Franco Angeli: Studi di diritto pubblico
Libertà fondamentali e prove incostituzionali
Cesare Mainardis
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 300
Il tema delle prove incostituzionali, ovvero delle prove acquisite violando le libertà fondamentali, è stato esaminato raramente dalla dottrina costituzionalista. Si tratta di un argomento comune a diversi ordinamenti giuridici, e la cui regolazione comporta un bilanciamento tra esigenze di giustizia da un lato, e rispetto della legalità e dei diritti costituzionali dall'altro. Il volume, poste alcune premesse di metodo, affronta la questione del fondamento del principio di inutilizzabilità delle prove incostituzionali: principio affermato dalla giurisprudenza costituzionale, ma variamente declinato da quella penale che concorre a determinare in concreto, ed in maniera incisiva, l'ambito di applicazione delle garanzie costituzionali. Attraverso un confronto con le tesi dottrinali anche contrarie alla configurabilità del principio, la ricerca ne individua laratio nella dimensione negativa delle libertà fondamentali, e nelle connesse esigenze di tutela nei confronti dell'autorità. Considerati i possibili riflessi derivanti dalla disciplina sovranazionale dei diritti (con riferimento alla giurisprudenza della CEDU), il saggio analizza i profili relativi all'applicazione del principio e all'effettiva salvaguardia (o meno) della libertà personale, domiciliare e di comunicazione.
L'intervento pubblico in economia in tempi di crisi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Questo volume raccoglie una serie di saggi sulle risposte adottate da diversi sistemi giuridici europei per fronteggiare la crisi socio-economica causata dall'epidemia di Covid-19 e sugli effetti che queste hanno avuto nel rafforzare trasformazioni, di respiro ancor più ampio, già avviate a seguito della crisi economico-finanziaria del 2008. La crescente necessità di fornire risposte emergenziali, infatti, ha gradualmente inciso sui confini e sul ruolo assunto dai pubblici poteri nei confronti del sistema economico, la cui evoluzione sembra sempre più frequentemente privilegiare strumenti di assistenza e di supporto nei confronti delle imprese, piuttosto che limitarsi all'adozione di regole in grado di orientarne o condizionarne l'azione nel mercato. Si assiste, in tal senso, a una ridefinizione dell'ordine di prevalenza degli interessi pubblici: la tutela concorrenza – priorità delle politiche pubbliche adottate con riferimento ai settori di mercato aperti e competitivi – recede di fronte alla garanzia di “salvezza” del sistema economico nel suo complesso. Contributi di: E. Bruti Liberati, S. Díez Sastre, I.C. Fonseca, P. Linhares Dias, V. Manzetti, F. Martucci, G. Montedoro, A. Sandulli, M. Simoncini.
Prerogative presidenziali e controriforma ministeriale. Atto complesso e responsabilità politica
Fabio Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 174
Nella sua formulazione, l'art. 89 Cost. sembra unire la chiarezza del dato letterale, la concorde intentio dei Costituenti e la piena coerenza con i tratti essenziali della forma di governo parlamentare. Eppure, nel corso degli anni il significato di questa disposizione è stato oggetto di una notevole svalutazione, alimentata nel 2006 anche da un'importante sentenza della Corte costituzionale. Le ragioni di ciò sono note e in parte condivisibili, rispondendo alla necessità di preservare l'autonomia del capo dello Stato nell'esercizio di alcune prerogative centrali per la tenuta del sistema costituzionale, limitando così il rischio di un'impropria ingerenza governativa. Tuttavia, la relazione potere-responsabilità appare un elemento irrinunciabile della Costituzione repubblicana del 1948, e proprio una maggiore aderenza al controllo a doppia chiave imposto dalla controfirma ministeriale – a partire dalla natura complessa dei decreti presidenziali – può offrire una diversa prospettiva da cui muovere l'analisi.
La regolazione pubblica per il contrasto ai cambiamenti climatici. Stato, mercato, finanza
Luna Aristei
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 366
Negli ultimi decenni il contrasto ai cambiamenti climatici ha fortemente condizionato la regolazione pubblica, con approcci top down e bottom-up. Un significativo esempio di tale regolazione può essere rinvenuto, in tempi recenti, nella definizione dei limiti di carico ecologici che caratterizzano gli strumenti di mercato e finanziari per l'abbattimento delle emissioni inquinanti. È grazie alla finanza sostenibile e alla tassonomia Ue sostenibile finanziaria che è stato possibile ricondurre i proventi derivanti da tali meccanismi di mercato e finanziari nell'alveo dei criteri Environmental Social Governance (Esg) e del principio Do not significant harm (Dnsh). Il significativo grado di incidenza della regolazione pubblica dell'Unione pone però il problema delle relazioni tra la disciplina Ue e quella nazionale, con particolare riguardo ai condizionamenti che gli obiettivi sovranazionali (volti al perseguimento di beni pubblici europei, Bpe) determinano non soltanto sulla definizione delle politiche nazionali, ma anche sugli spazi che lo Stato conserva nella scelta degli investimenti da effettuare. È necessario ripensare alla radice il modello di regolazione pubblica, in modo da ritagliare un ruolo più flessibile e incisivo dello Stato, consentendo ai governi nazionali, da un lato, di poter programmare e pianificare con tecnica anticipante e resiliente e, dall'altro, di poter affrontare con efficace capacità decisionale la policrisi che caratterizza l'epoca contemporanea.
L'arcipelago della pubblica amministrazione. Criteri di organizzazione amministrativa
Marco Bevilacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 552
In un ordinamento giuridico privo di una nozione univoca di pubblica amministrazione, il giurista è un cartografo senza bussola. Il ricorso al modello dell'amministrazione per enti si è tradizionalmente sviluppato in modo incontrollato, con evidenti ricadute sul contenimento della spesa pubblica. Fino a dove si spingono le frontiere del settore pubblico? Il volume intende rispondere al quesito individuando coordinate che consentano di fissare dei punti fermi nell'indagine sul perimetro della pubblica amministrazione. L'esame dettagliato dei principali criteri identificativi del carattere di pubblicità (genetico, del controllo, tipologico e della natura delle risorse impiegate) delinea un quadro complesso e stratificato, che può essere risolto, in primo luogo, prendendo a riferimento l'Elenco ISTAT, come barometro dell'organizzazione amministrativa. Esso consente di pronosticare un punto di equilibrio nelle costanti oscillazioni tra il dinamismo dei modelli privatistici e le guarentigie del diritto pubblico.
La verifica dei poteri dei parlamentari europei. Profili costituzionali
Alberto Di Chiara
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 300
Il volume si pone l'obiettivo di indagare la verifica dei poteri dei parlamentari europei, applicando le categorie proprie del diritto costituzionale al segmento del procedimento elettorale che va dalla proclamazione degli eletti fino alla convalida delle elezioni. La dottrina costituzionalistica ha mostrato il profondo collegamento tra il modello di controllo sulle elezioni, da una parte, e il rapporto che intercorre tra l'autonomia dell'assemblea parlamentare e il sistema costituzionale nel suo insieme, dall'altra. Il contributo che questo volume vuole offrire a questo filone di studi è quello di inserire il Parlamento europeo nella riflessione complessiva sulle assemblee elettive. Si tenterà di dimostrare come il Parlamento europeo sia un'assemblea parlamentare che solo da un punto di vista formale svolge la verifica dei poteri dei propri eletti, in quanto si basa totalmente sui risultati elettorali proclamati a livello nazionale. L'attribuzione effettiva di tale potestà al Parlamento europeo contribuirebbe a rafforzarne la legittimazione sia nei confronti degli Stati membri, determinando altresì un ulteriore avanzamento nel senso della caratterizzazione in termini propriamente costituzionalistici dell'ordinamento dell'Unione europea.
La banca centrale nel diritto pubblico europeo. Una prospettiva teorica e comparata
Marco Dani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 324
A partire dalla crisi finanziaria globale, le banche centrali hanno svolto un ruolo cruciale per la tenuta economica degli ordini giuridici e politici dei paesi industrializzati. La loro ascesa al centro del diritto pubblico europeo impone un ripensamento del loro ruolo e, in particolare, acuisce l'esigenza di conciliarne l'operato con il rispetto del principio democratico. Questo volume si confronta con questo tema muovendo da una ricostruzione critica di una serie di paradigmi attraverso cui il central banking si è sviluppato in Europa a partire dal primo dopoguerra. Si traccia così una traiettoria evolutiva che, prendendo le mosse dalle esperienze di Banque de France e Deutsche Bundesbank, si snoda attraverso la graduale diffusione della Stabilitätskultur, l'istituzione della Banca Centrale Europea e l'assunzione da parte di quest'ultima di un ruolo di "protagonista riluttante" durante la crisi del debito sovrano e quella pandemica. La ricostruzione così proposta illustra la notevole varietà di soluzioni istituzionali apprestate al problema del central banking nel diritto pubblico europeo, si interroga sulla legittimità costituzionale dei suoi più recenti mutamenti e, in conclusione, individua nella decostituzionalizzazione dell'Unione economica e monetaria un primo passo verso la democratizzazione della Banca Centrale Europea.
Giurisdizione costituzionale e protezione dei diritti fondamentali in Europa. I sistemi accentrati di fronte alle sfide della legalità costituzionale europea
Francesco Saitto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 336
Di fronte al definirsi di una sempre più compiuta legalità costituzionale europea, le corti costituzionali nazionali si trovano a dover ripensare il loro ruolo. A tal fine, la loro inclusione all'interno di una solida giurisdizione costituzionale europea appare necessaria affinché esse non siano travolte da un effetto di estraniamento e possano, quindi, continuare a svolgere il compito di contribuire a ricostruire l'unità tra legalità legale e costituzionale. Le corti costituzionali devono essere messe in condizione, da un lato, di presidiare la forza normativa delle costituzioni nazionali e, dall'altro, di potersi affermare come corti dei diritti fondamentali europei. In relazione a questi obiettivi, nell'ambito di un più ampio processo di costituzionalizzazione dell'ordinamento dell'Unione, i tradizionali assetti che si sono andati stabilizzando a partire dagli anni Ottanta risultano ormai inadeguati. A imporne un ripensamento è stato, in particolare, il riconoscimento alla Carta dei diritti fondamentali dell'UE del medesimo valore giuridico dei Trattati. Per comprendere i più recenti sviluppi appare, tuttavia, necessario tener conto in una prospettiva comparativa degli strumenti processuali che connotano ciascun ordinamento e che differenziano tra di loro i diversi sistemi accentrati di giustizia costituzionale.
Percorsi di legalità nella nuova contrattualistica pubblica
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 196
Piero Calamandrei scrisse che la legalità è come uno stampo in cui può essere versato oro o rame, al fine di far emergere il rischio di vaghezza ma anche le potenzialità insite nel principio quanto alla preservazione della libertà politica. La legalità ha costituito, da sempre, una delle anime essenziali della disciplina della contrattualistica pubblica, insieme alla concorrenza e al buon andamento dell'azione amministrativa, quale presidio dell'integrità dell'amministrazione e del buon utilizzo delle risorse pubbliche. Nel nuovo codice dei contratti pubblici, contenuto nel d.lgs. n. 36 del 2023, è contemplata quale controlimite al principio del risultato nell'affidamento ed esecuzione del contratto, nell'art. 1, comma 1, insieme alla trasparenza e alla concorrenza. Il valore effettivo che questa è destinata ad assumere nel nuovo contesto regolatorio, improntato al risultato e al potenziamento della discrezionalità amministrativa, legittimati dalla fiducia, discenderà anche dai percorsi concreti di applicazione della nuova disciplina. Contributi di: Nicola Brignoli, Enrico Carloni, Monica Cocconi, Elisa D'Alterio, Alessia Depietri, Francesco De Vanna, Emilio Emmolo, Paolo Michiara.
Il governo in bikini. Fisionomia del potere governativo tra norma e prassi
Marco Macchia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 270
Chi è titolare della funzione di governo? Il Presidente del Consiglio o il Consiglio dei ministri? Quali sono le relazioni con i singoli ministri? Che ruolo vantano in concreto le strutture di palazzo Chigi? Ricorrendo ad un'interpretazione poco "libresca", la ricerca mira a mettere a nudo - o quasi, "in bikini" - le forme che l'attività governativa è venuta assumendo nell'evoluzione dell'ordinamento statale. Un executive unbound. Sotto la lente di tre aree d'intervento - la governance del Pnrr, i servizi di intelligence e la politica militare - affiora un potere di governo dissimile dall'imprinting costituzionale, in cui Presidente del Consiglio e apparato della presidenza acquistano nuova centralità. Il golden power, la risoluzione dei conflitti, i poteri legislativi, la proiezione europea e internazionale del primo ministro in raccordo con le politiche nazionali, il carattere pletorico degli uffici della presidenza del Consiglio rivelano un governo (non debole, ma) forte, presieduto da un leader in fuga dal sistema collegiale e lontano da quella diffidenza verso il "capo" di costituzionale memoria.
Dalla memoria alla conoscenza. Forma e autonomia dei musei nell'ordinamento italiano
Chiara Mazzanti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 348
Un museo è spazio dinamico per il dialogo tra passato e presente, culture diverse e punti di vista. Il legislatore italiano si sta misurando con queste complessità per disciplinare adeguatamente i musei pubblici, a partire dall'aspirazione, coltivata da molti operatori, di assicurare loro una maggiore autonomia, sia gestionale che scientifica, in forza della quale si potrebbero promuovere appieno le funzioni primarie raccomandate dall'Unesco: conservazione, ricerca, comunicazione e educazione. Sebbene siano stati riconosciuti ai musei più ampi margini di autonomia grazie alla riforma Franceschini del 2014, persistono ancora diversi limiti sui quali si concentra l'indagine (gestione economica e reclutamento del personale, tra gli altri), sviluppata da diverse angolazioni a partire da una solida analisi giuridica, e colta nella sua costante relazione con i principi e le problematiche della museologia. A partire dalla forma attuale di questi istituti, e in vista di quella capacità di autodeterminazione che potrebbero acquisire in futuro, si sviluppa un ragionamento - già in dottrina - che dà un valore nuovo ai musei pubblici, dando loro un possibile orizzonte costituzionale nell'alveo delle istituzioni di alta cultura riconosciute dall'art. 33, comma 6 della Costituzione.
La necessaria riformulazione del diritto di asilo europeo. Tra crisi migratoria e involuzione democratica
Valentina Faggiani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 276
I movimenti migratori hanno, da sempre, rappresentato una costante nella storia dell'umanità. L'aumento esponenziale dei flussi di persone, che cercano di entrare nel territorio dell'UE, è un fenomeno relativamente recente. Le nuove dimensioni di questi spostamenti esigono di modificare il CEAS, il sistema europeo comune di asilo. La necessaria riformulazione della protezione internazionale deve svilupparsi su due piani tra loro collegati: la dimensione interna e la dimensione esterna del diritto di asilo, in relazione alla tendenza ad estendere gli effetti della politica migratoria oltre le frontiere dello Stato. L'effettività di questo diritto, infatti, discende non solo dalla sua regolazione negli Stati membri, ma richiede la collaborazione con gli Stati di origine e di transito dell'immigrazione per frenare in loco l'immigrazione e controllarla. Tre sono le categorie fondamentali, che dovrebbero costituire i parametri di riferimento: il concetto di vulnerabilità, il principio-dovere di solidarietà e, più in generale, la clausola dello Stato di diritto, a causa dell'impatto sulla tutela effettiva dei diritti fondamentali.