Silvana: Arte
Luigi Pericle. Beyond the visible. Catalogo della mostra (Venezia, 11 maggio-24 novembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 199
Il volume celebra Luigi Pericle, pittore, ma anche pensatore, letterato, studioso di teosofia e di dottrine esoteriche, rivelando la sua storia straordinaria, fatta di ricerche profonde e grandi incontri. Dal noto collezionista Peter G. Staechelin a Sir Herbert Read, trustee della Tate Gallery; dal museologo Hans Hess, curatore della York Art Gallery, al celebre artista e regista tedesco Hans Richter. Tutti furono attratti dal suo carisma, dalla sua personalità versatile, dalla sua arte “chiaroveggente”. Con Luigi Pericle, la storia dell’arte informale del secondo Dopoguerra si apre inaspettatamente alla filosofia, alla spirituralità alternativa, ai misteri del cosmo, sullo sfondo dell’era spaziale.
Peindre à Bourges aux XVe - XVIe siècles
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 264
Bertel Thorvaldsen (1770-1884). Ediz. inglese
Stefano Grandesso
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 303
Andrea Chiesi. Eschatos. Ediz. italiana e inglese
Franco Fanelli, Andrea Chiesi
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 183
Il volume raccoglie le serie pittoriche realizzate da Andrea Chiesi, dal 2000 al 2018. Il titolo Eschatos - 'Ultimo' - rimanda all'attitudine propria dell'uomo, che da sempre si è interrogato sul destino ultimo, sulla fine delle cose, sul senso dell'esistenza anche attraverso l'arte. Con una pittura realista, intrisa di malinconia, Andrea Chiesi indaga strutture architettoniche di una modernità velocemente obsoleta, dipingendo il tempo dell'abbandono. Ogni serie è introdotta da un testo dell'artista. Il volume accoglie inoltre una lettera introduttiva di Giovanni Lindo Ferretti, un intervento di Maria Grazia Calandrone e un'intervista raccolta da Franco Fanelli, ed è completato da apparati biografici. "Considero questo libro, selezione e raccolta di tuoi dipinti, olio su tela, del terzo millennio, un po' riflessione teologica un po' testo devozionale: il libro dell'abbandono." (Giovanni Lindo Ferretti)
Ottocento. L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini. Catalogo della mostra (Forlì, 9 febbraio-16 giugno 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 384
Con un confronto straordinario tra pittura e scultura, vengono ricostruite in questo volume le vicende dell’arte italiana dall'Unità allo scoppio della Grande Guerra, spiegando come l’arte sia stata non solo un formidabile strumento per creare il consenso, ma anche il mezzo più popolare, “democratico” per far conoscere agli italiani i percorsi di una storia antica e recente dominata da slanci comuni, ma anche da tante divisioni; per far loro scoprire le meraviglie naturalistiche del “bel paese”; per celebrare i fasti della vita moderna; per denunciare le ingiustizie della società. Artisti come Hayez, Vela, Domenico e Gerolamo Induno, Fattori, Signorini, De Nittis, Boldini, Corcos, Gemito, Previati, Morbelli, Pellizza da Volpedo, Segantini, Balla, Boccioni, e tanti altri qui riconsiderati, hanno esplorato generi e linguaggi diversi, cercando di rappresentare attraverso la pittura di storia, la cronaca della vita moderna, l’arte di denuncia sociale, il ritratto e il paesaggio una realtà e una società in profonda trasformazione. Vengono riscoperte le opere diventate iconiche, che furono quelle presentate, premiate, acquistate dallo Stato e dagli enti pubblici – ma anche oggetto di dibattito e scandalo - alle grandi Esposizioni Nazionali, da quella di Firenze nel 1861 a quelle che tra Roma, Torino e Firenze (le tre città che erano state capitali) hanno celebrato nel 1911 i primi cinquant'anni dall'Unità. Saggi di: Marco Antonio Bazzocchi, Tommaso Casini, Francesco Leone, Elena Lissoni, Fernando Mazzocca, Antonio Paolucci, Ulisse Tramonti.
Maurizio Pellegrin. Imparare a essere
Igino Schraffl
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 103
Maurizio Pellegrin appartiene alla rara categoria degli artisti intellettuali e occupa un posto singolare nel panorama attuale: troppo realista in filosofia per essere un concettuale tipico, troppo cosmopolita per indulgere a un'arte vernacolare (semmai la sua nativa Venezia gli ha offerto un ponte verso un Oriente zenizzante), troppo culturalmente ed esteticamente raffinato per sconfinare in esperienze pop, minimal o poveristiche. Opera sottilmente sul crinale tra realismo e astrazione. Dal mondo nella sua datità trae i materiali che lascia anche assomigliare al dato fenomenico, ma ne scaturisce un'energia che ne decreta la vitalità e il fascino. Non fotografa la realtà, ma si inventa un realismo evocativo, evitando l'illustrazione dell'oggetto. L'effetto delle immagini così composte è altamente estetico, comunicativo e catartico, tanto da non richiedere la conferma del confronto con la realtà stessa. Ampi assemblage composti da oggetti o loro frammenti formano icone grandiose, non semplici archivi o cataloghi di una memoria parziale. Nelle opere il mondo non è né illustrato né narrato, ma intuito e mostrato come si dà in senso fenomenologico ed esistenziale. Attraverso il suo raffinato operare Pellegrin porta un nuovo ordine nella realtà effettuale, caotica e dispersiva delle cose incorporandovi anche elementi di disordine, caso e istintualità. Un brano di realtà riassuntivo di un pezzo di mondo fenomenico, ricostruito nella memoria, appare in una forma che colpisce per la sua forza 'ontologica': è come se gli oggetti imparassero a esistere nel nuovo ordine in cui l'artista li fa dialogare nello spazio. E con essi, attraverso l'impatto dell'opera, è l'uomo che impara a essere, oltre che nello spazio, nel tempo, grazie alla memoria che gli dà il senso della continuità e un'identità.
Ya basta hijos de puta. Teresa Margolles. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 331
Teresa Margolles (Culiacán,1963) è un'artista messicana che vive e lavora tra Città del Messico e Madrid. Con una particolare attitudine al crudo realismo, le sue opere testimoniano le complessità della società contemporanea, sgretolata da un’allarmante violenza che sta lacerando il mondo e soprattutto il Messico. Vincitrice del Prince Claus Award 2012, Teresa Margolles ha rappresentato il Messico nella 53° Biennale di Venezia nel 2009 e le sue opere sono state esposte in numerosi musei, istituzioni e fondazioni internazionali. Con uno stile minimalista, ma di forte impatto e quasi prepotente sul piano concettuale, le 14 installazioni presentate al PAC esplorano gli scomodi temi della morte, dell'ingiustizia sociale, dell'odio di genere, della marginalità e della corruzione generando una tensione costante tra orrore e bellezza.
Giovanni Santi. Catalogo della mostra (Urbino, 30 novembre 2018-17 marzo 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 240
Il volume ripercorre la vita e le opere di Giovanni Santi (Colbordolo, 1439, ante? - Urbino, 1 agosto 1494), personaggio poliedrico e dotato di molti talenti, nonché padre e primo maestro di Raffaello. Attraverso i saggi del volume e il ricco apparato iconografico, viene indagata la sua attività, strettamente legata alla città di Urbino e alla committenza del potente duca Federico da Montefeltro, la cui azione politica e militare fu rivolta alla creazione di una città ideale fondata sulla cultura. Fortemente partecipe di questo clima stimolante, ma anche arricchitosi dalla frequentazione di altri importanti centri italiani, Giovanni Santi fu leader di una bottega che monopolizzò la produzione artistica del territorio, realizzando opere di grande qualità. La sua fama fu presto oscurata da quella dal figlio, Raffaello, il quale, rimasto orfano a soli undici anni, divenne tuttavia l’espressione più alta della temperie artistica che nel giro di pochi anni avrebbe completamente mutato il corso della storia della pittura. Raffaello sentì tuttavia fortemente il legame con la famiglia e con la terra d’origine, e volle sempre mantenere il ricordo del nome paterno e della città che lo generò.
Canova. George Washington. Catalogo della mostra (New York, 22 maggio-23 settembre 2018; Possagno, 11 novembre 2018-28 aprile 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 191
Il volume ripercorre la storia di un capolavoro perduto di Antonio Canova (1757-1822), la statua di George Washington realizzata per il Parlamento della Carolina del Nord, consegnata nel 1821 e andata distrutta da un incendio dieci anni dopo. Dell'opera — l'unica eseguita da Canova per gli Stati Uniti — rimane il modello preparatorio in gesso, presentato in queste pagine insieme a incisioni, disegni e a una selezione di lettere sulla commissione, alcune delle quali tratte dal carteggio con Thomas Jefferson. Un contributo alla conoscenza sia dell'opera dell'artista sia della fortuna che la scultura neoclassica ha avuto nei primi anni del XIX secolo non solo in Europa, ma anche oltreoceano.
Re.use. Scarti, oggetti, ecologia nell'arte contemporanea. Catalogo della mostra (Treviso, 27 ottobre 2018-10 febbraio 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 173
Il volume intende documentare il rapporto continuo che l'arte ha avuto con gli oggetti di uso comune e con gli scarti dai primi decenni del Novecento ai giorni nostri, arrivando a una vera e propria consapevolezza ambientale. Sono presentate circa novanta opere di artisti di fama internazionale, tra cui Marcel Duchamp, Mimmo Rotella, Man Ray, Piero Manzoni, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Damien Hirst. Un viaggio che consentirà al lettore di ammirare nascita, evoluzione e stato attuale del concetto di riutilizzo con finalità etica ed estetica nel mondo dell'arte moderna e contemporanea.
Filippo Rusuti e la Madonna di San Luca in Santa Maria del Popolo a Roma. Il restauro e la nuova attribuzione di un capolavoro medievale. Catalogo della mostra (Roma, 19 ottobre-18 novembre 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 61
L'icona di Santa Maria del Popolo, raffigurante la Madonna con il Bambino, sin dal Tardo Medioevo è stata leggendariamente ritenuta dipinta dall'evangelista Luca, il quale, secondo la tradizione, sarebbe stato il primo ritrattista della Vergine. Il magistrale restauro dell'opera, recentemente concluso, ha portato alla nostra conoscenza una ben diversa realtà storica; sono state infatti scoperte parti di un'iscrizione, occultata con una spessa vernice nera già in tempi antichi. Nonostante il suo stato frammentario, essa è infatti sicuramente riconoscibile come la firma di Filippo Rusuti, uno dei più importanti mosaicisti e pittori romani, attivo tra gli ultimi decenni del Duecento e i primi del Trecento. Il nome di questo maestro appare come sottoscrizione anche nella fascia superiore del mosaico di facciata della basilica di Santa Maria Maggiore, eseguito entro il 1297 e oggi in parte occultato dalla loggia settecentesca che ne distrusse ampie porzioni. Insieme a Pietro Cavallini e Jacopo Torriti, Rusuti fu protagonista della svolta classicista della pittura a Roma nella seconda metà del XIII secolo; dopo il trasferimento del papato ad Avignone, il maestro concluse la sua carriera in Francia al servizio del re Filippo il Bello, con la prestigiosa qualifica di pictor regis.

