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Pontificio Istituto Biblico

Spiritus Donum. Ilario di Poitiers e lo sviluppo della pneumatologia nell'Occidente latino. Una «storia degli effetti»

Spiritus Donum. Ilario di Poitiers e lo sviluppo della pneumatologia nell'Occidente latino. Una «storia degli effetti»

Armando Nugnes

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 564

Quale è stato il contributo particolare dell'opera trinitaria di Ilario di Poitiers, con la sua pneumatologia "incompiuta", allo sviluppo della sensibilità occidentale nell'affrontare il discorso teologico sullo Spirito Santo? Una lettura critica dei testi più significativi del De Trinitate conduce a individuare le categorie e le principali prospettive speculative per la comprensione del profilo specifico dello Spirito. Dopo l'approfondimento del valore dogmatico nel contesto prossimo ad Ilario, nella prospettiva ermeneutica della "storia degli effetti", la ricerca ripercorre il destino di questo particolare modo di affrontare il discorso sullo Spirito santo in alcuni autori fondamentali per la trinitaria latina: Agostino, Anselmo, Tommaso. Infine, ci si pone la domanda sulla possibile attualità della pneumatologia di Ilario a partire da alcune questioni particolari (il rapporto economia/immanenza, il modo di intendere la personalità dello spirito, la relazione tra il Figlio e lo Spirito), rileggendole a partire dalla categoria donum. Presentazione di Luis F. Ladaria.
40,00

L'inizio e la fine dell'universo. Orientamenti scientifici, filosofici e teologici

L'inizio e la fine dell'universo. Orientamenti scientifici, filosofici e teologici

Louis Caruana, George V. Coyne, L'ubos Rojka

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 176

Il presente lavoro è ispirato ad un convegno interdisciplinare, frutto della collaborazione tra la Pontificia Università Gregoriana e la Specola Vaticana. Il convegno consisteva di due sedute di un giorno ciascuna, tenute alla Pontificia Università Gregoriana durante l'anno accademico 2014-2105. Erano presenti due gruppi formati da tre specialisti ciascuno: il primo focalizzato sulle domande scientifiche, filosofiche e teologiche riguardanti l'inizio dell'universo e il secondo focalizzato sulle domande similmente riguardanti la fine dell'universo. La ricchezza del risultato finale deriva non soltanto dalla varietà di prospettive accademiche ma anche dalla varietà di metodi euristici adottati dai ricercatori. Per la produzione del libro, sono stati aggiunti altri contributi e l'intera collezione è stata esaminata da tutti gli autori per una critica costruttiva e una mutua valutazione.
18,00

Potestà sacramentale e potestà di governo nel primo millennio. Esercizio di esse e loro distinzione

Potestà sacramentale e potestà di governo nel primo millennio. Esercizio di esse e loro distinzione

Roberto Interlandi

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 734

Nonostante l'assenza di una scienza canonista, per tutto il I millennio, fino al concilio Lateranense II (1139), nella coscienza pratica della Chiesa, sia in Oriente che in Occidente, seguendo un metodo storico-canonistico in prospettiva interdisciplinare, è riscontrabile sotto vari profili la distinzione tra una potestà di governo e una potestà sacramentale. la prima era caratterizzata da un'ampia partecipabilità ad essa dei laici, dal carattere di gradualità, di "amissibilità" anche a causa delle violazioni delle norme di competenze territoriale che ne rendevano l'esercizio semplicemente impossibile; la seconda invece da una radicale esclusione dei laici, dalla non graduabilità, dall' "inamissibilità" conseguente all'indelebilità del sacramento dell'Ordine da cui essa è originata, cosicché essa seguiva sempre e ovunque la persona del ministro ordinato, e gli atti sacramentali venivano riconosciuti validi anche se posti in violazione di competenza. Nella coscienza ecclesiale, inoltre, la distinzione delle due potestà appare riconducibile alla loro diversa origine: l'una sacramentale, l'altra extra-sacramentale.Esse però erano concepite in modo non separato: entrambe erano volte all'esercizio di una funzione pastorale unitaria, di santificazione e di governo, conferita anch'essa sacramentalmente; inoltre era ammesso di poter apporre autoritativamente condizioni irretroattive al valido esercizio della potestà sacramentale.
35,00

Il contributo di Paolo VI per un dialogo efficace tra la Chiesa e il mondo scientifico

Il contributo di Paolo VI per un dialogo efficace tra la Chiesa e il mondo scientifico

Maximillian Grech

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 320

Questa ricerca intende riportare alla luce e rivalutare il contributo apportato dagli insegnamenti di Paolo VI nel percorso che ha condotto la Chiesa verso l'attuale posizione di apertura e di dialogo con il mondo scientifico contemporaneo. Innanzitutto si è voluto mostrare come il modo con cui Paolo VI cercò di comprendere il rapporto tra fede e scienza possa collocarsi all'interno della "categoria dell'integrazione" propugnata dallo statunitense Ian G. Barbour (Capitolo I) riconoscendo così in Papa Montini un antesignano, in ambito ecclesiale, di tale modalità di approccio e di "dialogo efficace" con il mondo scientifico. In secondo luogo, si è cercato di presentare una classificazione organica dei vari contributi presenti negli insegnamenti di Paolo VI inerenti alla scienza e alla tecnica attraverso uno studio e un'analisi sistematica dei diversi testi (Capitolo III). Per cercare di conseguire questa duplice finalità si è tenuto presente sia della personalità di Paolo VI sia la sua formazione culturale, evidenziando come l'apporto da lui reso nella corretta definizione del rapporto tra scienza e fede sia il frutto di una intera esistenza caratterizzata dall'apertura e dal dialogo con il mondo, nella consapevolezza della necessità di un costante processo di aggiornamento nella Chiesa (Capitolo II). Infine si è voluto enucleare il contributo specifico apportato dal magistero di Paolo VI nella trattazione di una questione teologica.
16,00

Il Vangelo di Marco

Il Vangelo di Marco

Roland Meynet

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 592

Per lungo tempo si è pensato che i libri biblici, essendo il prodotto di tradizioni orali raccolte bene o male da un redattore finale poco preoccupato della loro disposizione, fossero una specie di patchwork. ormai sempre più numerosi sono gli esegesi che constatano che questi testi sono composti e composti bene. Ma bisogna valutarli secondo il metro di valutazione della tradizione letteraria specifica alla quale appartengono. Essi infatti rientrano nel campo non della retorica classica greco-latina, ma della retorica semitica, le cui leggi oggi sono sempre meglio conosciute. Diversi autori si erano concentrati sulla composizione del secondo vangelo: sopratutto Jean Rademakers, Benoit Standaert e Bastian van iersel. Il loro lavoro pioneristico meritava di essere ripreso, con una metodologia più rigorosa, ormai ben ridata: l'analisi retorica semitica.
40,00

Studio esegetico-teologico di 2Cor 4,1-7 e 2Cor12,7b-10. La manifestazione di Cristo in vista della sua manifestazione

Studio esegetico-teologico di 2Cor 4,1-7 e 2Cor12,7b-10. La manifestazione di Cristo in vista della sua manifestazione

Francesco Chiarini

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 464

Il presente volume propone uno studio esegetico-teologico di 2Cor 4,1 e 2Cor 12,7b-10 alla luce del concetto espresso dal sottotitolo: " La manifestazione di Cristo in vista della sua manifestazione". Questa chiave interpretativa delle due pericopi è stata adottata al termine di una lunga ricerca, ripercorsa, nelle sue parti fondamentali, in questo volume. L'dea espressa con un gioco di paorle dal sottotitolo, rimanda all'esperienza del Signore risorto vissuta personalmente da Paolo, la quale non rimane nella sfera privata, ma si prolunga attraverso l'annuncio della Buona Notizia. Questa particolare dinamica è messa in risalto attraverso uno schema incentrato su un dialogo tra il Signore e l'Apostolo, individuabile nelle due pericopi scelte. Il carattere dialogico e la fruttuosità della parola divina nella vita di Paolo sono altresì evidenziate da una particolare dispositio individuabile, in modo analogo, sia in 2Cor 4,6-7 che in 2Cor 12,9-10. La progressione retorica ivi espressa si focalizza intorno alla persona di Cristo, sorgente e fine della manifestazione. Tale prospettiva si delinea in ugual modo nei contesti immediati delle due pericopi esaminate, attraverso una sequenza tematica che, in alcuni casi, è riscontrabile anche in altri testi paolini. La scelta di adottare questa chiave interpretativa - conforme al pensiero paolino - incentrata sulla manifestazione di Cristo, è argomentata dai vari spunti esegetici e teologici.
20,00

Comunità di famiglie: nuovo orizzonte dell'associazionismo nella Chiesa

Comunità di famiglie: nuovo orizzonte dell'associazionismo nella Chiesa

Fausto Sangiani

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2016

pagine: 432

Nell'orizzonte dell'associazionismo dei fedeli nella Chiesa, sono andate nel tempo differenziandosi modalità diverse e innovative. All'interno del recente fenomeno movimentista e neo-comunitario si è voluto cogliere quello, ancora più recente, delle comunità di famiglie, un'esperienza che sembra rispondere in modo adeguato alle esigenze del radicalismo evangelico, cercato e vissuto all'interno del matrimonio e della vita familiare. Si sono interrogati anzitutto la teologia e il diritto del laicato, quindi la teologia e il diritto del matrimonio, chiedendo aiuto alla sociologia e, più ancora, alla spiritualità della famiglia, come declinazione particolare di quella laicale, che trova nella secolarità il suo tratto distintivo. In un momento in cui la Chiesa è chiamata a rispondere alle "sfide pastorali" nel contesto della nuova evangelizzazione, la famiglia si presenta anche cosi: affratellata. Questo non solo per difendersi dai disegni poco amichevoli della società, ma per essere nel mondo segno di una Chiesa che è anzitutto comunione, e nella Chiesa segno di un mondo nel quale Dio parla e chiama gli uomini, singolarmente e associati, a prendere parte al suo disegno di salvezza. All'interno del fenomeno comunitario familiare si è cercato di cogliere linee di tendenza, intenti e potenzialità. Nella ricerca si sono raccolti elementi sufficienti per interpretare e mettere tra loro in relazione le realtà di cui si è venuti a conoscenza...
22,00

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