Archeologia
Bisarcio. Una comunità rurale della Sardegna tra XII e XVIII secolo. Lo sguardo dell'archeologia tra Vescovo, clero e società civile
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2025
pagine: 86
Il sito di Bisarcio, attualmente territorio del comune di Ozieri, nel Nord-Ovest della Sardegna, è uno dei luoghi carismatici del Medioevo sardo, ubicato al centro del potere del Giudicato di Torres e sede di una delle diocesi più antiche dell’isola, nota a partire dalla metà dell’XI secolo. Almeno nei secoli XII e XIII il Vescovo di Bisarcio era una figura istituzionale di riferimento e del massimo rilievo, che dialogava “alla pari” con il Giudice di Torres: il più tangibile segno materiale di questo potere anche economico è costituito dalla grande basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, uno fra i più rilevanti monumenti del Romanico sardo, con una storia costruttiva tormentata e complessa, che nel XII secolo aderisce ai canoni architettonici del più puro Romanico pisano, per poi assumere nel XIII secolo elementi stilistici e architettonici di origine francese. L’interesse generale di questa ricerca è anche l’aver documentato con profondità di dettaglio come le chiese romaniche rurali sarde rappresentino la punta di iceberg sepolti che illustrano i tempi e i modi di costruzione di questi monumenti religiosi, contestualizzandoli nella società del tempo.
Archeologia e calcolatori. Volume Vol. 36/1
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2025
pagine: 516
Il volume raccoglie contributi italiani e internazionali dedicati all’impiego delle tecnologie digitali in ambito archeologico, con particolare attenzione alle metodologie di acquisizione, gestione, analisi e valorizzazione dei dati. Diversi saggi illustrano l’applicazione di WebGIS e LiDAR per l’analisi territoriale e la ricostruzione dei paesaggi antichi e ampio spazio è riservato al rilievo tridimensionale e alle ricostruzioni 3D applicate a diversi contesti e monumenti antichi. Il volume propone inoltre riflessioni sull’archeologia pubblica e sulla comunicazione, confermando il ruolo cruciale delle tecnologie digitali nello studio e nella condivisione del passato. Ospita inoltre la terza special section, curata da A. Caravale, P. Moscati e I. Rossi, che presenta riflessioni e risultati delle attività condotte dai gruppi di ricerca CNR coinvolti nel progetto PNRR H2IOSC, volto alla creazione di un cluster di infrastrutture nei settori delle Scienze Umane, delle Tecnologie Linguistiche e dei Beni Culturali, a pochi mesi dalla sua conclusione. Chiudono il volume due interessanti note focalizzate su l’uso delle API nei sistemi informatici per i beni culturali.
ArcheoLogica Data. Volume Vol. 5.2
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2025
pagine: 134
ArcheoLogica Data wants to reach an Italian and international audience of scholars, professionals, students, and, more generally, early-career archaeologists, and it accepts contributions written both in Italian and English.ArcheoLogica Data proposes to indissolubly associate data and interpretation.It embraces that global idea of archaeological data that integrates all the discipline declinations without any thematic or chronological constraints.Data is at the centre, and around lies everything that can stem from it: interpretations, hypotheses, reconstructions, applications, theoretical and methodological reflections, critical ideas, constructive discussions.
Archeologia oggi: tra nodi aperti e sfide future. Una sintesi dagli Stati Generali dell’Archeologia Italiana 2024
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2025
pagine: 78
Il volume sintetizza i contenuti dei terzi Stati Generali dell’Archeologia Italiana, svoltisi il 24 e 25 febbraio 2024 a Firenze, nella cornice di tourismA, Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale. Questa occasione ha rappresentato uno straordinario momento di riflessione sullo stato e sul futuro dell’archeologia italiana e dei suoi operatori e i contributi inseriti in quest’opera consentono di comprendere quanto si sia consolidata negli ultimi anni la coscienza professionale di coloro che in Italia lavorano giornalmente in ambito archeologico, quanto sia sentito il valore della propria professione e quanto sia costante la volontà di farla progredire, attraverso il miglioramento dei contesti, delle normative e dei campi di applicazione. I lavori contenuti in questo volume miscellaneo proseguono idealmente l’azione di dialogo e analisi iniziata nel 2024, approfondendo alcune delle tematiche emerse con maggiore forza ad un anno di distanza.
Alle origini della politica
Giorgio Buccellati
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 360
Come accade che, dopo l’interminabile durata dei periodi preistorici, quasi di colpo sboccia questo mirabile fenomeno che è lo Stato, cioè una società strutturata lungo linee di potere che inquadrano gli individui in un nuovo organismo supra-personale? Il volume, un classico internazionale della storia e dell'archeologia, esplora i motori che ne furono la causa, e di cui la Mesopotamia ci offre la prima e più ricca documentazione – dalla tecnica all’ideologia. In questa prospettiva, il fulcro del potere tende inevitabilmente a espandere il proprio raggio di azione fino a volerne escludere ogni altro analogo. È così che vediamo come si arrivi, proprio in Mesopotamia, dal primo Stato territoriale nucleare, lo stato-città, fino all’ultima possibile realizzazione, e cioè lo Stato universale, l’impero. Al contempo, vi sono esperimenti che mirano a salvaguardare la dimensione personale del singolo. In qualche modo, il sistema giuridico mira a difendere l’individuo. L’ideale di preservare l’integrità della persona all’interno di un organismo essenzialmente supra-personale rimane quindi un problema irrisolto. Un problema che la storia della Mesopotamia antica ci rimanda, avendolo ben inquadrato per le nostre istanze moderne.
Astronomia neolitica. I complessi megalitici della Media Valle del Fiora e della griglia geodetica
Tatiana Melaragni
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2025
pagine: 172
«Comitium niger lapis». Il comizio dei re e della «res publica»
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2025
pagine: 520
La monetazione della Frentania. Storia degli studi, analisi dei conî, della produzione e dei rinvenimenti monetali
Vincenzo La Notte
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2025
pagine: 502
La ceramica di monte Bibele
Erica Camurri, Melissa Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Milano University Press
anno edizione: 2025
pagine: 436
Il volume offre un’analisi approfondita degli aspetti tecnologici, morfologico-funzionali e crono-tipologici del vasellame ceramico rinvenuto nel sito di Monte Bibele. La rara opportunità di confrontare i manufatti provenienti dalla necropoli di Monte Tamburino con quelli del relativo insediamento di Pianella di Monte Savino ha permesso di formulare osservazioni significative sulla selezione e sull'uso del vasellame ceramico in entrambi i contesti. La ricerca ha confermato che la facies ceramica di Monte Bibele è pienamente etrusco-italica. Mancano totalmente fogge riferibili alla tradizione celtica transalpina, anche nei corredi di Monte Tamburino con armamento latèniano. Le analisi archeometriche hanno inoltre evidenziato che la maggior parte dei vasi è prodotta localmente. Infine, lo studio crono-tipologico del vasellame di Monte Tamburino ha consentito di affinare le datazioni di diversi tipi ceramici, fornendo nuovi riferimenti e spunti di ricerca per lo studio della ceramica dell’Italia centro-settentrionale tra il IV e il III secolo a.C.
Flaminia Minor. Viaggio tra ambiente, storia e arte. Con regesto documentativo dell’itinerario che segue l’antica strada militare Bologna-Arezzo del 187 a.C.
Emilio Prantoni
Libro: Libro in brossura
editore: Bacchilega Editore
anno edizione: 2025
pagine: 176
Con questo secondo volume dedicato alla Flaminia Minor il professor Prantoni continua il suo lavoro di ricerca per riscoprire un percorso in un territorio magico sotto il profilo paesaggistico, storico e artistico. In mancanza di documenti certi, è importante analizzare gli elementi antropici, cioè le tracce che la vita dell’uomo ha lasciato su questo percorso, realizzato più di duemila anni. Le vie di comunicazione non nascono su tracciati scelti a caso, il loro percorso è individuato per congiungere centri che in quel momento rivestivano funzioni importanti, evitando punti pericolosi, individuando itinerari agevoli e sicuri. In questo caso, si tratta di una via militare, questo è maggiormente vero. E dovevano tener conto del passaggio di eserciti con carriaggi e soprattutto animali, che avevano assoluta necessità di abbeverarsi durante il tragitto. La Flaminia Minor si snoda sempre in vicinanza di corsi d’acqua: il torrente Quaderna, l’Idice e il Sillaro a destra del crinale sul quale si svolge il suo tracciato, a sinistra il Santerno; poi le numerose e abbondanti sorgenti del versante sud del monte Gazzaro, dal passo dell’Osteria Bruciata a Marcoiano, sorgenti che attualmente alimentano l’acqua Panna, il fiume Sieve, il torrente Carza e I’Arno nel percorso del Valdarno Superiore fino ad Arezzo. Sarebbe già questo sufficiente per avvalorare la nostra ipotesi di percorso rispetto ad altre scelte, dove mancano questi approvigionamenti essenziali e imprescindibili. La città di Claterna, la sua crescente importanza fra il II e il I secolo a.C., ne possono ragionevolmente aver fatto un caposaldo per un strada militare che attraversasse l’Appennino e raggiungesse Arezzo. Una volta costruita una strada e creata una consuetudine di spostamento, il tracciato si presta utilmente alla nascita e allo sviluppo di nuovi insediamenti, creando occasioni di popolamento che si stabilizzano negli anni. E questa sarà una piacevole scoperta, seguendo le suggestioni dell’autore per riscoprire e apprezzare il percorso di questa via consolare.
Alla scoperta di Roma antica. I monumenti minori
Anna Maria Ramieri
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 288
L'immagine più diretta e suggestiva di Roma antica è legata a quella parte della città costituita dal Campidoglio, dal Foro Romano e dai Fori Imperiali, dal Palatino e dal Colosseo ove si conserva gran parte del patrimonio architettonico e scultoreo tramandato dall'antichità. Sono i luoghi in cui si svolgeva l'attività politica, amministrativa e giudiziaria della città, che si configurano anche come le testimonianze immediate di molti avvenimenti qui accaduti nella Roma repubblicana e imperiale alla presenza dei grandi personaggi, tra cui Cesare, Augusto, Nerone, Traiano ed altri, noti al grande pubblico piuttosto per le loro imprese militari o per gli interventi di carattere monumentale che per le misure introdotte per migliorare la vita all'interno di una città sempre più estesa, abitata da una popolazione in continua crescita e cosmopolita. Ed è su questa realtà così complessa ed affascinante per la ricostruzione del nostro passato, piuttosto che sulle più conosciute vicende della vita pubblica, che si vuole richiamare l'attenzione in questo volume con il ricorso alle testimonianze dirette dei documenti e dell'evidenza archeologica. Alle informazioni di prima mano contenute nei testi di autori classici ed ai vivaci quadri della vita di Roma antica delineati da Giovenale e da Marziale, da Plinio e da Seneca offrono conferma e riscontro evidente alcuni e particolari monumenti, qui definiti "minori" non in relazione al loro valore storico e tanto meno al loro potere evocativo, bensì in rapporto alla loro ridotta visibilità all'interno della città moderna.
L'anfiteatro di Grumentum romana
Paola Bottini
Libro
editore: Osanna Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 352
"L'anfiteatro di Grumentum romana" di Paola Bottini conclude brillantemente un ciclo di lavori intrapresi dall'autrice quando militava nella Soprintendenza Archeologica della Basilicata. Le ricerche sulla città sono state essenzialmente intraprese, come era prevedibile, in seguito all'istituzione della Soprintendenza archeologica della Basilicata, e in particolare nella seconda metà degli anni Sessanta del XX secolo. Sviluppandosi progressivamente dalla parte meridionale per raggiungere quella settentrionale dell'abitato, dove ricade l'anfiteatro: nel 1979 la soprintendente Elena Lattanzi, presenta i primi dati dell'edificio durante il convegno di Studi sulla Magna Grecia. Da allora, le ricerche si sono sviluppate a più riprese, coinvolgendo qui come altrove nella città vari Atenei e studiosi, che hanno condotto importanti ricerche sul campo, portando alla luce monumenti e aree pubbliche, gettando così nuova luce sullo sviluppo urbano di Grumentum nella diacronia. Il volume è articolato in quattro parti: la prima è dedicata a "L'anfiteatro nelle fonti", e considera, passandole in rassegna tutte le (scarse) fonti letterarie sulla città e i documenti epigrafici che rimandano al monumento e al suo uso. Nel secondo capitolo si cosidera la "Storia della ricerca archeologica", ripercorrendo la lunga stagione di ricerche e studi intrapresa sullo scorcio dell'800 e portata avanti nel XX secolo. Il terzo capitolo è dedicato a "La ricerca sul campo più recente" che ha portato a conoscere puntualmente il monumento e che ha reso possibile il recupero di dati importanti alla base del volume qui edito. Si tratta dunque dell'edizione scientifica dell'edificio su cui si sono concentrate le indagini dirette dalla stessa autrice per conto della Soprintendenza; infine, la quarta parte è dedicata alla presentazione filologicamente corretta e puntuale di tutti i materiali rinvenuti nelle ricerche.

