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Filosofia

Il nostro posto nel mondo. Desiderio di fuga e bisogno di stabilità

Il nostro posto nel mondo. Desiderio di fuga e bisogno di stabilità

Claire Marin

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 192

Ci sentiamo sempre più spaesati, incerti su ciò che siamo. Per superare lo smarrimento qualcuno sceglie di fuggire e qualcuno di arroccarsi. In questo libro una delle filosofe più popolari di Francia ci aiuta a capire perché imbocchiamo una direzione oppure l’altra. Cosa vuol dire lasciarsi alle spalle la propria classe sociale? Che cosa si prova a non accettare il proprio corpo o il ruolo assegnato al proprio genere sessuale? Se ci sentiamo emarginati, dobbiamo reagire tentando di abbattere le barriere che ci isolano dagli altri oppure rivendicando la nostra diversità? Sentirsi fuori posto, a disagio, è molto comune quando ci troviamo in un ambiente che non ci accoglie o quando ci sembra di soffocare nel mondo in cui viviamo. Prendendo spunto da pensatori e scrittori come Michel Foucault e Annie Ernaux, Claire Marin ci conduce con empatia e intelligenza in una ricerca piena di rivelazioni su quello che siamo, e diventiamo, giorno dopo giorno.
17,50

Il coraggio e la paura

Il coraggio e la paura

Vito Mancuso

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 144

La paura è l'emozione che più di altre sta segnando in profondità questi giorni: ci toglie il respiro, ci costringe sulla difensiva e al contempo ci rende istintivamente più aggressivi. Ma avere paura, suggerisce Vito Mancuso, non è sempre un'esperienza totalmente negativa, e nelle situazioni estreme sa far emergere con più chiarezza la verità su noi stessi: è solo infatti quando realizziamo di essere incatenati che possiamo intraprendere il percorso verso l'autentica libertà. Riscoprendo la secolare saggezza che accomuna la grande spiritualità orientale, la filosofia classica e gli insegnamenti della tradizione cristiana, Mancuso dimostra che il contatto con il pericolo può farci comprendere chi siamo: una mente impaurita, senza dubbio, ma in potenza anche un cuore che supera il timore, ed è capace di conoscere e poi sconfiggere con il coraggio i pericoli della realtà. Noi siamo paura, ma possiamo diventare coraggio e riuscire così a essere migliori.
11,00

Il potere velato. Tirannide, eguaglianza, libertà da Tacito a Spinoza

Il potere velato. Tirannide, eguaglianza, libertà da Tacito a Spinoza

Michele Ciliberto

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 280

Negli Annali Tacito racconta che l’imperatore Tiberio fu costretto dalle circostanze, contro il suo volere, a diventare un tiranno per porre fine definitivamente a discordie e guerre civili. Secoli dopo, all’inizio dell’età moderna, sembrò ripetersi una storia simile quando in tutta Europa le repubbliche cedettero il passo al principato. Così, la ricostruzione di Tacito, da poco riscoperto, divenne il modello sul quale i filosofi moderni imbastirono la loro riflessione intorno al tema della tirannide. Savonarola e Machiavelli, Guicciardini e Bodin, Shakespeare e Spinoza ne mostrarono però i limiti. I due poli di questo confronto ideale furono Tacito e Spinoza poiché proposero due concezioni opposte del potere e, di conseguenza, due posizioni antitetiche nei confronti del governo di uno solo: se per Tacito era una necessità ineluttabile, per Spinoza era un male da evitare a tutti i costi. È significativo, però, che unanime fu l’interpretazione della tirannide: un potere opaco, ‘velato’, dai contorni e dalle finalità occulte. Un potere che oggi sembra tornare a stendere la propria ombra sulla nostra società.
20,00

Contro la società dell'angoscia. Speranza e rivoluzione

Contro la società dell'angoscia. Speranza e rivoluzione

Byung-Chul Han

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 112

«L’angoscia si aggira come uno spettro. Solo la speranza può farci recuperare quel vivere che è qualcosa in più del sopravvivere». Il libro più sentito e vivo di una delle grandi voci critiche di questi anni. Un saggio che vibra di indignazione, ma anche di fiducia. E dove si sente l’urgenza dell’utopia. Stiamo barattando l’empatia, la solidarietà, la stessa capacità di pensare e di raccontare la nostra esistenza con un eterno presente sovraccarico di informazioni disorientanti, ansie da prestazione, solitudine. Eppure ci sono ancora spazi d’azione e pensiero, altri modi di vivere. E a innervarli è la forza della speranza. Una forza che non si esplica nell’attesa, ma apre la strada alla rivoluzione. Attraverso un confronto – un vero e proprio corpo a corpo – con alcuni dei maggiori pensatori del Novecento, Byung-Chul Han traccia una topografia di questo concetto e del suo potere salvifico. Perché chi spera sa che l’ultima parola – su di noi e sul mondo – non è ancora stata detta.
13,00

L'illuminismo perduto. L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano

L'illuminismo perduto. L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano

S. Frederick Starr

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

In questo ampio saggio, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell'illuminismo medievale nella Grande Asia centrale, una vasta area che oggi si estende dal Kazakistan all'Afghanistan e dalla parte più orientale dell'Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Qui, in città dall'architettura meravigliosa e dalle sorprendenti soluzioni urbanistiche, vissero grandissimi poeti, filosofi, scienziati e intellettuali appartenenti a popolazioni persiane e turche e dediti ai più svariati campi del sapere. Fu infatti nell'Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle più belle poesie del mondo e libri che avrebbero contribuito a definire la medicina europea. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò poté influenzare in modo decisivo la cultura europea dai tempi di Tommaso d'Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, ed esercitare un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte del mondo asiatico. Questo affresco culturale e intellettuale dell'Asia centrale ricostruisce magistralmente la nascita, lo sviluppo e il declino di un'epoca irripetibile nella storia stessa dell'umanità.
31,00

Il miracolo della forma. Per un'estetica psicoanalitica

Il miracolo della forma. Per un'estetica psicoanalitica

Massimo Recalcati

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2024

pagine: 256

È possibile dare forma al caos delle pulsioni? Può l’arte rappresentare l’urto con il reale senza idealizzarlo o rimuoverlo? In questa nuova edizione del “Miracolo della forma”, arricchita da un apparato iconografico, Massimo Recalcati esplora il legame tra l’atto creativo e il processo di soggettivazione al centro della clinica psicoanalitica. Ogni artista, infatti, si muove tra necessità e contingenza, tra ripetizione e ignoto. Per un verso, è sempre vincolato alle leggi dell’industria culturale; per un altro, però, il suo gesto rompe schemi consolidati e realizza un’eccentricità imprevedibile. È in questa dimensione sempre contingente che s’incontrano la pratica dell’arte e la psicoanalisi. Attraverso i sacchi di Burri, le bottiglie di Morandi, i segni-traccia di Tàpies e Kline, Recalcati interroga l’opera d’arte come luogo di tensione tra forma e pulsione, criticando alcune derive dell’arte contemporanea. Contro l’apologia dell’informe promossa dalla body art, che ostenta il putrido e l’osceno, e contro la «linea analitico-concettuale», che riduce l’opera a un metadiscorso astratto e privo di forza, Recalcati elabora, a partire da Lacan, un’estetica psicoanalitica che restituisce valore a forma e bellezza, intese non come fuga dal trauma del reale, ma come incontro con l’aspetto più perturbante dell’esistenza, organizzazione del vuoto, manifestazione della singolarità del nome proprio.
24,00

Sulla pittura. Corso marzo-giugno 1981

Sulla pittura. Corso marzo-giugno 1981

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 320

Dal 1970 al 1987, Gilles Deleuze tenne un corso di filosofia settimanale all’Università sperimentale di Vincennes che a partire dal 1980 si trasferì a Saint-Denis. Le otto lezioni tenute dal filosofo francese tra il marzo e il giugno 1981, trascritte e annotate in questo volume, sono totalmente dedicate al problema della pittura. Che rapporto intrattiene la pittura con la catastrofe, oppure con il caos? Come evocare il monocromo e affrontare il colore? Cos’è una linea priva di contorno? Cosa sono una superficie, uno spazio ottico puro, un regime cromatico? Cézanne, Van Gogh, Michelangelo, Turner, Klee, Mondrian, Pollock, Bacon, Delacroix, Gauguin o Caravaggio costituiscono per Deleuze altrettante occasioni per discutere concetti filosofici fondamentali come quelli di codice, diagramma, figura, analogia, modulazione. Insieme ai suoi studenti, il filosofo francese ripensa radicalmente i concetti ai quali fa abitualmente riferimento la nostra comprensione dell’attività creatrice dei pittori. Concreto e luminoso, il pensiero di Deleuze si offre qui al lettore al più alto grado della sua particolarissima forza espressiva. Questo libro, di pari valore rispetto al celebre dittico dedicato al cinema, è insieme una scuola di metodo e un’eccellente introduzione al complesso della filosofia deleuziana.
25,00

Presocratici. Volume Vol. 2

Presocratici. Volume Vol. 2

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 568

Dopo la Ionia di Talete, Anassimene e Anassimandro – dove il primo, fortunato volume dei Presocratici ci aveva condotto a leggere in una luce nuova anche Senofane, Eraclito e quello straordinario daimon quasi ubiquo che fu Pitagora –, i «sentieri di sapienza» di questo secondo volume ci portano verso la parte opposta del mondo greco, verso l’Italia, dove sorgevano Velia/Elea e Agrigento. Emozionante, come nel primo, il percorso, che affronta tre grandi: Parmenide, Zenone ed Empedocle. Un’emozione che deve aver già provato Platone, il quale fa dire a Socrate: «Parmenide mi sembra essere, come dice il verso omerico, “venerabile” e, nel contempo, “tremendo”. Infatti sono venuto a contatto con quest’uomo quando io ero molto giovane e lui assai vecchio e mi sembrò di una profondità del tutto eccezionale». Chi, del resto, non conosce le sue cavalle; i paradossi di Zenone; le «radici», l’Amore e la Discordia di Empedocle; la leggenda, di cui fanno poesia ancora Hölderlin e Matthew Arnold, del suo gettarsi nell’Etna per provare la propria immortalità? E di una lunghissima durata, se non dell’immortalità, ha goduto l’opera di Empedocle, letta nella sua interezza sino alla fine dell’antichità. Con la chiarezza e l’eleganza che abbiamo imparato ad apprezzare Laura Gemelli affronta i tre in altrettante splendide introduzioni, ne indaga i problemi e gli enigmi, e ne offre traduzioni a un tempo fedeli e godibilissime. Che il paradosso di Achille e la tartaruga abbia qualcosa a che fare con il passo dell’Iliade nel quale al velocissimo Pelide che fa strage dei Troiani si presenta Apollo, sotto le spoglie di Agenore, precedendolo nella corsa sempre di poco senza farsi mai raggiungere? Oppure con la stessa disperata fuga di Ettore, che appare come un sogno nel quale chi insegue non riesce ad afferrare il fuggitivo? «I paradossi» spiega la nostra curatrice «fanno balenare possibilità, sembrano sfidare l’intelligenza e, proprio per questo, risultano irresistibili», ma ingannano la mente facendola girare a vuoto per portarla alla paralisi. Di Parmenide, infine, basterà ricordare l’immagine delle due «vie», «l’una che È e che non è possibile che non sia», la via della Persuasione che accompagna Verità, e «l’altra, che Non È e che è necessario che non sia», un sentiero impercorribile. Ne discutono ancora il Faustus di Marlowe e l’Amleto di Shakespeare.
50,00

Modernità di Dante

Modernità di Dante

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2024

pagine: 80

C'è chi vorrebbe arruolare Dante tra i pensatori della «destra». Ma Dante è un autore troppo complesso per essere ridotto negli stretti confini della polarizzazione politica e mediatica dell'Italia di questo scorcio di secolo. Con rigorosa pazienza, Giacomo Marramao prende la parola in questo libro breve e denso per rivalutare in maniera del tutto originale il pensiero del poeta, contestualizzandone le tesi nel suo tempo e mettendone in luce la portata rivoluzionaria. Per Marramao, Dante può a buon diritto essere annoverato tra i primi pensatori «moderni»: il suo pensiero è quello che per primo sancisce di fatto l'autonomia del politico rispetto al teologico, aprendo in questo modo la strada all'Umanesimo e al Rinascimento. Non a caso nell'analisi qui svolta è proprio Machiavelli, uno dei grandi formulatori del pensiero politico moderno, a dialogare e a confrontarsi con la sua riflessione. Lungi dall'essere un alfiere del conservatorismo, dunque, in questa lettura critica Dante si rivela semmai il teorico radicale che col suo pensiero anticonformista ha aperto il varco alla modernità.
10,00

Critica della ragion pratica. Fondazione della metafisica dei costumi

Critica della ragion pratica. Fondazione della metafisica dei costumi

Immanuel Kant

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 280

«L’essere umano… deve essere trattato sempre, in ogni sua azione, come fine in se stesso». La “Critica della ragion pratica” (1788) costituisce il nucleo del pensiero morale di Kant ed è un’opera fondamentale per il suo sistema filosofico, un classico che intrattiene un dialogo sempre rinnovato con la contemporaneità. I contenuti della seconda “Critica” erano stati già in parte anticipati dallo stesso Kant nella “Fondazione della metafisica dei costumi” (1785), e per questo motivo il presente volume propone la traduzione di entrambi i testi. Oltre ad aver avviato un intenso dibattito filosofico che è stato all’origine dell’idealismo tedesco, l’etica di Kant è stata ed è tuttora un fondamentale punto di riferimento per la filosofia morale, la filosofia politica, l’antropologia, la sociologia.
22,00

Simone Weil. Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare

Simone Weil. Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare

Thomas R. Nevin

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2024

pagine: 544

Quando uscì in prima edizione italiana, quasi trent'anni fa, questo libro di Thomas R. Nevin su Simone Weil – un ritratto più che una biografia, un corpo a corpo col suo pensiero più che un saggio accademico – stavano prendendo forma numerose edizioni critiche delle opere di questa giovane, eccentrica, irrequieta pensatrice, le cui trame intellettuali spaziavano dalla matematica alla teologia, dal pensiero politico alla mistica, dalle considerazioni sulla libertà a quelle sull'oppressione sociale, sulla guerra, sui doveri di ciascun essere umano verso l'altro. Nonostante la crescita di un interesse culturale autentico per i suoi scritti e la sua figura, non si è esaurita però fino ad oggi quell'aura mitizzante che ha impedito di accostare con libertà di giudizio e insieme con empatia quello che è uno dei pregi del suo pensiero: una «attraente incompiutezza», un movimentato lavorio della mente, il dubbio e il ripensamento come metodo della sua ricerca. Thomas Nevin – e per questo è interessante rileggerlo ora – aggira le trappole della «leggenda», e affronta senza imbarazzi ma con reale curiosità intellettuale le contraddizioni che rimangono irrisolte solo se le si vuole incasellare in una sistematicità e organicità che in un pensiero in fieri come quello di Weil non possono sussistere: l'ambivalenza del suo rapporto con il cristianesimo e con il movimento operaio, le oscillazioni in politica e il faticoso essere dentro la storia, e non ultimo il suo inquietante rifiuto dell'ebraismo. Di fatto, dice Nevin, l'ebrea Simone Weil, nonostante sé stessa, conserva non poco dell'ebraismo: il suo lottare con Dio; il suo fattivo prendersi cura dei deboli e degli oppressi; la centralità della giustizia in tutto il suo operare. Di qui, anche, la convinzione che nella storia sia possibile individuare sentieri che possano «offrire vie d'uscita dai suoi stessi vicoli ciechi». (Gabriella Caramore).
25,00

Virtual influencer. Il tempo delle vite digitali

Virtual influencer. Il tempo delle vite digitali

Davide Sisto

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 136

Sebbene a volte si definiscano «robot» i virtual influencer si differenziano nettamente dai robot umanoidi: la loro materia non è fisica ma solo digitale, olografica o – in senso lato – virtuale. Sono sciami di bit, non insiemi di cavi e di tubi metallici. Non li possiamo, quindi, mai toccare. I loro corpi non fanno ombra, la loro esistenza non oltrepassa i bordi degli schermi. Sono privi di patrimonio genetico e si nutrono esclusivamente di energia elettrica e connessione a internet, senza cui si dissolverebbero come neve al sole. È difficile distinguerli dagli influencer umani, anche perché si comportano esattamente allo stesso modo, mimetizzandosi perfettamente. Uno di quei casi in cui l’allievo digitale supera il maestro reale. E sui social network si contano ormai a centinaia.
13,00

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