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Archeologia

Flaminia Minor. Viaggio tra ambiente, storia e arte. Con regesto documentativo dell’itinerario che segue l’antica strada militare Bologna-Arezzo del 187 a.C.

Flaminia Minor. Viaggio tra ambiente, storia e arte. Con regesto documentativo dell’itinerario che segue l’antica strada militare Bologna-Arezzo del 187 a.C.

Emilio Prantoni

Libro: Libro in brossura

editore: Bacchilega Editore

anno edizione: 2025

pagine: 176

Con questo secondo volume dedicato alla Flaminia Minor il professor Prantoni continua il suo lavoro di ricerca per riscoprire un percorso in un territorio magico sotto il profilo paesaggistico, storico e artistico. In mancanza di documenti certi, è importante analizzare gli elementi antropici, cioè le tracce che la vita dell’uomo ha lasciato su questo percorso, realizzato più di duemila anni. Le vie di comunicazione non nascono su tracciati scelti a caso, il loro percorso è individuato per congiungere centri che in quel momento rivestivano funzioni importanti, evitando punti pericolosi, individuando itinerari agevoli e sicuri. In questo caso, si tratta di una via militare, questo è maggiormente vero. E dovevano tener conto del passaggio di eserciti con carriaggi e soprattutto animali, che avevano assoluta necessità di abbeverarsi durante il tragitto. La Flaminia Minor si snoda sempre in vicinanza di corsi d’acqua: il torrente Quaderna, l’Idice e il Sillaro a destra del crinale sul quale si svolge il suo tracciato, a sinistra il Santerno; poi le numerose e abbondanti sorgenti del versante sud del monte Gazzaro, dal passo dell’Osteria Bruciata a Marcoiano, sorgenti che attualmente alimentano l’acqua Panna, il fiume Sieve, il torrente Carza e I’Arno nel percorso del Valdarno Superiore fino ad Arezzo. Sarebbe già questo sufficiente per avvalorare la nostra ipotesi di percorso rispetto ad altre scelte, dove mancano questi approvigionamenti essenziali e imprescindibili. La città di Claterna, la sua crescente importanza fra il II e il I secolo a.C., ne possono ragionevolmente aver fatto un caposaldo per un strada militare che attraversasse l’Appennino e raggiungesse Arezzo. Una volta costruita una strada e creata una consuetudine di spostamento, il tracciato si presta utilmente alla nascita e allo sviluppo di nuovi insediamenti, creando occasioni di popolamento che si stabilizzano negli anni. E questa sarà una piacevole scoperta, seguendo le suggestioni dell’autore per riscoprire e apprezzare il percorso di questa via consolare.
15,00

Alla scoperta di Roma antica. I monumenti minori

Alla scoperta di Roma antica. I monumenti minori

Anna Maria Ramieri

Libro: Libro rilegato

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 288

L'immagine più diretta e suggestiva di Roma antica è legata a quella parte della città costituita dal Campidoglio, dal Foro Romano e dai Fori Imperiali, dal Palatino e dal Colosseo ove si conserva gran parte del patrimonio architettonico e scultoreo tramandato dall'antichità. Sono i luoghi in cui si svolgeva l'attività politica, amministrativa e giudiziaria della città, che si configurano anche come le testimonianze immediate di molti avvenimenti qui accaduti nella Roma repubblicana e imperiale alla presenza dei grandi personaggi, tra cui Cesare, Augusto, Nerone, Traiano ed altri, noti al grande pubblico piuttosto per le loro imprese militari o per gli interventi di carattere monumentale che per le misure introdotte per migliorare la vita all'interno di una città sempre più estesa, abitata da una popolazione in continua crescita e cosmopolita. Ed è su questa realtà così complessa ed affascinante per la ricostruzione del nostro passato, piuttosto che sulle più conosciute vicende della vita pubblica, che si vuole richiamare l'attenzione in questo volume con il ricorso alle testimonianze dirette dei documenti e dell'evidenza archeologica. Alle informazioni di prima mano contenute nei testi di autori classici ed ai vivaci quadri della vita di Roma antica delineati da Giovenale e da Marziale, da Plinio e da Seneca offrono conferma e riscontro evidente alcuni e particolari monumenti, qui definiti "minori" non in relazione al loro valore storico e tanto meno al loro potere evocativo, bensì in rapporto alla loro ridotta visibilità all'interno della città moderna.
60,00

L'anfiteatro di Grumentum romana

L'anfiteatro di Grumentum romana

Paola Bottini

Libro

editore: Osanna Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 352

"L'anfiteatro di Grumentum romana" di Paola Bottini conclude brillantemente un ciclo di lavori intrapresi dall'autrice quando militava nella Soprintendenza Archeologica della Basilicata. Le ricerche sulla città sono state essenzialmente intraprese, come era prevedibile, in seguito all'istituzione della Soprintendenza archeologica della Basilicata, e in particolare nella seconda metà degli anni Sessanta del XX secolo. Sviluppandosi progressivamente dalla parte meridionale per raggiungere quella settentrionale dell'abitato, dove ricade l'anfiteatro: nel 1979 la soprintendente Elena Lattanzi, presenta i primi dati dell'edificio durante il convegno di Studi sulla Magna Grecia. Da allora, le ricerche si sono sviluppate a più riprese, coinvolgendo qui come altrove nella città vari Atenei e studiosi, che hanno condotto importanti ricerche sul campo, portando alla luce monumenti e aree pubbliche, gettando così nuova luce sullo sviluppo urbano di Grumentum nella diacronia. Il volume è articolato in quattro parti: la prima è dedicata a "L'anfiteatro nelle fonti", e considera, passandole in rassegna tutte le (scarse) fonti letterarie sulla città e i documenti epigrafici che rimandano al monumento e al suo uso. Nel secondo capitolo si cosidera la "Storia della ricerca archeologica", ripercorrendo la lunga stagione di ricerche e studi intrapresa sullo scorcio dell'800 e portata avanti nel XX secolo. Il terzo capitolo è dedicato a "La ricerca sul campo più recente" che ha portato a conoscere puntualmente il monumento e che ha reso possibile il recupero di dati importanti alla base del volume qui edito. Si tratta dunque dell'edizione scientifica dell'edificio su cui si sono concentrate le indagini dirette dalla stessa autrice per conto della Soprintendenza; infine, la quarta parte è dedicata alla presentazione filologicamente corretta e puntuale di tutti i materiali rinvenuti nelle ricerche.
40,00

Neapolis città microcosmo. Culti, cielo stellato, eclittica e zodiaco

Neapolis città microcosmo. Culti, cielo stellato, eclittica e zodiaco

Alfonso Mele, Teresa Tauro

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2025

pagine: 188

"All’analisi del centro storico di Napoli sono dedicati i contributi che qui compaiono e che, sviluppando e integrando quanto già dai due autori anticipato nel volume del 2023 sulla Forma Urbis Neapolis, partono dall’osservazione del circolo della cinta muraria urbica antica, del grande quadrato di Neapolis con il tempio dei Dioscuri al centro di questo quadrato e dalla constatazione dell’evidente rapporto che tale quadrato, nelle sue misure e nelle sue partizioni, orizzontali e verticali, mostra di voler stabilire con quelle, in gradi e giorni, dei percorsi annuali e stagionali del Sole lungo il cerchio della sua eclittica. È il percorso che lungo la fascia dello Zodiaco porta il Sole ad incontrare le sue 12 costellazioni, restare all’interno di esse per 30 giorni, dare così origine ai 12 mesi dell’anno e ai suoi 360 giorni, raggiungere i punti dei 2 equinozi e dei due solstizi e produrre i 2 semestri estivo-autunnale e invernale-primaverile, misuranti ognuno 180 giorni, numero pari alla somma delle 2 stagioni di 90 giorni, in essi confluenti, ricordando sempre che nell’emisfero boreale e australe ogni anno è costituito ovviamente da 2 semestri pari a 360 giorni con la differenza che la fine dell’anno boreale in antico cadeva nel periodo autunnale che seguiva il raccolto del grano e precedeva arature e semine, cioè a fine estate/inizio inverno nel segno della Vergine, mentre il contrario nell’anno australe. La conferma la dà a Neapolis il quadrato cittadino. Partendo, infatti, da un canone pari a 3 piedi, e dalla terna pitagorica primitiva 3/4/5, basilare per ottenere triangoli rettangoli e quadrati, con la maggiore approssimazione possibile, si mira ad attribuire al grande quadrato un lato di circa 360 metri, le cui due diagonali e mediane individuano il centro, una divisione in due rettangoli di lato circa mt. 360x180 e una divisione in quattro minori quadrati di lato circa mt 180. Misure ed angoli che richiamano il percorso del Sole lungo la fascia delle 12 costellazioni zodiacali (...). È manifestamente una città microcosmo, portato ultimo di un processo iniziato nella Jonia, con lo studio dell’armonia dell’Universo, dei moti dei corpi celesti e delle loro leggi, condotto dalla scuola milesia, pervenuto nei Pitagorici a individuare la radice dell’Universo nella tetrade (aritmetica, geometria, musica, astronomia), nel Pitagorico Timeo di Platone a immaginare un demiurgo che plasma geometricamente la materia a partire dal triangolo (Tim. 53 B-elle D) e nell’Accademia platonica alla prescrizione “nessuno entri senza saper di geometria”. I lavori che seguono, alla luce di più recenti e innovativi studi sulla scuola jonica, mirano nel loro specifico a dimostrare come la forma data a Neapolis sia, sul piano urbanistico, concepita in quest’ottica, illustrandone premesse ed esiti, cosa che Alfonso Mele fa dal punto di vista storico e documentario e Teresa Tauro, da quello territoriale-formale e urbanistico" (dalla premessa di Alfonso Mele e Teresa Tauro).
25,00

Archeologia dei campi di prigionia della I guerra mondiale nell'isola dell'Asinara. Indagini topografiche e diagnostica archeologica intensiva nel campo di Stretti

Archeologia dei campi di prigionia della I guerra mondiale nell'isola dell'Asinara. Indagini topografiche e diagnostica archeologica intensiva nel campo di Stretti

Libro: Libro in brossura

editore: All'Insegna del Giglio

anno edizione: 2025

pagine: 70

A partire dal dicembre 1915 l’Isola dell’Asinara, all’estremità del Nord-Ovest della Sardegna e del Golfo dell’Asinara, divenne sede del più grande campo di concentramento italiano per i prigionieri della I Guerra Mondiale, rispetto a un centinaio di campi sparsi sul territorio nazionale e che interessarono tutte le 20 regioni italiane, nessuna esclusa. Si trattò di una risoluzione maturata in piena emergenza, per permettere la gestione di 24.000 prigionieri austro-ungarici, che rappresentavano un potenziale capitale umano in vista di trattative che il Governo italiano avrebbe potuto intraprendere a favore dei propri prigionieri. Il campo di prigionia dell’Asinara interessò, a causa dell’elevato numero di prigionieri, cinque località, dalle quali i singoli campi presero il nome: Fornelli, Tumbarino, Stretti, Campo Perdu e Cala Reale, che era la preesistente stazione sanitaria.
28,00

Le lettere di Amarna

Le lettere di Amarna

Arretium

Libro: Libro in brossura

editore: Anubi Magazine

anno edizione: 2025

pagine: 84

Questo libro approfondisce le lettere di Amarna, una significativa collezione di comunicazioni diplomatiche incise su tavolette d'argilla durante il Nuovo Regno dell'antico Egitto, specificamente a metà del XIV secolo a.C. Queste lettere, scoperte a el-Amarna (un tempo conosciuta come Akhetaton e fondata dal Faraone Akhenaton), offrono spunti inestimabili sulle interazioni tra i funzionari egiziani e le loro controparti a Canaan e Amurru. Unicamente, non sono composte in geroglifici egiziani ma in scrittura cuneiforme, principalmente accadico, il che riflette una miscela di influenze linguistiche locali conosciuta come accadico-cananaico. L'archivio comprende 382 tavolette e frammenti, di cui 350 sono lettere e il resto consiste in testi letterari o educativi. In particolare, una lettera si distingue per la sua lunghezza ed è scritta in un dialetto tardo-hurrita.
14,00

Sepolture di bambini e adolescenti nelle comunità etrusche della Valle del Po (IX-III secolo a.C.)

Sepolture di bambini e adolescenti nelle comunità etrusche della Valle del Po (IX-III secolo a.C.)

Anna Serra

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2025

pagine: 348

In anni recenti l’archeologia dell’infanzia ha preso sempre più piede negli studi di settore, sviluppando una vera e propria autonomia fra gli studi di genere. Specialmente nel mondo etrusco e italico le indagini rivolte alla classe degli individui non adulti sono state dirette a colmare l’importante lacuna delle fonti, che forniscono scarse informazioni in merito. Nonostante la componente non adulta dovesse costituire una parte sostanziale della popolazione, lo studio di questa classe è ancora oggi fortemente legato alla documentazione funeraria. I progetti di studio avviati in anni recenti per l’ambito preromano,fra cui anche BIRTH (Burial/Infant/Ritual/Theme) dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, stanno cominciando a delineare un quadro complesso nella penisola italiana, grazie anche alla definizione di un metodo di indagine specifico integrato dalle competenze dell’antropologia fisica e culturale. L’opera mira ad analizzare l’evoluzione del trattamento funerario riservatoagli individui non adulti nelle comunità etrusche della Valle del Po attraverso una catalogazione sistematica della documentazione funeraria.
45,00

Gli elementi costitutivi dell'anima nell'antico Egitto

Gli elementi costitutivi dell'anima nell'antico Egitto

Arretium

Libro: Libro in brossura

editore: Anubi Magazine

anno edizione: 2025

pagine: 82

La complessa visione egizia dell'anima, fulcro di questo testo, rivela un'esistenza umana concepita non come un'entità singola, ma come un mosaico di componenti spirituali interconnesse. Dalla forza vitale del Ka alla personalità mobile del Ba, capace di viaggiare tra i mondi, dall'intelletto e coscienza del Cuore (Ib), fondamentale per il temuto giudizio di Ma'at, al glorificato Akh, lo spirito trasfigurato destinato a unirsi agli dei, ogni elemento era essenziale. Si aggiungono poi il Ren (nome) per l'identità eterna, lo Shut (ombra) come riflesso inseparabile, e il Sekhem (potere) come forza vitale dinamica. Attraverso elaborate pratiche funerarie come la meticolosa mummificazione e la vitale Cerimonia dell'Apertura della Bocca, supportate da testi sacri ricchi di incantesimi come il celebre "Libro dei Morti", gli Egizi affrontavano la morte non come una fine, ma come una transizione meticolosamente preparata verso un'eternità da conquistare. In questo viaggio post-mortem, magia, rituali e condotta morale si fondevano, garantendo che l'identità del defunto potesse persistere e prosperare oltre il velo della vita, evitando la temuta "seconda morte".
14,00

Viggianello e il suo territorio nell'antichità. Prima carta archeologica di un comune della Valle del Mercure

Viggianello e il suo territorio nell'antichità. Prima carta archeologica di un comune della Valle del Mercure

Vincenzo Tedesco

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 136

La Carta Archeologica di Viggianello è il risultato di una complessa, articolata e multisettoriale ricerca territoriale iniziata nel 2012, continuata nel biennio 2013-2014 e ultimata nel triennio 2021-2023. Ricognizioni di superficie (survey) hanno riguardato l’intero comprensorio comunale. Per la prima volta si è tentato di considerare globalmente un’area interessata da testimonianze archeologiche limitate solo a singole evidenze, conosciute grazie a pochi rinvenimenti occasionali o per il tramite di rari contributi scientifici. Lo scopo è stato quello di raggiungere un risultato il più esaustivo possibile, per una conoscenza più ampia del mondo antico. Sono state raccolte testimonianze archeologiche comprese in un range cronologico molto ampio, che va dall’età preistorica all’età medievale. È stato possibile tentare una prima ricostruzione delle dinamiche insediative e di popolamento della zona analizzata, oltreché compiere un censimento delle principali evidenze storico-archeologiche rintracciate, arricchendo le conoscenze archeologiche di Viggianello, nella Valle del Mercure e, in senso più esteso, dell’area del Pollino. Questa Carta si pone come strumento utile alla tutela del patrimonio archeologico comunale, per orientare le politiche di governo del territorio, con la finalità di una sua migliore conoscenza e valorizzazione. Il documento si configura anche come risorsa dalle straordinarie potenzialità scientifiche e turistiche. Per la prima volta, diverse informazioni potranno essere analizzate e confrontate nell’insieme territoriale di una vasta area, mettendole a disposizione di tutti, studiosi, professionisti, cittadini e amministratori locali, incrementando anche la memoria storica e l’appartenenza identitaria delle comunità locali al rilevante patrimonio culturale dell’area del Pollino. Prefazione di Francesco Tarlano e Simona Dalsoglio.
20,00

Archeologia neurale

Archeologia neurale

Emmanuel Pio Pastore

Libro: Libro in brossura

editore: Laruffa

anno edizione: 2025

15,90

Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia

Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia

Libro: Libro in brossura

editore: SAGEP

anno edizione: 2025

pagine: 80

Le necropoli di Cerveteri e Tarquinia sono riconosciute come testimonianza unica ed eccezionale della civiltà etrusca e per il loro valore universale sono state iscritte nel 2004 nella lista del Patrimonio mondiale. Gli Etruschi rappresentano ancora oggi una delle pagine più affascinanti, misteriose e complesse del percorso evolutivo del bacino del Mediterraneo. Popolo fiero e combattente giunse ad altissimi livelli nelle arti e nellastruttura sociale. Esercitarono un’egemonia secolare soprattutto nella bassa Toscana e nel Lazio prima dell’avvento di Roma. Il grande senso di devozione e rispetto per i defunti è testimoniato negli straordinari siti funerari come le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia che, con la loro struttura urbanistica e gli affreschi delle camere sepolcrali, rappresentano una testimonianza unica ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca.
8,00

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