Voland: Sírin Classica
Racconti di Odessa
Isaak Babel'
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2012
pagine: 171
"A Babel' piace alternare due registri principali: quello del discorso quotidiano spicciolo, che io chiamerei 'sfondo', e un discorso barocco ritorto su sé stesso con il quale definisce a volte elementi naturali, a volte parti del corpo umano, come in questo brano: 'la testa le è caduta ed è finita per terra. Le braccia hanno preso il volo.' Frasi come queste mi richiamano alla mente in modo automatico e inevitabile Chagall. [...] L'ordine in cui i racconti sono stati collocati non corrisponde a quello di stesura e nemmeno a quello di pubblicazione, ma alla cronologia dei fatti narrati. Dato che i personaggi ricorrono, ho preferito dare al lettore l'illusione di una storia unica (anche se i lettori più attenti si accorgeranno di qualche incongruenza della trama). In effetti, più che con racconti a tratti si ha l'impressione di avere a che fare con il materiale per creare un romanzo." (Bruno Osimo)
Diavoliade
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2012
pagine: 97
"Diavoleide (...) è un racconto scritto in modo furioso, pullula di verbi di moto, di ripetizioni martellanti, di dialoghi rapidi (...) So bene che è facile parlare con il senno di poi - di lì a tre anni, nel 1928, Bulgakov avrebbe iniziato a elaborare uno dei più grandi romanzi del '900 e di sempre: tuttavia, non riesco a non pensare che Mutandoner sia una versione primitiva di Voland, che le sue gesta racchiudano una prima idea delle peripezie di Azazel, Behemot e gli altri, che la sala con il colonnato in cui Korotkov (un Berlioz ante litteram?) incontra Jan Sobesskij sia un'anteprima della magnifica sala dove si svolge il Gran Ballo di Satana e che la trafila di segretarie che popolano Diavoleide siano il laboratorio dove Bulgakov perfezionò i personaggi femminili del romanzo che non sono Margherita. Forse è proprio con Diavoleide che il 'seme del diavolo' si impossessa definitivamente di Bulgakov: è da qui, da questo piccolo libro, allora, che bisogna partire per entrare nel mondo allucinato e grottesco di uno dei massimi scrittori del XX secolo." (Andrea Tarabbia)
Veren'ka Olesova
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2011
pagine: 176
"C'è un criterio a mio parere infallibile per saggiare la verità ("autenticità") del personaggio (ma è ciò poi cosa diversa dalla verità-"autenticità" della narrazione?): e cioè, se il personaggio - quali che siano le virtù di cui si adorna l'identità fittizia che gli è prestata - "ci riesce antipatico", se ci sentiamo a disagio in sua compagnia o addirittura non lo sopportiamo, ciò non può essere che a causa del fatto che il personaggio è "sbagliato" perché irreale... Resta però che dovremmo comunque in qualche modo chiederci - ed è questione del massimo momento - se Varen'ka Olesova - lei (il Personaggio) ci piace o non ci piace, se stiamo volentieri in sua compagnia o a seguirne le 'peste', se ce ne sentiamo (l'abbiamo detto!) "intrigati"... Quanto a me, conosco la risposta. Sia detto fra noi, mi sono anche, temo, un poco innamorato..." (dalla postfazione di Daniele Morante)
Tre racconti
Anton Cechov
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2011
pagine: 80
La descrizione suggestiva della natura russa, con il fascino e l'impenetrabilità che la contraddistinguono, fa da sfondo alle vicende narrate in questi tre racconti: "Sogni", "Agaf'ja" e "Notte di Pasqua".
Noi
Evgenij Zamjátin
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2013
pagine: 224
"... osserverei come, in tempi di internet, l'invasività dei mezzi di controllo preconizzata dallo scrittore nel 1919-20 rimanga - o torni prepotentemente attuale, specie se coniugata con la lobotomia - non dirò 'televisiva', ma più genericamente 'da schermo' - a cui tutti, chi più o chi meno, siamo sottoposti o ci sottoponiamo. (...) rimarcherei che Noi battezzato e ribattezzato più volte: antiutopia, utopia negativa, distopia o, addirittura, anti-antiutopia - conserva intatto il suo fascino di 'ritratto futuribile' anche qualora lo si svincoli dal contesto che gli era più cronologicamente prossimo - quello della neonata società comunista - e lo si riallacci, per esempio, a istanze di carattere fantascientifico, a noi relativamente vicine..." (Alessandro Niero)
Memorie del sottosuolo
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2012
pagine: 178
"La poesia, credo, forse mi sbaglio, non sono un esperto, la poesia è come la musica, è il pathos, e questo libro, sia nel primo che nel secondo capitolo (un terzo capitolo che evidentemente c'era nella prima stesura si dev'essere perso per strada, chissà dove, non sono un esperto non posso saperlo), è pieno, di musica e di pathos. Vi consiglio, se posso dar dei consigli, e se ne avete voglia, di leggerlo ad alta voce. Credo che cambi. Ci son delle pagine che non si riescono a leggere senza accelerare, ci son delle pagine in cui manca il fiato." (Paolo Nori)
Due storie pietroburghesi
Nikolaj Gogol'
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2012
pagine: 144
"Senza intenzione di avallare o contestare la questione nazional-popolare (il Gogol' 'ucraino' contrapposto al Gogol' 'pietroburghese', e magari tutti e due al Gogol' 'romano'), ma per una convinzione radicata su una linea critica ormai sedimentata, ritengo che questi racconti rappresentino il punto più 'alto' di quanto ci ha trasmesso il grande scrittore (naturalmente, accanto alle "Anime morte" e al "Revisore"). L'essenzialità del narrato vi diviene condizione per la ricchezza dell'espressività, capace di sublimare l'aneddotica in una complessa visione del mondo in cui il patetico e l'ironico (e talora il tragico e il comico) si fondono in un unicum di grande intensità..." (Cesare G. De Michelis)
Diario di un uomo superfluo
Ivan Turgenev
Libro
editore: Voland
anno edizione: 2011
pagine: 104
In procinto di morire, il trentenne Culkaturin decide di ripercorrere per iscritto la sua vita. Storia di un uomo vissuto invano o, come dirà il protagonista con compiaciuta lucidità, di un "uomo superfluo", definizione che attraverserà la storia della letteratura russa dell'800.
Chadzi-Murat
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Voland
anno edizione: 2010
pagine: 208
Nel 2010 la casa editrice Voland compie 15 anni di attività e lancia per l'occasione la nuova collana Sírin Classica, dedicata ai grandi autori russi tradotti da importanti scrittori italiani. In questo romanzo pubblicato postumo nel 1912, tradotto in questa edizione da Paolo Nori, Tolstoj fa rivivere il Caucaso, un mondo innocente e violento insieme, bestiale e divino, un mondo incontaminato. E qui ritrova Chadzi-Murat, che abbandona i suoi compagni, impegnati nella lotta contro la tirannide dello Zar, e passa al nemico russo. Una scelta senza ritorno che lo condurrà a una morte tragica e solenne, rifiutato dagli amici come dai nemici. La lotta tra Ceceni e Russi raccontata da Tolstoj si imprime nella memoria con immagini e sensazioni che rimandano all'attualità più recente: villaggi distrutti, donne che piangono sul corpo dei figli uccisi, e l'odio sordo dei Ceceni verso gli oppressori russi.