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Unicopli: Biblioteca di storia contemporanea

I fronti della scrittura. Letteratura e grande guerra

I fronti della scrittura. Letteratura e grande guerra

Giovanni Capecchi

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2017

pagine: 249

20,00

Soldati italiani in Libia. Trauma, scrittura, memoria (1911-1912)

Soldati italiani in Libia. Trauma, scrittura, memoria (1911-1912)

Graziano Mamone

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2016

pagine: 390

Il 29 settembre 1911 l'Italia di Giolitti dichiara guerra all'Impero ottomano per conquistare la Libia. Soltanto nel primo anno di ostilità oltre centomila soldati vengono sbarcati sulla Quarta Sponda. Ha inizio un conflitto che si rivelerà ben più lungo e difficile del previsto. Per molti fanti catapultati in quell'inedito massacro l'ultima trincea rimane la scrittura. Favoriti da una crescente alfabetizzazione e da un servizio di posta militare efficiente, i soldati arrivano a produrre migliaia e migliaia di testi. Solo una piccola parte di questi, conservati in archivi pubblici e privati, è giunta sino a noi: dentro ed attorno alle scritture i militari hanno costruito la propria identità, resistito alla spersonalizzazione, veicolato o talvolta demolito stereotipi ed immaginari coloniali. Questo volume fa emergere i complessi rapporti tra vissuto e memoria, nell'ambito di un conflitto che ha segnato una svolta per le vertiginose ambizioni di potenza italiane.
20,00

L'arcipelago della pace. Le isole Åland e il Baltico (XIX-XXI sec.)

L'arcipelago della pace. Le isole Åland e il Baltico (XIX-XXI sec.)

Deborah Paci

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2016

pagine: 235

Il Mar Baltico è un mare chiuso. Come per il caso del mare nostrum, anche negli spazi baltici si è creata un'intensa dialettica tra le sponde. Definite come "le chiavi della cassaforte del Baltico", le isole Åland hanno rappresentato un luogo strategico paragonabile a Malta o a Creta per il Mediterraneo. La storia degli ultimi secoli le ha viste passare di mano numerose volte: territorio svedese, russo e infine finlandese, le isole Åland si sono sempre mantenute fedeli ad una loro peculiare identità, fatta di un'inscindibile rapporto con il mare. Abitate da una popolazione orgogliosamente svedesofona, nel corso del Novecento hanno ottenuto un ampio status autonomo, che ne ha fatto un modello di conquista dei diritti attraverso la diplomazia e la negoziazione. Assurte a simbolo di neutralità e della demilitarizzazione, le Åland hanno preservato la loro condizione durante i due conflitti mondiali e la Guerra Fredda. Proprio a partire da queste premesse le Åland sono riuscite a costruire intorno a loro l'immagine di arcipelago della pace.
18,00

Il prossimo lontano. Alle origini della solidarietà internazione in Italia

Il prossimo lontano. Alle origini della solidarietà internazione in Italia

Antonio Benci

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2016

pagine: 345

L'opera affronta il problema della definizione del sentimento di solidarietà internazionale in Italia analizzandone le origini. Con la decolonizzazione e il Concilio Vaticano II sullo sfondo iniziano a formarsi negli anni '60 in Italia dei gruppi, in gran parte cattolici, che iniziano un'opera di sensibilizzazione sul tema del sottosviluppo in forte simbiosi con quella Chiesa giovannea che ha avviato nel luglio del 1960 insieme alla FAO la Campagna contro la fame nel mondo. L'atteggiamento mentale verso il nostro prossimo lontano annota nel decennio un'evoluzione di pensiero e di filosofia d'azione di grande interesse. Si passa dal sentimento di tipo marcatamente compassionevole all'accoglimento dell'idea di sviluppo per arrivare, tramite la nascita di quello straordinario fenomeno che prende il nome di volontariato internazionale, al termine cooperazione che ancora oggi contraddistingue questo mondo.
19,00

Le origini e lo sviluppo del fascismo a Genova. La violenza politica dal dopoguerra alla costituzione del regime
18,00

La psichiatria di guerra. Dal fascismo alla seconda guerra mondiale

La psichiatria di guerra. Dal fascismo alla seconda guerra mondiale

Paolo Giovannini

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2016

pagine: 165

Affermatasi nell'incandescente fucina della prima guerra mondiale, la nuova specialità della psichiatria di guerra consegna alla seconda un ampio e articolato bagaglio di acquisizioni e di pratiche, continuando poi a recitare un ruolo di primo piano nei conflitti della seconda metà del XX secolo e oltre. Il libro, con un taglio specificatamente di storia della psichiatria, affronta l'analisi dei rapporti della scienza neuropsichiatrica italiana con la seconda guerra mondiale (a partire da alcune premesse del periodo fascista), soprattutto attraverso la letteratura sull'argomento pubblicata dalle riviste del settore, muovendosi nel solco tracciato dalla storiografia sulla guerra moderna degli ultimi decenni. I protagonisti sono gli psichiatri e i neurologi, con le loro storie personali, approcci teorici e ricerche, nel quadro dell'evoluzione della loro scienza e del loro modo di porsi di fronte all'esperienza dei combattenti, dei prigionieri, dei reduci e della popolazione civile, mentre un capitolo a parte è dedicato alle tragiche vicissitudini degli ospedali psichiatrici in questi anni.
13,00

Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna. La sezione italiana della Colonna Ascaso

Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna. La sezione italiana della Colonna Ascaso

Enrico Acciai

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2016

pagine: 285

Tra l'estate del 1936 e la primavera del 1937 poco più di seicento antifascisti italiani combatterono in Spagna, sul fronte aragonese, inquadrati all'interno della Sezione Italiana della Colonna Ascaso. Questo gruppo, organizzatosi a Barcellona nei primi giorni di agosto, vide la luce grazie all'azione congiunta dell'anarchico Camillo Berneri e del giellista Carlo Rosselli. La Sezione Italiana si formò tre mesi prima che le celebri Brigate Internazionali apparissero sui fronti spagnoli. In questo lavoro si riflette su questo gruppo partendo dalle vite dei suoi membri e da una domanda banale: cosa portò questi uomini e queste donne in Spagna? Ripercorrere le traiettorie di questi primi volontari italiani ci ha consentito di soffermarci sul mondo da cui questi provenivano, quello dell'esilio antifascista, e di riflettere, più in generale, sulla loro militanza nel campo antifascista sin dai primi anni Venti.
18,00

Li chiamavano terroristi. Storia dei Gap milanesi (1943-1945)

Li chiamavano terroristi. Storia dei Gap milanesi (1943-1945)

Luigi Borgomaneri

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2015

pagine: 361

Basata sulla consultazione di una ampia documentazione archivistica, carte riservate di fonte comunista e testimonianze dei protagonisti, l'opera ricostruisce nella sua interezza la storia dei Gruppi di azione patriottica (Gap) operanti in Milano dall'ottobre 1943 al maggio 1945. Integrate dal recupero di decine di biografie di combattenti dimenticati e di accadimenti e figure espunti dalla narrazione ufficiale, le vicende del più attivo e longevo dei gappismi sono per la prima volta riconsiderate criticamente alla luce delle complesse relazioni intercorse con l'apparato comunista. Il nuovo apporto di conoscenze che ne scaturisce configura il caso milanese come specchio e terreno di verifica delle problematiche politico-militari del gappismo nazionale, inserendolo nella più ampia storiografia resistenziale e contribuendo così a una nuova lettura delle ragioni e della dialettica interna che guidarono il Pci nel passaggio dalla fase terroristica a quella della guerriglia urbana di massa.
18,00

Consumi e benessere nell'Unione Sovietica di Michail Gorbacëv. Politiche, strategie e cultura

Consumi e benessere nell'Unione Sovietica di Michail Gorbacëv. Politiche, strategie e cultura

Giovanni Moretto

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2015

pagine: 293

Il libro ripercorre le tappe del fallimento del "benessere realsocialista", attraverso l'analisi del discorso ufficiale del Partito-Stato sovietico e della voce dei semplici cittadini, della propaganda e della realtà della vita di tutti i giorni. I temi, dunque, sono i consumi e il benessere così come vennero concepiti e proposti dal Partito-Stato, nonché percepiti e vissuti dalla popolazione dell'URSS negli ultimi anni della sua esistenza, sotto la guida di Michail Gorbacëv (1985-1991). L'ideologia ufficiale presupponeva non solo la creazione di una società socialista, ma anche il suo passaggio al comunismo; il principio "a ciascuno secondo il suo lavoro" sarebbe stato pertanto sostituito da quello "a ciascuno secondo le sue necessità". Nel periodo di Gorbacëv diventò evidente la decadenza dei livelli di vita dei cittadini sovietici e del modello di prosperità che l'URSS avrebbe voluto realizzare (ed esportare): in sei anni la perestrojka non "ristrutturò" il paese, ma ne ruppe il fragile equilibrio ereditato dall'epoca brezneviana.
18,00

«Se avremo la fortuna di tornare». Lettere di guerra al cardinal Maffi (1915-1918)

«Se avremo la fortuna di tornare». Lettere di guerra al cardinal Maffi (1915-1918)

Giovanni Cavagnini

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2015

pagine: 238

La Grande Guerra evoca immagini di violenza e morte come poche esperienze nella storia dell'umanità. Non diversamente dagli altri popoli in lotta, anche gli italiani dovettero affrontare anni di lutti continui e sofferenze inimmaginabili. Le lettere raccolte in questo volume, provenienti dagli archivi del cardinale di Pisa Pietro Maffi, gettano luce sul modo in cui civili e militari, chierici e laici, uomini e donne vissero e giudicarono il dramma della guerra. Le voci levatesi da ospedali, trincee, caserme, parrocchie e centri sparsi in tutta la penisola, nonché dai campi di prigionia degli Imperi Centrali, formano un coro discorde, in cui non mancano i nazionalisti esaltati; la maggioranza rimase però sorda alle ragioni della propaganda e attese con rassegnazione il ritorno della pace. In questo rifiuto di ribellarsi si misura il successo della chiesa cattolica, impegnata a soccorrere i bisognosi ma anche a inculcare nelle masse i principi di obbedienza e disciplina.
18,00

La Guardia Regia. La polizia italiana nell'avvento del fascismo (1919--1922)

La Guardia Regia. La polizia italiana nell'avvento del fascismo (1919--1922)

Luca Madrignani

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2014

pagine: 253

Nei tre anni di vita del corpo di polizia (1919-1922) la violenza entra nella vita politica in modo diffuso, invadendo gli spazi pubblici e i luoghi istituzionali, le vie e le piazze, le sedi politiche e sindacali. L'attacco al potere viene portato con modalità e dinamiche fino ad allora sconosciute per forme organizzative, intensità e dimensioni, tanto da far parlare i contemporanei di una vera e propria "guerra civile". La Regia Guardia, infatti, viene creata da Nitti nel 1919 per far fronte a una situazione di emergenza politica. Tuttavia, il nuovo corpo di polizia non si guadagnerà le simpatie della destra, che in esso vede il tentativo di sottrarre potere e prestigio a quei corpi militari, in primo luogo i carabinieri, appartenenti al Ministero della Guerra. Nonostante i ripetuti episodi di collaborazione con le camicie nere, infatti, la Regia Guardia verrà sciolta da Mussolini appena salito al potere, nel dicembre del 1922.
19,00

Nell'età del boomerang. Contributi alla teoria del patriarcato

Nell'età del boomerang. Contributi alla teoria del patriarcato

Claudia von Werlhof

Libro: Libro in brossura

editore: Unicopli

anno edizione: 2014

pagine: 212

La teoria critica del patriarcato viene presentata nel volume illustrando un modo completamente nuovo di interpretare gli sviluppi attuali, alla luce del patriarcato, inteso come un progetto utopico di trasformazione totale del mondo - un tempo abitato da società matriarcali - nel suo opposto, un mondo al maschile in cui la natura e la donna siano sottomesse al controllo totale. Il progetto patriarcale nasce nell'antichità con l'"alchimia" e si sviluppa col nuovo "sistema alchimistico" del progresso nel moderno sistema capitalistico/socialista a livello globale. Esso opera tramite la distruzione e la ricomposizione della materia, un metodo che dovrebbe condurre a una forma più elevata di "creazione", una paradossale "creazione attraverso la distruzione". Al contrario, il suo vero risultato è la "crisi", una "distopia" delle generali condizioni di vita nel mondo, di una vita che sta sparendo dalla faccia della Terra.
17,00

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