Zecchini
E. T. A. Hoffmann. La biografia musicale di un romantico diseredato
Claudio Bolzan
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 280
La tecnica di Chopin. Con cenni di storia e teoria, ed esercizi di tocco
Piero Rattalino
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 194
La lirica, scusate, non è una cosa seria. Maestri, cantanti, orchestrali e tecnici all'Opera
Bruno Nicoli
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 144
Marine musicali. Note e acque salate
Andrea Gherzi
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 260
Franz Joseph Haydn. Una guida all'ascolto
Alberto Cima Vivarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 238
Gioconda De Vito. La dea del violino
Pierangela Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: 196
Jan Dismas Zelenka. La vita e l’opera di un musicista boemo tra Praga, Dresda e Vienna
Claudio Bolzan
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: 250
Educare attraverso la musica. Approcci e strategie a scuola e in famiglia
Sara Salsano
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: 106
E fia ver?... Improbabili logiche in libretti d’opera
Vieri Poggiali
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: IV-90
E perché? Perché, sostiene l’autore, nella lirica a suscitare emozioni e sentimenti conta soltanto il fascino incommensurabile e sovrastante della buona musica... Esplicitamente paradossale, questo libro indica con bonaria ironìa una serie di scarse o del tutto assenti carenze di logica individuabile — in termini di tempi, o spazio, o situazioni — nei testi di parecchi libretti di opere liriche tra le più note sulle quali hanno composto musica autori che vanno da Mozart a Verdi, da Puccini a Wagner, da Mascagni a Leoncavallo a Cilea. Un esempio per tutti? Nel Don Giovanni del grande salisburghese nel giro di poche ore risulta per l’assassinato commendatore già realizzata una statua con relativa iscrizione mortuaria... Ciò non toglie che il libro poi si concluda con una appassionata dichiarazione d’amore per le opere liriche che pure di incongruenze del genere ne ospitano in abbondanza.
Renata Tebaldi. «Dolce maestà». Figlia, donna, icona
Vincenzo Ramón Bisogni
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: 248
Musica e cervello. Mito e scienza. Volume Vol. 2
Antonio Montinaro
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il flauto di Mozart. Trattato su tutte le opere per flauto di Wolfgang Amadeus Mozart
Gian-Luca Petrucci
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2019
pagine: VI-126
Wolfgang Amadeus Mozart in una lettera del 14 Febbraio 1778, indirizzata al padre, riferendosi al flauto, scrive “divento abbastanza impotente quando sono obbligato a scrivere per uno strumento che detesto”. Questa frase, spesso ripetuta senza contestualizzarla nel particolare momento in cui fu dettata, è divenuta come una sorta di sentenza senza appello sulla considerazione di Mozart nei confronti dello strumento. Tuttavia la silloge delle opere scritte per flauto contiene capolavori e soluzioni geniali così come funzionale ed efficace, anche da un punto di vista tecnico, appare il vasto utilizzo dello strumento nelle compagini orchestrali mozartiane. Nel presente lavoro ho raccolto una serie d'informazioni, che potranno riuscire utili sia ai flautisti i quali si avvicineranno per la prima volta a Mozart sia a quelli maggiormente esperti. Dall'ipotizzata insofferenza per il flauto alla genesi delle composizioni conosciute e quelle andate perdute. Dall'apporto di Brahms alla prima realizzazione del Concerto in Re Maggiore K314, all'intenso rapporto che Mozart ebbe con il flautista Johann Baptist Wendling. Dagli aspetti concernenti gli abbellimenti, alle Cadenze per i concerti, alle esecuzioni e incisioni storiche di riferimento. La musica di Mozart ha necessità d'essere affrontata avendo la consapevolezza che la capacità di restituirla nel miglior modo possibile muterà in relazione alle nostre acquisizioni culturali. Considerando comunque che qualcosa, della profondità e del magico gioco di proporzioni, continuerà sempre ad affascinarci.

