Arcana: Musica
In the court of the Crimson King
Alessandro Staiti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 190
“In the court of the Crimson King” segna una forte discontinuità con la psichedelia e il blues revival, e le varie forme miste, popolari in Inghilterra verso la fine degli anni Sessanta. Supera cliché estetici e filosofici ormai in crisi e inaugura una nuova era del rock non solo per mezzo di strumenti mai utilizzati prima come il mellotron, ma anche con sonorità e stilemi del tutto originali come quelli della chitarra elettrica di Fripp o del sax di McDonald. I King Crimson decidono di non abbeverarsi più al pozzo della musica americana, ma di attingere alla musica colta europea, al jazz e al folk con tutte le sue suggestioni medievali. In questa monografia dedicata a ”In the court of the Crimson King”. Staiti ripercorre anno dopo anno, aneddoto dopo aneddoto, le vicende umane e artistiche dei cinque componenti originari della band fino alla nascita dei King Crimson, alla registrazione del disco e al tour americano che provoca lo scioglimento di quella incredibile band dopo soli nove mesi. Tuttavia, soprattutto grazie a Robert Fripp, i King Crimson - pur con diversi cambi di organico e di direzione musicale - hanno continuato fino ai nostri giorni a influenzare la scena internazionale. Nel libro anche un'intervista esclusiva rilasciata da Jakko Jakszyk - secondo chitarrista e cantate degli attuali King Crimson - e il racconto dell'ottava incarnazione della band che ripropone i brani dal primo album mai più suonati in concerto fin dal 1969.
Visti da dietro. La musica raccontata dai batteristi
Francesco Rondolini
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 399
Diciamocelo: nell'immaginario collettivo la figura del batterista non gode di stima universale. Il grande jazzista Lester Young passò dalla batteria al sax dopo aver constatato che mentre lui smontava tamburi e piatti i suoi colleghi corteggiavano le fanciulle presenti in sala. Negli Stati Uniti, addirittura, sono i protagonisti di un corpus di barzellette sarcastiche ("il batterista è un tizio qualunque al quale piace farsi vedere in giro con i musicisti"). Eppure, provate a eliminare la batteria da ogni tipo di musica, e nulla sarà com'era. Perché, nonostante tutto, i batteristi sono essenziali, indispensabili, necessari e insostituibili. Senza di loro non ci sarebbero ritmo, sensibilità, forza; senza di loro non si ballerebbe, non si batterebbe il piede a tempo, non ci si sincronizzerebbe con il respiro della musica. Non solo. Per la posizione peculiare che occupano sul palco, sempre un po' indietro, sottratti al proscenio, hanno una visione privilegiata di tutto quello che succede, e soprattutto sono gli unici che guardano gli altri musicisti di spalle, compresi i cantanti. A loro, a chi sopporta di stare fuori dal cono dei riflettori, è dedicato questo libro. Più di cinquanta grandi strumentisti italiani - senza distinzione di genere musicale raccontano le loro esperienze, la loro vita vissuta a dare il tempo agli altri.
Pink Floyd. La folle logica. Dall'epica del suono all'etica nella forma-canzone
Raimondo Simonetti
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 235
In un articolo del 1988 il giornalista Maurizio Baiata scrisse: "La materia Pink Floyd è vastissima e io sono convinto che tutto ciò che essi hanno espresso ha una sua folle logica che non è possibile ancora oggi analizzare". Il proposito di questo innovativo studio è di spiegare quella folle logica, la singolare alchimia dicotomica che ha caratterizzato la musica dei Pink Floyd fin dagli esordi. A quarant'anni dalle prime apparizioni dal vivo, questo libro - attraverso un modello esposto all'inizio, che si avvale di strumenti estetico-filosofici e musicologici - indaga lo sviluppo semantico del gruppo cogliendo l'essenza dell'arte dei Pink Floyd, che cela molto di più di quanto sveli in superficie, e restituisce all'intera discografia l'intima trama inconscia che ne ha accompagnato l'evoluzione nel corso degli anni, passando dal "cielo stellato" sopra di sé alla "legge morale" dentro di sé. Un percorso affascinante che non tralascia alcun aspetto della produzione pinkfloydiana, per una conoscenza totale del fenomeno Pink Floyd. Un viaggio da compiere all'infinito, come infinita è la musica di questa band leggendaria, che non smetterà mai di parlarci di noi e della "folle logica" che ci governa.
Syd Diamond. Un genio chiamato Barrett
Mario Campanella
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 190
Un diamante grezzo, non un diamante pazzo. Syd Barrett, il genio che inventò il rock psichedelico e che continua a essere un autentico mito per decine di milioni di persone, ha vissuto sessant'anni, trenta dei quali in assoluto silenzio. A dieci anni dalla morte, una biografia nuova e ricca di contenuti dimostra che l'uomo che fondò i Pink Floyd e che poi ne ispirò i futuri successi era affetto da una forma leggera di sindrome di Asperger, una condizione esistenziale comune che, nel suo caso, si identificò con la grande creatività iniziale. Attraverso un rigoroso lavoro che parte dalla famiglia di Syd, dalle testimonianze di parenti ed ex fidanzate, l'autore di questo innovativo studio smentisce l'ipotesi schizofrenica, per tanti anni validata da voci e notizie infondate, e ci restituisce la figura di un uomo che indicò la strada della nuova musica e uscì di scena con dignità. Tutto ciò che è accaduto nella musica negli anni Settanta, le tracce seguite da Eno e Bowie, lo strabiliante successo di the dark side of the moon e wish you were here, appartiene alle intuizioni di un giovane borghese che amava Tolkien e l'I Ching, che conosceva la Bibbia e il Talmud e contemporaneamente, da autodidatta, divenne un musicista immenso. Il contorno è il racconto di un fermento irripetibile nella Gran Bretagna degli anni Sessanta, tra i Beatles, i Rolling Stones, Abbey Road, e i santuari della musica mondiale.
Love buzz. Di cosa parliamo quando parliamo di canzoni d'amore
Letizia Bognanni
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 189
"The power of love", cantavano i Frankie Goes to Hollywood: il potere del sentimento più celebrato, l'amore che ci fa impazzire di gioia o di dolore, piangere, ridere, sospirare, gemere, sognare, l'amore che muove il sole, le stelle, i mari e le montagne, il sentimento cantato da poeti, scrittori, pittori, filosofi, e... gruppi rock? Anche, ma non tanto come si potrebbe pensare. Perché in realtà, se luogo comune vuole che la maggior parte delle canzoni parlino d'amore, non è così facile per chi non sia tipo da pop dozzinale trovare la canzone giusta per dichiararsi, per festeggiare un anniversario, da dedicare a San Valentino o da ballare al proprio matrimonio. Difficile ma non impossibile: anche i rocker e gli alternativi amano, e fra tanto sesso, droga e tormento esistenziale quasi tutti trovano spazio anche per una buona vecchia love song, magari anomala, magari ambigua ma forse proprio per questo ancora più speciale. Eterno, finito, lontano, nascente, spirituale, carnale, felice, doloroso, pazzo: dai Beatles agli Arctic Monkeys, da David Bowie agli XX, la storia delle canzoni dedicate, nei modi più diversi e più belli, al "potere dell'amore" in tutte le sue forme.
One shot band. Gruppi, artisti, visionari e sognatori con idee (spesso) geniali e un solo disco alle spalle
Paolo Gresta
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2016
pagine: 174
La Hampton Grease Band mangiava cereali sul palco mentre improvvisava duetti tra chitarre e motoseghe. I Monks se ne andavano in giro vestiti con un saio nero e la testa rasata come dei monaci veri. Alexander "Skip" Spence tentò di uccidere i suoi compagni di band con un'ascia. I La's cercarono di convincere i propri fan a non comprare il loro disco. E i John's Children si fecero costruire dalla NASA venti amplificatori che facevano impallidire il suono degli Who. Gente scomparsa troppo presto, o semplicemente dimenticata, che dopo il loro primo e unico disco è stata risucchiata da un oblio impietoso. Per alcuni giusto, per molti crudele. Per tutti necessario a diventare una "one shot band", gruppi o artisti solisti, cioè, crollati davanti alla prospettiva del secondo tentativo discografico, quando cominci ad annusare la fama ma non sai ancora se ti piace, se ne sei degno o semplicemente se sei preparato a reggere l'urto del successo. Questo libro parla, dunque, di reietti, geni, musicanti, sognatori e rivoluzionari schiacciati, molto spesso per sfortuna, dal "sophomore slump" (il "crollo al secondo tentativo") ed entrati per sempre nel limbo del quasi-successo che li ha lasciati senza un soldo in tasca ma li ha resi, dopo tutto, immortali.
Depeche Mode. Monument
Dennis Burmeister, Sasha Lange
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 412
"Monument" è il libro sulla band di Basildon, sui paladini dell'electro-pop capaci di vendere cento milioni di copie lungo il corso di una carriera leggendaria. Il volume è ricco di dati relativi a discografia e concerti; ogni pubblicazione, dal 1981 al 2013, è riportata con immagini di tutte le versioni esistenti, comunicati stampa, e poi tutte le canzoni, tutti i concerti, fotografie, poster, manifesti e memorabilia; centinaia di foto e documenti inediti, come i dossier della Stasi (la polizia segreta della Germania dell'Est) e le testimonianze di migliaia di fan. Infine, I' approfondimento, con gli articoli delle riviste musicali e le originali interviste al roadie Daryl Bamonte, alla manager della Mute in Germania Anne Hoffmans, per finire con Daniel Miller, colui che li ha scoperti. Scritto da uno dei più grandi collezionisti dei Depeche, e da uno storico delle culture giovanili, "Monument" racconta I'epopea di una band capace di attraversare trent'anni di un mondo in continua e rapida evoluzione, resistendo alle intemperie interne, alle rivoluzioni politiche e tecnologiche, alle trasformazioni del gusto e delle culture materiali.
Italian nightclubbing. Deliri, follie e rock'n'roll negli storici club del Bel Paese
Alessandra Izzo, Tiziano Tarli
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 240
Era il 17 febbraio del 1965 quando aprì i battenti il mitico Piper Club di Roma. Da quella prima notte di baldoria i ragazzi non hanno più smesso di ballare, divertirsi e ascoltare musica, aggregandosi nei locali dello Stivale per cavalcare le nuove mode che impazzavano in Europa e negli States. Attraverso aneddoti, episodi e ricostruzioni, questo libro racconta la storia delle discoteche e dei locali più caldi e di tendenza, immergendosi in tre decenni di vita italiana, dai favolosi anni Sessanta a quelli della Generazione X degli Ottanta. Tra hippy sotto trip, punk dalle creste colorate, travoltini in completo bianco e oscuri darkettoni, sfogliare Italian Nightclubbing sarà come fare un salto al Divina o al Plastic, in cerca dei soggetti più stravaganti e della disco più cool di Milano; al Banana Moon, tempio del rinascimento del rock fiorentino; al Black Out di Roma, club famoso anche in Inghilterra; alla monumentale Baia degli Angeli di Gabicce Mare, archetipo della discoteca italiana; al torinese Tuxedo, per ballare la migliore new wave in circolazione, e in molti altri ancora. Con le testimonianze, tra gli altri, di Claudio Cecchetto, Dj Ringo, Ernesto Assante, Dario Salvatori, Roberto D'Agostino, Awana-Gana e Bruno Casini, un affascinante viaggio nella sfavillante notte del divertimento made in Italy.
Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte
Massimo Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 128
La generazione di ragazzi andati a Genova per contestare il G8 nel 2001 era una generazione particolare. Ha perso, ammazzata di botte nelle strade genovesi e nel chiuso di carceri e mattatoi improvvisati, ma su molte cose aveva visto giusto. Genova durò sette giorni di assemblee e dibattiti, ma tutti ne ricordano solo due, tragici, convulsi. Questo libro vuole raccontare tutta quella settimana. Non con la cronaca dei fatti. Ma attraverso le canzoni di Manchester che parlano dei giorni della settimana e così facendo cantano sogni, incubi e ossessioni di una generazione e del suo quotidiano. Attraverso testi e memorie, "Happy Diaz" narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d'animo si scrisse l'agenda di quegli incontri, con quali note, per vent'anni, ci si preparò ai manganelli, giorno dopo giorno.
Vita da DJ. From heart to techno
Mauro Picotto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 121
Due piatti, un mixer e una sala vuota da riempire con la musica più giusta che c'è. A voler sintetizzare, il mestiere del disc jockey potrebbe essere riassunto così. Mauro Picotto, però, che il dj lo fa per lavoro, ed è uno dei migliori al mondo, spiega, in questo avvincente e divertente racconto della sua vita, che in realtà quelli sono solo gli ingredienti base. Poi, ci vuole una passione divorante, irresistibile, in grado di farti dormire tre ore a notte per andare a vedere i veri dj nelle discoteche a portata di autobus nei comuni circostanti per rubarne i segreti, e inchiodarti al mixer per perfezionare la tecnica. Per anni, Picotto ha letteralmente mangiato e dormito sui piatti, come gli disse Jovanotti alla finale per il più bravo dj d'Italia, in cui il nostro sbaragliò una concorrenza agguerritissima. Da quel giorno, però, invece di cullarsi sugli allori, ha sempre guardato avanti, cercando nuove strade, stimoli diversi. Dalla produzione musicale all'essere uno dei più richiesti dj del pianeta, dalle esperienze nei club più importanti ai mille viaggi intorno al pianeta, dai party più esclusivi alla pace e la serenità che solo una famiglia può dare, Picotto prende per mano il lettore in un vorticoso tragitto dentro una vita in cui si dorme poco, si fa felice la gente e si sta molto in aereo, senza pero mai perdere di vista le cose essenziali, quelle per cui vale veramente la pena vivere.. Prefazione di Joseph Capriati.
Per rabbia e per amore. Neapolitan power e dintorni
Antonio G. D'Errico
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 188
Quello tra musica e Napoli è un binomio inscindibile. Così come è inscindibile il legame che unisce la città partenopea ai suoi artisti, musicisti capaci di inventare lingue nuove o risuscitare dialetti ed esportarli in tutto il mondo. La corrente del Neapolitan Power nasce di fatto negli anni Settanta, grazie a Mario Musella, indimenticato vocalist degli Showmen (gruppo nel quale militava James Senese), ed è proprio lui a ispirare a Pino Daniele la metafora del "nero a metà". In questo libro Antonio G. D'Errico incontra undici degli artisti più importanti del movimento, e lo fa nei luoghi dove vivono e producono la loro arte. Nei quartieri di Napoli e nelle periferie, dove musicisti come James Senese ed Enzo Gragnaniello creano melodie che sono espressioni dell'anima, in cui si rinnovano i propositi di un cambiamento da realizzare. O di fronte al mare del Golfo di Napoli, metafora di viaggi, incontri e scambi, da cui la voce di Pietra Montecorvino incanta i naviganti, mentre Eugenio Bennato recupera i ritmi e i desideri di rivoluzione della tradizione popolare e li porta in giro per il mondo, da Marsiglia al Marocco, all'America Latina e l'Asia. Peppe Barra, Mimmo Maglionico, Antonio Nicola Bruno, Lino Pariota, Antonio Onorato, Tony Esposito e, infine, Nello Daniele, fratello di Pino, completano il mosaico di una musica e di una città che è sempre eco e tensione di libertà e verità. Prefazione di Pino Aprile.
Fuori dal mondo. La storia dei Muse
Mark Beaumont
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2015
pagine: 428
Il 2015 segna il ritorno dei Muse sulle scene mondiali. Nuovo disco, "Drones", e nuovo tour per la band che con più di dodici milioni di dischi venduti rappresenta senza dubbio il più importante gruppo inglese della nuova generazione. Matthew Bellamy e soci toccheranno anche Roma, per una data imperdibile, e proprio in occasione di questo attesissimo evento torna in libreria, con un'edizione aggiornata, il volume che ne racconta la bruciante storia e il travolgente successo. Dalla Battle of the Bands nel Devon, un contest per esordienti, da dove sono partiti, all'essere la prima band a segnare il tutto esaurito allo stadio di Wembley, dove sono approdati, Fuori dal mondo ricostruisce la stratosferica ascesa dei Muse grazie a decine di aneddoti e interviste, prima inedite, analizzandone scrupolosamente gli album di studio, a partire dall'ormai mitico showbiz, e ripercorrendo, passo dopo passo, i sedici anni impiegati dai tre ragazzini punk per salire sulla cima dell'Olimpo del rock. Mark Beaumont è stato il primo giornalista di una rivista nazionale a intervistare i tre Muse, e da quel momento ha costruito un rapporto privilegiato con il gruppo, osservandone costantemente evoluzione e progressi anno dopo anno, e raccogliendo dalla voce degli stessi protagonisti informazioni, sensazioni, segreti e progetti. L'aggiornamento del volume riguarda gli ultimi tre anni.