresa in ciò che manca nel discorso, lo si deve alla funzione muta del linguaggio. E a nient'altro.
In questo groviglio mortale. Due studi freudiani
Felice Ciro Papparo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 171
“Pronunciata da Amleto nel suo “ferale” monologo, nell’ottica di una liberazione dal viluppo carnale che ci costituisce in quanto mortali umani, l’espressione (in) this mortal coil sembra adeguata ad avviluppare il senso della ricerca dei due studi freudiani qui raccolti: La terribile protesi. Il dottor Freud e l’enjeu della (sua) protesi e Vicissitudini di una sottospecie psichica: la formazione reattiva. Se, come Freud scrive nel suo Compendio di psicoanalisi a proposito dell’apparato psichico, «non c’è altra strada per far conoscere un complicato intrico di eventi simultanei che quella di descriverli nella loro successione», si può ben dire, dato il fattuale coil dell’apparato psichico, che il compito di Freud e della psicoanalisi si è svolto appunto nella direzione della comprensione del nostro umano e mortale groviglio. Il primo studio verte sulla posta in gioco che l’esperienza vissuta della protesi (utilizzata da Freud per gran parte della sua vita) ha proiettato sul suo pensiero, diventando, per lui, quasi una cifra stilistica dell’umano, e per noi, che ne facciamo ampia e partecipata esperienza oggi, cifra assoluta, data la sempre più consistente “presenza” dell’inanimato nella nostra vita quotidiana. Il secondo studio, entrando direttamente nella fabrica concettuale freudiana, raccoglie invece gli elementi strutturali e descrittivi di una sottospecie psichica, la cosiddetta formazione reattiva, per evidenziare quanto questa sottomarca della sublimazione sia in realtà la più frequente maniera umana di abitare l’ambiente naturale e il mondo storico, ridisegnando-rappresentando, l’uno e l’altro mondo, l’una e l’altra scena, a propria esclusiva-inclusiva immagine, nell’intento di potervisi collocare con poco disagio e con nessuna gratitudine – dimentichi, in questo sublime concerto, della verità esposta da Lucrezio nel suo poema: «la vita non è data in possesso a nessuno, ma in uso a noi tutti».”
Abbecedario del reale
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 214
«È evidente che le cose del mondo umano sono cose di un universo strutturato in forma di parola, e che il linguaggio, i processi simbolici, dominano, governano tutto». Il paradosso del reale è in questa affermazione, rimossa ma non per questo meno attuale, di Jacques Lacan (Seminario VII). Il reale del mondo (come è il mondo), nonostante tutto il nostro desiderio di realismo, ci è precluso, perché il mondo ci appare già da sempre invischiato nel nostro stesso indicarlo e dirlo, a partire da questo presuntuoso articolo determinativo che sembra già dirci tutto, ad esempio che è il mondo. Come arrivare, allora, al reale del mondo? C'è un solo modo, per arrivarci, per provare (fallendo) ad arrivarci. Sprofondare fino in fondo in quello stesso linguaggio che peraltro ci impedisce di toccare il reale. Il libro - scritto da filosofi, psicoanalisti, scrittori, poeti, artisti - prova a mostrare questo paradosso, quello di chi, dentro il linguaggio, addita qualcosa "fuori dal mondo". Un possibile tragitto, da Azione a Zero, di alcuni dei modi per uscire da noi stessi, e quindi dal linguaggio, senza però mai abbandonarlo.
Clinica della differenza sessuale. Fantasma, sintomo, transfert
Stefania Napolitano
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 120
La psicoanalisi ha problematizzato, forse più di ogni altra scienza, la differenza sessuale, riconducendola a un corpo che non è quello dell'anatomia ma quello dell'economia pulsionale informata dalla logica dell'inconscio. La posizione sessuale del soggetto non può quindi risultare priva di conseguenze per gli elementi che configurano la cura analitica: il fantasma, il sintomo e il transfert, la cui declinazione differenziale per i due sessi è rintracciabile percorrendo alcuni luoghi dell'insegnamento freudiano e lacaniano. Vi si leggono, ad esempio, i motivi del privilegio accordato dall'isteria al sesso femminile e dalla nevrosi ossessiva a quello maschile; le forme del diverso rapporto che uomo e donna intrattengono con l'oggetto del desiderio, governato dal fantasma; le vicissitudini dell'amore in cui il partner, sul versante femminile e su quello maschile, è sempre mancante, o mancato.
Autismo. A ciascuno il suo genoma
François Ansermet, Ariane Giacobino
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 68
L'autismo, oggi più che mai, è al centro dell'attenzione della comunità scientifica e dell'opinione pubblica. In particolare si va affermando una critica radicale ai modelli sinora usati, accusati di incapacità nell'affrontare la questione; mentre sono sempre di più gli studiosi che fanno riferimento alla genetica come campo di indagine delle cause prime dell'autismo. Ma la causa genetica dell'autismo è così certa come si dice? In questo volume Ariane Giacobino e François Ansermet illustrano in modo chiaro e diretto i risultati delle ricerche più avanzate. Ne emerge un quadro in cui il codice genetico non sembra in grado di fornire, da solo, una causalità univoca. Al contrario: se è pur vero che ogni caso di autismo è geneticamente determinato, queste determinanti sono variabili, molteplici, eterogenee. Si definisce dunque la necessità di affrontare ciò che costituisce "il proprio" di ciascun caso. E in questo senso la psicoanalisi è cruciale nel mettere in campo la singolarità di ognuno, autistico o no. Viene così a definirsi un inedito spazio di intersezione, e di possibile collaborazione, fra due campi sinora contrapposti: la genetica e la psicoanalisi. Introduzione di Antonio Di Ciaccia e Diego Centoze
La battaglia dell'autismo. Dalla clinica alla politica
Eric Laurent
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 235
Francia, gennaio 2012: l'autismo ottiene l'etichetta di "Grande causa nazionale". Tra i media si scatena immediatamente una campagna folle, corre voce di un'urgenza, la Francia è in ritardo. Al parlamento il compito di fare piazza pulita: che vieti agli psicoanalisti e a tutti i professionisti che sono loro affini qualunque presa in carico degli autistici. Il governo deve installare dei tecnici che applichino senza esitazione dei protocolli di rieducazione comportamentista. Ma questo battage, provocando una levata di scudi, si conclude con un fallimento. Éric Laurent ritorna sull'evento e ne svela la posta in gioco per la società, demistificando la propaganda della burocrazia sanitaria, rivelandone le ambizioni autoritarie e denunciando il cattivo uso dei risultati della ricerca biologica e genetica. A partire da una lunga esperienza clinica, fondata su una casistica chiaramente illustrata, l'autore fornisce dei riferimenti essenziali per la pratica e apre piste inedite per il trattamento degli autistici. Con questo testo viene fatto un passo di fondamentale importanza per questa battaglia in cui la psicoanalisi può dimostrare di portare con sé lo spirito dei Lumi. Introduzione di Antonio di Ciaccia e con un saggio di Chiara Mangiarotti
L'isteria, la depressione e Lacan
Roberto Cavasola
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 136
Cos'è, per una donna, la femminilità? E che rapporto c'è fra questa, l'isteria e la depressione? Il triangolo conoscitivo che ha come vertici questi tre concetti è al centro di questo saggio. Le linee che congiungono la donna - e il suo mistero - con l'isteria e la depressione, tracciate dall'autore a partire dagli insegnamenti di Jacques Lacan, ci rivelano una geometria più complessa di quanto certa psichiatria vorrebbe. Ancora fino agli anni '80 la nevrosi era una categoria clinica molto solida, con un rapporto riconosciuto con la depressione. Oggi invece sembra sparita, cancellata con un colpo di spugna dalla più recente classificazione dei disturbi mentali. Ma le domande delle pazienti ("Perché vuole proprio me? Forse si sbaglia? Forse si accorgerà del suo errore e cambierà idea?") ignorano ottusamente le rivoluzioni tassonomiche. In questo volume l'autore guida alla riscoperta del concetto di isteria, mostrando come la relazione sintomatica della donna con il suo femminile - ma anche dell'uomo con il suo maschile - possa esprimersi nella depressione. L'interrogativo sull'essenza del femminile e del maschile è attraversato dal tratto del rapporto con il desiderio: l'isteria è far desiderare. Compito dell'analisi è fare in modo che il soggetto accetti di "lasciarsi andare ad essere" preferendo la pienezza a una mancanza.
Il mondo visto attraverso una fessura. A scuola con i bambini autistici
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 125
Il volume affronta il tema dell'autismo infantile a partire da un corso di formazione sulle tematiche dell'autismo per operatori scolastici coordinato da Martin Egge, a cui il volume è dedicato a seguito della sua improvvisa e prematura scomparsa. I casi presentati dimostrano come la barriera frapposta dai bambini autistici non sia impenetrabile, se si rispetta lo spiraglio da cui guardano il mondo e si parte da lì, attendendo da loro dei piccoli segnali. Soprattutto se c'è, da parte degli operatori, come è il caso di Sandra Barbieri, Georgianna Ruzzier, Anna Torelli, Raffaella Marchiori e Paola Busetto, un desiderio forte che "contagi" il bambino, anche quando la sua chiusura sembrerebbe affermare il contrario. Ed è questa, in fondo, la lezione di Egge: un desiderio che l'ha condotto a dedicarsi, secondo le sue parole, "a tutti i bambini che si intendono da soli e a tutti coloro che desiderano intenderli" e che non vogliono cessare di scommettere sul divenire soggetto del bambino autistico.
Il reale insensato. Introduzione al pensiero di Jacques-Alain Miller
Nicolas Floury
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 122
Questo libro riprende il nucleo del pensiero di Jacques-Alain Miller. Si tratta di un pensiero che parte dalla filosofia per sfociare nell'elaborazione di una nuova clinica e in nuovi concetti psicoanalitici. Esso fa passare la psicoanalisi dal registro del senso all'ordine insensato e senza legge del reale, prendendo dunque sul serio il cambiamento di paradigma proposto da Lacan nel suo ultimissimo insegnamento. È sostenibile la "rotta verso il reale" propostaci da Jacques-Alain Miller? Quali allora le implicazioni per la clinica psicoanalitica? Come comprendere che si tratta di abbandonare le rive della significazione? E, soprattutto, quale politica possiamo trarre da una pratica rinnovata della psicoanalisi? È proprio a queste domande che, questo testo, il primo dedicato integralmente ai lavori di Jacques-Alain Miller, cerca di rispondere. Il lettore vi scoprirà un pensiero cangiante e desideroso di affrontare le impasse crescenti della civiltà, assieme a qualche messa a punto sulle polemiche che riguardano o hanno riguardato Miller; ma anche, come in filigrana, un'elucidazione di alcuni punti oscuri del pensiero di Jacques Lacan. Presentazione di Antonio Di Ciaccia.
Dal rapport al transfert. Il femminile alle origini della psicoanalisi
Stefania Napolitano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 280
"Nel presente lavoro tenterò di esplorare, in maniera necessariamente selettiva, alcune tra le diverse forme storiche rappresentative del legame tra femminilità e origini della psicoanalisi. Con il primo termine, femminilità, intendo sia la presenza e l'esperienza delle donne, presenza da rinvenire ed esperienza da raccontare o più spesso da inferire, sia l'insieme delle rappresentazioni culturali a vario titolo associate alla sessualità femminile in un dato contesto storico-sociale, sia ancora la dimensione fantasmatica, femminile e maschile, che informa le suddette esperienze e rappresentazioni; con il secondo mi riferisco ad uno dei percorsi storici comunemente chiamati in causa a rendere conto della costruzione della teoria e del metodo psicoanalitico, quello che muove dalla diffusione del magnetismo animale in Europa alla fine del XVIII secolo per arrivare, attraverso l'ipnosi della Salpêtrière e di Nancy, ai freudiani Studi sull'isteria del 1895" (dall'Introduzione dell'autrice).