San Paolo Edizioni: Fondatori e riformatori
Caterina Labouré e le apparizioni della Vergine alla Rue du Bac. Per una rilettura del messaggio della Medaglia miracolosa
Palmarita Guida
Libro
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 1997
pagine: 186
Un libro "nuovo" sulle apparizioni della Vergine Maria a santa Caterina Labouré nel 1830 a Parigi nella Casa Madre delle Figlie della Carità, in Rue du Bac. In maniera fresca, semplice, ma al tempo stesso profonda e appassionata, l'autrice ci ripropone - in occasione del 50° anniversario della canonizzazione di santa Caterina Labouré e del 150° anniversario dell'approvazione dell'Associazione mariana da parte della Santa Sede l'origine e il messaggio della Medaglia miracolosa. Il libro comprende due parti: innanzitutto ci fa entrare nel mondo di Caterina, prima metà dell'Ottocento; poi rilegge "oggi" la vita della veggente, traduce la simbologia della Medaglia miracolosa e la sua azione nel quotidiano di ogni uomo, e apre infine una finestra sul luogo delle apparizioni, "la Casa di Caterina e Maria, luogo di pace e di luce, memoriale di quel soffio della grazia che si compiacque di sostare fra noi". Palmarita Guida è una Figlia della Carità di san Vincenzo de' Paoli. Risiede a Napoli, dove dirige il Consultorio Familiare "S. Luisa" della sua Congregazione. È coordinatrice anche della Pastorale giovanile delle Associazioni mariane e del Volontariato vincenziano dell'Italia meridionale, lavorando attivamente nel Centro Provinciale di PG "Pier Giorgio Frassati".
San Giovanni Gualberto. Mille anni di giovinezza
Vasco Lucarelli
Libro
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 1996
pagine: 174
In un tempo in cui "la giustizia" veniva spesso attuata solo dalla "vendetta privata", Giovanni, sulle tracce dell'assassino di suo fratello, quando lo vide inginocchiato ai suoi piedi, fece scendere sul suo capo non il fendente della vendetta omicida, ma il bacio del perdono, attuando così "la giustizia di Dio" nella riconciliazione fraterna. Non meraviglia allora che "la via della vendetta" sia diventata per lui la "via di Damasco". Lo stesso Giovanni, però, non perdonò la simonia di Pietro Pavese, vescovo di Firenze, e gli sollevò contro tutto il popolo.

