Youcanprint: Poesia

"Parole e immagini dell'anima" è il titolo semplice che sembra solo la descrizione di quanto raccoglie questo piccolo libro, che invece risulta un prezioso cofanetto di poesie e pensieri accompagnati da disegni pronti a far da piattaforma a voli fantastici.

"Scrivo poesie quando il mio cuore trabocca di emozione, di gioia, di sofferenza, di disillusioni. Scrivo poesie per fissare sulla carta attimi di vita che contano perché li sminuzzo, li trasformo in parole fissandoli nel libro dell'esistere. Scrivo poesie perché voglio conoscere me stesso, i miei fratelli, il senso della vita, cogliendo contraddizioni, timori, ansie e paure. Scrivo poesie perché sono un uomo che vive la meravigliosa opportunità di stare nel Cosmo partecipando del respiro dei viventi. In ogni poesia c'è uno sguardo attendo e stupito del viaggiante che dall'alto osserva giù la valle che dorme coperta dal velo grigio e leggero d'una nebbia che piano svapora all'alzarsi lento del Sole all'orizzonte."

"Nei miei versi c'è un bisogno di Dio, una necessità di canto che prevale il canto stesso. L'argomento religioso è stato affrontato da alcuni poeti e scrittori secondo una visione dualistica, una vera e propria idiosincrasia. Per quanto i poeti abbiano declamato in tutti gli aspetti: l'amore, niente è più sublime dell'amore che unisce l'uomo a Dio. Questa breve silloge di poesie non è altro che una sintesi. Pertanto, non oso affermare sia stato semplice per me, che sono l'estensore di questi esercizi, scrivere su Dio. Dall'origine dei tempi, alle indiscutibili cosmogonie, prevale sempre una e una sola figura: Jesus Christus."

Radici è un libro di poesie che nasce da un confronto intimo e spirituale dell'autrice con i dettami naturali della realtà, in cui ogni animo sensibile può riconoscersi e ritrovare le proprie radici.

Le poesie di Sebastiano Seminara sono un viaggio. Non soltanto un viaggio. Un itinerario all'interno del sé e della psiche. Sono apocalittiche, visionarie e metafisiche. Eleggono l’ambiguità a sistema e, nell'adozione del verso spesso lungo e libero, richiamano Thomas Eliot, Dylan Thomas e i poeti metafisici inglesi del XVII secolo. Come centro di gravità hanno la mitologia classica, la filosofia occidentale (Eraclito, Pitagora, Platone, Nietzsche), il coro della tragedia greca e la parola del Cristo, dal cui punto focale emergono il tragico dell’essere, un canto lucido e un linguaggio quasi biblico.

Noi stessi paragonati alle stelle e all'immensità oscura dell'universo ci potremmo sentire soli e affranti. Ma una chiave che entra nella serratura per liberarci da questo senso di solitudine e inquietudine è l'amore, il sentimento più nobile che sovrasta ogni nostro pensiero e dubbio, e favorisce che un individuo possa mutare e "schiudersi", scrollandosi di dosso i limiti della propria personalità.

Nacque nel mese di maggio, dopo un travagliato parto e venne alla luce la sua creatura. Lei sorrise alla vita d'incanto con i suoi occhi che incoscienti già cercavano emozioni. La dolce creatura tra le sue braccia avvertiva un immenso affetto. L'amore trionfò. La donna, la madre felice accanto alla sua creatura. I giorni trascorrevano e la creatura dolcissima avvertiva un immenso amore. La sua infanzia era meravigliosa. Circondata dal profondo affetto dei suoi cari. Lei già mostrava al mondo il suo carattere impavido e irrequieto. Sognava già il suo futuro. Voleva diventare una scrittrice. Un destino crudele purtroppo in seguito distrusse ogni suo sogno. Un infanzia felice continuava per lei sempre alla ricerca di emozioni anche nelle sue amicizie. Un volto infantile che era circondato da affetti e gioie. Già in quei momenti in lei viveva una sorta di paura e di profonda insicurezza che la tormentava...

"Involucri" di Fabrizio Giulietti è una raccolta che testimonia la piena maturità espressiva dell'autore sottesa ad una forte originalità che si traduce in una parola pronunciata con urgenza nella sua icasticità.