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Arti: argomenti d'interesse generale

Nati sotto Saturno. La figura dell'artista dall'antichità alla Rivoluzione francese

Nati sotto Saturno. La figura dell'artista dall'antichità alla Rivoluzione francese

Rudolf Wittkower, Margot Wittkower

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 384

Chi sono i 'nati sotto Saturno'? I filosofi rinascimentali scoprirono in alcuni artisti del loro tempo le caratteristiche del temperamento saturnino: erano egocentrici, lunatici, nevrotici, ribelli, infidi, licenziosi e stravaganti. Rudolf Wittkower, uno dei più illustri storici dell'arte, in collaborazione con la moglie Margot, ha voluto rintracciare le radici di questo mito, e indagare quando, come e perché si sia formata nella coscienza comune l'immagine del tipico artista, quali ne siano stati i tratti distintivi e le alterne fortune, in un arco di tempo che va dalla civiltà greca alla Rivoluzione francese.
19,00

Privati del patrimonio

Privati del patrimonio

Tomaso Montanari

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 167

Sono vent'anni che, in Italia, la politica del patrimonio culturale si avvita sulla diatriba pubblico-privato: brillantemente risolta socializzando le perdite (rappresentate da un patrimonio in rovina materiale e morale) e privatizzando gli utili, in un contesto in cui le fondazioni e i concessionari hanno finito per sostituire gli amministratori eletti, drenando denaro pubblico per costruire clientele e consenso privati. Ma cosa ha significato, in concreto, la "valorizzazione" (o meglio la privatizzazione) del patrimonio? Quali sono la storia e i numeri di questa economia parassitaria, che non crea lavoro dignitoso e cresce intrecciata ai poteri locali e all'accademia più disponibile? Ed è vero che questa è la strada seguita nei grandi paesi occidentali? Tomaso Montanari risponde a queste e altre domande spiegando perché non ci conviene distruggere il governo pubblico dei beni culturali basato sul sistema delle soprintendenze: un modello che va invece rafforzato e messo in condizione di funzionare, perché è l'unico che consente al patrimonio di svolgere la sua funzione costituzionale. Che è quella di renderci più umani, più liberi, più uguali.
12,00

A cosa serve Michelangelo?

A cosa serve Michelangelo?

Tomaso Montanari

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 130

C'è un'idea - di casa persino al ministero dei Beni culturali italiano in questi anni - secondo cui l'Italia potrebbe diventare una grande "Disneyland culturale": ma è davvero a questo che serve il tessuto artistico e paesaggistico che abbiamo ereditato e che stiamo rovinando? Per rispondere, si può partire dalla storia di un crocifisso attribuito a Michelangelo e acquistato dal governo Berlusconi per più di tre milioni di euro: raccontarla significa parlare del potere del mercato, dell'inadeguatezza degli storici dell'arte, della cinica manipolazione dei politici e delle gerarchie ecclesiastiche, del perverso sistema delle mostre, del miope opportunismo dell'università e della complice superficialità dei mezzi di comunicazione. Il degrado del ruolo della storia dell'arte nel discorso pubblico accompagna la metamorfosi del ruolo del patrimonio storico e artistico: da gratuito strumento di crescita culturale garantito dalla Costituzione, a parco dei divertimenti a pagamento.
12,00

La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo

La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo

Chiara Frugoni

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: XXII-398

Pillole iconografiche si propone di mettere a suo agio il visitatore di una mostra, di un museo. La prima parte del volume è dedicata ai gesti in codice: come attraverso le dita, la posizione delle braccia e delle gambe si possano comunicare situazioni ed emozioni; alle convenzioni iconografiche riguardanti gli edifici e le loro relazioni con i personaggi: come veniva resa la tridimensionalità, la prospettiva, il dentro e il fuori, il dietro e il davanti. Un capitolo è dedicato alla rappresentazione del diverso, a tutti i modi con cui si declinava l'antisemitismo e l'avversione per le persone di colore. Due capitoli sono consacrati a Maria e a Cristo (alla vita di Maria, al suo rapporto con il Figlio Bambino; a Cristo nella sua vita terrena con una particolare attenzione al ciclo della Passione, fino al ritorno nei cicli dove sale anche la Madre, regina della corte celeste); in essi è spiegato anche il significato di frutta, fiori e fauna (dal leone al pettirosso), associati alle loro rappresentazioni. L'ultimo capitolo è dedicato ad alcuni tratti simbolici, come ad esempio alla differenza fra nimbo a raggi e nimbo tondo intorno al capo, al significato del nimbo esagonale, al signum viventis. Completa il volume un indice analitico particolarmente minuzioso e un dizionarietto delle parole tecniche.
36,00

L'impressionismo. Riflessi e percezioni

L'impressionismo. Riflessi e percezioni

Meyer Schapiro

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2008

pagine: 406

Questo libro offre una visione inedita dell'impressionismo inquadrandolo nella cultura parigina di fine Ottocento ed esplorando il fitto intreccio di temi storico-artistici, economici, politici, filosofici, linguistici e letterari dell'epoca. Schapiro esplora i tratti comuni e le intenzioni radicali di una comunità artistica profondamente consapevole di se stessa. Monet, Manet, Pissarro, Degas, Bazille, Renoir, Sisley scelsero di esporre sotto la medesima sigla; si opposero all'arte tradizionale e pur sviluppando uno stile personale trovarono ognuno la propria ispirazione nell'opera degli altri. L'autore studia lo specifico modo impressionista di vedere "fisicamente" al fine di scoprire fondamentali peculiarità di questo movimento artistico: in tal modo, perfino le analisi di celebri capolavori riservano al lettore illuminanti intuizioni. Nella prospettiva di Schapiro, un singolo dipinto diventa il luogo di discussione della pennellata impressionista, della città in turbinosa espansione, dei nuovi caratteri della vita cittadina e del profondo influsso esercitato dalla fotografia. Intrecciando lo studio dei dettagli a quello di ampie tematiche storiche, risalendo alla storia dell'Ottocento e spingendosi fino all'espressionismo astratto, Schapiro offre un resoconto dell'impressionismo come punto di svolta della storia dell'arte.
38,00

Teoria figurativa di Milan Butina

Teoria figurativa di Milan Butina

Milan Butina

Libro: Cartonato

editore: Zephyro Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 196

Opera postuma di Milan Butina. L'opera è un compendio di un quarantennio di studi condotti dall'autore nel campo delle teorie artistiche e rappresenta un modo originale di valutare l'acutezza ermeneutica e l'aderenza al reale che caratterizza la sua riflessione in questa materia. Teoria figurativa fa diretto riferimento ai tipi psicologici di Carl Gustav Jung. In base alle moderne concezioni riguardanti la complessità dei contenuti, la chiarezza, il peso e l'evidenza degli argomenti, oltre che la gradualità del procedimento didattico, il libro possiede tutti i tratti essenziali di un manuale della teoria dell'arte a livello universitario.
42,00

Freud e la psicologia dell'arte

Freud e la psicologia dell'arte

Ernst H. Gombrich

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2001

pagine: 111

15,00

Storia dei colori

Storia dei colori

Manlio Brusatin

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1999

pagine: 120

17,00

Memoria dell'antico nell'arte italiana

Memoria dell'antico nell'arte italiana

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 477

77,47

Storia dell'arte italiana

Storia dell'arte italiana

EINAUDI

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 623

92,96

FMR. Volume Vol. 14

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Maria Ricci

anno edizione: 2025

pagine: 126

Il Numero estivo di FMR si apre con il racconto della gioventù di Paolo Veronese, quella stagione della vita in cui un artista può ancora essere tutto; e si chiude col racconto della vecchiaia di Traiano, giunto alla stagione in cui neanche un Imperatore può concedersi tutto. Nel mezzo troviamo il ricordo di un viaggio attraverso la decadenza del barocco messicano e le magniloquenti collezioni artistiche del cardinal Richelieu; e la cosa più umile e preziosa: il pane, che in Sardegna assume forme tradizionali sbalorditive.
45,00

La disumanizzazione dell'arte

José Ortega y Gasset

Libro: Libro in brossura

editore: Pgreco

anno edizione: 2025

pagine: 64

Pubblicato originariamente nel 1925, "La disumanizzazione dell’arte" di Ortega y Gasset è un tentativo senza precedenti di comprendere il formidabile rinnovamento introdotto dalle avanguardie del primo Novecento all’interno del panorama artistico a lui coevo. Per l’autore le avanguardie hanno promosso una nuova visione del mondo, che si è direttamente relazionata con le molteplici trasformazioni dell’epoca. Più che un diagramma di idee, però, l’opera è una pista di fenomeni, una corrente di motivazioni e di indizi ancora allo stato di fermenti, all’interno dei quali prende vita il concetto di “disumanizzazione” rivolto a definire l’estetica più recente come divorzio dal realismo romantico e naturalista per liberare l’arte stessa dai contenuti specifici che la minacciano nella sua integrità e autonomia. Ortega y Gasset ha così intuito l’orientamento fondamentale dell’esperienza estetica del Novecento, avviata febbrilmente verso l’extraumano e l’informale.
10,00

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