Edizioni Cineteca di Bologna
L'isola che non c'è. Viaggi nel cinema italiano che non vedremo mai
Gian Piero Brunetta
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2015
pagine: 354
"I Sei personaggi" che Pirandello cerca invano di portare sullo schermo come ultimo atto d'amore per Marta Abba, il sequel manzoniano che prende forma nella sceneggiatura dei "Promessi sposi" firmata da Pasolini e De Concini, "Il sergente nella neve" di Rigoni Stern e Olmi disperso tra ottusità politiche e volatili capitali internazionali... Gian Piero Brunetta, autore della "Storia del cinema italiano", affida a questo volume anni di ricerche e riflessioni intorno al tema del cinema italiano mai realizzato, agli innumerevoli film che dopo essere stati sognati, pensati, scritti da registi e sceneggiatori, non sono riusciti ad esistere. Il cinema che non c'è configura un territorio sommerso, un'isola immaginaria la cui mappa resterà sempre un mistero, percorsa da una costante interrogazione: perché questi film non hanno visto la luce? Per motivi di denaro, di censura, di avverse circostanze storiche, ma anche per intrinseca debolezza, per scarsa motivazione, per selezione darwiniana, per sopraggiunta disaffezione d'un regista; o magari, come nel caso più enigmatico ed emblematico di tutti, l'eternamente rimandato "Mastorna" di Fellini, per essere diventati uno specchio troppo intimo, e troppo spaventoso, delle fantasie dell'autore. II racconto di Brunetta procede per avvicinamenti progressivi: da una panoramica sui grandi film mancati del cinema mondiale a un campo lungo sull'intera storia del cinema italiano.
Footlights-Il mondo di Limelight
Charlie Chaplin, David Robinson
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2014
pagine: 221
Prima di essere uno dei grandi film della maturità di Chaplin, "Limelight" (Luci della ribalta, 1952) nasce in forma di romanzo: un romanzo breve scritto nel 1948, intitolato "Footlights", custodito dagli Archivi Chaplin e rimasto inedito per oltre sessant'anni. Ambientata nella Londra del 1914, profondamente calata in un mondo perduto di memorie personali, questa prova letteraria è un caso unico nella carriera di Chaplin e risplende per la vividezza dello stile, l'equilibrio narrativo, la libertà con cui si muove tra la vivacità colloquiale (che confluirà inalterata nel film) e il respiro dickensiano di descrizioni e caratteri. David Robinson, biografo e più eminente studioso chapliniano, conduce il lettore alla piena comprensione di questo tesoro d'archivio, "storia di una ballerina e di un clown" che affonda le radici in un lontano, breve ma decisivo incontro nel 1916 tra Chaplin e Nijinsky. "Il mondo di Limelight" è il racconto del making del film e insieme una emozionante ricostruzione della Londra anni Dieci: prendono vita nelle sue pagine le strade e i teatri di Soho, gli impresari e gli spettacoli d'arte varia, il music-hall, i palcoscenici e il variopinto pubblico dell'Empire e dell' Alhambra, i balletti di Leicester Square... Il libro è illustrato da documenti e fotografie inedite e da rarissime testimonianze iconografiche di Londra così com'era negli anni della formazione chapliniana.
Ridere civilmente. Il cinema di Luigi Zampa
Alberto Pezzotta
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2012
pagine: 348
Popolare ma non populista, Luigi Zampa ha attraversato il neorealismo, ha anticipato la commedia all'italiana, ha scontentato i critici di ogni fazione ed è stato ferocemente censurato dalle istituzioni. È il meno studiato dei grandi registi del nostro cinema. Ed è uno dei più attuali. I personaggi che abitano i suoi film sono nostri contemporanei: falliti ridicoli e idioti trionfanti. Zampa non si chiama fuori: si mescola con la realtà, si sporca le mani. Ma non rinuncia a una morale. Come ha detto Ettore Scola: "Zampa voleva poter anche ridere delle tragedie dei suoi uomini, ma ridere civilmente".
L'avventurosa storia del cinema italiano. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 465
"La storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti", dal neorealismo alla fine degli anni Cinquanta: un'età dell'oro, per il cinema italiano. Le voci di chi il cinema in quegli anni lo pensava, lo scriveva, lo costruiva, lo illuminava di luce divistica, lo produceva e lo mandava in giro per il mondo ritornano nelle testimonianze tessute insieme da Franca Faldini e Goffredo Fofi, intervistatori e ricercatori instancabili. Nelle tante pagine di questo volume, il ritratto di un'Italia che congeda le memorie della guerra e s'impegna in una controversa ricostruzione economica e morale (anni facili, anni difficili...), mentre il cinema si popola di poveri ma belli, Monicelli Risi Steno Sordi Age Scarpelli Sonego inventano la commedia all'italiana, i melodrammi di Matarazzo fanno piangere smisurate platee di provincia, Sophia e Marcello conquistano con la loro fulgente fotogenia il paese tutto prima di arrivare agli schermi internazionali, Hollywood trasloca sul Tevere e intanto, anno dopo anno, grandi autori approdano alla maturità creativa (Rossellini, Visconti) o al folgorante esordio (Antonioni, Fellini). Questo secondo volume si apre su Ladri di biciclette (1948), capolavoro di De Sica-Zavattini e 'centro vitale' attorno al quale ruotano gli altri film neorealisti, e si chiude su La grande guerra (1959), il tragico e la Storia che irrompono nella trama satirica della commedia all'italiana.
I magliari di Francesco Rosi
Libro
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 100
Ai poeti non si spara. Vittorio Cottafavi tra cinema e televisione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 380
Vittorio Cottafavi è stato uno dei cineasti italiani più prolifici e inventivi, e resta tuttavia uno dei meno conosciuti. Una lunga carriera fra cinema di genere e televisione (più di ottanta regie in quarant'anni) lo ha visto osannato dalla critica francese e spesso calpestato da quella italiana, poco disposta a riconoscere le qualità del cinema popolare anche quando affrontato con straordinaria energia narrativa e rigore stilistico. Melodrammi già tutti in chiave esistenzialista, come il capolavoro Traviata 53, si alternano a film storico-mitologici di grande respiro spettacolare, da Ercole alla conquista di Atlantide a I cento cavalieri. Per la televisione italiana Cottafavi è stato un pioniere, un innovatore di linguaggio e di forme, e l'autore di serie di largo successo (A come Andromeda, I racconti di Padre Brown, Con gli occhi dell'Occidente), film di fantascienza (Operazione Vega) e memorabili messe in scena dei tragici greci (Le Troiane, Antigone, I Persiani). Questo libro raccoglie saggi originali, una selezione dei principali contributi della critica francese e italiana, interviste inedite, i più significativi scritti critico-teorici del regista, una bibliografia e una filmografia critica per la quale sono state selezionate centinaia di articoli d'epoca.
L'Oriente di Pasolini. «Il fiore delle mille e una notte» nelle fotografie di Roberto Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 120
"Il fiore delle Mille e una notte" di Pier Paolo Pasolini, ultimo film della "Trilogia della vita", nacque da lunghi viaggi in paesi remoti e arcaici come l'Iran e lo Yemen. Viaggi che ebbero un testimone, Roberto Villa, un fotografo che condivise con Pasolini e la troupe alcune settimane sul set. Ne derivarono alcune splendide fotografie che restituiscono la magia figurativa e la fisicità popolare del film più visionario di Pasolini e ne arricchiscono la conoscenza con uno sguardo sul mondo arabo che lo ha ispirato. Questo libro riunisce una scelta di fotografie inedite di Villa che mostrano i corpi e i luoghi all'origine dell'immaginario pasoliniano e alcuni ritratti del poeta-regista al lavoro sul set, accompagnate da rare interviste e testi di Pasolini su una concezione antropologica, narrativa ed estetica che si contrapponeva allo "sviluppo senza progresso" del presente.
Bob e Nico
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 157
Questo libro, che nasce insieme alla mostra ideata da Giuseppe Bertolucci e allestita da Giancarlo Basili, riunisce molti dei testi scritti da Benigni dagli anni Settanta a oggi, dalla fondativa Marcia degli incazzati all'epistolario tra vero e falso Benigni-Fellini, dall'improvvisazione in morte di Fellini al Museo immaginario che con profondità e leggerezza ci introduce alle passioni letterarie, artistiche e musicali di Benigni. E ancora: l'amore per Dante e la Commedia, il racconto di La vita è bella e dei film interpretati accanto a Nicoletta Braschi, e prove lampanti d'un talento in magnifico equilibrio tra corpo e parola: poesie, acrostici, montaggi di citazioni... In altre pagine qui raccolte, Umberto Eco, Cesare Garboli e altri studiosi analizzano e commentano l'arte di Benigni e Braschi come uno dei fenomeni più vivi e imprevedibili degli ultimi trent'anni di spettacolo italiano.
American stranger. Il cinema di Monte Hellman
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2009
pagine: 178
Dove conduce il cinema di Monte Hellman? E da quali premesse va fatto partire? La sua carriera dura da cinquantanni, e con pochi film realizzati (alcuni però entrati di diritto nella storia del cinema e della cultura americana 'moderna': Le colline blu, La sparatoria, Strada a doppia corsia), si è svolta sotto il segno di un'originalità impermeabile a ogni definizione. Da un lato l'apprendistato con Roger Corman e una contiguità con la New Hollywood dei Coppola e Bogdanovich, dall'altro lo sviluppo di un'esperienza che segna un netto scarto rispetto agli esiti del 'nuovo cinema americano'. Irregolare all'interno di un cinema che già stava sovvertendo le regole, Monte Hellman è Vamerican stranger, l'americano esiliato dal suo contesto originario: legato al cinema di genere e spesso di serie B, ma anche troppo intellettuale per essere inquadrato nel cinema commerciale. Non a caso un americano in fuga verso l'estero, come Welles costretto a un continuo vagabondaggio tra i cinema di mezzo mondo (America, Europa, Asia). Attraverso una serie di saggi originali, la riproposta di alcune delle più importanti interviste realizzate negli ultimi trent'anni, un omaggio di Quentin Tarantino e una filmografia critica, questo libro propone un'ampia riflessione su un cineasta che ha saputo rivisitare i luoghi classici dell'immaginario americano (il western, la frontiera, la violenza, il road-movie) nella luce inedita offerta dalla letteratura dell'assurdo e dalla filosofia esistenzialista.
La rabbia
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2009
pagine: 219
"La rabbia" è un poema filmico in prosa e in versi in cui Pier Paolo Pasolini affronta il malessere degli anni della Guerra fredda e oltre, fino alle soglie del boom economico, interrogando il senso di eventi quali la sanguinosa repressione sovietica dell'Ungheria, la rivoluzione cubana, la liberazione delle ex colonie europee, l'elezione di Papa Giovanni XXIII, la morte di Marilyn Monroe. Il testo viene qui pubblicato in versione integrale e riproposto nel suo serrato dialogo con le immagini, per restituire l'impressionante forza visiva dell'opera. Affiorano già i temi della critica pasoliniana della modernità: la televisione è lucidamente definita "nuova arma" per la diffusione "dell'insincerità, della menzogna", e mentre incombe uno sviluppo tecnologico senza progresso si delineano i lineamenti della "nuova Preistoria".
Emilio Ghione. L'ultimo apache. Vita e film di un divo italiano
Denis Lotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2008
pagine: 206
Uno studio approfondito e organico intorno alla figura di Emilio Ghione, che grazie a un sistematico lavoro di esplorazione in archivi italiani e stranieri, non punta solo a ricostruirne la filmografia e la biografia attoriale e registica, ma gli restituisce in pieno il ruolo cruciale di punto di confluenza e irradiazione di molte tensioni e spinte del cinema muto italiano. Emilio Ghione, cineasta e divo, è l'eroe notturno del primo cinema italiano. Za-la-Mort è il suo personaggio emblema, incarnazione del mito popolare dell'apache: "buono" e "malvagio", abitante ambiguo e irredimibile dei bassifondi urbani. Una figura e un nome che, dagli anni Dieci del secolo scorso, hanno percorso tra oblio e carsiche riapparizioni la cultura e l'immaginario del nostro paese. Non solo viene qui ricostruito l'albero genealogico da cui nasce la figura di Za-la-Mort, ma anche tutto il tessuto di relazioni letterarie, teatrali, sociali e culturali europee, l'humus, da cui il principale personaggio di Ghione prende vita e si sviluppa.