Sinestesie: Biblioteca di Sinestesie
È finita l'età della pietà. Pasolini, Calvino, S. Nievo e «mostri» del Circeo
Fabio Pierangeli
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2015
pagine: 178
Pier Paolo Pasolini ha scontato con la morte, atroce contrappasso, a soli cinquantatré anni, la presunta ignavia dei ragazzi, la "paurosa" assenza di creatività, di inizialità, che ha nell'appiattimento del linguaggio (un balbettio informe e uniforme) uno dei risultati più orrendi e inaccettabili per il poeta. L'autore di questo volume ha oggi cinquantatré anni e poteva essere uno di quegli adolescenti della prima metà degli anni Settanta investiti dalle furiose, disperate, invettive dello scrittore corsaro e luterano. Ricostruendo il clima di quell'ottobre del 1975 e poi, con Calvino e Nievo, ridando la parola alla letteratura, con le sue istanze e i suoi enigmi, l'autore ritiene giunto il momento personale e storico di confrontarsi con i pesanti giudizi del poeta corsaro su quella generazione.
«Per guisa d'orizzonte che rischiari». Florilegio degli scritti
Alberto Granese
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2015
pagine: 384
Il florilegio degli scritti di Alberto Granese, in occasione dei 750 anni dalla nascita, da un omaggio a Dante: dal Paradiso (XIV 69) è tratto un luminoso e illuminante verso del titolo, "Per guisa d'orizzonte che rischiari". Segue un gruppo omogeneo di tre lavori, dall'autore definito il suo "asse" civile, su Giannone, nel contesto storico culturale del contradditorio rapporto tra intellettuale riformatore e despota illuminato, Vico, di cui dà una lettura "diversa" e in chiave dialettica, Pagano, "costruttore" dello stato repubblicano e insieme promotore del fallimento della rivoluzione napoletana del 1799. Subito dopo, Alvaro e Quasimodo rispecchiano, per gli argomenti svolti, i suoi interessi di ricerca, rispettivamente, sul Potere e sul Tragico, mentre la Medea, da Euripide a Lars von Trier, e il romanzo-film di Moravia-Godard riflettono i suoi amori per il teatro e per il cinema. Infine, altri due omaggi: a Pasolini, per i 40 anni dalla sua tragica morte, e a Debenedetti, con cui si è laureato, da sempre considerato il suo "maestro" di critica letteraria.
Il futurismo letterario. Storia e geografia dell'avanguardia italiana
Dario Tomasello
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2015
pagine: 128
"L'avanguardia è storica", soleva dire Carmelo Bene, sottintendendo la contraddizione profonda esistente tra le istanze rivoluzionarie e l'evidenza, talora desolante, degli esiti da essa raggiunti. Nel momento in cui, assecondando coerentemente la nozione che incarna, l'avanguardia proietta se stessa al di là dei limiti imposti dal proprio tempo, cade miseramente nella storia, nel già detto, nel museo. È quello che paradossalmente accade al Futurismo. Anche per questa ragione, la necessità di un sondaggio rinnovato delle specificità letterarie (tecnico-stilistiche) della compagine marinettiana sembra riproporsi, ancora una volta, intatta alla nostra attenzione.
«Diverso è lo scrivere». Scrittura poetica dell'impegno in Vincenzo Consolo
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2015
pagine: 144
Il volume raccoglie gli interventi della giornata di studi dedicata a Vincenzo Consolo, tenutasi il 20 marzo 2013 nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Catania. Alcuni tra i maggiori studiosi di Consolo si sono confrontati attorno al tema della scrittura declinata ora come altisonante tragedia, ora come riscrittura della prosa di un autore secentesco, ora come poetica dell'ecfrasi, ora come desiderio agitato dalla questione della verità, ora come investimento di una lingua altra, ora come sorprendente e calcolata arte musiva, ora come una poetica della scrittura attraversata dal tema del silenzio e dell'afasia. In appendice un raro testo dello scrittore su Catania, e alcune fotografie inedite provenienti dall'Archivio Cavallotto.
Il popolo autore nella Figlia di Iorio di Gabriele d'Annunzio
Annamaria Andreoli
Libro
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 271
Il mito romantico del popolo autore, il mito dell'opera d'arte corale "che si fa da sé" non poteva trovare compiuta realizzazione se non sulla scena. La "Figlia di Iorio" (1903), capolavoro del d'Annunzio drammaturgo, ripropone un'antica leggenda dell'Abruzzo celtico e la vicenda, collocata in un tempo immemorabile, risolve vittoriosamente lo spinoso problema, tutto italiano, della lingua recitata. I personaggi della leggenda dannunziana riproducono gli accenti remoti delle nostre grandi Origini con tale perizia che il pubblico viene immerso nella temperie linguistica da cui sono nati la Divina Commedia o il Decameron. Non si tratta tuttavia di una tragedia antiquaria ma di una tragedia modernissima, in quanto punta su di una popolarità complessa, attiva e passiva: la prostituta redenta dall'amore è un'"invariante" della "Signora delle camelie" come della "Traviata". L'omaggio per la Duse appare evidente da parte di chi le offre, ai vertici della poesia, l'opportunità di non discostarsi dal suo repertorio più applaudito. La trafila compositiva della Figlia di Iorio mette oltretutto in luce le divergenze artistiche che determinano l'alleanza mancata fra i due "divi".
Alberto Moravia e «La ciociara». Storia, letteratura, cinema. Atti del 2° Convegno internazionale (Fondi, 13 aprile 2012)
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 255
Il volume "Alberto Moravia e La ciociara. Letteratura. Storia. Cinema", raccoglie le relazioni pronunciate nel corso del II Convegno Internazionale svoltosi a Fondi, nei luoghi del romanzo, il 13 aprile 2012, e con alcuni interventi di rilievo, oltre alla prefazione di Rino Caputo, al saggio introduttivo di Angelo Fàvaro, alle conclusioni di Dante Della Terza e all'indirizzo di saluto di Dacia Maraini. Pubblicato dalle Edizioni Sinestesie, con il patrocinio dell'Associazione Fondo Alberto Moravia, è passato al vaglio di numerosi comitati scientifici e ha ottenuto il plauso per i contenuti e per la forma editoriale. Da non tacere alcuni interventi di insigni storici della letteratura, intellettuali, italianisti, esperti dell'Opera di Alberto Moravia, non senza alcune inedite riflessioni e dimostrazioni.
L'opera di Verga e altri studi di critica letteraria
Lina Iannuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 253
Argomenti: Ritorno a Lucia; A proposito di una lettera "inedita" di Alessandro Manzoni; Il "Crepuscolo" e il decennio di prova. Il carteggio Tenca-Maffei; Giuseppe Garibaldi autore di romanzi storici; A proposito di due lettere del Verga - fotografo a Cesare Pascarella; Verga drammaturgo fra tradizione e rinnovamento; La "rima gigante" nel Verga (dai Carbonari della montagna al Mastro); La prosa di Ferdinando Martini; Sigismondo Castromediano; Fabrizio Colamussi: il teatro; L'ora di tutti di Maria Corti; La poesia di Biagia Marniti nella cultura mediterranea.
Il carteggio Tenca-Maffei. Storia, letteratura e arte nell'Italia del Risorgimento
Lina Iannuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 208
Il lavoro di Lina Iannuzzi è il frutto di un'attenta esplorazione compiuta in questo humus politico-culturale ottocentesco, al fine di rinvenire e ordinare le linee lungo le quali si articolò la cultura a Milano, centro propulsore che concorse ad avviare fra l'altro i presupposti per il rinnovamento dell'arte, della musica, della letteratura nella seconda metà del secolo XIX sempre in una prospettiva europea.
Le madri. Figure e figurazioni nella letteratura italiana contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 453
Come evidenziano i diversi interventi incentrati su scrittori dal Novecento a oggi, è attraverso le madri che si dispiega un nutrito ventaglio di emozioni che permettono di scoprire, sondare, interpretare il mistero e l'incommensurabile della vita, della morte e della condizione umana.
La follia della ragione
Giorgia Fissore
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 144
Lo studio traccia un percorso alla ricerca della follia attraverso la medicina, la letteratura e l'arte del tardo Quattrocento e del Cinquecento. Un viaggio fondato sull'intertestualità e sul rapporto parola-immagine: dalla stultitia come peccato (Fantini) all'universalità della Moria erasmiana, dalla rappresentazione del furore ariostesco e dell'irrazionalità bandelliana al confinamento della pazzia nell'ambito della patologia medica (Garzoni), fino all'eroico furore di Bruno. Nell'imperversare della crisi politica e religiosa, la follia diviene protagonista delle opere di letterati e artisti (Bosch e Bruegel il Vecchio in particolare), che, direttamente o indirettamente influenzati dal dibattito medico contemporaneo, fanno i conti, in forme e modi diversi, con questa ineludibile compagna di viaggio dell'esistenza umana.
I canti popolari arbëreshë (italo-albanesi) e la tradizione dei canti popolari italiani
Antonia Marchianò
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 288
Il poema onirico. Boccaccio e Chaucer
Roberta Giordano
Libro: Copertina morbida
editore: Sinestesie
anno edizione: 2014
pagine: 128
Nel corso del XIV secolo, sogno e visione perdono il carattere di simbolo del sacro per legarsi progressivamente alla finzione dell'opera letteraria, diventando narrazione e nascondendo sub velamine significati nuovi, da scoprirsi mediante gli strumenti non solo dell'onirocritica classica ma anche dell'esegesi letteraria. Con sapiente e divertito uso della parola, Boccaccio e Chaucer sfruttano le potenzialità del genere onirico e visionario, dando vita a meravigliosi viaggi allegorici che pongono al centro dell'azione il personaggio del poeta pellegrino, quale figura itinerante tra gli archetipi della cultura occidentale, in una rilettura laica e mondana del poema sacro dantesco e sulla base di una continua contaminazione di modelli appartenenti alla tradizione letteraria, al patrimonio intellettuale e alla cultura artistico-figurativa cui si ancora l'immaginario di tutta un'epoca.