Mondadori: Oscar classici greci e latini
Filippiche-Olintiache
Demostene
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1993
pagine: 210
Vengono presentate qui le orazioni che il grande oratore ateniese pronunciò per mettere in guardia i concittadini contro i pericoli dell'espansionismo della Macedonia e per esortarli all'azione: le Filippiche, contro Filippo re di Macedonia, e le Olintiache, in difesa della città di Olinto conquistata dai macedoni.
Metamorfosi (L'asino d'oro). Testo latino a fronte
Apuleio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1993
pagine: 475
Lucio, protagonista e narratore, in Tessaglia per affari, abita a casa di Milone e di sua moglie Panfile, ritenuta una maga. Procuratosi un unguento magico che sapeva aver trasformato Panfile in uccello, Lucio si trasforma però in asino. Dei ladri saccheggiano la casa di Milone e caricano l'asino Lucio del bottino. Giunto poi alla caverna dei briganti, Lucio ascolta la favola di Amore e Psiche, narrata da una vecchia a una fanciulla rapita. Sconfitti i briganti dal fidanzato della ragazza, Lucio passa di padrone in padrone, subendo ogni tipo di tormento, Finché non si addormenta sulla spiaggia di Cencree. In sogno gli appare la dea Iside che gli indica la strada per riprendere la forma umana. Lucio esegue le indicazioni della dea e si fa iniziare al suo culto.
La congiura di Catilina. Testo latino a fronte
Caio Crispo Sallustio
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1992
pagine: 154
Mostellaria-Persa
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1992
pagine: 274
Teopropide è lontano da casa per affari, intanto il figlio Filolachete se la spassa con l'amata Filomazio, una serva da lui riscattata a caro prezzo. Il servo Tranione, per coprire il padroncino che con Filomazio e un amico ubriaco si sta divertendo nella casa, sbarra la strada a Teopropide, tornato inaspettatamente, dicendogli che la casa è infestata dagli spiriti e che il figlio, per comprare una casa nuova, ha dovuto pagare una grossa somma (quella che in realtà gli è servita per riscattare Filomazio). Dapprima l'inganno riesce, poi però Teopropide scopre la verità ed è furente contro il figlio. L'amico, non più ubriaco, riesce a rabbonirlo e a ottenerne il perdono.