Jaca Book: Filosofia
Nel vuoto del tempo. Rosenzweig, Hegel e lo shabbàt
Giacomo Petrarca
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2015
pagine: 204
La riflessione filosofica di Franz Rosenzweig (1886-1921 ) con il suo capolavoro - Der Stern der Erlösung - costituisce un nodo essenziale nella storia del pensiero dell'Occidente, poiché segna il ritorno dell'ebraismo nel dibattito filosofico europeo. In netta contrapposizione al pensiero della totalità che, per Rosenzweig, trova in Hegel la sua massima espressione, "La Stella della redenzione" pone in questione alla radice i fondamenti del pensiero filosofico: il concetto di tempo e quello di comunità. Come la sospensione di ogni attività nel riposo dello shabbàt diventa il richiamo e l'invito all'esperienza di un tempo "altro" (quello stesso tempo dell'ebraismo che Hegel aveva ridotto a mera vuotezza), allo stesso modo, l'esistenza meta-storica del popolo ebraico diventa la traccia di una sradicatezza che si sottrae all'orizzonte del politico. Di contro alla concezione hegeliana di comunità, che fa del mondo l'autentico regno del cristianesimo storico, l'ebraismo diventa così il paradigma di una forma profondamente diversa di abitare il mondo - una modalità contraddistinta dal proprio carattere "residuale" e "sottrattivo": un resto. Questo libro intende interrogarsi sul senso e sulla possibilità di un simile abitare: con Rosenzweig, ma anche oltre.
Un parricidio compiuto. Il confronto finale di Marx con Hegel
Roberto Finelli
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: 404
Insorgenze
Mario Pezzella
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: 278
Il declino della democrazia - iniziato negli ultimi decenni del secolo passato e oggi alle sue ultime battute - sta trascinando con sé le istituzioni rappresentative e ogni forma di stato sociale. Un inedito regime politico autoritario sta nascendo dalle sue ceneri: in esso la potenza finanziaria del capitale cancella l'autonomia della politica e impone il suo comando diretto sulla vita sociale. L'uso economico di concetti come colpa, espiazione, virtù e sacrificio, permette di parlare di una vera e propria teologia del denaro o di una religione del capitale, come la definì Walter Benjamin. E possibile una lettura della storia diversa da quella del capitale? E possibile una breccia nel muro di questo nuovo dominio? Questo libro ricorda alcune "insorgenze" di pensiero e di arte che nel Novecento si sono opposte al dio astratto del denaro e alla fantasmagoria delle merci.
L'intrico dell'io
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: 259
I contributi raccolti in questo volume colgono la sfida a tutto campo di una domanda sull'io che non si lascia catturare nelle maglie di un pensiero omologante. Al contrario, lascia precipitare nel nostro presente sguardi diversi la cui radice continua a inviare segnali - come un sonar inabissato nell'oceano - che attendono solo di essere ascoltati e decifrati. I testi, organizzati intorno alle sezioni "corpo", "altro", "inconscio", "storia" e "linguaggio", commentano l'opera di autori ed epoche distanti nel tempo, accomunati dalla medesima esigenza: individuare nell'intrico dell'io alcuni tracciati poco esplorati che rimettano in discussione conquiste ed esiti teorici oggi considerati indiscutibili e definitivi. Nella specificità degli stili e dei percorsi qui raccolti, si tratterà di riconoscere un comune interrogare che testimonia il senso profondo dell'intrico dell'io: essere intreccio di voci, crocevia di scambi, irriducibile apertura all'alterità.
Sant'Agostino. In luogo di sé
Jean-Luc Marion
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: XI-417
Se si parte da Descartes per accedere alla questione dello statuto della metafisica, stabilirne la costituzione onto-teologica e rilevare lo scarto esistente con la teologia cristiana, è inevitabile tornare a sant'Agostino, punto di riferimento obbligatorio per tutto il XVII secolo. Marion legge e interpreta le "Confessioni" in modo decisamente non metafisico, facendo uso di concetti elaborati in una logica d'intento radicalmente fenomenologica. Il filosofo francese va al cuore della filosofia e della teologia di sant'Agostino, portandole nella nostra contemporaneità e mostrando come il pensiero agostiniano fu da subito prossimo al contemporaneo approccio fenomenologico. Sant'Agostino è l'interlocutore privilegiato e il giudice inevitabile dell'impresa dell'accesso a fenomeni non riducibili agli oggetti e agli enti della metafisica. La questione diventa allora quella di avvicinarsi al luogo in cui pensa sant'Agostino, per ritrovarvi ciò che egli cerca di pensare: l'itinerario di un approccio al luogo di sé, al luogo del sé, il più estraneo possibile per colui che si è o si crede di essere.
L'animale che dunque sono
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: 224
La storia del pensiero occidentale è percorsa da una domanda potente e spesso censurata: è possibile stabilire un confine fra uomo e animale? L'uomo, definito di volta in volta "animale dotato di parola" o "animale razionale", è attraversato da questa domanda e scopre nell'animale un'alterità non rappresentabile e indicibile che chiede di essere interrogata e conosciuta. Dal 1997, Derrida inizia una riflessione sull'animale che nemmeno la morte arresta nella sua radicale novità. Aristotele, Descartes, Heidegger, Lévinas, Lacan, ma anche il racconto biblico della creazione e la voce della poesia: il filosofo algerino insegue e stana aporie e irriducibilità, esautoranti opposizioni e tranquillizzanti "biologismi". Una riflessione filosofica che voglia davvero fare i conti con l'alterità non può che collocarsi sulla frontiera fra sguardo animale e umano: "l'animale ci guarda e noi siamo nudi davanti a lui. E pensare comincia forse proprio qui". Edizione stabilita da Marie-Louise Mallet. Edizione italiana a cura di Gianfranco Dalmasso.
Il problema della genesi nella filosofia di Husserl
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 292
Quest’opera, scritta nel 1953-54, quando Derrida era studente di Filosofia all’École Normale Supérieure di Parigi, propone una lettura dell’opera di Husserl che assume come filo conduttore il tema della genesi. Si trattava allora di analizzare le difficoltà e i rimaneggiamenti provocati nel pensiero del fondatore della fenomenologia dalla presa in considerazione del tempo, del divenire e della storia, tanto nella costituzione del soggetto trascendentale quanto nella produzione intenzionale del senso dei suoi oggetti, e in particolare degli oggetti scientifici. Oltre a permetterci di ricostruire aspetti filosofici e persino filosofico-politici della Francia del tempo, quest’opera annuncia anche la problematica e lo stile delle questioni «decostruttrici» che il filosofo svilupperà nelle sue numerose opere tra il 1962 e il 1990. La prima opera fondamentale di Derrida in una nuova edizione.
Ospitalità. Seminario (1995-1996)
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 384
L’ospitalità sembra paradossale nei tempi correnti. Eppure questo paradosso può anche essere un camuffamento del potere che si esercita anche ospitando altri, lasciando che una pratica di violenza faccia il suo corso. Perciò occorre liberare l’ospitalità dall’esercizio del potere. L’ospitalità entra in radicale contrasto all’attuale stato di irrinunciabilità alla guerra solo quando diviene piena accoglienza dello straniero. Sta a questa accoglienza, in un momento che è secondo e non sorgivo, tracciare eventuali regole che non la limitino, ma ne permettano la persistenza. L'ospitalità incondizionata non riguarda la morale, ma la cultura; la piena umanità è fatta per la venuta dell'altro. La filosofia strappa i veli a chi vorrebbe condurre la storia, e i filosofi non possono sottrarsi a tale compito. Un'opera capitale, vero testamento di un Derrida inedito di fronte a un mondo che correva verso le due guerre.
Tempo e racconto. Volume Vol. 1
Paul Ricoeur
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 352
Mai forse Paul Ricoeur aveva affrontato un campo così vasto come in quest’opera. Egli stesso definisce la problematica del presente volume «il carattere temporale dell’esperienza umana». L’autore così precisa: «Esiste tra l’attività di raccontare una storia e il carattere temporale dell’esperienza umana una correlazione necessaria e universale. In altri termini il tempo diviene “tempo umano” nella misura in cui è articolato in un racconto; e d’altro canto, il racconto raggiunge il suo pieno significato quando diviene una condizione dell’esperienza temporale. Il tempo è un aspetto dei movimenti dell’universo. Se non ci fosse nessuno per contare gli intervalli non ci sarebbe tempo. L’attività del racconto consiste nel costruire degli insiemi temporali: configurare il tempo». La storia è dunque protagonista della teoria della narratività esposta in questo primo volume della trilogia "Tempo e racconto", in una nuova edizione.
Ogni volta unica, la fine del mondo
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 364
La morte dell'altro, non soltanto ma soprattutto se lo si ama, non annuncia una assenza, una scomparsa, la fine di questa o quella vita. La morte dichiara ogni volta la fine del mondo nella sua totalità, la fine di ogni mondo possibile, e ogni volta la fine del mondo come totalità unica dunque infinita. Così Derrida ci porta di fronte alla fine del mondo in figure come: Roland Barthes, Paul de Man, Louis Althusser, Edmond Jabes, Gilles Deleuze, Emmanuel Lévinas, Jean François Lyotard, Maurice Blanchot e altri scrittori, filosofi, letterati, uomini di scienza con i quali si è accompagnato, ha dibattuto, ha vissuto. Il testo di Derrida sul lutto e sulla perdita viene qui commentato da Massimo Recalcati, uno dei maggiori psicanalisti del nostro tempo, che a questo tema si è dedicato, nella sua pratica clinica e nella sua riflessione.
Lo specchio di Dioniso. Quando un corpo può dirsi umano
Carlo Sini, Carlo Alberto Redi
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 112
«Siamo di fronte a una grande sfida, che sembra richiedere una profonda revisione dei nostri concetti e dei nostri parametri fondamentali relativi alle nozioni di individuo umano e di umanità». (Carlo Sini) Il nostro è il secolo della biologia, perché la biologia, come potrebbe dire Husserl, è la scienza delle decisioni ultime ed è insieme il luogo ambiguo dell’umano e della sua verità. Le straordinarie scoperte delle scienze biologiche, gli orizzonti inusitati della biologia sintetica ripropongono oggi, in veste nuova, la domanda kantiana: che è uomo? I nuovi confini della sociobiologia, l’introduzione rivoluzionaria di nuovi concetti come quello di con-dividuo si pongono qui al centro di un appassionato dialogo nel quale un biologo e un filosofo affrontano costruttivamente la sfida principale del sapere contemporaneo. L’immagine dello specchio di Dioniso, metafora della unità della vita e della sua infinita frammentazione, suggerisce che il divenire umano dei corpi biologici è un cammino di conoscenza e di civiltà e non un presupposto dogmatico.