UTET: Classici greci
Pensieri e altri scritti
Marco Aurelio
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 820
«Devi essere simile al promontorio, contro il quale i flutti si infrangono incessantemente: esso rimane immobile, e intorno a lui viene a placarsi il ribollire delle acque», scrive l’imperatore Marco Aurelio ormai alla soglia della vecchiaia, mentre si trova in Asia Minore con il suo esercito. Annoverato tra i “cinque buoni imperatori” dal celebre storico Edward Gibbon, Marco Aurelio è stato una specie di anomalia: uomo timido e pacato, dotato di grande saggezza, sale sul trono di Roma nel momento più bellicoso e instabile della sua storia. Sin da giovane mostra uno spiccato interesse per la retorica, interesse di cui si accorge presto Cornelio Frontone, cultore dell’eloquenza e principe del Foro, che per il nuovo Cesare assume le vesti di tutore e maestro di vita. Ma per governare un mondo in continuo cambiamento senza lasciarsi travolgere non basta la retorica: Marco Aurelio sceglie di percorrere la via della filosofia e dello stoicismo, abbracciando dunque la ricerca della sapienza e la pratica della virtù. In questo apprendistato esistenziale, la scrittura diventa per lui una nave robusta con cui solcare il mare in tempesta. Nelle pagine dei Pensieri Marco Aurelio dialoga con se stesso, riflette sulla natura umana, sul cosmo, sull’esigenza di coniugare essere e agire, perché la filosofia non si risolve in teorie astratte, ma funge da guida per vivere ogni giorno secondo virtù. Per questo motivo i Pensieri costituiscono un’opera difficilmente ascrivibile a un unico genere: breviario filosofico, raccolta di aforismi, intimo diario di un imperatore che non ha mai dimenticato di essere innanzitutto un uomo. Oltre all’opera più celebre dell’imperatore filosofo e a vari documenti della sua attività legislativa, questo volume raccoglie anche il fitto carteggio con l’affezionato precettore Frontone: sono lettere da cui emerge la figura di un giovane affettuoso e sensibile, già amante degli studi e della vita appartata ma non indifferente ai divertimenti della vita di corte, ancora insicuro ma determinato a realizzare in autonomia il proprio progetto intellettuale e politico. Questo volume restituisce così le complessità caratteriali di un sovrano illuminato dei più memorabili e la sua ricca eredità storica e culturale, tra filosofia e impegno civile.
Vite parallele. Testo greco a fronte. Volume Vol. 5
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 1008
«Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città.» Di vite e non di storia si impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C., durante il regno dell’imperatore Claudio, fu cittadino dell’Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le “Vite parallele” raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l’uomo. Le “Vite” di questo volume hanno un prezioso valore storico, oltre che letterario, poiché narrano due periodi su cui tanta storiografia contemporanea è andata perduta e che sono però fondamentali per la comprensione dell’epoca antica: l’età dei diadochi e la prima età repubblicana. Ecco quindi i ritratti di due uomini di straordinario valore in guerra, dai propri vizi in tempo di pace: alla storia del re macedone Demetrio I detto Poliorcete, “l’Assediatore”, fa da contraltare quella di Marco Antonio, che dopo una fulminante carriera e politica al fianco di Cesare si lasciò sedurre e portare alla rovina da Cleopatra. Seguono le vite di Pirro e Gaio Mario, due generali la cui intelligenza era superata solo dalla loro ambizione. Sono invece autori di coraggiose riforme sociali destinati a una tragica fine i sovrani di Sparta Agide e Cleomene e i tribuni romani Gaio e Tiberio Gracco. Concludono il volume le due vite di Arato di Sicione e Artaserse II, l’unico “barbaro” a cui Plutarco dedicò una biografia, composte come opere a sé ma tramandate con il resto delle “Vite parallele”.
Vite parallele. Testo greco a fronte. Volume 3
Plutarco
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 903
Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le Vite Parallele raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l'uomo. Questo volume è composto dalle vite di uomini che hanno combattuto per la patria. Al greco Focione, vissuto negli anni della fine del potere di Atene e condannato a morte dopo l'avvento dei Macedoni, fa da contraltare Catone Uticense, strenuo avversario di Giulio Cesare, che scelse il suicidio pur di non veder traditi i valori repubblicani. E poi ci sono Dione e Bruto, accomunati dalla lotta contro la tirannide, rispettivamente di Dionisio II di Siracusa e di Cesare; Emilio Paolo, caduto da eroe nella battaglia di Canne e Timoleonte, che libera Siracusa da un nuovo tiranno. Infine il generale Quinto Sertorio, alleato di Mario, che organizzò l'esercito in Spagna per affrontare Silla, ed Eumene, che dopo la morte di Alessandro Magno tentò, invano, di impedire la divisione del vasto regno macedone tra i Diadochi.
Le etiopiche. Testo greco a fronte
Eliodoro
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 597
Quando il sole sorge sull'altura al di sopra delle foci del Nilo, lo spettacolo che offre ai predoni appena giunti alla ricerca di navi da razziare li lascia stupiti e confusi: la spiaggia sottostante è un groviglio di corpi, il segno di una battaglia appena conclusasi; in mezzo al massacro una ragazza, bellissima, contempla le membra inerti e insanguinate di un giovane che giace ai suoi piedi. È l'inizio di una delle opere considerate all'origine del romanzo moderno: composte nella seconda metà del IV secolo d.C., Le Etiopiche raccontano l'avventurosa e travagliata storia d'amore tra Teagene, un greco di nobile stirpe, e Cariclea, inconsapevole figlia dei sovrani di Etiopia, abbandonata dalla madre perché nata, per prodigio, con la pelle completamente bianca - la regina temeva di essere accusata di adulterio - e cresciuta da un sacerdote di Apollo come figlia sua. Sono molte le peripezie che i due dovranno affrontare per giungere a un lieto fine; molti gli incontri che li accompagneranno in un lungo viaggio dalla Grecia alle coste dell'Egitto, e da lì, attraverso il deserto, fino all'Etiopia. Tra briganti delle dune, satrapi persiani, pirati dell'Egeo, regine lussuriose e ancelle cospiratrici, Teagene e Cariclea si ritrovano loro malgrado protagonisti di una vera e propria "Odissea a due" che li conduce in luoghi ogni volta più lontani e pericolosi. Un racconto appassionante, che ha ispirato, tra gli altri, Cervantes, Tasso, Racine e Goethe.
Anabasi. Testo greco a fronte
Senofonte
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2016
pagine: 736
L'Anabasi, scritta in terza persona e sotto pseudonimo, narra la spedizione (a cui Senofonte partecipò in posizione di rilievo) dei cosiddetti Diecimila a favore del persiano Ciro contro il fratello Artaserse e la difficile ritirata verso il mar Nero. L'opera è una straordinaria odissea in prosa che anticipa il romanzo d'avventure. L'Anabasi infatti non è altro che un viaggio per via di terra, attraverso tremende peripezie, pericoli, incontri con popoli strani, minacciosi, inquietanti. Ma Senofonte è un Odisseo sui generis: abile in stratagemmi, con il gusto dell'avventura, affascinato da terre remote e sconosciute, è però privo di quell'ansia di conoscenza che ha fatto di Ulisse l'archetipo della cultura occidentale. E paradossalmente l'Anabasi è un viaggio senza ritorno e senza neppure una vera conclusione: la lunga vicenda di Senofonte e dei mercenari superstiti non si conclude con il ritorno a casa, né conosce un punto di approdo definitivo, ma termina come i romanzi salgariani indicando all'orizzonte il profilarsi di nuove battaglie e di altre avventure.
Le storie. Testo greco a fronte
Tucidide
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2014
pagine: 1392
Le "Storie" di Tucidide di Atene rappresentano il vero e proprio inizio della storiografia occidentale. Composte lungo un periodo di oltre vent'anni, dal 431 a.C. fino agli ultimi anni del secolo, furono scritte da Tucidide nel tempo in cui si svolgevano gli eventi che vi sono narrati. Riallacciandosi alla conclusione dell'opera erodotea, lo storico riprende la narrazione dell'ascesa e del declino dell'Atene democratica, colmando innanzitutto la lacuna dei cinquant'anni intercorsi fra la fine delle Guerre Persiane e il momento in cui, allo scoppio delle ostilità fra Atene e Sparta, si manifestarono i "primi sintomi" della Guerra del Peloponneso. Con occhio moderno, prospettiva critica e razionale, Tucidide elimina dai fatti che racconta i tratti mitici e favolosi tipici del lavoro di molti altri autori antichi, affinché la sua narrazione risulti utile a comprendere la natura umana, e sia composta come un'opera destinata a durare per sempre, non come un lavoro d'occasione "da ascoltare sul momento".
Le storie. Testo greco a fronte. Volume Vol. 1
Erodoto
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2014
pagine: 1581
"Le Storie" di Erodoto di Alicarnasso, composte dall'autore ormai anziano nella seconda metà del V secolo a.C, sono la prima opera storiografica della letteratura occidentale a essere giunta fino a noi nella sua forma completa. Frutto delle numerose esperienze di viaggio e d'esilio che lo storico dovette affrontare quando la sua famiglia cadde in disgrazia presso il tiranno Ligdami, e degli incontri con popoli distanti ed esotici dell'Africa e dell'Asia, l'opera erodotea aveva come scopo quello di riferire gli eventi che, dagli albori della storia, avevano portato allo scoppio delle Guerre Persiane nel 499 a.C, e si conclude pertanto con la vittoria dei Greci e con la conquista di Sesto del 479, che pose fine a vent'anni di conflitto. Ma più che nella narrazione di uno dei momenti-chiave della storia della Grecia antica, il valore letterario delle "Storie" risiede nell'immensa quantità di materiale geografico, etnografico e storico che Erodoto ha raccolto nel corso della sua vita e dei suoi viaggi, che lo portarono dalla Caria all'Oriente, e poi in Egitto, ad Atene e nella Magna Grecia, lungo le vie di un mondo che Ryszard Kapuscinski ha definito "un quadro vivente, un caleidoscopio in movimento, uno schermo luminoso dove accade continuamente qualcosa". In questo secondo volume, il tempo della narrazione si restringe, e si concentra sui decenni interessati dalla guerra tra Greci e Persiani...
Odissea. Testo greco a fronte
Omero
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2014
pagine: 858
L'Odissea di Omero, fra i più antichi racconti di viaggio della storia dell'umanità, è il poema che narra del "tormentato ritorno" di Odisseo alla sua patria Itaca e alla sua famiglia, come egli stesso lo descrive al re dei Feaci nel IX canto, che l'eroe affronta perché "niente è più dolce per un uomo della sua patria e dei genitori, pur se abita una casa opulenta, ma lontano, in terra straniera, separato da quelli". Eppure l'Odissea è molto più del racconto di un viaggio avventuroso. Con i suoi ventiquattro canti, che narrano le vicende di Odisseo nei dieci anni che seguirono la conquista di Troia, quelle del figlio Telemaco partito alla sua ricerca, la lunga attesa di Penelope, sposa fedele, e infine la riconquista del trono e del palazzo del re, il poema di Omero è certamente una delle più complesse e affascinanti epopee della storia. Nelle parole del poeta Nikolaj Vasil'evic Gogol', l'Odissea è "decisamente la più perfetta opera di tutti i secoli", e "abbraccia tutto il mondo antico, la vita pubblica e domestica, tutte le sfere di attività degli uomini di allora". Ma è anche e soprattutto una profonda allegoria alla ricerca dei confini dell'uomo, un testo introspettivo e favoloso, popolato da genti fantastiche, dee seduttrici e maghe ammaliatrici, giganti cannibali, sirene e mostri marini. Quello che Omero dipinge con i suoi versi è un mondo insidioso e bellissimo, che oltrepassa persino i confini della vita e della morte...
Vite parallele. Testo greco a fronte. Volume Vol. 1
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2013
pagine: 876
«Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città.» Di vite e non di storia s’impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C., durante il regno dell’imperatore Claudio, egli fu cittadino dell’Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le “Vite Parallele” raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l’uomo. I personaggi le cui vicende sono raccolte in questo volume furono grandi militari e uomini politici di spicco. Vite eroiche, come quelle di Teseo e Romolo, fondatori di Atene e Roma, le cui imprese, se anche affondano nel tempo del mito – «dominio dei poeti e dei narratori di favole» che «non offre alcuna attendibilità e sicurezza» –, danno a Plutarco lo spunto per alcune fra le pagine più appassionanti della letteratura greca. Vi sono legislatori, come Solone e Publicola, accanto a uomini di origini modeste che si distinsero per la loro virtù, come Temistocle e Camillo: l’eroe di Salamina e il Pater Patriae delle guerre contro volsci, equi ed etruschi.
Vite parallele. Testo greco a fronte. Volume Vol. 2
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2013
pagine: 730
"Spesso un breve episodio, una parola, un motto di spirito mette in luce il carattere molto meglio che non battaglie con migliaia di morti, grandissimi schieramenti di eserciti, assedi di città." Di vite e non di storia s'impegna a scrivere Plutarco, autore di lingua greca tra i più importanti e fecondi del mondo classico. Nato a Cheronea intorno al 50 d.C, durante il regno dell'imperatore Claudio, egli fu cittadino dell'Impero romano e condusse una lunga vita: morì ottantenne, dopo essere stato studioso, politico, filosofo, scrittore e sacerdote del dio Apollo a Delfi. Consapevole di vivere in una fase della storia caratterizzata dalla necessità di riunire sotto un unico cielo due mondi distinti, quello greco e quello latino, Plutarco reinterpretò in modo originale la tradizione romana della biografia aneddotica, modificandone la forma e la struttura per venire incontro alle nuove esigenze di un impero che aveva sempre meno frontiere tra Oriente e Occidente. Le "Vite Parallele" raccolgono così, a coppie, le biografie di un uomo illustre greco e di un suo corrispettivo latino, scelti secondo criteri di somiglianza nel carattere o nel destino, allo scopo, di natura morale, di mettere in luce l'uomo. Nel presente volume sono raccolte le vite di Pericle e Quinto Fabio Massimo, grandi condottieri che guidarono Atene e Roma in tempi di crisi, ma anche le biografie di personaggi come Alcibiade e Gaio Marcio Coriolano, eroi negativi destinati a morire lontano dalla patria, nonostante le loro imprese.