Rubbettino: Storie
Mussolini e il generale. Pietro Gazzera, ministro della guerra lungo le tragedie del Novecento
Giuseppe Novero
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 191
Nei cinque anni in cui fu alla guida del dicastero della Guerra, Gazzera, due volte la settimana, varcava il portone di Palazzo Venezia con una cartellina contenente i fogli su cui erano riportati i problemi da sottoporre al Presidente del Consiglio dei Ministri. Dopo qualche mese dall'inizio degli incontri Mussolini invitò il Generale a non prendere più appunti durante quei colloqui. Fu allora che cominciò a lasciarsi andare a giudizi e commenti. Gazzera, uscito da quei colloqui, si fermava nell'anticamera della sala del Mappamondo e riapriva la sua cartellina per annotare quello che, al cospetto del Duce, non aveva potuto fare. Emerge da questi appunti - molti inediti -il quadro di un Mussolini che alterna lucidità politica e giudizi sferzanti, sarcasmo e assoluta mancanza di scrupoli, cecità diplomatica e desiderio di avventure. Come quando, nel 1933, un esercito di 300.000 uomini avrebbe dovuto invadere a sorpresa la Francia. Il Ministro della Guerra espresse subito il suo parere decisamente contrario scrivendo nel diario: "I gerarchi hanno intuito che Mussolini desidera fare un colpo di testa e si affannano a presentargli proposte". E fu proprio la saldatura tra frange dei vertici militari e il regime a provocare la caduta del Ministro. Si può dunque riconoscere a Pietro Gazzera il titolo di ultimo tra i generali responsabili della guida militare del nostro Paese che abbia perseguito una politica di efficienza e tenuto a bada il fascismo?
Il Gotha di Cosa Nostra. La mafia del dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine
Piergiorgio Morosini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 200
Boss, imprenditori, politici e traffici. Passato e presente. Tante storie nello spartito di un'unica storia, quella dell'intramontabile Cosa nostra. È scritta nell'operazione Gotha, che decapita la direziona strategica della mafia. Una cimice nel quartier generale dei "corleonesi" svela tutto. Voci e sussurri trasmettono vecchi riti e nuovi progetti degli "uomini d'onore". Ambiguità e prepotenze, obiettivi politici e sogni di dominio si proiettano con terribile genuinità. Cosa nostra è al bivio. Il "fantasma" Binnu sta per abdicare. La lotta per la successione è già aperta. A contendersela sono anziani leader e "giovani leoni". Una "guerra" è sul punto di esplodere. Per vincerla non bastano kalashnikof, astuzie e tradimenti. Ci vuole forza economica e attivismo sulla rotta Palermo-New York, per dominare il narcosistema internazionale. Non è sufficiente appoggiare politici senza scrupoli con la potente "macchina elettorale" mafiosa. Il futuro chiede una nuova classe dirigente al posto dei vecchi e sanguinari capi. Il futuro non c'è senza i "propri uomini" nelle istituzioni; senza il supporto di consulenti per le questioni legali, gli investimenti, l'occultamento dei fondi; senza l'abilità nel manovrare l'immenso potenziale economico dell'organizzazione.
Storia del Terzo mondo
Vijay Prashad
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 488
La "Storia del Terzo mondo" di Vijay Prashad riporta al centro del dibattito storico e politico un soggetto che, spesso associato a immagini di catastrofi politiche, umanitarie e ambientali, è stato uno dei protagonisti della storia del Novecento. Infuocato campo di battaglia per le due superpotenze protagoniste della Guerra Fredda, il Terzo mondo è stato anche e soprattutto una fucina di nuove concezioni politiche, visioni di un mondo diverso forgiato dalla lotta contro le formidabili forze dispiegate dal colonialismo prima e dal neocolonialismo dopo. Attraverso una narrazione serrata e appassionante, l'autore ripercorre la storia di questo soggetto, dalla sua genesi nelle lotte anticoloniali ai fallimenti delle sue realizzazioni politiche, sociali e culturali. Un viaggio che tocca i luoghi più significativi in cui questa storia ha preso forma e restituisce indimenticabili ritratti dei suoi grandi leader, con le loro idee, le loro lotte e i loro naufragi politici. Quali siano le eredità di questo straordinario percorso politico e culturale rimane l'interrogativo finale, anche alla luce dei fallimenti, altrettanto radicali e catastrofici, del modello sovietico prima e di quello neo-liberista dopo.
Operazione «armi ai partigiani». I segreti del Pci e la Repubblica di Caulonia
Alessandro Cavallaro
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 190
Un libro che getta luce sui retroscena di un'importante vicenda calabrese e italiana della Seconda guerra mondiale, la Repubblica rossa di Caulonia del marzo 1945, e sul suo protagonista. Pasquale Cavallaro. Il ritrovamento di documenti inediti da parte dei figli e le memorie di uno di essi, testimone diretto dei fatti, rivelano aspetti finora sconosciuti del ruolo e dell'atteggiamento del Partito comunista italiano in una fase delicata della storia nazionale. Tutto ruota intorno all'operazione bellica "Armi ai partigiani", vale a dire lo sbarco in Calabria, tra il 1942 e il 1943, di armi destinate al movimento partigiano del Nord da parte degli Alleati. I comunisti calabresi sottrassero parte di quelle armi su indicazione del PCI, preoccupato di attrezzarsi militarmente a un periodo dall'esito incerto e dai sicuri conflitti civili con agrari e fascisti. Su nuove basi viene riletta la vicenda della Repubblica di Caulonia e rivalutata la figura di Pasquale Cavallaro, contrario a un'epurazione sommaria e strenuo custode di segreti, lo svelamento dei quali avrebbe certo imbarazzato il PCI dedito alla linea togliattiana dell'unità nazionale.
Storia della Cecenia. Memoria, tradizioni e cultura di un popolo del caucaso
Aldo Castellani
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 343
Negli ultimi anni di Cecenia si è parlato molto, quasi esclusivamente in relazione alle guerre che hanno steso una coltre di morte e desolazione sul paese. Assai meno si conoscono i ceceni, il loro patrimonio storico, etnografico e artistico, la loro cultura che per secoli si è tramandata oralmente. Dietro le quinte del conflitto, dietro alle astratte motivazioni geopolitiche, i ceceni hanno i volti di uomini e donne che hanno dovuto vivere in mezzo alla distruzione e al pericolo oppure fuggire, temporaneamente o stabilmente, all'estero. Questo libro cerca di ridare un volto a un popolo che sembra averlo perduto.
Castrati e cicisbei. Ideologia e moda nel Settecento italiano
Giovanni Sole
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 120
Castrati e cicisbei furono espressione dell'ideologia nobiliare settecentesca. Riaffermavano il primato culturale e politico degli aristocratici nella società, la loro distanza nei confronti degli altri ceti sociali. Esprimevano il gusto artistico ed estetico dei nobili incline alla ricerca della bellezza, della festa e del piacere sensuale. Il diffuso amore per il mascheramento e il travestitismo negli aristocratici era il segno di una classe che, intuendo l'imminenza della fine, era alla ricerca di una nuova primavera della vita, di un mondo che prolungasse la loro adolescenza. Castrati e cicisbei rivelavano la forza e la cultura del mondo signorile, ma ne sottolineavano anche la debolezza. Quella vita frivola e leggera, insolente e affettata, nelle vesti pompose e stravaganti dei musici cantori e dei cavalier serventi, era destinata a finire poiché creava un forte divario tra l'immaginario e la realtà.
L'ombra di Mussolini. L'Italia moderata e la memoria del fascismo (1945-1960)
Cristina Baldassini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 352
La fine del regime fascista in Italia suscitò opposti sentimenti nella popolazione. Da una parte c'erano i nostalgici del regime dall'altra c'erano invece coloro che avevano appoggiato e sostenuto la Resistenza e la nascente repubblica. Rimaneva però un'ampia fascia della popolazione fatta di moderati che mostravano diffidenza nei confronti del nuovo assetto politico pur non rimpiangendo quello precedente. Il libro della Baldassini, primo sull'argomento, indaga proprio quale sia stata la percezione del fascismo tra gli italiani moderati che vissero la delicata transizione tra idiosincrasie, timori, ostilità verso il nuovo e simpatie per il vecchio.
Cesira e Benito. Storia segreta della governante di Mussolini
Gianni Scipione Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 156
La governante Cesira Carocci (Gubbio, 1884-1963) è l'unica donna, a parte la moglie Rachele, che abbia vissuto in casa di Mussolini, dal 1923 al 1934. Al contrario di altri collaboratori - dal commesso Navarra all'autista Boratto non ha mai rivelato segreti, né lasciato memoriali. Tra le "donne del duce" è forse la più misteriosa. Raccomandata da Margherita Sarfatti, ribattezzata da D'Annunzio "Suor Salutevole", diventò col tempo interfaccia tra la "società civile" e il dittatore. Confidente, infermiera, "segretaria", entrò in conflitto con donna Rachele. La moglie del duce riteneva che ne coprisse i tradimenti e che lei stessa fosse una delle tante amanti. Nonostante la simpatia della sorella del duce, Edvige - provata da una lettera privata inedita - alla fine fu licenziata.
Nello Rosselli
Giovanni Belardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 215
A settant'anni dall'assassinio dei fratelli Rosselli, avvenuto il 9 giugno 1937 in Francia, la personalità del più giovane dei due, Nello, continua a restare nell'ombra. Ancora oggi sono pochi a sapere che - a differenza di Carlo, tra i massimi leader dell'antifascismo italiano - Nello Rosselli, pur condividendo le idee del fratello, rimase essenzialmente uno studioso di storia. Lo stesso assassinio, avvenuto per mano di sicari francesi assoldati dai servizi segreti italiani, rendendo i Rosselli tra le vittime più note della dittatura fascista doveva oscurare la specifica personalità di Nello. Questo volume ricostruisce dunque la biografia di una figura tanto celebrata quanto in fondo poco conosciuta; allo stesso tempo, fornisce uno spaccato della vita culturale nell'Italia fascista. Vediamo in particolare come, nella vicenda di Nello Rosselli, si riflettano certi caratteri della dittatura di Mussolini: un regime che, da una parte, permetteva al giovane storico di recarsi spesso all'estero pur sapendo come ne approfittasse per incontrare il fratello; dall'altra, ne avrebbe stroncato la vita attraverso un assassinio politico.
L'uomo che sfidò Mussolini dal cielo. Vita e morte di Giovanni Bassanesi
Gino Nebiolo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: XI-301
Il libro racconta la storia di Giovanni Bassanesi, un giovane eroe antifascista che a 22 anni decide di lasciare Aosta per la Francia perché insofferente delle leggi fasciste. A Parigi incontra Carlo Rosselli con il quale progetta un raid aereo su Milano finalizzato al lancio di migliaia di volantini inneggianti all'insurrezione. Durante il viaggio di ritorno, però, il velivolo di Bassanesi precipita sul San Gottardo e il giovane eroe, ferito e psicologicamente scosso, viene arrestato. Dopo la liberazione progetterà una seconda missione ma senza alcun esito e trascorrerà il resto della sua vita tra manicomio e carcere.
La terra promessa due volte. Ebrei e palistinesi. Cento anni di guerre, speranze e illusioni
Giuseppe Josca
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 384
Non passa giorno senza che la televisione e i giornali diano notizia di qualche drammatico episodio nella martoriata Terra Santa. Il conflitto, di cui non si intravede la fine, attanaglia la regione da decenni, e in un alternarsi di guerre e tentativi di pace tiene desta l'attenzione internazionale anche per i risvolti che la crisi potrebbe avere se si trasformasse in una resa dei conti globale, in uno scontro di civiltà. Ma perché arabi e israeliani si combattono? Quali sono le radici di tanto odio, e la posta in gioco? E chi i protagonisti di una delle più lunghe e sanguinose dispute del nostro tempo?
Sorvegliato speciale. Sturzo a Londra nel mirino dell'Ovra
Gabriella Fanello Marcucci
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 308
Forse non è stata mai svolta una ricerca sull'investimento finanziario che il fascismo dedicò alle "investigazioni" della polizia politica. E forse non sarebbe neppure possibile, trattandosi, molto probabilmente, di "fondi riservati". Si può tuttavia avanzare un calcolo presunto, per così dire a campione, e si potrà constatare che si tratta di una spesa molto ingente. È sufficiente prendere, come test d'indagine, le investigazioni svolte per sorvegliare un "fuoriuscito", come venivano definiti gli esuli politici, che era sì un po' speciale, ma che non era certamente l'unico ad essere sorvegliato assiduamente: Luigi Sturzo, fondatore e già segretario politico del Partito popolare italiano. Giacciono nell'Archivio centrale dello Stato, in due diverse collocazioni, oltre mille fogli che si riferiscono a "Sturzo don Luigi, fu Felice, antifascista". Sono questi documenti che costituiscono la fonte inedita del presente lavoro. Questi, uniti alla rivisitazione di altri archivi ed altre fonti, permettono di ricostruire, anno dopo anno, talvolta giorno per giorno, la vita di Sturzo esule a Londra, i suoi viaggi, le sue amicizie, le sue letture, le lettere che scriveva o riceveva, i suoi studi, i suoi pensieri. E anche, pur nella sua schiva riservatezza, la sua spiritualità.

