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Edizioni ETS: La modernità letteraria

«Un'altra via, in arte». Saggi pirandelliani

«Un'altra via, in arte». Saggi pirandelliani

Aldo Maria Morace

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 344

Frutto di un trentennale ma intermittente lavoro, questa raccolta di saggi ha una struttura modulare che privilegia la focalizzazione per genere letterario come strumento per penetrare nell'universo profondo della scrittura pirandelliana, svincolatasi decisamente dalle linfe veriste per perseguire una strada solitaria e genialmente sperimentativa. Ne scaturisce una sequenza di nuove chiavi interpretative: il sottosuolo infero e la struttura maniacalmente perseguita delle bemporadiane Novelle per un anno; la filologia d'autore applicata a due romanzi e al testo fondamentale del teatro mondiale, i Sei personaggi in cerca d'autore, epicentro anche del Pirandello régisseur; e, infine, le radici magnogreche e insulari, messe in luce da tre suoi lettori d'eccezione.
38,00

Curzio Malaparte. L'Opera

Curzio Malaparte. L'Opera

Luigi Martellini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 1196

Autore tra i più discussi della letteratura italiana del Novecento, Curzio Malaparte (1898-1957) è un letterato di fama mondiale tradotto in tutte le lingue. Pochi scrittori possono vantare l'intelligenza, la sottigliezza surreale, le atmosfere magiche, la perizia, l'eleganza dello stile, la tecnica formale, la complessità, la matrice classica, l'ironia, la preparazione storica e letteraria di un Malaparte, paragonato a Chateaubriand, Proust, Malraux, ad Hemingway, Steinbeck, a Drieu La Rochelle ed altri. Testimone (scomodo al regime) in prima persona di due guerre mondiali e di un'epoca, tra gli anni Venti e Cinquanta, tutta da riscrivere, l'imponente sua opera (spesso sequestrata o messa all'indice dalla Chiesa) viene qui ricostruita per liberarla dalle ormai individuate confusioni interpretative (che nulla hanno a che vedere con l'arte). Tra le illeggibili superficialità nostrane e i ritardi culturali, Malaparte è stato uno dei più acuti interpreti della malattia e della nevrosi di questo vecchio continente (che definiva "marcio") e la sua sincerità letteraria, l'ideale di libertà, il sogno umanitario, la visione cristiana, l'insofferenza al potere (le rivoluzioni trasformate in dittature e le dittature fatte passare per rivoluzioni), il coraggio di parlare, il senso analitico della realtà, sono stati svisati dalla critica che ha emarginato il suo nome, deformato il senso dei contenuti e manipolato le vicende esistenziali. Non è con l'omertà culturale e le etichette politiche che restituiremo quel "capitolo a sé della nostra recente letteratura" di cui parlava Montale, dove Malaparte a fatica era riuscito ad inserirsi "con caratteri tutti suoi". L.M.
90,00

Complessità Gadda. Complessità Novecento

Complessità Gadda. Complessità Novecento

Clelia Martignoni

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 252

Carlo Emilio Gadda, narratore instabile, antilineare, contraddittorio eppure coerente, innovativo e legato alla tradizione, tragico e ironico-satirico, sollecita interrogazioni continue. La sua vocazione verso complessità e molteplicità non è generica, ma è indagata dall'autore con insistenza negli scritti d'esordio per rifulgere poi corruscamente nelle grandi opere della maturità, L'Adalgisa 1944, i tormentati romanzi La cognizione del dolore e il Pasticciaccio, e i bellissimi saggi. Già nel multiforme cantiere del romanzo giovanile (Racconto italiano di ignoto del Novecento, 1924-'25), autodefinito in itinere «psicopatico e caravaggesco», di poco successivo al trauma bellico che pesa sul suo intero tragitto, Gadda percepisce un "reale" plurale e complesso, e così vorrebbe il romanzo progettato. Complessità e molteplicità sono analizzate tra contaminazioni e sprezzature nell'elaborazione epistemologica del 1928, la Meditazione milanese. Anche le vicende elaborative ed editoriali gaddiane sono spesso interrotte, e travagliate tra edito, inedito, postumo. Su esse gravano chimere del potenziale, movimenti fantastici e funerei, ambizioni magnanime e sfiducie rovinose, nonché i faticosi conti con la professione ingegneristica (lasciata solo nel 1940). Vale la pena di ripercorrerne puntualmente alcuni aspetti per cercare di cogliere, con lo sguardo moltiplicato della contemporaneità, le singolarità e il genio "imperfetto" dello scrittore.
25,00

Pirandello e l'immaginazione. Con un prologo verghiano

Pirandello e l'immaginazione. Con un prologo verghiano

Nicola Merola

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 288

In Pirandello e l'immaginazione, Nicola Merola raccoglie, riveduti e corretti, alcuni dei suoi saggi usciti negli ultimi quindici anni. Dopo un prologo di argomento verghiano sulla reticenza metodica e funzionale di un'opera capace di valorizzare il complemento della lettura, si sviluppa un'organica riflessione sulla narrativa di Pirandello e soprattutto sulle sue novelle, considerate il crogiolo di una lenta elaborazione, da cui sarebbe infine nato il suo teatro nel teatro. La rivendicazione dell'identità complessiva del corpus delle novelle si fonda tra l'altro sul ruolo che in esse e, più che negli altri romanzi, nei Vecchi e i giovani, sostiene l'autonoma vitalità attribuita ai personaggi e governata da un'immaginazione criticamente ponderata. La stessa che a sorpresa si intravede già nell'esuberanza fantastica dei giochi infantili e negli adulti assegna una funzione terapeutica all'alternanza delle focalizzazioni o senz'altro alla distrazione.
27,00

Per una «trasformazione delle forme epiche». La prosa di Anna Seghers dagli esordi al termine dell’esilio

Per una «trasformazione delle forme epiche». La prosa di Anna Seghers dagli esordi al termine dell’esilio

Paola Gheri

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2024

pagine: 188

Considerata una delle maggiori narratrici del Novecento tedesco, Anna Seghers (1900-1983) offre alla critica e ai lettori un'opera ineguale. L'adesione della scrittrice di Mainz al socialismo della ex Repubblica Democratica Tedesca, di cui negli anni Cinquanta diviene una delle rappresentanti ufficiali, ha pesantemente influenzato sia l'estetica di ciò che scriverà da ora in poi, sia la ricezione della sua intera produzione letteraria. Con l'intenzione di proporre un'ipotesi interpretativa libera da ogni condizionamento ideologico, il presente volume prende in esame una scelta di testi che, anteriori alla decisione di Seghers di abbracciare il socialismo, si collocano fra gli inizi letterari e il suo rientro in Germania dall'esilio. Senza abbandonare modelli narrativi tradizionali, queste opere sviluppano un'idea poetica fortemente unitaria e innovativa, grazie alla quale, in sintonia con la "crisi del libro" teorizzata da Walter Benjamin, s'inseriscono a tutti gli effetti in quel decisivo processo di rinnovamento delle forme epiche che contraddistingue la modernità letteraria europea.
18,00

Penultimi saggi brevi su poeti italiani moderni e contemporanei

Penultimi saggi brevi su poeti italiani moderni e contemporanei

Silvio Ramat

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 256

Questi «saggi brevi» di uno studioso di lungo corso come Silvio Ramat ne confermano innanzitutto la fedeltà ad alcuni fra i poeti che gli furono pane quotidiano fin dalla giovinezza (Montale, qui schedato nelle sue varianti; Campana, con la sua sopravvivenza nella posterità; Luzi, scrutato da più angolazioni). Si acuisce l'attitudine del critico a considerare da vicino aspetti specifici di un autore o di un'opera, evitando sia le troppo larghe panoramiche sia le connessioni troppo serrate fra lo "spirito del tempo" (con i suoi vincoli ideali o ideologici) e gli esiti di processi elaborativi generatori di poesie che s'inventano di volta in volta i propri codici. Accertata l'intempestività del rilancio di generi ormai caduchi (tentato da Fogazzaro con Miranda), gli albori del secolo XX registrano fra l'altro la propensione visionaria del giovane Saba e l'altalenante esordio di Sbarbaro, mentre la "toscanità" di Campana e di Soffici si dispiega tanto nel mistico-onirico viaggio alla Verna quanto nella rivelazione della virtuosa schiettezza del nostro popolo in armi (verificata, nel medesimo quadro storico, anche da Jahier). Frattanto il più impeccabile tra i nostri poeti, Gozzano, empie di creature in volo le sue pagine. Significativo il recupero di Giorgio Chiesura: il suo diario in versi descrive un'esperienza di prigionia simile a quella su cui, dopo il 1945, s'innesta la genesi del nuovo libro di Sereni, Gli strumenti umani, destinato a imporsi tra i memorabili dell'intero secolo. Secolo esemplarmente coronato da una voce di straordinaria eleganza, Fernando Bandini: la sua civilissima interpretazione del ruolo di maestro di scuola non gli impedisce di dare ascolto al proprio intimo demone, la "creatività", dono e dote su cui liberamente ragiona l'ultimo dei saggi qui raccolti.
24,00

«Certe ideuccie che ci capitano nel riposo». Italo Svevo e il sottosuolo della scrittura

«Certe ideuccie che ci capitano nel riposo». Italo Svevo e il sottosuolo della scrittura

Natàlia Vacante

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 160

I saggi raccolti riaffrontano con nuovi riscontri e nuove verifiche, in un disteso arco temporale, il problema critico della formazione intellettuale e della complessa officina letteraria dello scrittore triestino. Da un attento esame in controluce della trama delle scritture sveviane (dagli articoli giornalistici alle opere narrative) si conferma il profilo di un autore teso sin dalle prime prove a seguire un resistente filo di ricerca e di scavo analitico, sia pur attraverso un percorso di studio irregolare, costantemente perseguito negli spazi di libertà dagli impegni della vita borghese e volto a sperimentare e testare nel tempo le proprie risorse espressive.
16,00

Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 2

Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 2

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 696

Questo volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate nel corso del XXII Convegno internazionale della MOD (Società italiana per lo studio della modernità letteraria) organizzato dalle università romane Sapienza e Roma Tre e dedicato a un tema tanto complesso e problematico quanto ricco di suggestioni: Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Nel corso di tutte le epoche storiche il rapporto tra la letteratura e il potere ha avuto una significativa evoluzione nel panorama letterario italiano, soprattutto considerando la frammentaria storia del nostro Paese, dove letterati e intellettuali hanno svolto, in più occasioni, il ruolo di coscienza critica e collante identitario. Nel Novecento e nel nuovo Millennio, le scritture critiche, narrative e liriche appaiono orientate più che in altri periodi verso una contestazione delle logiche del potere per seguire una vocazione alla denuncia e al rifiuto. Tale rapporto, su cui tanto hanno riflettuto scrittori e intellettuali, conosce oggi nuove e inedite narrazioni che nell'Otto e nel Novecento hanno le loro radici. Da d'Annunzio a Moravia, da Morante a Pasolini, dalle scritture degli anni Trenta alla letteratura degli anni di piombo fino agli autori del nuovo Millennio, centinaia di interventi analizzano la letteratura italiana del XX e del XXI secolo.
70,00

Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 1

Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria. Volume Vol. 1

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 600

Questo volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate nel corso del XXII Convegno internazionale della MOD (Società italiana per lo studio della modernità letteraria) 17-19 giugno 2021, organizzato dalle università romane Sapienza e Roma Tre e dedicato a un tema tanto complesso e problematico quanto ricco di suggestioni: «Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria». Nel corso di tutte le epoche storiche il rapporto tra la letteratura e il potere ha avuto una significativa evoluzione nel panorama letterario italiano, soprattutto considerando la frammentaria storia del nostro Paese, dove letterati e intellettuali hanno svolto, in più occasioni, il ruolo di coscienza critica e collante identitario. Nel Novecento e nel nuovo Millennio, le scritture critiche, narrative e liriche appaiono orientate più che in altri periodi verso una contestazione delle logiche del potere per seguire una vocazione alla denuncia e al rifiuto. Tale rapporto, su cui tanto hanno riflettuto scrittori e intellettuali, conosce oggi nuove e inedite narrazioni che nell'Otto e nel Novecento hanno le loro radici. Da d'Annunzio a Moravia, da Morante a Pasolini, dalle scritture degli anni Trenta alla letteratura degli anni di piombo fino agli autori del nuovo Millennio, centinaia di interventi analizzano la letteratura italiana del XX e del XXI secolo.
65,00

Il paradosso della civiltà culturale ambrosiana

Il paradosso della civiltà culturale ambrosiana

Giovanna Rosa

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 344

Questo volume riprende l’argomento della prima monografia di Giovanna Rosa dedicata alla capitale morale e ne costituisce il perfetto compimento, disegnando la parabola della cultura ambrosiana dall’Unità a oggi attraverso una serie di approfondimenti cronologicamente successivi. La prima delle quattro parti in cui è divisa la raccolta si apre con un capitolo dedicato a Milano quale motore della cultura letteraria della modernità e svolge il compito di un’articolata introduzione che traccia il perimetro della ricerca. Il discorso parte dall’epoca postunitaria per arrivare alla produzione di Gadda, mette in luce il ruolo propulsivo della civiltà ambrosiana e le non poche contraddizioni che la caratterizzano e la condizionano, alle quali va ricondotta la mancata vocazione egemonica nazionale di Milano. La seconda sezione si concentra su tre autori della Scapigliatura, studiando l’aristocratico umorismo di Carlo Dossi, idiosincraticamente sintonizzato con l’illustre tradizione lombarda, la militanza di Ambrogio Bazzero, che lavora con meticoloso impegno sulla misura breve, e la lettura controcorrente del Risorgimento da parte di Roberto Sacchetti (finalmente un romanzo). Seguono, nella terza parte, le due immagini contrastive e complementari della città operosa, quella di Verga e quella dei palombari sociali, all’altezza di una data cruciale, il 1881 dell’Esposizione nazionale (e della pubblicistica che la accompagna). Chiude il libro una sezione tutta novecentesca: dopo il saggio su Testori e quello sull’infaticabile Oreste del Buono, ecco il capitolo dedicato alla casa editrice Feltrinelli (“nata con una forte vocazione d’impresa a marchio ambrosiano”), conclusione coerente con lo spiccato interesse per la mediazione editoriale che è uno dei fils rouges dell’attività critica di Giovanna Rosa.
35,00

«Un loro dio». La poesia di Kavafis nel primo romanzo di Pasolini

«Un loro dio». La poesia di Kavafis nel primo romanzo di Pasolini

Andrea Cerica

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 136

Dier Paolo Pasolini è stato uno dei primi poeti a intuire i la grandezza di Konstandinos Kavafis e in più a provare a seguirne l'esempio: letta la prima antologia italiana del neogreco, che Filippo Maria Pontani aveva pubblicato sul secondo fascicolo della rivista romana «Poesia» (1945), Pasolini elesse ad argomento centrale di "Amado mio" (1947-1950) l'amore estivo tra un giovane letterato e un adolescente di bellezza divina, soprannominato Iasis come il ragazzo di un famoso epigramma dell'Alessandrino. Il libro cerca di ricostruire nei dettagli questo capitolo a oggi ignoto della fortuna italiana di Kavafis, con particolare attenzione per la prima redazione del romanzo (1947-1948).
15,00

Testimoniare il conflitto. Letteratura, verità, impegno nelle memorie della Grande Guerra

Testimoniare il conflitto. Letteratura, verità, impegno nelle memorie della Grande Guerra

Giorgio Nisini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 160

Più volte gli storici hanno messo in discussione la credibilità documentaria delle memorie della Grande Guerra, riscontrando in molte di esse una ricostruzione dei fatti piena di imprecisioni e lacune e un eccesso di ragioni ideologiche che andò a scapito dell’obiettività testimoniale. Ma fu davvero così? Sulla linea di questa domanda, e prendendo le mosse da un’aggiornata mappatura del corpus e delle molteplici tipologie testuali che lo compongono, con particolare attenzione per i ricordi di prigionia, il presente volume intende proporre una rilettura della memorialistica degli scrittori italiani che vissero l’esperienza al fronte all’interno di un più vasto dibattito sul valore ideologico della testimonianza, la cui manifestazione più compiuta, nonché più articolata in termini di autocoscienza intellettuale, si ebbe nella produzione letteraria della Seconda Guerra Mondiale; e, dunque, negli anni del neorealismo.
16,00

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