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Electa: Architetti e architetture

Genius loci. Paesaggio ambiente architettura

Genius loci. Paesaggio ambiente architettura

Christian Norberg Schulz

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2023

pagine: 352

Da quando venne pubblicato questo libro è stato tradotto in una decina di lingue. Da tempo irreperibile, ora ritorna a disposizione di quanti desiderano chiarire quale significato attribuire ai tre termini, luogo, natura, architettura che ricorrono nel continuo interrogarci sui modi in cui noi abitiamo il nostro mondo e di quanti si domandano come riuscire a coniugarli insieme. Si tratta della medesima domanda che Christian Norberg-Schulz si è posta descrivendo la fenomenologia della «presa esistenziale» che gli uomini esercitano sul mondo abitandolo, «lo scopo dell'architettura», di cui il genius loci costituisce la premessa. Il luogo «è la manifestazione concreta dell'abitare dell'uomo», oggetto delle tante immagini per lo più da lui stesso scattate di spazi diversi e lontani, da Khartoum a Pechino, da Praga a Ronchamp, che si intrecciano nelle pagine del libro.
34,00

Carlo Scarpa e il Giappone

Carlo Scarpa e il Giappone

Mauro J. K. Pierconti

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2023

pagine: 148

Come maturò l'amore di Carlo Scarpa per il Giappone? Come conobbe l'arte e l'architettura giapponesi grazie agli amici di gioventù frequentati a Venezia, come lui affascinati dall'Oriente, nella città di Ezra Pound e dove gli studi di Ernst Fenellosa erano noti? Come viaggiò e cosa vide quando nel 1969 giunse in Giappone e entrò nella villa di Katsura, "lì dove l'occhio pensa", così come avviene, passo dopo passo, nella tomba monumentale Brion a San Vito d'Altivole, alla quale Scarpa dedicò gli ultimi anni della sua vita? Che tracce materiali abbiamo di questo viaggio e come interpretarle alla luce della sua opera? Questo libro risponde a queste domande. Molte fotografie scattate da Scarpa in Giappone degli artefatti dei "maestri tranquilli" che ebbe modo di vedere a Kyoto, Nara, Ise, sono qui riprodotte. Aiutano a interpretare e comprendere l'opera di uno dei massimi architetti contemporanei.
28,00

Che cosa è l'architettura. Lezioni, conferenze e un intervento

Che cosa è l'architettura. Lezioni, conferenze e un intervento

Francesco Venezia

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il non finito: «mi spingo al punto di pensare che il non finito sia conditio sine qua non per l'esistenza dell'architettura, cadendo questa, diversamente, nella stasi prodotta da quell'inscalfibile, totale corrispondenza al progetto, che ne fa un modello al vero, senza profondità temporale e perciò del tutto impoetica». Il nuovo: «L'antico ha avuto il suo antico. Nel nostro lavoro qualunque novità deve fondare su di una solida base ideale costituitasi in un tempo lunghissimo». Luce e proporzioni: «noi progettiamo il funzionamento di un edificio, disegniamo una serie di ambienti in modo che abbiano caratteristiche appropriate, dimensioniamo la struttura in modo che sia in grado di reggere l'edificio e che non sia economicamente onerosa. Ma quando ci spingiamo in altre forme di controllo, come quello della luce del sole o dei rapporti proporzionali, il nostro lavoro diventa entusiasmante». Tante altre citazioni si potrebbero trarre da questo libro, nella nuova veste grafica della storica collana A&a - Architetti e architettura, che non intende spiegare cosa gli architetti dovrebbero fare, ma come l'architettura dovrebbe essere pensata e come il suo incedere nel tempo, dal tempio della Fortuna primigenia a Pellestrina sino alla Casa sulla cascata di Frank Ll. Wright, dovrebbe accompagnare il lavoro di ogni giorno di un progettista. Così Francesco Venezia fa e ha fatto costruendo le sue opere ammirate e studiate in tutto il mondo. Il libro rende il tono della sua voce, una delle più originali che sia dato ascoltare, così come lo sono, osservandole, le sue costruzioni, l'una e le altre indifferenti agli allettamenti dell'attualità.
28,00

Il design degli architetti italiani 1920-2000

Il design degli architetti italiani 1920-2000

Fiorella Bulegato, Elena Dellapiana

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2022

pagine: 256

1928: contemporaneamente giungono nei chioschi dei giornali due riviste «La casa bella» e «Domus». I titoli non danno adito a dubbi: l'editoria ha colto l'opportunità di accompagnare lo sviluppo di un gusto che va diffondendosi: come rendere moderna e in sintonia con i tempi la casa borghese? Come razionalizzarne l'uso? Nel progettare i loro arredi, come possono gli architetti liberarsi dal culto per il lavoro artigianale, dai suoi vincoli, e sfruttare le possibilità offerte della produzione industriale? Come allargare il mercato dei complementi di arredo e degli oggetti che vanno trasformando i modi della vita domestica? Anche nel nostro Paese queste domande divengono sempre più insistenti a partire dai secondi anni venti del secolo scorso. Le risposte date sedimentano in Italia una tradizione che non ha molti uguali nel mondo. Al suo consolidarsi contribuiscono architetti e imprese. Al suo svilupparsi negli anni a noi più vicini si accompagna una ulteriore domanda che si riflette sia nei modi in cui la professione dell'architetto viene evolvendo, sia nell'organizzazione dei percorsi formativi: quella dell'architetto e del designer è una sola professione, o la specializzazione produttiva ne ha implicato la separazione? Questi sono i temi del libro di Fiorella Bulegato, Elena Dellapiana, "Il design degli architetti italiani", nella nuova veste grafica della storica collana A&a - Architetti e architettura. Molte risposte alle domande sin qui ricordate si ritrovano nelle pagine di questo libro, che ricostruisce il contributo dato allo sviluppo del design contemporaneo dai più noti architetti italiani del Novecento, da Giuseppe Terragni a Ettore Sottsass, da Ignazio Gardella a Alessandro Mendini, da Carlo Mollino a Antonio Citterio, da Franco Albini a Archizoom, da Gio Ponti a Superstudio, da Tobia Scarpa a Michele De Lucchi, solo per citare alcuni dei numerosi protagonisti che si incontrano nelle pagine del libro, unitamente ai nomi delle industrie con le quali hanno collaborato: Olivetti, Phonola, Breda, Cassina, Alessi, Azucena, Columbus, Solari, Zanotta, Brionvega, Artemide e via dicendo. Un aspetto originale del libro sta nel confronto, offerto ai lettori, tra gli oggetti di design e le costruzioni che i medesimi architetti che li hanno progettati andavano contemporaneamente realizzando.
30,00

Le stampe giapponesi. Una interpretazione

Le stampe giapponesi. Una interpretazione

Frank Lloyd Wright

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2022

pagine: 124

«Non vi ho mai confessato in che misura le stampe giapponesi mi abbiano ispirato. Non ho mai cancellato quella mia prima esperienza e mai lo farò. È stato per me il grande Vangelo della semplificazione, quello che porta all'eliminazione del superfluo». (Frank Lloyd Wright, 1954) Nella nuova veste grafica della storica collana Aeta - Architetti e architetture, la seconda edizione in italiano di "The Japanese Print. An Interpretation" (1912) di Frank Lloyd Wright, corredata da un'importante riflessione sul rapporto tra l'architetto e la cultura giapponese. Tra il 1905 e il 1922 Frank Lloyd Wright compì sette viaggi in Giappone, dove soggiornò a lungo. Divenne uno dei massimi conoscitori delle stampe giapponesi che collezionò avidamente. Come si osserva nelle xilografie erotiche di Hokusai o nei paesaggi di Hiroshige, lo «sfiorare che rimane infinitamente lontano da ogni toccare» è il segreto che Wright coglieva nelle stampe ukiyo-e, non diversamente dall'architettura giapponese «dimore della fantasia e dell'imperfetto». Come le stampe dei «maghi tranquilli» da lui ammirati, anche l'architettura tradizionale che tanto lo ispirò, per Wright era manifestazione «dell'incedere della grande dottrina della semplificazione, dell'eliminazione di tutto ciò che è insignificante», come si legge in Le stampe giapponesi .
20,00

Le Corbusier in India. Villa Sarabhai, Ahmedabad, 1951-1956

Le Corbusier in India. Villa Sarabhai, Ahmedabad, 1951-1956

Maria Bonaiti

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2021

pagine: 120

Oggetto del volume, che include un saggio di Alessandra Rampazzo, è villa Sarabhai, costruita da Le Corbusier ad Ahmedabad, in India, tra il 1951 e il 1956 per Manorama Sarabhai, esponente di una tra le più raffinate e potenti famiglie imprenditoriali indiane. Sullo sfondo di un'India da poco uscita dalla dominazione britannica, la casa progettata per Manorama Sarabhai - tra le più enigmatiche e meno conosciute opere lecorbuseriane - propone il tipo di villa mediterranea messa a punto da Le Corbusier nel corso degli anni Quaranta del secolo scorso. Modello, questo, che sotto la guida di un'esigente committente, si apre a molteplici contaminazioni, che trovano nei modi di vita tradizionali e nel paesaggio culturale locale le proprie specifiche ragioni. Costruita all'ombra della più eclatante impresa che vede Le Corbusier dare forma negli stessi anni a Chandigarh - la città di nuova fondazione nel Punjab - la villa è il risultato di un complesso processo progettuale e costruttivo che si dipana sotto l'attento controllo dello studio parigino, grazie all'apporto di fidati collaboratori, tra i quali un giovanissimo Balkrishna Doshi (futuro protagonista dell'architettura contemporanea indiana) e Jean Louis Véret. Di quest'ultimo sono gli scatti fotografici dei cantieri delle diverse fabbriche lecorbuseriane ad Ahmedabad - riproposti nel presente volume a confronto con immagini dello stato attuale della villa.
25,00

La foresta che cammina. Le sepolture dei soldati tedeschi 1920 1970

La foresta che cammina. Le sepolture dei soldati tedeschi 1920 1970

Marco Mulazzani

Libro: Copertina morbida

editore: Electa

anno edizione: 2020

pagine: 224

"Noi viviamo in un momento critico del mondo che non offre quasi spazio alle celebrazioni" (Hugo von Homannsthal, 1926). Tra il 1914 e il 1945 i caduti tedeschi durante le due guerre mondiali furono più di 7.000.000. Che ne fu dei loro resti? Come vennero ricordati? Come l'architettura contribuì all'esaltazione della loro memoria? Dal 1920 sino al 1970 il Reich ha promosso la costruzione di un migliaio di cimiteri e memoriali nelle Fiandre, nella Prussia Orientale, nei Balcani, in Francia, in Africa, in Italia e persino in Palestina. Questo libro racconta le loro storie e esamina come vennero costruiti; ne interpreta il significato quale conseguenza della guerra moderna, «la guerra dei materiali», che ha sancito «il venir meno dell'eroe come figura esemplare» e l'affermarsi del culto riservato al milite ignoto, «alle vittime senza nome, ai figli della terra il cui destino è fecondare la Madre Terra», ha scritto Ernst Jünger. Ma «le uccisioni in massa», ha osservato Elias Canetti, «non cancellano l'uccisione dei singoli individui alla vecchia maniera, non fanno altro che includerla», nei modi che questo libro spiega.
36,00

Mollino. L'arte di costruire in montagna. Casa Garelli, Champoluc

Mollino. L'arte di costruire in montagna. Casa Garelli, Champoluc

Sergio Pace, Laura Milan

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2018

pagine: 94

Il volume illustra il progetto di Carlo Mollino per Casa Garelli a Champoluc, nella Val d’Ayas valdostana. Un incarico quantomeno singolare: smontare una vecchia baita per spostarla su un nuovo terreno, sito sul versante opposto della valle, e quindi restaurarla o – forse meglio – ripensarla del tutto, per trasformarla in un’abitazione di villeggiatura. Al culmine di una carriera brillante, come progettista e fotografo, appassionato di volo e auto da corsa, sciatore esperto e alpinista convinto, Mollino progetta e realizza un’opera piccola ma di straordinaria intensità, una ricostruzione che, in realtà, si rivela un inedito e talvolta spericolato assemblaggio di parti esistenti, rivedute e corrette, e parti realizzate ex novo, spesso disegnate su modelli della tradizione alpina. Facendo leva sulla giustapposizione di superfici e volumi, materiali e cromie, Mollino mette in scena un sofisticato procedimento d’invenzione che destabilizza molti luoghi comuni, costringendo a ripensare i confini tra edilizia vernacolare e architettura moderna. La pubblicazione è corredata da schizzi di studio e fotografie, realizzate da Marcello Mariana, che documentano nel dettaglio il progetto e l’esito finale dell’intervento di Mollino.
29,00

Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio

Architettura: luogo, tempo, terra, luce, silenzio

Paolo Zermani

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2015

pagine: 94

Il libro documenta, attraverso cinque conferenze dell'architetto tenute dal 2004 ad oggi, lo sviluppo teorico e dieci progetti: la cappella sul mare a Malta (1989), il famedio e museo per la sepoltura degli uomini illustri di Torino (1989), il mausoleo dei Primi Cristiani a Roma (1994), il municipio di Noceto (2000), la chiesa di San Giovanni a Perugia (2006), la cappella-museo della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi (2001-15), il cimitero di Sansepolcro (1997-2015), Il tempio di cremazione di Parma (2010), il restauro e ricostruzione del Castello di Novara (2004-2015) e la recente cappella nel bosco a Varano. Nel lavoro di Zermani, come nelle sue lezioni e conferenze, l'intarsio tra pensiero e opera si manifesta con la precisione e il sincronismo di un atto atteso. Ne deriva quasi un'epifania di gesti e misure, che ogni volta si rinnova. Luogo, tempo, terra, luce, silenzio sono raccolti a definire un perimetro di lavoro entro il quale i temi diventano interscambiabili e reciprocamente necessari, fino ad assumere il corpo di una unitaria lectio tacita.
28,00

Che cosa è l'architettura. Lezioni, conferenze e un intervento

Che cosa è l'architettura. Lezioni, conferenze e un intervento

Francesco Venezia

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2011

pagine: 105

Gli scritti di Francesco Venezia raccolti per la prima volta in questo volume sono destinati alle giovani generazioni di architetti ai quali intendono offrire precisi assunti teorici in opposizione all'imperante banalizzazione contemporanea di forme e contenuti. I testi pubblicati, frutto della selezione di conferenze e lezioni tenutisi in oltre venti anni di attività accademica coniugano presupposti teorici ed esercizio dell'architettura, riproponendo riflessioni sul binomio teoria e prassi, idea e progetto. Il titolo evidenzia i temi cardine della ricerca progettuale di Francesco Venezia. Dall'importanza dell'atto fondativo dell'insediarsi nei luoghi che nell'opera dell'architetto napoletano si esprime con piattaforme, cavità, spazi ipogei in grado di conferire alle composizioni un carattere di universalità; ai temi dello scavo, del basamento, della sottrazione, della costruzione con i vuoti e le sue declinazioni. A questi si aggiungono l'importanza della memoria in architettura e della costruzione del nuovo nell'antico; la permanenza e l'inesauribilità dell'architettura come costruzione della forma nel tempo offre spunti sull'atteggiamento contemporaneo di segnare la differenza e l'incomunicabilità che esiste tra archeologia e architettura. All'interno del volume brevi contributi di Vincenzo Latina e Nicola Scian guidano alla comprensione dell'opera progettata, scritta e costruita di Francesco Venezia.
30,00

Filippo Brunelleschi

Filippo Brunelleschi

Arnaldo Bruschi

Libro: Libro rilegato

editore: Electa

anno edizione: 2006

pagine: 200

Il volume analizza la figura di Filippo Brunelleschi privilegiando in particolar modo la sua produzione architettonica, in un percorso critico che va dalla formazione alla maturità artistica. Arnaldo Bruschi analizza l'opera di Brunelleschi dal portico dell'Ospedale degli Innocenti alla basilica di San Lorenzo, dalla cappella Pazzi in Santa Croce a Santo Spirito, fino alla Cupola di Santa Maria del Fiore.
90,00

Le Corbusier e la Spagna. Con la riproduzione dei carnets Barcelone e C10 di Le Corbusier

Le Corbusier e la Spagna. Con la riproduzione dei carnets Barcelone e C10 di Le Corbusier

Juan José Lahuerta

Libro: Libro in brossura

editore: Electa

anno edizione: 2006

pagine: 131

Tra il 1928 e il 1932 Le Corbusier visitò la Spagna nel corso di cinque soggiorni: visite ufficiali o viaggi in compagnia del fratello, Pierre Jeanneret, e Fernand Léger. Le impressioni registrate durante questi viaggi sono riportate in forma di appunti e schizzi in carnet. Le Corbusier annota osservazioni da turista colto, particolari architettonici, paesaggi e figure femminili. Un saggio di Juan José Lahuerta introduce la presentazione dei disegni raccolti in due diversi carnet - il carnet C10 e il carnet Barcelone/Barrio Chino/Majorque 1931 -, e ne svela il significato in un attento e approfondito studio critico. I due quaderni sono oggi conservati presso la Fondation Le Corbusier di Parigi.
30,00

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