Youcanprint: Poesia

Un nuovo modo di vedere le cose, un nuovo modo di vedere la poesia, un nuovo modo di leggere, e un nuovo punto di vista. Questo è "Un viaggio di poesia e vita". Un modo semplice e nuovo di viaggiare tra le zone più nascoste di noi stessi. È il primo inedito per Daniel Zini, giovane autore di Reggio Emilia, volto nuovo e moderno. Appassionato di musica e parole, in questo libro cerca di unire letteratura alla poesia contemporanea, con occhi nuovi, cercando di unire diversi mondi in un solo libro. Siete pronti a scoprire di cosa si tratta? Siete pronti per viaggiare?

"Un libro di pensieri, sogni e parole date dal profondo del cuore e dell'anima mia..."

"Sotterranei" è una breve silloge di diciotto testi poetici. In larga misura distanti dai riferimenti stilistici convenzionali, le liriche si configurano come una successione di immagini simboliche e visionarie dove la ricchezza suggestiva del gesto non risiede nella consequenzialità strutturale delle rappresentazioni ma nella capacita di evocare i flussi inarrestabili dell'inconscio attraverso un onirico e variegato effondersi narrativo.

Il bagliore accecante dell'amore, la struggente memoria del tempo, l'angosciosa impotenza dell'uomo, il senso incombente della morte... "Ricami del tempo" trascina il lettore nelle regioni insondabili dell'anima, intrecciando la lucidità della visione alle afflizioni inestirpabili dell'Io. Una rappresentazione malinconica e tragica dell'esistenza, che nella sua accettazione sfocia però nella ricomposizione suprema dell'unità cosmica primordiale.

Darsene costituisce una breve silloge di quindici componimenti poetici. Attraverso una definizione ampia e articolata delle scelte timbriche e sonore, il testo propone un ricco ventaglio di offerte rappresentative che variano dai riferimenti alle suggestioni di indole onirico-visionaria alla evocazione di atmosfere decadenti e metropolitane, pennellate con senso di amaro ed insanabile distacco. In quest'ultima circostanza è un'umanità sterile e mascherata a pervadere i versi che, mediante l'utilizzo cauto e sapiente degli accostamenti nominali, configurano l'azione e i movimenti come animati da un serrato e incalzante confronto condizionale piuttosto che da un impianto strutturale di genere narrativo.

"Il titolo 'Iris' si ispira ad una dea greca. Il suo compito era quello di portare messaggi funesti, a differenza di Hermes, messaggero di notizie propizie. Secondo la mitologia Iris era vestita di gocce di rugiada iridescenti che le donavano una luminosità particolare; per questo era ritenuta la personificazione dell'arcobaleno. Ogni composizione non ha la pretesa di essere perfetta, ma è resa viva da un elemento che le accomuna tutte: le illusioni. Quelle illusioni insite nel fondo di Iris, illusioni di passaggio, illusioni che stanno cadendo, illusioni che stanno morendo, ma che mi hanno ispirato, quasi obbligato a dar loro vita. Quando penso alle illusioni mi vengono in mente gli arcobaleni, irraggiungibili ed effimeri. Il mio simbolo per le illusioni. Non vi aspettate grandi cose, sono solo vecchie illusioni."

"Questo è un viaggio iniziato nel 2008, anno in cui decisi di ricoverarmi in una clinica psichiatrica. Una raccolta poetica come metafora del viaggio perché ogni poesia è un luogo visitato, un'emozione provata, una persona incontrata o un amore vissuto. Ogni poesia è una foto, o meglio un'istantanea di un momento goduto, o forse la sintesi di emozioni che hanno attraversato l'anima dell'autore. E alla memoria di un viaggio della speranza e di un piccolo viaggiatore va la poesia che ho scelto come incipit: la poesia di Zaher Rezai. adolescente afghano morto travolto da un camion che sognava la libertà e una vita migliore. Avrebbe potuto lasciare molto di sé, ma gli è stato concesso di lasciare solo un taccuino con le sue poesie, a cui qualcuno ha dato una traduzione, e a cui rendo omaggio. Inoltre una breve raccolta di racconti a complemento dei versi, piccole fiabe morali fra le quali: 'Il bambino che scriveva sulla sabbia' si distingue per il successo avuto sul web Il diario di viaggio, in cui metto me stesso, ma anche le persone che durante questo viaggio hanno voluto condividere con me un sorriso, una tazza di caffè, un abbraccio, un po' di calore umano."

"In estasi" (l'attività di un poeta): è tra le raccolte di Bertoni che riassumono, non soltanto l'ispirazione fine a se stessa, ma un modo che lo distingue dai poeti contemporanei; un intervallare di sentimenti e passioni che si muovono concettualmente sulla scia del confronto e della contemplazione di ciò che vive direttamente e indirettamente nel quotidiano. Ci sono molti componimenti in cui l'autore "sigilla" nella parola "estasi" quel vincolo emotivo del proprio coinvolgimento, fisico e mentale: ed è ciò che attivamente, lo porta alla creazione del verso.

"...se fosse... L'espressione è movimento, istinto che prende vita nell'attimo, e non ha fine. È il 'se fosse', nucleo del cambiamento. Non siamo in grado di darle forma, tantomeno di reprimerla."

"Una penna, un foglio di carta, un pensiero. Scrivo passione verso chi legge il mio cuore. E mai fu così fervido e palpitante per una lettera compilata con l'inchiostro della mia anima."

Un autore sconosciuto di poesie e il "mito" Vasco Rossi. Cos'hanno in comune? Cosa lega le opere di un principiante con le "poesie" della più grande rockstar italiana? Storie di vita vissuta senza schermi. Riflessioni e pensieri che escono dalla pancia senza mediazioni. Idee sulla vita e sui valori. Almeno questo è quello che pensa l'autore (fan da sempre del rocker di Zocca). Con tante scuse sincere al "mito" Vasco per "l'appropriazione indebita".

La lirica "Dio Amore Amicizia" è dedicata a queste cose ed inoltre ce ne sono altre dedicate al computer, al perdono, al Figlio, con lo scopo senza pretese di parlarne in modo poetico ed esaustivo...