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Edizioni di Pagina: Biblioteca filosofica di Quaestio

Credere con o senza ragione. Per una storia dell'etica della credenza

Marialucrezia Leone

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2025

pagine: 312

Alla luce del dibattito che, alla fine del XIX secolo, ha segnato in senso stretto le origini dell'etica della credenza – quello tra W.K. Clifford e W. James –, il volume prende in esame i criteri doxastici, le garanzie sufficienti, le giustificazioni – di natura epistemica o prudenziale – avanzate dai filosofi per concedere o negare l'assenso verso l'oggetto del credere, anche e soprattutto al fine di poter compiere un'azione responsabile da un punto di vista morale. Come si fa a distinguere una credenza vera da una falsa? Si devono adottare dei criteri – quali e quando? – nel momento in cui si aderisce ad una credenza? Siamo sempre tenuti a credere attraverso il filtro della ragione, oppure esistono delle credenze riguardo alle quali l'assenso è piuttosto governato da parametri che esulano dalla razionalità? Lo scopo di questo lavoro è proprio quello di provare a capire in una prospettiva storico-filosofica, a partire da alcune delle posizioni più significative del pensiero antico, medievale, moderno e contemporaneo, se possiamo avvalerci di strumenti appropriati – di natura epistemica o pragmatica – ogniqualvolta ci troviamo di fronte ad una credenza basata su un'evidenza insufficiente.
26,00

Il sé che cambia. L'anima nel tardo neoplatonismo: Giamblico, Damascio e Prisciano

Il sé che cambia. L'anima nel tardo neoplatonismo: Giamblico, Damascio e Prisciano

Carlos Steel

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2024

pagine: 268

«Conosci Te stesso». Ma qual è il mio Io? O qual è il mio «vero Io»? Giacché «noi siamo molte cose», come dice Plotino: l'unione di corpo e anima, l'anima con i suoi desideri, le sue passioni e i suoi pensieri, l'intelletto, l'Uno stesso. L'anima non sembra avere un'essenza stabile: posta fra il sensibile e l'intelligibile, può diventare tutto ciò verso cui rivolge la propria attenzione. Discendendo nel corpo, l'anima muta persino nella sua sostanza, eppure, nonostante tutti i cambiamenti, rimane se stessa. Il concetto dell'anima e del Sé occupa un posto centrale nella filosofia neoplatonica da Plotino in poi, e ha continuato a suscitare vivaci discussioni fino agli ultimi rappresentanti della scuola neoplatonica ateniese.
20,00

Hannah Arendt sulla «Critica del Giudizio». Con le lezioni inedite di Chicago del 1964

Hannah Arendt sulla «Critica del Giudizio». Con le lezioni inedite di Chicago del 1964

Suppa Serena

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2023

pagine: X-274

A partire dal 1957 alcuni scritti personali di Hannah Arendt testimoniano un crescente interesse verso la «Critica del Giudizio» di Kant. Si va formulando nella mente dell'autrice una singolare ipotesi interpretativa: la «Critica del Giudizio» è un'opera di filosofia politica, ad insaputa del suo stesso autore. È, anzi, l'unica vera filosofia politica che Kant abbia mai scritto. Comprendere questa tesi vuol dire inoltrarsi nella particolare concezione del politico che il pensiero arendtiano sostiene, e scoprirne la familiarità con alcune importanti nozioni "estetiche" kantiane: il giudizio riflettente, il bello - come ciò che piace universalmente senza concetto -, il senso comune, e l'idea stessa di "apparenza". Ma vuol dire anche imbattersi nei limiti e nelle criticità di quella che è stata considerata da molti studiosi un'appropriazione arbitraria, da parte della Arendt, e non del tutto priva di forzature. Il volume si propone di ricostruire il tema in questione nei vari aspetti che vi sono implicati e, nel fare questo, si avvale di un corso inedito di lezioni che Hannah Arendt svolse all'Università di Chicago nel 1964, pubblicate qui per la prima volta in traduzione italiana. Si tratta di una prima interessante versione delle più note «Lectures on Kant's Political Philosophy» del 1970.
20,00

Oltre la legge. Lessico, figure e temi del pensiero ebraico medievale

Oltre la legge. Lessico, figure e temi del pensiero ebraico medievale

Marienza Benedetto

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2023

pagine: 240

Questo volume introduce alla storia del pensiero ebraico del Medioevo, provando a tenere insieme la via cronologica e quella sistematica: le vicende legate al costituirsi del lessico filosofico in lingua ebraica e la presentazione delle figure più rilevanti all'interno di questa storia mettono capo ad una discussione dei temi filosofici maggiormente dibattuti all'epoca. Quello che, nel complesso, si ricava è un sapere fatto di prestiti linguistici e dottrinali, con cui i filosofi ebrei si portano oltre la Legge, fino a rendersi più Greci dei Greci.
19,00

David George Ritchie. Un darwinista hegeliano nell'Inghilterra vittoriana

David George Ritchie. Un darwinista hegeliano nell'Inghilterra vittoriana

Antonio Lombardi

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2020

pagine: 176

«Nella seconda metà del XIX secolo esplode in Inghilterra il grande dibattito intorno alla teoria evoluzionistica di Charles Darwin. La visione del mondo adombrata ne «L'origine delle specie» (1859) metteva in crisi non solo l'abituale immagine della natura come prodotto di un armonico disegno divino, ma poneva la società vittoriana di fronte a un nuovo modo di concepire l'uomo: non più una creatura "eccezionale", dotata di libertà e senso morale, ma il risultato estremamente complesso della spietata lotta per l'esistenza. Negli stessi anni, la filosofia di Hegel cominciava a essere studiata e apprezzata a Oxford, dove il filosofo Thomas Hill Green si fa promotore di una scuola idealista che reagirà alle derive social-darwiniste di pensatori come Spencer. Tra i suoi allievi, spicca la figura di David George Ritchie (1853-1903), convinto invece della possibilità di un accordo tra l'idealismo e il nuovo paradigma evoluzionistico.
16,00

Un tomista dissidente. Tommaso de Vio Gaetano e «L'analogia dei nomi»

Un tomista dissidente. Tommaso de Vio Gaetano e «L'analogia dei nomi»

Annalisa Cappiello

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2020

pagine: 258

Allo sguardo dei suoi contemporanei, come a quello della critica più recente, il filosofo e teologo Tommaso de Vio (Gaeta, 20 febbraio 1469 - Roma, 10 agosto 1534) appare spesso come un pensatore controverso: da una parte - quale commentatore della «Summa theologiae» di Tommaso - come uno dei maggiori esegeti moderni dell'Aquinate; ma dall'altra, come un interprete fin troppo sensibile alla temperie umanistico-rinascimentale. Il volume rilegge una delle opere che più hanno alimentato la fama della grandezza di de Vio, insieme a quella della sua originalità, il trattato «De nominum analogia», con il quale, volendo sistematizzare in via definitiva un problema di lunga ascendenza nella tradizione aristotelico-tomistica, il Gaetano proponeva di fatto un approccio unico e personale alle fonti. A partire dalle peculiari scelte esegetiche operate da de Vio in questa sede, il presente studio monografico tratteggia un profilo intellettuale dell'autore seguendo il filo rosso delle più contestate prese di posizione gaetaniane in seno ai dibattiti che hanno maggiormente animato la sua epoca - da quello sulla psicologia aristotelica a quello sulla difesa della «libertas philosophandi» dei docenti universitari.
18,00

Se l'uno è l'altro. Ontologia e intersoggettività in Antonio Rosmini

Se l'uno è l'altro. Ontologia e intersoggettività in Antonio Rosmini

Emanuele Pili

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2020

pagine: 260

«L'atto finito si perde, o piuttosto si ritrova nell'infinito, e l'atto infinito nel finito, l'unione è perfetta, l'unione è compiuta. Udite voi come sono due ed uno ad un tempo?» (Rosmini). La locuzione «se l'uno è l'altro» riflette tale esperienza paradossale dell'unità - quella nella quale si è uno, ma essendo più di uno - e la pone come cifra interpretativa dell'itinerario teoretico rosminiano. Il volume intende via via dischiudere il significato ontologico racchiuso nelle parole di Rosmini, ma coniugandolo con la questione dell'intersoggettività: quale concezione del rapporto interpersonale scaturisce da e in questa ontologia? Quanto Rosmini la sviluppa e in quali luoghi lo ha fatto? A partire da quali fonti e in confronto con quali pensatori? Orientata da queste e altre domande, la ricerca condotta dall'Autore si propone innanzitutto di riempire, basandosi su un'ampia documentazione, una lacuna storiografica in riferimento a un tema che diverrà centrale per diversi e variegati filoni del pensiero contemporaneo; in secondo luogo, da un'angolatura interpretativa, restituisce un'originale lettura dell'ontologia di Rosmini, specie nell'adozione del lemmainaltrarsi, neologismo coniato nella Teosofia, quale architrave di un pensare che s'impegna a esprimere l'inesauribile mistero dell'essere.
18,00

Michele Savonarola «medico humano». Fisiognomica, etica e religione alla corte estense

Michele Savonarola «medico humano». Fisiognomica, etica e religione alla corte estense

Gabriella Zuccolin

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2018

Questo studio dedicato a Michele Savonarola (1385-1466), medico accademico a Padova e poi medico della corte estense dal 1440, ricostruisce il contesto della sua figura e delle sue opere nell'ambito delle attuali riflessioni sui temi della filosofia e della cultura di corte, e della corte di Ferrara in particolare. Il volume si concentra inoltre sulla produzione di Savonarola che eccede l'ambito medico, considerandola all'interno del generale progetto pedagogico per la corte estense sviluppato dopo il 1440. Alla presentazione dell'opera fisiognomica, lo "Speculum physionomiae", seguono l'analisi del modello etico e politico proposto da Savonarola nel "Del felice progresso di Borso d'Este", trattato sul buon governo in doppia redazione, latina e volgare, e la prima edizione dei due "Confessionali", destinati rispettivamente ai laici e ai religiosi. Questo insieme di testi testimonia con efficacia l'intento fortemente unitario del progetto savonaroliano, in cui medicina, filosofia, trattatistica di corte e preoccupazioni etico-religiose si compenetrano e saldano a vicenda, delineando l'ideale di un medico che si preoccupa della salute dell'uomo in tutte le sue dimensioni: un "medico humano", come Savonarola stesso si è definito.
19,00

L'apparire del bene. Metafisica e persona in Antonio Pérez S. J. (1599-1649)

L'apparire del bene. Metafisica e persona in Antonio Pérez S. J. (1599-1649)

Gian Pietro Soliani

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2018

La Scolastica gesuitica è oggetto da qualche tempo di una certa attenzione, soprattutto per i suoi legami con la filosofia moderna. Tuttavia, essa merita di essere approfondita nella sua ricchezza anche di per sé. Il presente studio affronta la questione del rapporto tra metafisica e persona nel pensiero di Antonio Pérez S.J. (1599-1649), a partire dai testi editi e manoscritti. Il nucleo della riflessione del gesuita ruota intorno al legame inscindibile tra ente reale, sostanza e persona. La tradizione aristotelica viene, così, rivisitata attraverso l'interiorità di matrice agostiniana - che fa dell'io il nucleo centrale della metafisica -, ma senza rinunciare a un sapere che trovi un solido fondamento nei primi principi dell'essere. Ne emerge la figura di un pensatore originale che anticipa temi decisivi per la filosofia successiva, quali l'intenzionalità e il superamento del dualismo gnoseologico; il rapporto tra sostanza e soggetto; la trascendentalità dell'io e la prova ontologica dell'esistenza di Dio.
18,00

Realitas obiectiva. Elaborazione e genesi di un concetto

Realitas obiectiva. Elaborazione e genesi di un concetto

Francesco Marrone

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2018

pagine: 512

L'invenzione del concetto di realitas obiectiva è da sempre associata al nome di René Descartes. Integrando questa nozione nella prima prova dell'esistenza di Dio elaborata nelle sue Meditationes de prima philosophia, Descartes avrebbe sancito, secondo un'opinione assai diffusa, l'irruzione del vocabolario della realitas nel quadro della metafisica moderna. Così inteso, nella prospettiva dell'interpretazione ordinaria, il gesto cartesiano sarebbe dunque inaugurale. Per quanto affascinante, questa lettura non appare tuttavia sufficientemente fondata. Quando Descartes si serve per la prima volta della nozione di realitas obiectiva, quest'ultima poteva già vantare una storia plurisecolare - una storia che, pur caratterizzata da importanti mediazioni, riconduce a Duns Scoto e ai principali rappresentanti del cosiddetto scotismo formalista. L'indagine qui condotta intende dar conto di questa storia ancora non adeguatamente indagata. Attraverso una disamina del vocabolario scotista, il volume si propone di riscostruire una genealogia della nozione di realitas obiectiva che permetta di individuare, prima e a prescindere da Descartes, il contesto teorico entro il quale essa è stata effettivamente elaborata.
22,00

Durata e tempo. Sulle misure. Sulla natura e proprietà dei continui

Durata e tempo. Sulle misure. Sulla natura e proprietà dei continui

Teodorico di Freiberg

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2017

pagine: 190

Il pensiero scolastico è profondamente affascinato dal problema del tempo. La sua esistenza, la sua definizione, il suo legame con il movimento e con l’anima, la nozione di durata, la relazione tra eternità e temporalità sono tutte angolature o prospettive differenti, attraverso cui gli autori del XIII secolo si interrogano sul divenire delle sostanze e, in parallelo, su ciò che si sottrae alla mutevolezza e alla caducità. I trattati “De mensuris” e “De natura et proprietate continuorum” di Teodorico di Freiberg (1240- 1310) – di cui si presentano qui traduzione e commento – costituiscono un’opportunità privilegiata per entrare nelle pieghe di questo dibattito. Il genere del trattato “scientifico”, non così diffuso alla fine del XIII secolo, permette infatti di mettere a fuoco le diverse opinioni e l’eterogeneo quadro di fonti che ne fanno da sfondo. La natura dei problemi sollevati e la raffinatezza degli argomenti addotti per risolverli non risultano mai artificiosi, ma rimandano all’esigenza più radicale di offrire risposte a istanze che, in altre epoche, non esiteremmo a definire “esistenziali”.
16,00

Il neoplatonismo di Eustrazio di Nicea

Il neoplatonismo di Eustrazio di Nicea

Michele Trizio

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2016

Quella del commentatore e teologo bizantino Eustrazio di Nicea (ca. 1050-1120) è una figura affascinante e misteriosa al tempo stesso. Assai apprezzato nel Medioevo latino per i suoi commenti all'"Etica Nicomachea" di Aristotele, Eustrazio è un autore ancora poco noto ai bizantinisti e in generale ai medievisti in virtù di una biografia a tratti oscura e per l'assenza di studi specifici sulla vita e sulla sua opera. Questo volume intende colmare tale lacuna ricostruendo in maniera precisa e dettagliata i dati relativi alla vita di Eustrazio e analizzandone per la prima volta l'opera filosofica nel suo complesso. Il ritratto che emerge da questo studio è quello di un appassionato lettore dell'opera del neoplatonico Proclo. Tuttavia, in Eustrazio i testi di Proclo si trovano ad essere riletti in maniera intrigante attraverso il filtro della letteratura monastica bizantina. Eustrazio ci impone dunque di rivedere le griglie tradizionali con cui si è soliti leggere la storia della cultura e della società bizantina di questo periodo. Da un lato, i toni ascetici nell'opera del metropolita di Nicea lo allontanano non di poco dal modello di intellettuale delineato da Michele Psello nel secolo XI; dall'altro, l'incontenibile predilezione per il neoplatonico Proclo che emerge nei commenti filosofici di questo autore lo rende assai particolare, se non unico, nel panorama degli autori ecclesiastici di questo stesso periodo.
18,00

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