Vita e Pensiero: Ricerche. Filosofia
Istante durata ritmo. Il tempo nell'epistemologia surrazionalista di Bachelard
Vincenzo Cicero
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 136
Negli anni '30 del secolo scorso il filosofo Gaston Bachelard elaborò una dottrina epistemologica spregiudicata, provocatoria, eppure in piena sintonia con gli straordinari progressi delle scienze contemporanee. La chiamò surrazionalismo, in omaggio al surrealismo di Tristan Tzara e André Breton allora in voga. Il compito principale dell'epistemologia surrazionalista era quello di rendere fluide sensibilità e ragione, di liberarne tutte le potenzialità riformando le idee dominanti, i metodi preliminari e i quadri generali della tradizione filosofico-scientifica. Il saggio di Vincenzo Cicero esamina il surrazionalismo nella sua applicazione alla questione della temporalità. Corroborata da una assidua frequentazione delle teorie di Einstein, de Broglie e Heisenberg, la meditazione di Bachelard sul tempo è andata progressivamente affinandosi fino a pervenire a formulazioni epistemologiche originalissime e tuttora feconde.
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 29
Angelo Crescini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
Non è possibile dubitare che le cose del mondo nel quale abitiamo - le pietre, i monti, i laghi, le stelle, le piante, gli animali, il sangue... - ci si mostrino, ci si manifestino. Le distinguiamo, infatti, le osserviamo, ne parliamo in continuazione, le usiamo, le trattiamo in modo diverso a seconda di come esse, appunto, diversamente si manifestano. Ma, d'altra parte, non è possibile neppure dubitare che tutte queste cose, prese sia singolarmente sia collettivamente, in un certo modo sfuggano alla nostra osservazione e alla nostra conoscenza. Molte strutture da cui esse sono costituite e molte leggi da cui sono guidate nei loro comportamenti rimangono ignote. Quanto più la scienza attraverso i secoli è riuscita a manifestarle, tanto più si è accorta e ha dimostrato, soprattutto in questi ultimi tempi, che vi sono dei limiti invalicabili in questa radicale impresa. Nasce allora il fondamentale problema: questa mancanza di manifestazione, che accompagna tutte le cose e tutti i viventi a cui esse si manifestano, è una loro mancanza di essere o è soltanto il nascondimento di parte del loro essere? L'analisi condotta in questo libro del modo nel quale avvengono questa manifestazione e questa perdita porta decisamente alla seconda alternativa. Manifestazione e nascondimento delle cose e dei viventi appaiono allora come i problemi che stanno alla base della loro vita e della loro morte, avvolti però in una nuova luce.
Riflessività e coscienza simbolica
Roberto Nebuloni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 368
In questo volume sono raccolti diversi studi, ormai dispersi e quasi introvabili, dedicati da Roberto Nebuloni ad Adorno, Horkheimer, Marcuse, Schütz e, successivamente, a Lagneau, Madinier, Nabert, Thévenaz: diverse tradizioni di pensiero - la francofortese, la fenomenologica e infine la Filosofia riflessiva - che Nebuloni attraversa ricostruendone con scrupolo i passaggi più significativi, certamente decisivi per il pensiero filosofico del Novecento. Ma Nebuloni si volge ai propri autori anche con un forte interesse teoretico, sollecitandone fra l'altro l'impensato e aprendo così prospettive nuove, spesso disattese dalla critica. Per questa via, oltre che una corretta ricostruzione dei diversi contesti speculativi, gli scritti di Roberto Nebuloni finiscono per offrirci anche una duplice proposta di pensiero: da un lato la prospettiva che torna a prefigurare un pensiero dell'assoluto, ma in termini discreti e con il rigore di una riflessione trascendentale, dall'altra la riflessione che si raccoglie sulla potenza del linguaggio simbolico inteso come il luogo privilegiato in cui viene infine a parola l'indicibile presenza del sacro.
Storia della filosofia medievale. Dalla Patristica al XIV secolo
Sofia Vanni Rovighi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: XVI-240
Viene qui riproposta in una nuova edizione, con un aggiornamento bibliografico, la storia della filosofia medievale scritta da Sofia Vanni Rovighi negli anni in cui insegnava tale disciplina. In questa ricostruzione sintetica del pensiero medievale latino Sofia Vanni Rovighi mette a frutto la sua conoscenza non comune dei testi e li interpreta alla luce di una personale prospettiva filosofica. Se ciò che importa in un manuale è l'esposizione affidabile della materia trattata, queste pagine garantiscono ancora oggi una conoscenza sicura delle idee elaborate dai principali pensatori che hanno contribuito in modo rilevante all'evoluzione della discussione filosofica, dall'incontro del Cristianesimo con la filosofia greco-romana fino all'autonoma elaborazione di dottrine, in particolare da parte dei maestri dei secoli XIII e XIV. Le frequenti citazioni e i riferimenti bibliografici inseriti nel testo sono prova di una ricerca accurata della fedeltà nell'esposizione, e il ricorrente richiamo delle differenti posizioni assunte dagli studiosi prospetta uno spaccato della storiografia tuttora significativo. Tale sintesi consente di accostarsi alle linee fondamentali della discussione attorno ai problemi che hanno costituito il tessuto della cultura filosofica e teologica sino alle soglie dell'Europa moderna.
La stella della redenzione
Franz Rosenzweig
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: XXV-444
Scritta durante la Prima Guerra mondiale e pubblicata nel 1921, quest'opera maturò nella sofferta e radicale rimeditazione del problema religioso che aveva ricondotto Rosenzweig alla fede ebraica, in costante dialogo con lo spirito cristiano e con le inquietudini del mondo moderno. Ne emerse un'opera dal respiro universale e insieme radicata nella concretezza della tradizione storica. Lungi dal configurarsi come un trattato filosofico o una sintesi della teologia ebraica o cristiana, il volume propone un rinnovamento religioso fondato sulla prospettiva di una redenzione che avviene attraverso la concretezza del corpo e della vita quotidiana.
Aristotelismo difficile. L'intelletto umano nella prospettiva di Alberto Magno, Tommaso d'Aquino e Sigieri di Brabante
Antonio Petagine
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: 335
L'anima umana, la sua natura e il suo destino sono stati tra i temi più appassionanti della filosofia medioevale. Autori come Alberto Magno e Tommaso d'Aquino hanno elaborato la propria concezione dell'anima partendo dall'idea aristotelica che l'intelletto, che ne costituisce la parte più nobile ed essenziale, sia 'immateriale'. Questa scelta teoretica li conduce però a confrontarsi con alcune questioni per loro stessa ammissione difficili da risolvere. Come può un intelletto del tutto immateriale entrare in relazione con il corpo? Può un intelletto immateriale attendere la resurrezione cristiana? Tali interrogativi trovano una sorta di ricapitolazione nella figura acuta e drammatica di Sigieri di Brabante.
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 28
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XVI-351
L'idea di mondo attraversa il linguaggio quotidiano. Se ne parla come dell'insieme delle cose e dei viventi; per analogia si dice d'un 'mondo dei valori' o d'un 'mondo dell'arte', dei 'sentimenti' e delle 'passioni'. Se ne parla pure come del 'regno dei fini' o, in negativo, come del 'mondo del male' o ancora, nell'accezione neotestamentaria, come del saeculum che ha voltato le spalle a Dio. La diversità di questi modi implica un senso comune, sicché dicendo 'mondo' si allude a un insieme di cose o eventi omogenei, reciprocamente dati secondo un proprio, intimo coerire. Ma, quando pensiamo al mondo come alla totalità delle cose che sono e che possono essere, non siamo già portati a una lettura più radicale, metafisica o, se si vuole, trascendentale della 'mondità'? In questo senso si può rintracciare un filo rosso nella storia del pensiero, soprattutto nel percorso che, a partire da Kant, delinea l'idea di mondo in senso trascendentale. Eppure va ricordato che le premesse del pensiero moderno e contemporaneo, anche a questo riguardo, muovono da lontano, nella linea che corre da Eraclito a Platone, sino a Plotino.
Socrate. La Filosofia dei Dialoghi giovanili di Platone
Gerasimos X. Santas
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XVII-379
Questo libro si inscrive nel dibattito sul ripensamento della figura di Socrate, in particolare per quanto concerne la problematica metodologica. Escludendo altre fonti, Santas si serve di Platone per fare chiarezza sulla struttura elenctica del ragionamento di Socrate, la quale costituisce non solo la chiave di volta del suo pensiero e della sua missione, ma anche un asse portante della filosofia greca e occidentale. L'autore richiama l'analisi logica delle domande di Benalp e le regole di inferenza e di quantificazione di Copi, evidenziando lo scheletro logico-formale dei ragionamenti socratici. Ma anche l'anima del Socrate cittadino ateniese e politico, così come la sua natura di vero filosofo morale, assertore di dottrine etiche rivoluzionarie.
La verità del mondo. Giudizio e teoria del significato in Heidegger
Vincenzo Costa
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XX-308
La questione del mondo e le domande che scaturiscono dalla "teoria dei due mondi", rappresentano il nucleo della filosofica heideggeriana. Vincenzo Costa, prendendo in esame "Essere e tempo" e le lezioni che vanno dal 1925 al 1929, alterna l'interpretazione al commento e, facendo largo uso di esempi, ci presenta Heidegger in quanto filosofo dell'esperienza. Più dettagliatamente, nella prima sezione è presentato il clima storico-problematico al cui interno matura il pensiero di Heidegger; nella seconda si analizza il rapporto Husserl/Heidegger dal punto di vista della ricezione heideggeriana della fenomenologia, mentre la sezione finale è dedicata alla teoria del significato, della comprensione, dell'espressione e alla genesi del giudizio.
La persona e i nomi dell'essere. Scritti di filosofia in onore di Virgilio Melchiorre
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: LIV-1350
L'umano alla prova. Soggetto, identità, limite
Pierangelo Sequeri
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 160
Legami, identità, limite. Non è aria, a quanto sembra, per queste categorie. Nell’antropologia come nella pedagogia, il trend sembra più indirizzato verso il culto dell’autoreferenzialità, l’elogio della diversità, l’incentivo dell’apertura illimitata e della crescita continua. Eppure, qualcosa sta cambiando. La soggettività moderna, che era partita così sicura, diventa consapevole dei suoi rischi e delle sue incertezze. Nella metropoli cosmopolita si allargano i «deserti dell’anima»: luoghi psichici caratterizzati, a dispetto dell’apparente eccitazione dello scenario post-moderno, dalla freddezza emotiva e dall’amoralità ignara del limite. Non si tratta di opporre a questa deriva un moralismo di complemento, o qualche supplemento d’anima. Né si deve immaginare di doversi allineare alla stucchevole denuncia del nichilismo che avvolge l’Occidente. La comprensione qui è in vista di una più consapevole empatia con le opportunità culturali di un umanesimo non retorico, nello spazio offerto dalla condizione sociale presente. Rimane il fatto che il soggetto autonomo ha imboccato anche la deriva – non necessaria – di un’identità perfettamente autoreferenziale. L’ani-ma, e con essa l’umana coscienza, diviene mente e costrutto mentale; il corpo macchina e organismo biologico. È questa semplificazione – del soggetto, come dell’umano tout-court – che ora ci complica la vita. È precisamente il filo che questo saggio insegue e dipana. L’itinerario della sua ricognizione approda, non per caso, a quella esigenza di cura appassionata per l’umano-che-è-comune, in pensieri e opere (senza omissioni). La misteriosa qualità dell’umano-che-è-comune è la risorsa più decisiva di cui l’individuo dispone. È il fondamento più solido per l’elaborazione della dignità e del senso della propria singolarità esistenziale. Di quell’umano-che-è-comune, ciascuno è ospite non padrone. Esso è il più sicuro referente del bene comune: in grado di giustificare i tratti – non negoziabili e non dispotici – di un patto sociale eticamente vincolante. Alla prova del suo stesso limite.
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 21
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: VIII-272
Questo volume raccoglie una serie di contributi offerti nel corso di due seminari dedicati allo studio delle "condizioni del sapere". La ricerca, partita dalla rivisitazione del Perì ermeneias di Aristotele e dalla lettura critica che Husserl ne dà nel corso delle sue Ricerche logiche, mirava a comprendere se la dimensione propria della verità debba raccogliersi solo nel campo del giudizio e dei suoi asserti o se invece non debba trovarsi anche in quei modi del pensare e del dire che Aristotele riteneva "significanti" ma non "apofantici".